LIVE FINALE Atalanta-Bologna 0-0: la Dea non sfonda, un punto per Miha
Atalanta – Bologna: diretta live Serie A Calcio 28/08/2021 | La Gazzetta dello Sport LEGGI TUTTO
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ha scritto per te Romano Capasso
Atalanta – Bologna: diretta live Serie A Calcio 28/08/2021 | La Gazzetta dello Sport LEGGI TUTTO
ha scritto per te Romano Capasso
Dopo 4 titoli con la Juve, a Sportweek parla il nuovo tecnico nerazzurro: “Purtroppo ancora troppa gente ancora manca di rispetto” Ecco che cosa vuol dire prendere la miglior allenatrice della Serie A femminile, che riparte oggi: la cosa passa sotto silenzio, o quasi. Un altro mondo rispetto al clamore suscitato dall’arrivo di Conte all’Inter due anni fa, nonostante la squadra delle ragazze si sia ora assicurata Rita Guarino, reduce da quattro scudetti consecutivi alla Juventus Women (quindi meglio di Conte) nonché da quel record dell’ultima stagione, 22 successi in 22 partite, come nessuno era mai riuscito a fare nell’era dei tre punti a vittoria, nemmeno tra gli uomini. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Niccolò Anselmi
MANCHESTER (Inghilterra) – Svanito il sogno di strappare Cristiano Ronaldo allo United, riuscito a riportare a ‘casa’ il portoghese, il Manchester City si gode le altre stelle in rosa, da Gabriel Jesus a Ferran Torres fino a Grealish e Rodri. Dopo la sconfitta contro il Leicester nel Community Shield e quella contro il Tottenham all’esordio in Premier League, la squadra di Guardiola (titolare l’ex juventino Cancelo) sembra aver ingranato e alla goleada rifilata al Norwich (battuto 5-0 nella seconda di campionato) fa seguire quella con cui oggi all’Etihad Stadium (sugli spalti oltre 50mila tifosi) ha travolto con una nuova ‘manita’ i ‘Gunners’ dell’altro spagnolo Arteta, alla terza sconfitta in altrettante gare e ancora fermo a quota zero punti.
Manchester City-Arsenal 5-0: statistiche e tabellino
Altra ‘manita’ all’Etihad Stadium
Un avvio di gara arrembante quello dei ‘Citizens’, già in vantaggio al 7′ grazie al gol di Gundogan su perfetto assist di Gabriel Jesus. Un duro colpo per l’Arsenal, salvato poco dopo dal portiere Leno (gran parata su colpo di testa ancora di Gundogan) costretto però ad arrendersi di nuovo al 12′, quando Ferran Torres piomba su un pallone vagante all’interno dell’area e raddoppia (rete convalidata tre minuti dopo con il ‘check’ del Var che non vede falli nell’azione). L’espulsione di Xhaka al 35′ complica poi ulteriormente i piani dell’Arsenal che prima del riposo incassa ancora: a segno stavolta va Gabriel Jesus, servito da Grealish. La gara ormai è senza storia e nel secondo tempo la squadra di Guardiola serve anche il poker al 53′ con il regista Rodri (stavolta l’assist è di Ferran Torres), con la ‘cinquina’ negata poi a Sterling da uno strepitoso intervento del portiere dei londinesi Leno ma trovata nel finale da Ferran Torres, che all’84’ (servito da Mahrez) firma la sua doppietta e fissa il risultato sul 5-0.
Premier League, la classifica
Bene l’Everton di Benitez, frenata del West Ham
Sopra a Guardiola (a +1) resta intanto Rafa Benitez con il suo Everton: il tecnico spagnolo ringrazia l’altro ex napoletano Allan (titolare come l’ex terzino romanista Digne), autore dell’assist per il gol di Gray al 41′ che ha aperto le danze sul campo del Brighton (primo stop dopo due successi). Nella ripresa è poi Calvert-Lewin a siglare su rigore (57′) la rete del definitivo 2-0 che fa volare a quota 7 la formazione di Liverpool. Gli stessi punti ha il West Ham dell’ex torinista ed ex juventino Ogbonna (in campo per 90′), che si illude di poter restare a punteggio pieno con le reti segnate da Fornals nel primo tempo (39′) e poi da Michail Antonio nella ripresa (68′) ma viene ripreso due volte da Callagher (58′ e 70′) nel ‘derby’ londinese pareggiato 2-2 in casa contro il Crystal Palace.
Premier League, risultati e calendario
Leicester corsaro, Brentford ancora imbattuto
Successo esterno intanto per il Leicester (l’ex atalantino Castagne dentro all’11’ al posto dell’infortunato Ricardo Pereira), che passa 2-1 a Norwich: dopo l’iniziale vantaggio firmato da Vardy (8′) e il momentaneo pari dei padroni di casa con Pukki su rigore (44′), le ‘Foxies’ (prossime avversarie del Napoli in Europa League) la spuntano nel secondo tempo con Albrighton (a segno al 77′ su assist dello scatenato Vardy). Solo un pari (2-2) invece sul proprio campo per il Newcastle che muove comunque la classifica dopo due ko: due volte in vantaggio con Wilson (55′) e poi nel recupero con Saint-Maximin (91′), la squadra di Bruce si fa riprendere prima da Elyounoussi (74′) e poi da Ward-Prowse su rigore al 96′. Pareggio (in rimonta) anche per l’Aston Villa, che non va al di là dell’1-1 contro il neopromosso Brentford, ancora imbattuto: ospiti avanti con Toney al 7′ e raggiunti sei minuti dopo da Buendia (13′) con il risultato che poi non cambia più fino al triplice fischio finale.
