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    Diretta Sassuolo-Atalanta ore 15: probabili formazioni e come vederla in tv e in streaming

    REGGIO EMILIA – Occhi puntati sul Mapei Stadium di Reggio Emilia oggi (ore 15), dove il Sassuolo ospiterà l’Atalanta: se i nerazzurri di Gasperini non dovessero vincere infatti, l’Inter festeggerebbe già oggi lo scudetto strappandolo alla Juve che ha vinto gli ultimi nove. I neroverdi di De Zerbi (reduci da quattro successi di fila) sognano l’aggancio alla Roma settima in classifica (e impegnata in posticipo sul campo della Sampdoria) per continuare a inseguire un posto in Europa League, mentre la Dea (in serie positiva da 7 partite con 6 successi e un pareggio) va a caccia del controsorpasso sul Milan secondo della classe per blindare la posizione in zona Champions League.
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    Sassuolo-Atalanta: come vederla in tv e in streaming
    Sassuolo-Atalanta è in programma alle ore 15 al Mapei Stadium di Reggio Emilia e sarà visibile in esclusiva in diretta su Sky Sport 253. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now Tv e sulla piattaforma Sky Go.
    Sassuolo-Atalanta: probabili formazioni
    SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Chiriches, Ferrari, Rogerio; Locatelli, Obiang; Berardi, Djuricic, Boga; Defrel. A disposizione: Pegolo, Turati, Ayhan, Marlon, Peluso, Toljan, Kyriakopoulos, Magnanelli, Maxime Lopez, Bourabia, Traore, Raspadori. Allenatore: De Zerbi.Indisponibili: Romagna, Caputo. Squalificati: -. Diffidati: Berardi, Rogerio
    ATALANTA (3-4-3): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi, Muriel, Zapata. A disposizione: Sportiello, Rossi, Palomino, Caldara, Sutalo, Maehle, Pasalic, Kovalenko, Miranchuk, Pessina, Ilicic, Lammers. Allenatore: Gasperini.Indisponibili: -. Squalificati: -. Diffidati: Freuler.
    ARBITRO: Pairetto di Nichelino.
    GUARDALINEE: Peretti e Longo.
    IV UOMO: Rapuano.
    VAR: Massa.
    AVAR: Meli. LEGGI TUTTO

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    Pioli applaude il Milan: “Grande carattere. Ibra? Ci era mancato”

    MILANO – Gongola soddisfatto Stefano Pioli dopo il 2-0 sul Benevento, che rilancia il suo Milan dopo un momento difficile e ‘avvisa’ le agguerrite rivali nella corsa alla Champions League: “Questa partita non era facile dopo due sconfitte, dal punto di vista emotivo e della classifica – ha detto il tecnico rossonero -, ma abbiamo reagito e dimostrato carattere. Senza spirito di squadra del resto non si va da nessuna parte, tanto meno noi che siamo una squadra forte ma non abbastanza da rinunciare alle rincorse e al sacrificio”.
    Milan-Benevento 2-0: tabellino e statistiche
    Applausi per Ibra e ‘Cala’
    Uno spirito tornato insieme a Ibrahimovic, recuperato e di nuovo titolare nella sfida vinta contro i campani: “Stiamo parlando di un campione – ha sottolineato Pioli -, che fa crescere anche il valore dei suoi compagni. Gli piace agire da regista offensivo e così crea spazio agli altri, non averlo avuto per tanto tempo ci ha penalizzato ma ora per fortuna sta bene”. Di livello anche la prestazione di Calhanoglu, autore del primo gol rossonero dopo pochi minuti: “Non ha ancora espresso il massimo delle sue potenzialtà – ha detto il tecnico del Milan -. È un calciatore che mi piace tanto, che non dà riferimenti e si sacrifica ma ora sta migliorando anche dal punto di vista finalizzativo. Sta acquisendo la consapevolezza che magari in passato non aveva, deve capire che lui è un calciatore da doppia cifra, sia come gol che come assist”.
    Guarda la galleryMilan, con Ibra torna la vittoria: Benevento ko a San Siro
    Volata per la Champions
    Un pensiero poi per Paolo Maldini e per il resto della società, rimasta vicina alla squadra in un momento di difficoltà: “I dirigenti ci mettono nelle condizioni di lavorare al meglio, del resto parliamo di gente di calcio che capisce le situazioni e ci sta dando un grande supporto”. Ora un rush finale da brividi, con la prima di quattro ‘finali’ in programma allo Stadium contro la Juve, e Pioli indica la via al suo Milan: “Dobbiamo continuare a giocare la palla senza paura come stasera, ma migliorando dal punto di vista della solidità. Non è sempre facile ma il nostro obiettivo è grande e le prestazioni per raggiungerlo – ha concluso Pioli – devono esserlo altrettanto”. LEGGI TUTTO

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    Milan-Benevento 2-0: il Diavolo si rialza e ora punta la Juve

