consigliato per te

  • in

    Donnarumma via: e ora? Le porte delle big di Serie A diventano straniere

    Gigio al Psg lascia orfano il nostro campionato del più forte portiere del mondo. E le prime sette dell’ultima stagione hanno almeno un numero uno non nostrano in rosa Non c’è dubbio che il portiere dell’estate sia stato Donnarumma. Per il suo addio tormentato al Milan – ed è legittimo il risentimento dei tifosi, che ancora credono al valore dell’appartenenza e della riconoscenza – e per le sue prestazioni di altissimo profilo agli Europei, che lo hanno portato a essere eletto miglior giocatore della manifestazione. LEGGI TUTTO

  • in

    I media inglesi: “Liverpool, 70 mln per Barella”. Le contromosse dell'Inter

    La sua foto con gli occhiali da sole, al cospetto di Sergio Mattarella, ha fatto il giro del mondo. Come la sua crescita all’Inter, come le sue prestazioni con l’Italia, come la sua stagione da urlo, condita da scudetto nerazzurro ed Europeo azzurro. Nicolò Barella, punto fermo del centrocampo di Mancini, che ha chiuso stanco la competizione iridata dove ha stappato la complicata gara col Belgio, ha fatto quel definitivo salto di qualità che lo ha posizionato tra i migliori d’Europa. E in Premier se ne sono accorti. IDEA REDS – Il Liverpool, infatti, è pronto a presentare un’offerta importate per il classe ’97 cresciuto nel Cagliari, passato anche da Como, diventato grandissimo all’Inter: come scrivono i media inglesi, nelle idee di Klopp c’è quella di offrire 70 milioni di euro al club nerazzurro, che però studia il rinnovo, da tempo, con il proprio centrocampista. IL RINNOVO – Prima il mercato tra entrate e uscite, poi il rinnovo di Barella, che ha comunque un contratto lungo coi nerazzurri, scadenza 2024. Attualmente il 18 azzurro percepisce 2,5 milioni di euro a stagione, ma la dirigenza nerazzurra ha già fatto una promessa di rinnovo al 24enne sardo, con un aumento sostanzioso dell’ingaggio. Liverpool pazzo di Barella, ma anche l’Inter, che dopo aver messo a posto i movimenti di mercato si concentrerà sul futuro del 23 interista.  LEGGI TUTTO

  • in

    Montella: “Mancini un fuoriclasse, Mou farà grandi cose. Il top? Spalletti”

    Il tecnico e la nuova Serie A: “Sono pronto per tornare: ho studiato di tutto. Allegri dà praticità a un calcio propositivo Sarri, invece, avrà bisogno di più tempo”È l’estate degli allenatori: la Serie A che riparte con tante panchine rinnovate e l’Europeo che ha eletto Mancini super star azzurra. Italia ed estero appartengono anche a Vincenzo Montella: è partito dal nostro campionato, conoscendo l’Europa League alla guida di Fiorentina e Milan, per poi aprirsi alla Liga e alla Champions con il Siviglia. Il suo è un punto d’osservazione completo: dalle coppe più nobili ai campi di Eccellenza… Un carico utile per un viaggio tra nazionale e Serie A: oggi da spettatore, presto magari da protagonista. LEGGI TUTTO

  • in

    Una rovesciata e la Juve “diventò” Ronaldo. Ora la Signora deve ripartire da se stessa

    Il 3 aprile di 3 anni fa un gesto si trasformò in un’idea enorme. In tre anni abbiamo visto un centinaio di gol, alcuni propri solo della razza superiore. Ma non è più CR7 che serve alla Juve, ma la Juve che serve a se stessa e dunque anche a CR7Questa storia iniziò da un gesto che divenne un’idea enorme, il 3 aprile di tre anni fa: un incanto, un sortilegio. Quando l’ombra di Ronaldo si staccò da terra (e il respiro di uno stadio intero si fermò per l’emozione e il timore), quando il corpo disteso fu parallelo al terreno, ma due metri in volo, era già svanito l’ardore della guerra: tutto era allineato, lui con gli assi terrestri, gli appassionati con lui. LEGGI TUTTO

  • in

    Ronaldo alla Juve: arrivo e resto. Per vincere

    Via ogni dubbio: CR7 ha fatto sapere ai bianconeri che il 25 sarà alla Continassa da Allegri. L’obiettivo è la Coppa. E Mendes pensa a un rinnovo al 2023 stile Messi”Juve arrivo. E resto”. Cristiano Ronaldo non ha lasciato dubbi nel suo messaggio al mondo bianconero. Sarà regolarmente presente il 25 luglio alla Continassa: a conferma che quel che ha detto Pavel Nedved al sorteggio per i calendari della Serie A era una vera e propria anticipazione. LEGGI TUTTO

