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    Le idee di Allegri a centrocampo: da McKennie a Bentancur, ecco cosa succederà

    Nedved, Cherubini e Max hanno pianificato le grandi linee del mercato, soprattutto nel reparto in cui i bianconeri hanno avuto più problemi: chi parte, chi resta, chi arriva, chi cambia ruolo…Sono tanti, forse fin troppi, sicuramente anche un po’ “doppioni”, almeno sulla carta. I centrocampisti ora in bianconero sono stati più la croce che la delizia di Andrea Pirlo nell’ultima stagione, tanto che un vero identikit di squadra la Juve non l’ha mai avuto, se non nelle ultimissime, disperatissime giornate. LEGGI TUTTO

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    Allegri, in regia tutto su Locatelli. Ma c’è un’alternativa…

    Il tecnico chiederà un regista e un attaccante: apprezza l’azzurro del Sassuolo, tanto da parlarne anche al RealPrimi significati del verbo “to play” inglese: giocare, suonare, interpretare, agire. La Juve che verrà ha bisogno di tutto: uno che crei gioco, che diriga l’orchestra, che interpreti il ruolo di centrocampista in modo moderno, che lavori e intervenga su entrambe le metà campo. Massimiliano Allegri vuole un play per il suo secondo ciclo bianconero. Non lo vuole solo lui, una figura simile è stata invocata con costanza e con forza anche nella scorsa stagione, quando Pirlo “cancellò” il ruolo, più per esigenza ed opportunità che per reali convinzioni. LEGGI TUTTO

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    Inter, Hakimi parte e Lautaro resta? I due hanno lo stesso agente

    L’agenzia FootFeel, che cura gli interessi dei due gioielli nerazzurri, vuole venire incontro alla società per il Toro: a breve ci sarà un ulteriore contatto per il rinnovoUna buona fetta del mercato dell’Inter potrebbe passare dalle manovre della FootFeel, l’agenzia che cura gli interessi di Achraf Hakimi e Lautaro Martinez. Sono loro alcuni dei prezzi pregiatissimi di una rosa che probabilmente perderà almeno un big per abbassare i costi, step obbligatorio imposto dalla famiglia Zhang. Al momento, i riflettori sono puntati sul marocchino e l’argentino, che comunque vivono situazioni differenti. Per il primo è in corso una trattativa con il Paris sulla base di 60 milioni di euro (senza contropartite tecniche), per il secondo resta in pole position la possibilità di rinnovare. LEGGI TUTTO

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    Euro2020, i 'tormenti' di Mancini: “Italia forte, dura lasciarne fuori due”

    TORINO – I ‘gemelli del gol’ cercano una nuova impresa in coppia, dopo quella realizzata nel 1991 quando trascinarono la Sampdoria fino alla vittoria di un indimenticabile scudetto. E oggi, nel 2021, cercheranno di ripetersi a Euro 2020 nei rispettivi ruoli di commisario tecnico e capo delegazione dell’Italia.
    I ‘gemelli del gol’ puntano l’Europeo
    E dopo aver diramato la lista dei 28 pre-convocati azzurri, prima degli ultimi due ‘tagli’ che porteranno la lista definitiva a 26 nomi, proprio Mancini non nasconde la sua fiducia nel gruppo e il suo ottimismo durante la puntata odierna di ‘Che tempo che fa’ su Rai Due: “È stato difficile lasciare fuori sei ragazzi dal primo pre-raduno, sarà altrettanto complicato lasciare fuori gli ultimi due: sono tutti ragazzi che meritano di stare in lista. Le rivali più pericolose? Quelle che sono partite un po’ prima di noi con il loro progetto e hanno quindi un po’ più di esperienza – spiega il commissario tecnico – come la Francia, il Portogallo, il Belgio che da anni è primo del ranking o l’Inghilterra, ma l’Italia deve sempre partire con l’obiettivo di raggiungere il massimo risultato”. E a dare una spinta in più agli azzurri saranno i tifosi, che pur in numero ridotto saranno sugli spalti nel match inaugurale contro la Turchia (Svizzera e Galles le altre avversarie del girone) in programma allo stadio Olimpico di Roma: “Non saranno solo tifosi italiani – dice Vialli – ma di certo riavere dopo tanto tempo il pubblico di nuovo dopo al proprio fianco caricherà i ragazzi a molla”.
    Guarda la galleryEuro 2020, i 28 convocati da Mancini per l’Italia
    Trent’anni fa l’impresa con la Sampdoria
    La speranza è che il ‘Mancio’ sia riuscito a ricreare l’atmosfera che nella Genova di inizio anni ’90 portò la Sampdoria a vincere uno scudetto che dopo quella volta è rimasto sempre nelle città di Torino, Milano e Roma: “Sarebbe più bello se accadesse più spesso – dice Mancini – ma oggi sembra ancora più difficile di allora quando il merito, oltre che di Paolo Borea (che era il direttore sportivo, ndr) e di mister Boskov, fu soprattutto di Paolo Mantovani che creò un gruppo di giovani che erano bravi calciatori e amici anche fuori dal campo”. D’accordo con lui Vialli: “Il presidente era riuscito a mettere insieme una squadra di professionisti e a coinvolgerli totalmente, per noi era comune un papà e per questo noi scendevamo in campo con l’elmetto e dormivamo col pigiama della Sampdoria. Detto questo poi, oltre al senso di responsabilità e di appartenza, eravano una squadra fortissima”. Caratteristiche che non sembrano mancare nemmeno all’Italia che si appresta a giocarsi l’Europeo: “I ragazzi sono bravi – assicura il ct Mancini – e sono tranquillo. Alcuni giocatori non sono al meglio dal punto di vista fisico, ma siamo una squadra forte e ci divertiamo: ci sono tutti i presupposti per fare un buon Europeo”. LEGGI TUTTO

