consigliato per te

  • in

    De Zerbi, è il momento del grande salto? Se saluta il Sassuolo c’è la Liga

    Il tecnico potrebbe chiudere il suo ciclo in Emilia e guarda anche all’estero. Ma si prevede un’estate movimentata sul fronte degli allenatori Il gran ballo degli allenatori per la stagione che verrà ha inevitabilmente qualche casella aperta. I big in attesa aspettano ancora: a Sarri piace la Roma, ricambiato dal club giallorosso; Gattuso ha un discorso con la Fiorentina che sarà approfondito; Juric è nella lista del Napoli da tempo. E poi ci sono alcuni rebus che possono essere addii. Tre nomi in evidenza: Roberto De Zerbi, Claudio Ranieri e Pippo Inzaghi. LEGGI TUTTO

  • in

    LA FONDAZIONE POLITO FA CENTRO

    SANTA MARIA DI CASTELLABATE – La Fondazione “Fioravante Polito”, da anni in primo piano con l’obiettivo di salvaguardare la prevenzione e la salute degli atleti tramite l’adozione di iniziative a partire dal Passaporto Ematico (perché non è mai eccessivo sottolineare l’importanza di sottoporsi ad accurati controlli medici prima di dedicarsi all’attività sportiva), fa nascere il primo Museo del giornalismo sportivo italiano, con il plauso dell’Odg a firma di Carlo Verna e l’autorizzazione del logo. Si trova, naturalmente, a Santa Maria di Castellabate (Salerno) all’interno del museo del calcio “Andrea Fortunato”, meta di pellegrinaggio di semplici turisti e tifosi veri, nonché di ex protagonisti del mondo del calcio che non smettono di donare uno o più cimeli di pregio alla Fondazione.
    Cimeli e memorabilia
    Il Museo del giornalismo sportivo è uno spazio in cui raccontare e riflettere sull’importanza del giornalismo sportivo in Italia, non solo per la cultura tout court, in quanto la dimensione popolare dello sport ha avuto un impatto decisivo nella storia del Novecento e continua a farlo in maniera ancora più forte. All’interno della struttura saranno presenti straordinari memorabilia: fotografie, materiali originali appartenuti a grandi giornalisti e scrittori, come appunti, lettere, bozzetti, articoli scartati, oggetti che i più importanti giornalisti sportivi italiani hanno raccolto durante la loro attività, nonché impaginazioni, menabò storici, strumentazioni tecniche per la realizzazione dei giornali. Ma c’è spazio anche per altri memorabili oggetti, che fanno tornare alla mente il lascito di immensi autori sportivi, come la macchina da scrivere con la quale Gianni Mura ha scritto alcuni dei suoi pezzi più importanti, a suo tempo donata al Museo dalla moglie Paola.
    Gli obiettivi del Museo
    Insieme alla sezione dedicata ai memorabilia, il Museo del giornalismo sportivo si pone anche l’obiettivo di lavorare sulle storie e attorno alle idee dei giornalisti sportivi per discutere del passato, del presente e del futuro della professione e dello sport in generale, nonché sull’impatto esercitato da questo tipo di giornalismo sull’immaginario collettivo. «Vogliamo che il Museo del giornalismo sportivo sia sempre vivo – ha spiegato Davide Polito, presidente della Fondazione -. La nostra intenzione è intervistare i grandi giornalisti sportivi che in tutto il mondo non raccontano solo le gesta di un atleta ogni giorno, ma anche il modo in cui il mondo è cambiato e continua a farlo». Rinnovato l’invito a donare cimeli e altri oggetti: il Museo del Calcio è sempre aperto. LEGGI TUTTO

  • in

    Tacconi: “Io terrei Szczesny e mollerei CR7. E se fossi in Gigio…”

