consigliato per te

  • in

    Samp, i nomi per il dopo Ranieri: la lista di Ferrero

    Claudio Ranieri ha scosso i tifosi della Sampdoria annunciando, in conferenza stampa, il suo addio a fine stagione. Una scelta sofferta, quella del tecnico romano, ma maturata al termine di tanti incontri avuti con il presidente Ferrero. Vedute diverse su mercato e progetto, oltre qualche dubbio sul futuro societario. GOTTI CANDIDATO FORTE – Massimo Ferrero è già al lavoro per trovare un nuovo allenatore. Piace, molto, il profilo di Luca Gotti. L’allenatore veneto non ha ancora rinnovato il contratto in scadenza con l’Udinese e ha già aperto alla soluzione blucerchiata dopo i contatti dei giorni scorsi. LE ALTERNATIVE – Non c’è solo il nome di Gotti nella short-list della Sampdoria. Il sogno risponde al nome di Vincenzo Italiano, contesissimo sul mercato anche da Sassuolo e altri club esteri. C’è una strada che porta anche a Roberto D’Aversa: il presidente Ferrero pensa di portare alla Samp Daniele Faggiano, il quale avrebbe indicato il nome proprio dell’attuale allenatore del Parma. LEGGI TUTTO

  • in

    Theo, una partita da… Champions per dare ragione a Pioli e torto a Deschamps

    Il tecnico del Milan lo reputa “l’esterno più forte d’Europa”, ma il c.t. dei Bleus non lo ha convocato per l’Europeo. Portando i rossoneri in Champions avvalorerebbe la tesi del suo allenatore di club E così ci avviciniamo, a grandi passi, verso lo sprint finale per la Champions. A grandi passi, e a grande velocità, così come Theo Hernandez si è guadagnato un ruolo in copertina in questo campionato. Un’ascesa talmente forte da convincere Pioli a pronunciare una frase impegnativa. “Diventerà l’esterno più forte d’Europa”. Frase impegnativa a cui però bisogna ragionevolmente credere, visto che il tecnico rossonero lo vede tutti i giorni, in allenamento e non solo in partita, e dunque può valutare i progressi e soprattutto le potenzialità di un calciatore che ha incantato per la sua potenza. LEGGI TUTTO

  • in

    Panchina Juve, sfida Zidane-Pirlo-Allegri: perché sì e perché no

    In attesa dei verdetti dell’ultima giornata di campionato, proviamo a pesare i pro e i contro delle tre opzioni più forti per la guida tecnica bianconera della prossima stagioneIl domino degli allenatori della serie A (e non solo) vede la Juve campo centrale. La margherita da sfogliare è più ampia, ma a uscirne come profili più forti i nomi sono tre, e sono quelli di Zinedine Zidane, Massimiliano Allegri e Andrea Pirlo, le cui quotazioni appaiono in rialzo e nessuno scenario sul suo futuro è escluso, almeno fino a domenica sera, quando si concluderà il dentro-fuori dalla zona Champions. Ma quali sono i pro e i contro delle tre opzioni? LEGGI TUTTO

  • in

    Montolivo, cuore a metà: “Occhio Milan, l’Atalanta è arrabbiata. E vi dico come finisce…”

    Il doppio ex, che ora studia da allenatore a Coverciano: “I ragazzi di Gasperini arrabbiati per la coppa. Gli uomini spacca-match? Zapata non si marca, Theo fondamentale in una partita decisa dai duelli” Per Riccardo Montolivo sta arrivando una delle partite del cuore. Atalanta-Milan per lui significa l’alfa e l’omega. Dove la sua carriera è iniziata, a Bergamo, e dove è finita, a Milanello. Dodici anni in nerazzurro, giovanili comprese, e sette in rossonero. Certe corde vibrano anche se l’addio al calcio di Riccardo è stato un po’ burrascoso. Ma ora l’amore per il pallone è tornato a pieno regime, grazie alle aule di Coverciano. LEGGI TUTTO

  • in

    De Paul: “Corsa, assist e il 10 sulla pelle. Tanti mi cercano? Non ci penso”

    L’asso argentino dell’Udinese: “Ho parlato con il club e col mio procuratore, sanno cosa voglio. Ora la Coppa America per Maradona”Dal nostro inviato Francesco Velluzzi21 maggio
    – UdineLa consapevolezza della sua forza e della sua crescita pazzesca Rodrigo De Paul, leader e capitano argentino dell’Udinese, la mostra alla fine di una lunga chiacchierata quando, insieme, riavvolgiamo il nastro tornando all’inizio di una meravigliosa storia d’amore, cominciata nell’estate del 2016. LEGGI TUTTO

  • in

    In due anni l’Europa del calcio ha perso 8 miliardi. Italia: tagli necessari o si crolla

    Due anni di pandemia hanno messo nei guai il pallone. Biglietti, sponsor, diritti tv, calciomercato: tutto giù. Ma noi siamo quelli messi peggio. Ecco perchéNon è uno scenario da day after, perché il calcio europeo ha resistito. Ma è come se un asteroide fosse caduto, all’improvviso, nei pressi di un palazzo d’epoca appena messo in sicurezza. Nel 2019 non c’era più un deficit, ma si viaggiava su un utile complessivo di un miliardo. I debiti scendevano. Il fatturato aumentava come non mai: quasi 2 miliardi più dell’anno prima. Poi la calamità naturale. Il Covid. La pandemia che uccide persone e atterra l’economia. In questi due anni, il calcio europeo ha perso 8 miliardi di euro e 210 milioni di spettatori allo stadio. LEGGI TUTTO

  • in

    Antonini: “Pioli toglie pressione, come Allegri. E Kessie trascinerà il Milan”

    L’ex terzino che arrivò in Champions nel 2013 all’ultimo turno: “Ibrahimovic ti carica anche senza giocare”Novanta minuti per la Champions, proprio come l’ultima volta in cui il Milan si qualificò: otto anni fa il pass venne stampato con un 2-1 in rimonta tra l’84’ e l’87’, rigore di Balotelli e gol di Mexes. Il Siena non era l’Atalanta di oggi, ma fece penare il Diavolo tra le 21.14 e le 22.34 di quella notte al Franchi. Lo sa bene Luca Antonini, che di quel Milan faceva parte. LEGGI TUTTO