  • in

    Correa, il mercato della Lazio dipende da lui

    È una Lazio che sorride quella partita con le proprie nazionali. Tra i campioni d’Europa agli ordini di Roberto Mancini vi erano infatti Acerbi e Immobile, due pilastri della formazione biancoceleste. Solo sulla vetta del Vecchio Continente? Assolutamente no. Il club capitolino è stato rappresentato anche nella spedizione dell’Argentina campione del Sud America. L’Albiceleste ha alzato la Copa in casa dei rivali brasiliani, e tra i convocati di Scaloni (ex Lazio) vi era anche Correa.IL NODO TUCU – Proprio intorno a Correa al momento gravitano le ambizioni del mercato del club capitolino. Da mesi circola l’indiscrezione che il Tucu sia stanco della Lazio e che voglia cambiare aria, e ora grazie a Sarri, ne è arrivata la conferma. “Correa farà l’attaccante di sinistra se ha voglia e gli stimoli giusti. Il ragazzo ha dimostrato l’intenzione di andare via. Se quando torna dalla Coppa America ha cambiato idea ben venga”, queste le dichiarazioni del Comandante nel giorno della sua presentazione a Formello.BRANDT E LA SUGGESTIONE INSIGNE – Come sostituti del Tucu sul taccuino di Tare ci sono diversi profili, ma il nome cerchiato in rosso è quello di Julian Brandt, trequartista (e all’occorrenza attaccante esterno) del Borussia Dortmund. Occorrerebbero almeno 20 milioni di euro per portarlo nella capitale. Il club tedesco avrebbe aperto anche alla possibilità del prestito con diritto di riscatto. C’è poi la suggestione Insigne. Continua a circolare il nome del numero 10 della nazionale. Al momento i rapporti tra il calciatore e il Napoli non sono idilliaci, ma per strapparlo ai partenopei servirebbero 30 milioni e un ingaggio da top. Il succo è che finché la Lazio non incasserà una buona somma di denaro non potrà riversarsi nelle trattative in entrata. Una situazione di stallo che non giova assolutamente alla genesi del “Sarrismo biancoceleste”. LEGGI TUTTO

  • in

    Robben lascia il calcio giocato: “Una scelta molto difficile”

    Arjen Robben annuncia il ritiro definitivo dal calcio giocato all’età di 37 anni. Lo annuncia, attraverso il suo profilo Instagram, la stessa ala olandese: “Cari amici del calcio, ho deciso di interrompere la mia carriera da calciatore. Una scelta molto difficile. Voglio ringraziare tutti per il supporto che mi hanno dato. Saluti, Arjen”. Il classe 1984 nell’ultima stagione ha militato nelle file del Groningen
    Robben annuncia il ritiro
    Scaduto il contratto con la squadra che lo aveva lanciato, Robben ha deciso quindi di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo. Una carriera straordinaria e ricca di successi con la maglia del Psv Eindhoven, del Chelsea, del Real Madrid e del Bayern Monaco. Lunghissimo il suo palmares, che vanta ben 32 trofei: 1 campionato olandese, 2 Premier League, 1 Fa Cup, 1 Liga spagnola, 8 Bundesliga, 1 Champions League, 1 Supercoppa Uefa e 1 Mondiale per Club. Con la nazionale olandese ha partecipato a tre Europei (2004, 2008 e 2012) e a tre Mondiali (2006, 2010 e 2014), diventando vicecampione del mondo nel 2010. Dopo un anno ‘sabbatico’, nella scorsa stagione Robben è tornato in campo per vestire per l’ultima volta la maglia del ‘suo’ Groningen. Oggi la decisione finale di chiudere con il calcio. LEGGI TUTTO

  • in

    Spezia, un giocatore positivo al Covid: gruppo in isolamento

    Un altro giocatore positivo al Coronavirus in Serie A. Lo ha annunciato lo Spezia sul sito ufficiale: “Lo Spezia Calcio comunica che un calciatore della prima squadra è risultato positivo al Covid – 19. Il tesserato e tutto il gruppo squadra stanno seguendo in isolamento le procedure previste dal protocollo sanitario”, si legge.

    Condividi su LEGGI TUTTO