    L’ex portiere bianconero: “Ronaldo non serve se vuoi riaprire un ciclo. Servirebbe qualcuno come Capello, il Trap o Gattuso. Dybala? Come una seconda guida in Formula 1”“Il calcio è strano in questo periodo”. Con questa premessa Stefano Tacconi, 9 stagioni in bianconero con tanto di 8 trofei nazionali e internazionali, analizza la situazione attuale della Juventus tra le problematiche della stagione di Andrea Pirlo e il calciomercato che si sta facendo sentire sempre più. Terzo portiere con più presenze nel club dopo Gianluigi Buffon e Dino Zoff con 377 partite alle spalle, Tacconi non può che cominciare dal dilemma che affligge i tifosi in questi giorni: il futuro tra i pali. LEGGI TUTTO

  • in

    Bassetti : “Gli stadi sono sicuri. Vi dico quando torneranno a essere pieni”

    Dopo l’apertura dell’Olimpico di Roma per l’Europeo, anche la Serie A vuole la svolta. L’infettivologo non ha dubbi e fa una previsione sul completo ritorno alla normalitàLa Serie A ci sta provando. Riaprire gli stadi al pubblico è vitale per le casse dei club. Ma soprattutto sarà fondamentale cominciare con i tifosi la prossima stagione. Una soluzione che potrà diventare realtà anche grazie alla campagna vaccinale. Abbiamo chiesto un parere a Matteo Bassetti, infettivologo, dal novembre 2019 professore ordinario di Malattie infettive all’Università di Genova e direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. LEGGI TUTTO

  • in

    I fedelissimi di Conte, i cambi sistematici di Gasp: ecco come la A sfrutta le riserve

    L’Atalanta è la squadra che ha segnato di più con i sostituti (Muriel fenomenale), la Lazio quella che sfrutta meglio i gol dalla panca. Ma ci sono tanti dati da scoprire…L’Inter monolitica con i suoi nove intoccabili o quasi è un’eccezione. Vincente, ma pur sempre un’eccezione. Le squadre della Serie A amano cambiare, sfruttare le risorse più o meno numerose e più o meno valide: a volte è l’indice della ricchezza del roster, quindi è auspicabile suddividere le energie per ottenere sempre il massimo da tutti, altre è il sintomo di una rosa che non ha abbastanza qualità (e dunque gli allenatori variano o alternano perché non hanno elementi abbastanza forti da avere il posto assicurato). C’è chi ricorre con frequenza alle risorse della panchina e chi le usa meno, chi ne ricava parecchio e chi nulla. LEGGI TUTTO

  • in

    Roma, dal rilancio in Europa può partire un grande ciclo

    Per Fonseca e il club andare avanti in coppa avrebbe un valore ancora più grande: dare un senso profondo, concreto, alla stagioneC’è sicuramente, come ha detto Fonseca, anche la pressione e l’orgoglio di rappresentare il calcio italiano. Ma, per la Roma e per il tecnico, andare avanti in Europa League avrebbe un valore ancora più grande: dare un senso profondo, concreto, alla stagione. Già, non c’è dubbio che questa con l’Ajax sia per mille motivi una svolta. LEGGI TUTTO

  • in

    Burdisso: “Il segreto di Conte? All’Inter ha ricreato la BBC…”

    L’ex colonna nerazzurra: “La Juve dovrebbe insistere con Pirlo, ma Conte ha fatto un capolavoro e può davvero aprire un ciclo”Uno come lui, con Conte, avrebbe giocato in qualsiasi ruolo della difesa. Per il carattere che sapeva mettere in campo, per l’applicazione, per la leadership. Nicolas Burdisso è rimasto nel cuore di tanti tifosi dell’Inter: a Milano ha vinto quattro scudetti, due Coppe Italia e tre Supercoppe. Il legame col club è sempre rimasto forte, tanto che ancora oggi la tappa milanese è d’obbligo quando si trova in Italia. Da direttore sportivo del Boca Juniors ha voluto con sé Daniele De Rossi, amico di tante battaglie alla Roma. LEGGI TUTTO