    MILANO – Il Milan si rialza dopo le due sconfitte di fila incassate da Sassuolo e Lazio, stende il Benevento a San Siro (2-0) e resta aggrappato alla zona Champions League, tornando momentaneamente secondo a +1 sull’Atalanta e a +3 sul Napoli e sulla Juve prossima avversaria nello scontro diretto allo Stadium. Di Calhanoglu nel primo tempo e Theo Hernandez nella ripresa le reti che hanno rilanciato il ‘Diavolo’ e inguaiato invece ulteriormente il grande ex Pippo Inzaghi (una sola vittoria nelle ultime 18 partite), terz’ultimo in classifica e atteso ora dal decisivo ‘spareggio’ col Cagliari.
    Milan-Benevento 2-0: tabellino e statistiche
    Le ‘mosse’ di Pioli e Pippo Inzaghi
    Solo Mandzukic ai box per Pioli e la novità principale nei rossoneri è il ritorno dal primo minuto di Ibrahimovic nel 4-2-3-1 con Saelemaekers, Calhanoglu e Leao sulla trequarti; in mediana coppia centrale formata da Kessié e Bennacer mentre in difesa torna titolare capitan Romagnoli al fianco di Tomori con Hernandez e Dalot sulle fasce. Senza gli infortunati Sau, Tuia e Moncini invece Pippo Inzaghi schiera i suoi con il 4-3-2-1, con Depaoli e Barba ai lati della coppia Glik-Caldirola, con il regista Viola affiancato da Ionita e Dabo mentre davanti c’è Lapadula (preferito a Gaich) supportato da Improta e Iago Falque.
    Serie A, la classifica
    Subito Calhanoglu, zero tatticismi
    Pronti-via e dopo appena cinque minuti il Milan è già avanti: scambio nello stretto tra Calhanoglu e Kessié, cross basso di Saelemaekers e dopo un intelligente velo dell’ivoriano è proprio Calhanoglu a inserirsi in area per chiudere l’azione col destro. Il Benevento incassa il colpo e prova subito a reagire, con Lapadula che su un lancio di Viola si infila tra i centrali rossoneri ma poi grazia Donnarumma calciando fuori con l’esterno sinistro (11′). Un campanello d’allarme per il Diavolo che cerca allora l’immediato ko con Saelemaekers che impegna Montipò, mentre sull’altro frontre Donnarumma deve rifugiarsi in corner su una conclusione dalla distanza di Ionita. Il Benevento è in partita ma concede spazi al contropiede rossonero e dopo un ‘coast to coast’ di Kessié servono ancora i guantoni di Montipò per chiudere la porta a Leao (16′). Zero tatticismi e squadra lunghe, con occasioni da una parte e dall’altra: per il Milan prima Leao non trova la porta di testa su cross morbido dell’ispirato Calhanoglu e poi Hernandez trova ancora pronto Montipò; sull’altro fronte Viola ci prova direttamente da corner (attento Donnarumma) e poi destro al volo di Depaoli deviato in angolo. Prima del riposo proteste del Benevento, che ha chiesto invano il secondo giallo al già ammonito Bennacer per un fallo su Dabo, poi raddoppio sfiorato due volte dal Diavolo: ripartenza con Calhanoglu e Bennacer murati dalla difesa giallorossa e infine destro di Ibrahimovic (innescato da Kessié), fermato però da un altro grande intervento di Montipò.
    Di Theo Hernandez il colpo del ko
    Al rientro dall’intervallo c’è Tonali al posto di Bennacer nel Milan, ma a partire forte è il Benevento che in cinque minuti spaventa tre volte i rossoneri: rovesciata di Lapadula fermata col volto da Theo Hernandez, destro a giro fuori di poco di Dabo e sinitro dal limite di Iago Falque fuori di un niente. Scampato il pericolo il Diavolo si sveglia e sfiora il palo con Calhanoglu (54′) mentre poco dopo Ibrahimovic danza in area ma poi calcia addosso a Montipò in uscita. Tra i giallorossi intanto c’è Roberto Insigne al posto di Iago Falque, ma ora il Milan spinge per chiuderla e al 60′ raddoppia: Theo Hernandez imbuca per Ibrahimovic, Montipò respinge il tiro dello svedese ma non può nulla sul tap-in dell’esterno francese. È il colpo del ko per il Benevento, che getta nella mischia Caprari e Gaich (fuori Lapadula e Improta) ma non riesce più a impensierire davvero i rossoneri: il braccio di Ibrahimovic (respinta su una conclusione di Caprari) viene considerato attacco al corpo dall’arbitro Calvarese, Pioli gestisce il finale con i cambi (dentro anche il diffidato Castillejo che si prende il giallo e salterà la Juve) e al triplice fischio può festeggiare tre punti pesantissimi per il suo Milan ritrovato.
    Serie A, risultati e calendario LEGGI TUTTO