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    Juve, senti Christillin: “Una vittoria per Boniperti, allo scudetto credo ancora”

    Le sensazioni del membro del consiglio della Fifa: “Abbiamo la rosa e il tecnico migliori. Allegri ha personalità e carisma per una grande rimonta”Evelina Christillin guarderà il derby con il solito gruppo di amici (“Abbiamo una chat di juventini, c’è anche il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini”) con un mix di tristezza e di apprensione. “Sarà la prima volta senza Giampiero Boniperti: sarebbe bello potergli dedicare la vittoria”. LEGGI TUTTO

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    Chiamparino: “Con Juric riecco il cuore granata, è tornata la carica da vecchio Toro”

    L’ex sindaco della città e governatore del Piemonte si sbilancia: “Questo allenatore, attraverso il bel gioco e il suo modo di essere, sta ricreando un clima di partecipazione”Dal nostro inviato Mario Pagliara2 ottobre
    – TORINOC’era una frase che il tifoso granata Sergio Chiamparino amava ripetere alla vigilia delle stracittadine torinesi quando era il sindaco di Torino (è stato in carica dal 2001 al 2011) o il governatore della Regione Piemonte (dal 2014 al 2019). “Ai giornalisti che mi chiedevano un pronostico dicevo sempre: speriamo che non vinca il migliore. Adesso, invece, mi sento di dire: speriamo proprio che vinca il migliore!”. LEGGI TUTTO

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    Chiesa-Kean, è la coppia giusta per l’attacco della Juve?

    Morata e Dybala out anche contro il Torino. Amoruso: “Nel derby possono funzionare, da Fede mi aspetto il bis. Dopo il ‘ritorno’ in Champions, i bianconeri daranno un segnale forte anche in campionato”Giovani e forti, e vogliosi di prendersi la Juve. E’ questo l’identikit che balza all’occhio zoomando su Federico Chiesa e Moise Kean, 23 anni e due gol all’attivo in questa stagione il primo, 21anni e un gol fatto il secondo. Nelle previsioni della vigilia erano stati accreditati come i più probabili eredi delle maglie degli infortunati Dybala e Morata contro il Chelsea, poi Allegri ha preferito cavalcare l’onda della sua “strana idea” e la storia gli ha dato ragione. LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Venezia 1-1: compleanno amaro per Mazzarri, ripreso al 91'

    CAGLIARI – La doppia festa sfuma sul più bello per Walter Mazzarri, che nel giorno del suo 60esimo compleanno vede negarsi al 91′ la gioia della prima vittoria da tecnico del Cagliari. A beffare l’ex allenatore di Napoli e Torino, illuso dalla rete segnata da Keita nel primo tempo all’Unipol Domus, è il giovane statunitense Busio che nel recupero trova il gol del definitivo 1-1 e regala così un punto prezioso al Venezia di Paolo Zanetti. Il secondo pari consecutivo consente infatti ai lagunari di restare a +2 sui sardi, che con il nuovo timoniere (arrivato al posto dell’esonerato Leonardo Semplici) hanno fin qui ottenuto due punti in quattro partite.
    Cagliari-Venezia 1-1: statistiche e tabellino
    Mazzarri si illude con Keita
    Out Walukiewicz e Ceppitelli, gioca Carboni nella difesa a tre di Mazzarri che – orfano anche di Dalbert, Ceter Valencia, Faragò, Farias e del lungodegente Rog – sulle fasce si affida a Nandez e Lykogiannis. Davanti c’è invece Keita a far coppia con capitan Joao Pedro, mentre in mediana Marin e Strootman affiancano Deiola. Sull’altro fronte 4-4-2 per Zanetti che rinuncia ancora alla punta fisica, optando per il tandem Aramu-Okereke con Johnsen e Kiyine chiamati a innescarli dagli esterni mentre in mezzo al campo c’è Aramu con Busio. Classiche fasi di studio in avvio ma l’equilibrio si spezza già al 19′, quando il Cagliari trova il vantaggio con una micidiale ripartenza: Marin sradica il pallone dai piedi di Ebuehi e lancia Nandez, scarico per Caceres che crossa morbido sulla testa di Keita la cui girata non lascia scampo al portiere dei lagunari Maenpaa. Il Venezia incassa il colpo e prova a reagire con Johnsen, che sul cross dalla destra di Ebuehi cerca la porta ma trova pronti i riflessi di Cragno (27′). Serve invece il palo per negare la gioia del raddoppio all’ispirato Marin, che scheggia il legno a pochi minuti dal riposo (38′).
    Guarda la galleryKeita non basta, Cagliari-Venezia 1-1: la delusione di Mazzarri
    Al 91′ la beffa firmata Busio
    Si va all’intervallo con i sardi avanti di un gol e al rientro in campo ci sono subito due novità tra le fila ospiti, con Henry e Crnigoj dentro al posto di Okereke e Kiyine e seguiti dieci minuti dopo da Vacca (in sostituzione di Ampadu). Le mosse di Zanetti danno nuova linfa al Venezia, ma prima Crnigoj (48′) e poi Johnsen (72′) non centrano lo specchio mentre Mazzarri dà intanto Walukiewicza Pavoletti in attacco (fuori l’applauditissimo Keita al 66′) e sulla destra a Zappa (dentro per Deiola al 72′, con Nandez che trasloca in mezzo al campo). I sardi soffrono ma reggono di fronte all’assalto dei lagunari, che nel finale tentano allora il tutto per tutto con gli ingressi di Heymans e Forte al posto di Aramu e Johnsen. E sono proprio i due nuovi entrati a beffare nel recupero il Cagliari, ripreso dal 19enne statunitense Busio che al 91′ finalizza (con la complice deviazione di Caceres) l’assist di Heymans, innescato da una bella giocata di Forte. Gelo sull’Unipol Domus e appuntamento con la prima vittoria in rossoblù ancora rimandato per Mazzarri, che resta così penultimo con 3 punti a -1 dallo Spezia (atteso dalla trasferta di Verona) e a -2 dallo stesso Venezia.
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    Il vero affare della Lazio? Il ritorno di Felipe Anderson, pedina perfetta per Sarri

