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    Cuadrado e i suoi fratelli: quei rinnovi (che la Juve non teme di perdere) oltre Dybala

    “Non c’è solo Paulo”, ha detto Arrivabene accendendo i riflettori anche sugli altri giocatori in scadenza: da Bernardeschi a De Sciglio, c’è chi sta riscrivendo il proprio futuro. Ma il must resta l’abbattimento del monte ingaggi, con qualche incognita sui tempi in cui si riapriranno i tavoli delle trattative “Non c’è solo Dybala in scadenza. Ma Perin, Bernardeschi che è un campione d’Europa, Cuadrado, De Sciglio. A febbraio parleremo con tutti, anche con Dybala”. Stavolta nessun richiamo a “dimostrare di valere il valore che gli si dà”, da parte dell’a.d. bianconero Maurizio Arrivabene, nessuna richiesta di carattere e richiamo a “chi porta la 10 della Juve”. Ma dopo aver finto indifferenza per l’esultanza dell’argentino contro l’Udinese, il dirigente bianconero ha rimesso a posto la questione sul contratto dell’argentino, togliendole quel significato speciale che poco dopo il campo contro la Samp le ha restituito, per accomunarla agli altri rinnovi ancora in ballo. Che meritano un punto della situazione, in rigoroso ordine alfabetico. LEGGI TUTTO

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    Squillo, coca e racket: i misteri del centravanti della notte

    I traffici e le generose fanciulle che fecero finire nei guai Carlos Alberto Aguilera Nova detto Pato, l’unico calciatore al mondo che giocò una partita ai domiciliariQui si narra la turbolenta e pruriginosa storia di illeciti traffici e generose fanciulle che fecero finire nei guai Carlos Alberto Aguilera Nova detto Pato, l’unico calciatore al mondo che – pur agli arresti domiciliari – giocò una partita di calcio. Parliamo di un eccellente e tignosissimo centravanti-mignon, era alto 1,66 in punta di piedi, amatissimo dai tifosi del Grifone, tenutario di un piedino velenoso e di un’adorabile faccia da schiaffi, uno che – ah, ‘ma se ghe pensu’ – avrebbe fatto la sua matta figura nel cast di Narcos. LEGGI TUTTO

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    Il Milan con Ibra e Giroud? Forse è meglio la prudenza

    I rossoneri dovranno tenere gli occhi puntati sul traguardo più verosimile e cercare di mantenere le distanze dalle rivali in ballo per i posti Champions. Eventuali calcoli più ambiziosi possono aspettare”Calati juncu ca passa la china”. Piegati giunco, finché non passa la piena. Tutto il fatalismo e la dolorosa saggezza dei siciliani sono racchiusi in questo proverbio, che consiglia di non mettersi controcorrente nei confronti delle avversità, ma di aspettare appunto tempi migliori per poter tentare di rialzarsi. Ed è quello che ci permettiamo di consigliare al Milan in vista di quello che lo aspetta, cioè i big match con la Juventus (domenica) e con l’Inter capolista (il 6 febbraio, alla ripresa del campionato). LEGGI TUTTO

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    Juve, perché poco spazio ai giovani in Coppa Italia? Il messaggio di Allegri

    Kaio Jorge e De Winter erano attesi con la Samp a una maglia da titolare, il tecnico invece ha puntato sui veterani: una scelta che fa discutere, funzionale al momento della stagioneLa scorsa stagione al primo turno col Genoa la Juve si presentò con Wesley, Dragusin e Portanova titolari, e poi la decise Rafia. Se non è il primo turno di Coppa Italia l’occasione buona per provarci, allora quando? Nelle attese era quello che ci si aspettava anche dalle scelte di Massimiliano Allegri contro la Sampdoria, poi escono le formazioni e ci sono, rispetto alle “probabili” della vigilia”, il 32enne Cuadrado, il quasi 31enne Alex Sandro, il 30enne Danilo che non giocava da due mesi… Con le scelte di Coppa Italia il tecnico livornese ha preferito mandare un messaggio diverso. LEGGI TUTTO