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    Inter, Inzaghi ritrova De Vrij. Ma occhio al fattore Raiola

    I primi passi di Simone Inzaghi nel mondo Inter, in attesa dell’annuncio ufficiale. E un contatto con un giocatore che l’allenatore conosce molto bene: Stefan De Vrij. L’olandese per due stagioni in biancoceleste è stato il fulcro della sua difesa a tre, proprio come lo è stato poi all’Inter con Luciano Spalletti prima e Antonio Conte poi. Dopo il “tradimento”, Inzaghi e De Vrij sono pronti a incontrarsi di nuovo, questa volta in nerazzurro. Mino Raiola permettendo, visto che l’agente attende ancora una chiamata dalla proprietà per discutere del rinnovo dopo la vittoria dello scudetto. LEGGI TUTTO

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    Il Milan punta ancora su Tonali. Filtra ottimismo per uno sconto di Cellino

    Sandro Tonali ha coronato il sogno che aveva da bambino: vestire la maglia del Milan. Nella sua prima stagione in rossonero ha alternato delle ottime cose ad altre meno buone. Specialmente nella prima parte della stagione ha pagato dazio alla pressione e a quel senso di responsabilità più grande quando si scende in campo per difendere la squadra del cuore. Tutti aspetti che sono stati analizzati con attenzione da Paolo Maldini, che incarna, più di chiunque altro, il vero milanismo.CONTATTI COL BRESCIA – Il giudizio del Milan non è cambiato in 12 mesi, Sandro Tonali è un talento sul quale costruire il futuro. Non ci sono dubbi sul riscatto, il club rossonero è convinto che il classe 2000 crescerà sempre di più, in personalità e conoscenza tattica, già a partire dalla prossima stagione. Ma la crisi economica che sta investendo il mondo del calcio non può lasciare indifferenti, ecco perché il Milan da qualche giorno sta parlando con il Brescia per capire se può ottenere uno sconto rispetto ai 15 milioni previsti per il riscatto.CELLINO APRE – Secondo quanto appreso da Calciomercato.com, al club di via Aldo Rossi sono arrivati segnali postivi dal presidente Cellino. L’intenzione comune è di salvaguardare l’operazione fatta la scorsa estate cercando una soluzione che accontenti tuti. E che dovrà arrivare entro il 15 giugno. Si va verso lo sconto, Tonali vede ancora il rossonero. LEGGI TUTTO

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    Lifestyle e spinta Champions: così il Milan sta ricostruendo il suo marchio

    Il club è scivolato al trentesimo posto dei ricavi europei ma resta nella top ten del tifo: da qui si è partiti per attuare un piano che punta sulla globalizzazione e la contaminazione con l’intrattenimento e il lifestyle La semina è già avviata da qualche tempo, con la ribalta della Champions inizierà il momento del raccolto. Si stanno aprendo nuove prospettive di crescita per il Milan, che ha assoluto bisogno di incrementare il fatturato per normalizzare la gestione e dare un senso all’operazione di Elliott. LEGGI TUTTO

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    Campo, cene e scaramanzie: ecco gli “angeli custodi” di Inzaghi

    Il vice Farris, il preparatore Ripert e il tattico Cecchi sono i componenti dello staff che Simone si porterà anche all’Inter. Ecco come sono diventati suoi insostituibili compagni di viaggio Dietro Simone Inzaghi c’è uno staff attento, scudieri fidati, cene di rito, bicchieri di vino scaramantici. Dal vice Massimiliano Farris, amico e compagno di scampagnate nei boschi, al preparatore Fabio Ripert, detto “Prof 480”. Fino al tattico Mario Cecchi. Ecco lo staff che seguirà Inzaghi in nerazzurro. LEGGI TUTTO

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    Le idee di Allegri a centrocampo: da McKennie a Bentancur, ecco cosa succederà

    Nedved, Cherubini e Max hanno pianificato le grandi linee del mercato, soprattutto nel reparto in cui i bianconeri hanno avuto più problemi: chi parte, chi resta, chi arriva, chi cambia ruolo…Sono tanti, forse fin troppi, sicuramente anche un po’ “doppioni”, almeno sulla carta. I centrocampisti ora in bianconero sono stati più la croce che la delizia di Andrea Pirlo nell’ultima stagione, tanto che un vero identikit di squadra la Juve non l’ha mai avuto, se non nelle ultimissime, disperatissime giornate. LEGGI TUTTO

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    Allegri, in regia tutto su Locatelli. Ma c’è un’alternativa…