    Il suo cartellino è costato praticamente nulla, dopo aver incassato 38 milioni nel luglio del 2018 per mandarlo al West Ham. Il tecnico: “Ha doti incredibili, deve crescere nella convinzione e nella cattiveria” Ci sono acquisti che sono affari: il ritorno di Felipe Anderson alla Lazio. Praticamente a costo zero, dopo aver incassato 38 milioni nel luglio del 2018 per mandarlo al West Ham. Ecco, se dovessimo segnalare il calciatore che – per caratteristiche – incarna perfettamente la nuova alba biancoceleste con Maurizio Sarri in panchina, una svolta epocale, dobbiamo trasferirci in Brasile e sintonizzarci con Pipe. LEGGI TUTTO

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    La top 10 dei difensori più cari della Serie A: che duello Skriniar-De Ligt!

    Via Ronaldo. Via Lukaku. I due totem della passata Serie A hanno lasciato l’Italia per tornare in Inghilterra e riabbracciare vecchi amori mai passati: il portoghese ha rindossato la 7 del Manchester United, il belga ha vestito finalmente la 9 del Chelsea, abbandonando una Serie A alla ricerca di nuove stelle lì davanti. E in attesa della conferma definitiva di Dusan Vlahovic, dell’esplosione ‘da bomber’ di Federico Chiesa, godendoci le ultime pennellate di Dzeko e Ibrahimovic (quando rientrerà) e la piena maturità di Lautaro Martinez e Paulo Dybala, ci si accorge che le vere star del nostro calcio giocano in difesa. Milan Skriniar è stato nominato mvp nell’ultimo match di Champions tra l’Inter e lo Shakhtar Donetsk, Fikayo Tomori con il lavoro che sta facendo al Milan ha riconquistato la nazionale inglese vice campione d’Europa, De Ligt sta rispondendo bene alle ‘frecciatine’ di Allegri di inizio stagione, Kalidou Koulibaly si sta confermando ad altissimo livello, ritrovando picchi che erano mancano negli ultimi anni. Insomma, i top ci sono. Non rubano l’occhio, forse, ma portano punti. E la classifica di questa settimana è dedicata a loro: ai 10 difensori che valgono di più della Serie A (dati Transfermarkt). Non solo centrali eh, ci sono anche i terzini. E lì ci sono un francese e un tedesco che sembrano attaccanti…10. Merih Demiral, difensore dell’Atalanta: 28 milioni di euro.  LEGGI TUTTO