Salah risponde ad Havertz: 1-1 ad Anfield
Finisce con un pareggio (1-1) il big-match tra Liverpool e Chelsea con i Blues bravi a resistere in inferiotià numerica per tutto il secondo tempo. Al 22′ della prima frazione sono i Blues a colpire con bellissimo colpo di testa di Kai Havertz (dall’angolo dell’area del portiere) da calcio d’angolo. L’arbitro concede 3 minuti di recupero e proprio al terzo minuto arriva il momento chiave. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo a favore dei Reds Reece James para di mano il tocco ravvicinato (destinato ad entrare in porta) di Manè, l’arbitro non ha dubbi: rigore ed espulsione per il difensore di Tuchel! Dal dischetto si presenta Salah che non sbaglia per siglare l’1-1 con il quale le squadre vanno negli spogliatoi. Nel secondo tempo i ragazzi di Klopp assediano gli ospiti ma mancando sempre il proverbiale ultimo tocco rischiando anche di subire gol da Lukaku, il Chelsea resiste e strappa un prezioso punto.
Liverpool-Chelsea 1-1, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO
ha scritto per te Romano Capasso
I numeri feticcio che le star non vogliono cambiare. Però a volte devono, e… Senza star qui a tirare fuori la solitudine dei numeri primi (lo è oggi CR- non più 7 ma qualcos’altro), da che mondo è mondo i campioni dello sport – quando si tratta di scegliere/cambiare il numero di maglia – ondeggiano tra la Sindrome Marylin Monroe e il Teorema Mike Bongiorno. Spieghiamo: la Sindrome Marilyn Monroe è quella dello Chanel, ovviamente numero 5. Marilyn, cosa indossi per andare a dormire? “Solo due gocce di Chanel N. 5”. Specificò il numero, e il profumo divenne iconico. Avesse detto Chanel e basta non sarebbe stata la stessa cosa. Quel profumo era lei, nessun’altra. Quindi immaginiamo che a Cristiano Ronaldo oggi girino parecchio. Il Teorema Mike Bongiorno è quello del “Lascia e raddoppia”, che spesso innesca le motivazioni dei calciatori. Non mi danno il 9? Prendo il 18 (Zamorano, 1+8 ai tempi dell’Inter costretto a piegarsi alla volontà di Ronaldo il Fenomeno). Oppure: il 9 non è libero? Prendo il 99, stavolta Ronaldo il Fenomeno ai tempi del Milan (il 9 ce l’aveva Pippo Inzaghi, guai a levarglielo). È un raddoppio per modo di dire, ma i calciatori hanno bisogno di semplicità, lo sappiamo. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Romano Capasso
TONALI – ” “Quello che ho detto per Brahim vale anche per Sandro. Volere a tutti i costi il Milan vuol dire essere orgoglioso di difendere i colori che indossiamo tutti i giorni, sentiamo questo piacere e questa responsabilità, vogliamo portare questi colori più in alto possibile. È importante che sia voluto rimanere con noi, ha tutto per essere un giocatore completo, un tuttocampista. La sua crescita è stata costante e ci sono stati anche passaggi difficili com’è normale che sia. Ora è più pronto, più lucido e che si assume più responsabilità. È un centrocampista completo”. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Romano Capasso
Due allenatori agli antipodi in Salernitana-Roma: amori, opere e trionfi vissuti sempre sul filo della sfidaNon esistono oggi in Italia due allenatori più agli antipodi di Fabrizio Castori e Josè Mourinho. Tra qualche tempo, in una ipotetica foto di gruppo scattata oggi – una di quelle foto che ci capitano tra le mani dopo trent’anni che abbiamo finito la scuola – i due faticherebbero a riconoscersi: ah, ma c’eri anche tu in classe con me? LEGGI TUTTO
ha scritto per te Romano Capasso
Su Sportweek, l’allenatore delle rossonere racconta la sua esperienza nel calcio femminile: “Con le ragazze serve razionalità, non chiedono emotività. E noi siamo più forti della scorsa stagione” Seduto sui gradoni del Vismara, il centro sportivo dove si esibisce il Milan femminile alla cui guida inizia la terza stagione, Maurizio Ganz è già carico a molla. Il campionato comincia oggi, ma il tecnico è sul pezzo da tempo. Chi lo conosce potrebbe dire da sempre. Elettrico e affamato, l’ex giocatore di Inter e Milan non stacca mai la spina. Ha passato l’estate a studiare le avversarie e a ricomporre la sua squadra dopo gli undici acquisti e le dodici cessioni che le hanno cambiato fisionomia (ma i pezzi grossi, da Giacinti a Boquete, sono rimasti). Adesso si appresta a vivere la nuova avventura con l’entusiasmo di sempre. Perché Maurizio Ganz di questo vive, di entusiasmo. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Romano Capasso
Il 10 funambolo dell’Empoli, il bomber del Milan, il gigante della Juve, l’ultimo golden boy di Mihajlovic a Bologna: i talenti che faranno strada È cominciato con l’anticipo Spal-Sampdoria (1-0), il campionato Primavera, il primo allargato da 16 a 18 squadre, confermando girone unico e retrocessioni, formula vincente, che ha reso più interessante il finale di stagione mettendo pepe anche nelle sfide di chi non si giocava l’accesso alle finali scudetto. Lo scorso anno vinse l’Empoli, battendo a sorpresa l’Atalanta, che cercava uno storico tris dopo due scudetti di fila, e sono scese Ascoli e Lazio, perdendo il playoff con il Bologna, mentre sono salite vincendo i gironi di Primavera 2 Verona e Pescara (che sfiderà avversarie di A proprio nell’anno della retrocessione in C della prima squadra: senza un provvidenziale cambio di regolamento non sarebbe stato possibile), Lecce e Napoli dai playoff. LEGGI TUTTO


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