    Il tecnico chiederà un regista e un attaccante: apprezza l’azzurro del Sassuolo, tanto da parlarne anche al RealPrimi significati del verbo “to play” inglese: giocare, suonare, interpretare, agire. La Juve che verrà ha bisogno di tutto: uno che crei gioco, che diriga l’orchestra, che interpreti il ruolo di centrocampista in modo moderno, che lavori e intervenga su entrambe le metà campo. Massimiliano Allegri vuole un play per il suo secondo ciclo bianconero. Non lo vuole solo lui, una figura simile è stata invocata con costanza e con forza anche nella scorsa stagione, quando Pirlo “cancellò” il ruolo, più per esigenza ed opportunità che per reali convinzioni. LEGGI TUTTO

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    Inter, Hakimi parte e Lautaro resta? I due hanno lo stesso agente

    L’agenzia FootFeel, che cura gli interessi dei due gioielli nerazzurri, vuole venire incontro alla società per il Toro: a breve ci sarà un ulteriore contatto per il rinnovoUna buona fetta del mercato dell’Inter potrebbe passare dalle manovre della FootFeel, l’agenzia che cura gli interessi di Achraf Hakimi e Lautaro Martinez. Sono loro alcuni dei prezzi pregiatissimi di una rosa che probabilmente perderà almeno un big per abbassare i costi, step obbligatorio imposto dalla famiglia Zhang. Al momento, i riflettori sono puntati sul marocchino e l’argentino, che comunque vivono situazioni differenti. Per il primo è in corso una trattativa con il Paris sulla base di 60 milioni di euro (senza contropartite tecniche), per il secondo resta in pole position la possibilità di rinnovare. LEGGI TUTTO

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    Euro2020, i 'tormenti' di Mancini: “Italia forte, dura lasciarne fuori due”

    TORINO – I ‘gemelli del gol’ cercano una nuova impresa in coppia, dopo quella realizzata nel 1991 quando trascinarono la Sampdoria fino alla vittoria di un indimenticabile scudetto. E oggi, nel 2021, cercheranno di ripetersi a Euro 2020 nei rispettivi ruoli di commisario tecnico e capo delegazione dell’Italia.
    I ‘gemelli del gol’ puntano l’Europeo
    E dopo aver diramato la lista dei 28 pre-convocati azzurri, prima degli ultimi due ‘tagli’ che porteranno la lista definitiva a 26 nomi, proprio Mancini non nasconde la sua fiducia nel gruppo e il suo ottimismo durante la puntata odierna di ‘Che tempo che fa’ su Rai Due: “È stato difficile lasciare fuori sei ragazzi dal primo pre-raduno, sarà altrettanto complicato lasciare fuori gli ultimi due: sono tutti ragazzi che meritano di stare in lista. Le rivali più pericolose? Quelle che sono partite un po’ prima di noi con il loro progetto e hanno quindi un po’ più di esperienza – spiega il commissario tecnico – come la Francia, il Portogallo, il Belgio che da anni è primo del ranking o l’Inghilterra, ma l’Italia deve sempre partire con l’obiettivo di raggiungere il massimo risultato”. E a dare una spinta in più agli azzurri saranno i tifosi, che pur in numero ridotto saranno sugli spalti nel match inaugurale contro la Turchia (Svizzera e Galles le altre avversarie del girone) in programma allo stadio Olimpico di Roma: “Non saranno solo tifosi italiani – dice Vialli – ma di certo riavere dopo tanto tempo il pubblico di nuovo dopo al proprio fianco caricherà i ragazzi a molla”.
    Guarda la galleryEuro 2020, i 28 convocati da Mancini per l’Italia
    Trent’anni fa l’impresa con la Sampdoria
    La speranza è che il ‘Mancio’ sia riuscito a ricreare l’atmosfera che nella Genova di inizio anni ’90 portò la Sampdoria a vincere uno scudetto che dopo quella volta è rimasto sempre nelle città di Torino, Milano e Roma: “Sarebbe più bello se accadesse più spesso – dice Mancini – ma oggi sembra ancora più difficile di allora quando il merito, oltre che di Paolo Borea (che era il direttore sportivo, ndr) e di mister Boskov, fu soprattutto di Paolo Mantovani che creò un gruppo di giovani che erano bravi calciatori e amici anche fuori dal campo”. D’accordo con lui Vialli: “Il presidente era riuscito a mettere insieme una squadra di professionisti e a coinvolgerli totalmente, per noi era comune un papà e per questo noi scendevamo in campo con l’elmetto e dormivamo col pigiama della Sampdoria. Detto questo poi, oltre al senso di responsabilità e di appartenza, eravano una squadra fortissima”. Caratteristiche che non sembrano mancare nemmeno all’Italia che si appresta a giocarsi l’Europeo: “I ragazzi sono bravi – assicura il ct Mancini – e sono tranquillo. Alcuni giocatori non sono al meglio dal punto di vista fisico, ma siamo una squadra forte e ci divertiamo: ci sono tutti i presupposti per fare un buon Europeo”. LEGGI TUTTO