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    Il destino di Joao Pedro, dall'Atalanta… ad Atlanta. Lazio su un esterno

    Dopo il no ai bergamaschi, stavolta il brasiliano del Cagliari è corteggiato dagli Stati Uniti. A Roma, invece, sbarca l’agente di KosticCi sono sirene che arrivano all’improvviso, quasi inattese. Per esempio Joao Pedro e la tentazione Mls: c’è poco tempo, il mercato chiude la prossima settimana ma il corteggiamento per il brasiliano è davvero da rimarcare e da raccontare. Il Cagliari ha chiesto una cifra importante, molto importante, uno come il brasiliano andrebbe sostituito adeguatamente. Ma ci sono anche vecchie conoscenze che tornano di moda, per esempio Filip Kostic offerto prima alla Lazio, poi alla Roma e quindi di nuovo alla Lazio con il suo agente Ramadani atteso nella Capitale. Sappiamo da una vita che nell’ultimo mese di mercato può accadere di tutto, siamo preparati. E lo diciamo anche in riferimento a Gianluca Lapadula: l’attaccante ha ancora due anni di contratto con il Benevento, sinceramente non può essere uno da Serie B, a maggior ragione dopo una Copa America straordinariamente bella con il Perù. L’ultima offerta è interessante, arriva dalla Russia e vede il Rubin Kazan in avanscoperta. LEGGI TUTTO

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    “Una storia sempre al centro: ecco perché se fossi Ronaldo andrei via dalla Juve”

    Non più insostituibile né accentratore: Allegri ha definito i confini del nuovo ruolo con un appello alla responsabilità di Cristiano. Prevarrà la forza di volontà di calarsi nella competizione o l’istinto di una carriera in cui tutto è girato attorno a lui? Questione di rispetto di se stesso e per lui: i grandissimi hanno sempre ricevuto un trattamento particolare Si è detto e ripetuto da più parti. Ronaldo deciderà autonomamente il suo destino, il suo futuro: è un’azienda talmente grande e florida da poter imporre la sua scelta. Ecco, se fosse davvero così, e probabilmente è così, nei panni di Ronaldo probabilmente questo sarebbe il momento di lasciare la Juve. Tanto più dopo la conferenza stampa di Allegri che, tra una battuta e una verità, ha segnato il futuro della Juve. LEGGI TUTTO

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    Roma, Mancini è l'arma in più per Mourinho e non solo: può diventare…

    Quella contro il Porto è stata tutto fuorché una partita amichevole per la Roma che esce dal Bela Vista di Algarve con un pareggio per 1-1, una mega rissa sfiorata e, soprattutto tante buone indicazioni. Una su tutte arriva da Gianluca Mancini, uno dei più attesi in questa stagione che, alla corte di José Mourinho sarà chiamato ad un’annata che dovrà essere di primissimo piano per sé, per i giallorossi e non solo.PUO’ DIVENTARE UN BIG – Mancini ha dimostrato ancora una volta di essere un centrale completo, di essere più che adatto non solo ad essere il perno centrale di una difesa a tre come spesso accaduto nella passata stagione, ma di essere anche perfetto in una difesa a 4 e non solo in fase difensiva. Contro il Porto ha retto bene in marcatura su Taremi e Martinez, ma si è anche spesso sostituito in fase di impostazione a Diawara diventando di fatto il secondo regista della squadra. E se a questo aggiungiamo anche il tempismo nei colpi di testa che l’ha portato a segnare il gol del momentaneo 1-0 giallorosso allora il quadro che si delinea è quello di un difensore senza limiti di crescita. Con Mourinho dovrà quindi solo completare questo processo passando da ottimo centrale ad autentico big e leader della squadra. ​ LEGGI TUTTO

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    La Juve riporta in Italia (per l'Under 23) Cudrig. E lui: “Darò l’anima”

    L’attaccante diciannovenne, cresciuto nell’Udinese, ha giocato in Belgio e a Monaco: fisico, esplosività e fiuto del gol con l’ispirazione di… Totti Un ritorno di fiamma, un ritorno a casa. La Juve riporta in Italia Nicolò Cudrig, uno dei talenti classe 2002 di maggiore prospettiva di casa nostra, negli ultimi anni protagonista all’estero. I bianconeri erano già sulle sue tracce qualche anno fa, quando era in uscita dall’Udinese, dove ha fatto l’intera trafila giovanile: poi la scelta di andare in Belgio, nel Cercle Brugge, a seguire l’opportunità al Monaco. Gli osservatori juventini non lo hanno mai perso di vista, e hanno affondato alla prima occasione utile, questa volta riuscendo a portarlo a Torino. Sarà un giocatore dell’Under 23, si candida a essere uno dei principali protagonisti della squadra a disposizione di Lamberto Zauli. LEGGI TUTTO

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    Alla scoperta di Bertini, il mediano che ha stregato la Lazio

    Ha 19 anni la sorpresa del ritiro: ha firmato il contratto fino al 2024, ha forza fisica e buon tiro dalla distanza, si alternerà tra Primavera e prima squadra È cresciuto. E vuole crescere ancora. Marco Bertini è la grande sorpresa del ritiro della Lazio. Lui l’unico a essere citato da Giovanni Martusciello, vice di Sarri in biancoceleste. “Mi ha colpito molto – ha detto il tecnico –, ha voglia di imparare, si sta applicando molto”. Per questo potrebbe partire con la squadra per il ritiro in Germania (a Marienfeld, dal 2 al 7 agosto), nella speranza di riuscire a ritagliarsi uno spazio anche durante la stagione. LEGGI TUTTO

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    Trent'anni di Trofeo Berlusconi: dai 63mila di San Siro allo stadio vuoto di Monza

    Le origini e l’evoluzione dell’evento calcistico, politico e sociale che quest’anno compie il trentennaleFu la piccola Superlega di una notte di mezza estate, un trofeo partorito da Silvio Berlusconi per onorare la memoria del padre Luigi e per riempire il palinsesto televisivo, con una partita – anzi: un evento – che calamitasse gli italiani in astinenza da calcio, dribblatori da telecomando in fuga dall’abbiocco tra il fru-fru vacanziero di Alba Parietti che – appena scesa dalla sgabello di “Galagol” – ballando e cantando conduceva “La Piscina” e l’allegria di plastica dell’ennesima replica di “Una sera ci incontrammo” con Lorella Cuccarini e Marco Columbro. LEGGI TUTTO

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    I pronostici di Guidolin: “La Juve di Allegri favorita con l'Inter. Ma occhio a Spalletti”

    L’ex tecnico oggi commentatore per Dazn: “Conte ci mancherà ma Inzaghi è un allenatore preparato, tra Mourinho e Sarri un derby super. Mancini ha dato una traccia da seguire in Serie A”Da piccolo, Francesco Guidolin giocava a Subbuteo sotto il tavolo della cucina e si divertiva a fare le telecronache: “Imitavo Carosio e Martellini, ma anche il bravissimo De Zan che raccontava il ciclismo. Adesso, lavorando a Dazn, posso anche rivivere quei momenti della mia infanzia restando nel mondo del calcio con immutata passione”. LEGGI TUTTO