consigliato per te

  • in

    Juve, Allegri e il gran ritorno del “corto muso”: fallita la rivoluzione di velluto

    Cambia tutto. Raoul Bova prenderà il posto di Terence Hill nei panni di Don Matteo. Conte lascia l’Inter. Max Allegri alla Juve. Torna su un cavallo bianco, come il suo amico Capello al Milan nel ‘97, entrambi dopo due Maestri: Tabarez (poi Sacchi) e Pirlo. Max si augura di fare meglio di don Fabio che nella sua seconda vita rossonera restò fuori dalle coppe. LEGGI TUTTO

  • in

    Plusvalenze e cessioni: ecco la cura dimagrante dell'Inter

    Zhang ha chiesto operazioni in attivo per 90-100 milioni e un taglio del 15% al costo del lavoro. Per Hakimi le offerte più concrete, ma adesso nessuno è incedibileFare 100 milioni di plusvalenze (ma potrebbero bastarne 80-90) e ridurre del 15% il costo del lavoro. E’ questa la nuova sfida scudetto che attende gli uomini mercato dell’Inter in un’estate che per una volta si annuncia caldissima in uscita. Storicamente il punto debole della società negli ultimi anni. A vendere bene stavolta aiuterà il lavoro di Conte, che di fatto ha valorizzato ciascun componente della rosa. La strada passa inevitabilmente dal sacrificio di un big, ma va ricordato che un tesoretto può arrivare anche dai vari Nainggolan, Joao Mario, Dalbert e Lazaro. E che liberarsi da certi elementi non indispensabili ma con ingaggi altissimi aiuterebbe assai. LEGGI TUTTO

  • in

    La Juve secondo Max: pollice alto per Locatelli, sì a Dybala al top. E Gigio…

    Per il tecnico rinunciare a Ronaldo non sarebbe un dramma. La passione per Pjanic è viva, ma il suo ritorno è complicato. Arriverà un 9: e se fosse Icardi?È già stato detto “cavallo di ritorno”? Massì, banale. E allora, guardiamo avanti. Non alla Juve che è stata e a Max che torna ad allenarla, ma alla nuova Juve secondo Allegri. O alla Juve del secondo Allegri, che è la stessa cosa. LEGGI TUTTO

  • in

    Nella Juve di Max c’è spazio per CR7? Frecciate e stima, frasi e gesti di una storia già vista

    Allegri, Ronaldo e i presagi dalla stagione vissuta insieme alla Juventus: le sostituzioni, pochissime; il ruolo in campo, con ampia libertà; l’epilogo, tra delusioni sfogate pubblicamente e richieste private. Il loro rapporto è il primo nodo della nuova gestione tecnica Il ritorno di Massimiliano Allegri impone subito alcuni interrogativi sulle scelte che attendono la Juve. A partire da Paulo Dybala, che con Max visse la sua stagione migliore in bianconero nel 2017-18 tra Higuain, Mandzukic e Douglas Costa, ma anche la sua stagione più difficile (prima di quella appena finita) quando dopo l’arrivo di Ronaldo il tecnico pensò per l’argentino un ruolo più da “tuttocampista”. Perché il nodo resta sempre Cristiano, che con Allegri ha vissuto la meno prolifica delle sue stagioni bianconere (28 gol in 43 partite, 21 in campionato). LEGGI TUTTO

  • in

    Alla Juve dal 2012, padre del progetto Under 23: chi è Cherubini, l’erede di Paratici

    Diplomatico, metodico, una formazione da direttore generale per cui lasciò l’attività da agente finanziario ai tempi del Foligno: con lui gli inizi di Parolo in campo e Bisoli in panchina. Dopo la rinuncia alla chiamata di Marotta alla Samp, lo ha ritrovato alla Juve dove si è occupato di settore giovanile fino alla creazione della seconda squadra nel 2018: da ottobre scorso era direttore sportivo della prima squadraVisione politica, abilità di strategia e soprattutto affidabilità. Sono queste le qualità maggiori di Federico Cherubini, che ha costruito il suo percorso da dirigente mattoncino su mattoncino, in rigoroso silenzio e con impegno massimo, mettendo sempre le proprie competenze a disposizione del lavoro di squadra. L’ormai ex braccio destro di Paratici ne raccoglie l’eredità a capo dell’area tecnica della Juventus, pur avendo caratteristiche completamente diverse. LEGGI TUTTO

  • in

    La Roma ci prova: Kluivert la chiave per arrivare a Sabitzer

    Mourinho voleva il centrocampista austriaco già quando allenava il Tottenham. L’olandese e soldi per convincere il Lipsia a cederloChe sia uno dei pallini di José Mourinho è cosa risaputa, che sia facile portarlo alla Roma è invece tutt’altra storia. Nel senso che Marcel Sabitzer fa gola a tanti club in Europa, soprattutto ora che è ad un solo anno di scadenza dal suo contratto con il club tedesco (contratto che andrà infatti ad esaurirsi a giugno 2022). LEGGI TUTTO

  • in

    Sacchi: “È un rischio lasciare il club in cui sei amato. Donnarumma pensi a Sheva e Kakà…”

    “I soldi non possono essere l’obiettivo principale di Donnarumma. Al Milan firmai in bianco: guadagnavo più a Parma”Il caso Donnarumma scatena il dibattito. Il Milan ha preso un altro portiere, Maignan, e per Gigio non c’è più posto. I tifosi rossoneri si schierano (in maggioranza contro il portiere), il pubblico neutrale si forma un’opinione. LEGGI TUTTO