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    Cordoba sfida il suo passato: “Inter da scudetto. Non posso gufarli ma…”

    L’ex nerazzurro, ora nel Cda dei lagunari, si racconta tra Mou e Zanetti: “Curiamo i dettagli e l’ambiente è sereno, il mio Venezia risponde bene”Dal nostro inviato Fabio Bianchi26 novembre
    – VENEZIA Stretto tra passato e presente per una notte. Il passato, con l’Inter, è stato luminoso. Il presente, con il Venezia, contiene grandi aspettative per il suo futuro. Ivan Ramiro Cordoba, ex difensore implacabile, ora è un dirigente: membro del Consiglio d’Amministrazione del Venezia e anche socio di minoranza. Domani notte farà il pieno di emozioni. LEGGI TUTTO

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    Juve, Vlahovic e Tchouameni gli obiettivi col tesoretto. Ma dipende da tempi e formule…

    Ci sono 80-85 milioni destinati al mercato tra i 400 dell’aumento di capitale del club bianconero I sogni si chiamano Dusan Vlahovic e Aurélien Tchouaméni. I tempi giusti potrebbero trasformarli da sogni in obiettivi, perché l’aumento di capitale risorse in più per il mercato nel biennio 2022-24 ne ha stanziate: circa un quinto dei 400 milioni totali, una quota di 80-85. Non è una definizione assoluta, non è neanche totalmente vincolante, è un’informazione ai soci. LEGGI TUTTO

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    Gol di Zavaglio e festa Atalanta: nel 1960 la prima vittoria a Torino con la Juve

    I bianconeri con il Trio Magico Boniperti, Charles e Sivori erano favoriti, ma un gol del chiacchierato attaccante regalò un successo storico alla Dea Le ragioni della bellezza, spesso, risiedono nell’imponderabile. Persino nel mistero. E il calcio, “mistero senza fine bello”, è un libro che contiene istanti di assoluta meraviglia, quasi sempre determinati dalla realizzazione pratica di ciò che nessuno riusciva non solo a pensare, ma nemmeno a immaginare. LEGGI TUTTO

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    Inter, quando l’Idea di Marotta fa sempre la differenza…

    La stagione finora positiva dei nerazzurri nasce tutta dalla competenza del direttore generale che nei momenti di grossa tempesta è riuscito sempre a cavarsela più che bene Non c’è dubbio che Inzaghi stia facendo all’Inter un ottimo lavoro. Ha raccolto un’eredità importante ma di conseguenza anche scomoda, ha cancellato – o comunque attenuato – le difficoltà legate alle partenze di alcuni big, ha dato alla squadra un gioco forse meno caratteriale ma di maggior respiro, ha portato i nerazzurri agli ottavi di Champions. Con una giornata d’anticipo, che è un particolare non trascurabile. LEGGI TUTTO

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    Dalle 27 partite senza k.o. agli attuali 32 punti-record: Pioli, altro che Normal One

    Il secondo rinnovo in rossonero arriva dopo due anni in cui ha ridato al Milan identità e dignità in Italia e in Europa. Ecco i numeri più belli della sua gestioneL’unica normalità che si può concedere a Stefano Pioli quando si parla di lui, è quella in cui ha riportato il Milan dopo un’era di stenti: la lotta per lo scudetto, il profumo stordente della Champions League. Tutte cose che per il Diavolo erano normali, ma che a un certo punto invece erano diventate una sorta di ologramma: visibili ma impossibili da toccare. Con Pioli il Milan si è ripreso una robusta fetta del suo Dna, e in fondo della sua storia. Con Pioli e con Elliott, che sta tenendo la cloche ben salda fra le mani dopo le terribili turbolenze degli anni scorsi. Il secondo rinnovo del tecnico nei suoi due anni sulla panchina rossonera a un certo punto è diventato un’ovvietà. Talmente ovvio che la proprietà, quando da fuori si cercava di capire il motivo per cui tardasse ad arrivare, rispondeva che era talmente scontato da non meritare nemmeno di affrontare l’argomento con i media. Pioli come sempre ha atteso paziente, nel suo stile impeccabile: nessuna fretta, nessuna pretesa fuori mercato in termini economici. Anzi. LEGGI TUTTO

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    Sacchi: Juve, è un'altra la via per la Champions. Dea modello, Inter in crescita, Milan ok

    Le quattro italiane impegnate in Champions. La disfatta juventina, il coraggio dell’Atalanta, la crescita di Inzaghi e la speranza del MilanI commentatori seriali del risultato questa volta spareranno sulla Juventus di Allegri, per poi celebrarla alla prima vittoria. I bianconeri sono stati travolti dal Chelsea con un 4-0 mortificante. Purtroppo, in generale, siamo rimasti nel giudizio e nel gioco agli anni Sessanta-Settanta: si punta sul tatticismo, sulla qualità dei singoli e sulle difese eroiche. Idee poche, coraggio e innovazioni ancora meno. La disfatta juventina esalta ancora di più la vittoria dell’Europeo da parte della Nazionale che aveva interpretato un calcio ottimistico e offensivo. LEGGI TUTTO

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    Mercato, marchio, stadio: così gli ottavi di Champions cambiano la vita dell'Inter

    La qualificazione tra le migliori 16 d’Europa dà impulso alle casse societarie e restituisce prestigio internazionale. E potrebbe accelerare i piani di rilancioL’agognato ritorno tra le migliori 16 squadre d’Europa apre un mondo di nuove prospettive in casa nerazzurra, a livello strettamente sportivo e non solo. La maledizione interrotta dopo i flop e le cocenti delusioni collezionate negli ultimi dieci anni consente infatti di mettere in cassaforte un cospicuo gruzzolo, utile a dare ulteriore respiro alle finanze (in via di risanamento dopo i sacrifici estivi) e un deciso impulso ai piani di consolidamento a medio-lungo termine. LEGGI TUTTO