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    Milan, Schouten nel mirino: ecco perché ha stregato Maldini

    Il centrocampista del Bologna ha da sempre nel d.t. rossonero uno dei più grandi estimatori. Ma c’è la concorrenza di Napoli e Atalanta e lui è… un fedelissimo di Mihajlovic Il profilo è quello giusto: giovane e “futuribile”. Il Milan ha puntato Jerdy Schouten, pupillo di Maldini e… Van der Vaart. Il mancino d’oro d’Olanda: “È un talento meraviglioso da guardare”. Lo disse qualche anno fa e a distanza di tempo l’ha notato anche Paolo, estimatore da sempre. Schouten, 24 anni, centrocampista di qualità, è nell’agenda rossonera fin da gennaio scorso, il mese dei primi ammiccamenti. Fin qui nessuna trattativa col Bologna, neanche un’offerta scritta, solo pollici in su alla voce “giocatori da tenere d’occhio”. Il Milan lo segue e monitora la situazione (come altre squadre, tra cui il Napoli e l’Atalanta). LEGGI TUTTO

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    Ricordate Manaj? Meteora all’Inter, ora star nel Barça B: “Ho sbagliato, sono rinato. E la Serie A…”

    L’ex nerazzurro, 14 gol con la seconda squadra blaugrana, si racconta tra passato e futuro: “Prima non ero umile. Messi? Leader clamoroso” Rey Manaj, in silenzio, forse sta tornando. Gli interisti e gli appassionati italiani si sono dimenticati di lui ma Rey sembra aver messo la testa e i piedi a posto. All’Inter nel 2015-16, con Roberto Mancini ha conosciuto la Serie A in sei partite. È passata una vita: quello era un altro ragazzo, non proprio con i piedi per terra. LEGGI TUTTO

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    Gli alpaca, il vino, le maglie: cos’ha fatto Spalletti in due anni senza allenare?

    L’allenatore di Certaldo si è dedicato alla famiglia e al suo piccolo angolo di paradiso a Montaione tra animali, produzioni di pregio e…Più o meno due anni fa Luciano Spalletti perdeva suo fratello Marcello. Una guida. Una spalla sempre presente. L’uomo che mentre il tecnico di Certaldo andava in giro per il mondo a insegnare calcio faceva crescere la terra di famiglia. Quella che non tradisce mai. LEGGI TUTTO

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    Mourinho vuole Jerome Boateng: il piano per portarlo alla Roma

    Il difensore ha il contratto in scadenza col Bayern il 30 giugno: nell’ultima stagione ha guadagnato 11 milioni, ma José lo conosce bene Non sarà facile portarlo a Roma, ma ci si sta lavorando su da un po’. E lo sta facendo in prima persona proprio José Mourinho, che di Jerome Boateng è un grande estimatore e che aveva anche provato a portarlo al Manchester United in tempi non sospetti. Insomma, la Roma e Boateng potrebbero anche ritrovarsi presto insieme, tanto che un’offerta è già stata presentata al giocatore tramite alcuni intermediari. LEGGI TUTTO