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    Quando Parma fece cadere suo figlio Sacchi. E a Berlusconi non andò giù

    Un modulo nuovo, un ragazzino implacabile, un mito della panchina in tribuna: così trent’anni fa in Emilia crollò il Milan di Arrigo Il Tardini strabocca di gente, più di ventimila spettatori: sui balconi dei palazzi che circondano lo stadio ci si sgomita per vedere una porzione di campo. Il Parma di Nevio Scala ospita il Milan di Arrigo Sacchi, è domenica 20 gennaio 1991. Un altro calcio, un altro mondo. LEGGI TUTTO

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    LIVE Pioli: “Contro il Parma sarà una gara difficile”

    SU CALABRIA E MANDZUKIC – Davide ha fornito prestazioni di grande affidabiità e intelligenza, ed è tutto merito del suo impegno e della sua disponibilità. Spiace che sia ancora indisponibile, sta meglio e forse dalla settimana prossima inizierà a lavorare con la squadra. Mario è un grande giocatore e un grande uomo, è stato sfortunato e a livello fisico non può essere al 100%, ma credo che ci potrà dare delle soddisfazioni da qui alla fine. E’ molto importante per il gruppo. LEGGI TUTTO

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    Napoli bivio da 50 milioni: ecco il progetto Champions e quello Euroleague

    In caso di piazzamento tra le prime 4, idea Sarri e mercato top. Altrimenti il favorito per la panchina è Juric, via Fabian e KoulibalyDue stagioni consecutive senza la Champions League inciderebbero pesantemente sui conti del club. La classifica attuale tiene il Napoli fuori dall’Europa dei grandi, ma il distacco dal quarto posto è di appena due punti e mancano ancora nove giornate alle fine del campionato. Insomma, nulla è compromesso per le ambizioni future di Aurelio De Laurentiis. LEGGI TUTTO

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    United e Villarreal 'vedono' le semifinali, pari beffa per l'Arsenal

    TORINO – Semifinale vicina per il Manchester United, che nell’andata dei quarti di Europa League passa sul campo del Granada con un 2-0 pesantissimo. A decidere il match, momentaneamente interrotto al 6′ per l’invasione di campo di un uomo nudo, la rete segnata da Rashford nel primo tempo e da quella realizzata su rigore da Fernandes nel finale. Due reti che ipotecano la qualificazione alle semifinali (affronterà eventualmente la vincente della doppia sfida tra Roma e Ajax, con i giallorossi vittoriosi ad Amsterdam nel primo round). Un bel passo avanti lo fa anche il Villarreal di Emery, che vince di misura a Zagabria contro la Dinamo (0-1), piegata da un rigore trasformato da Gerard Moreno. Solo un pari a Londra contro lo Slavia Praga invece per l’Arsenal, che nella ripresa colpisce due pali e trova il vantaggio nel finale ma si fa poi riprendere nel recupero (1-1).
    I ‘Red Devils’ ipotecano il pass
    Vittoria pesante (0-2) per il Manchester United al Nuevo Los Cármenes. Costretto a rinunciare agli infortunati Jones e Martial e a Bailly, fermato dal Covid, Solskjaer schiera i ‘Red Devils’ con il 4-2-3-1: Pogba titolare in mediana, mentre davanti c’è Greenwood (in panchina Cavani) con i trequartisti James, Fernandes e Rashford a supporto. Schieramento speculare per il Granada, che a centrocampo schiera l’ex romanista Gonalons e viene subito messo sotto pressione: tutti ribattuti però in avvio i tiri di McTominay, Pogba, Fernandes e Rashford, che ci riprova poi un altro paio di volte senza centrare lo specchio. L’attaccante inglese sembra comunque in serata e lo conferma alla mezz’ora, quando scatta e aggancia in maniera splendida il pallone su un lancio di Lindelöf e lo deposita col piatto in rete dopo aver resistito al rientro di Duarte (31′). Gli spagnoli provano a reagire, McTominay raggiunge Pogba (ammonito già all’8′) sulla lista dei ‘cattivi’ prima del riposo e sul tiro di Herrera al 40′ è il palo a salvare un De Gea, ben piazzato poco dopo su una conclusione di Kenedy (44′). Il portiere è attento sul brasiliano anche a inizio ripresa, mentre lo United non inquadra la porta due volte con Maguire e un’altra con Pogba. Solskjaer getta allora nella mischia Cavani (fuori Rashford al 66′), ma un minuto dopo è ancora Kenedy a chiamare alla parata De Gea. C’è da lottare e il difensore Maguire è costretto a spendere un giallo pesante (diffidato, salterà il ritorno), mentre Pogba lascia spazio a Matic. Pian piano lo United riprende il controllo del match, impegna il portiere di casa con Fernandes che all’89’, su azione da corner, riceve un colpo al volto in piena area da Eteki: l’arbitro ammonisce il camerunense e assegna il rigore che lo stesso Fernandes trasforma, mettendo così una pesante ipoteca sulla qualificazione alle semifinali.
    Granada-Manchester United 0-2: tabellino e statistiche
    Guarda la galleryGranada, clamoroso assembramento prima della sfida con lo United
    Due legni e beffa per l’Arsenal
    All’Emirates Stadium pari beffardo per l’Arsenal contro lo Slavia Praga (1-1). Out David Luiz, Odegaard e Tierney per Arteta, che schiera i ‘Gunners’ con il 4-2-3-1 e preferisce Lacazette ad Aubameyang in attacco. Sull’altro fronte è un ‘abbottonato’ 4-1-4-1 il modulo scelto da Trpisovsky per i cechi, che non mostrano però troppi timori reverenziali e ci provano per primi con un tiro di Dorley respinto e un sinistro di Provod alto di poco. Per vedere l’Arsenal pericoloso bisogna aspettare il 25′: cross di Saka e colpo di testa a lato di Gabriel, come non centra la porta poco dop Lacazette con il destro (28′). Lo Slavia non sta a guardare e sporca i guantoni di Leno con un sinistro da fuori (troppo centrale) di Olayinka, ma a chiudere in attacco sono i londinesi con Holding: cross di Soares e colpo di testa di Holding parato da Kolar. Si va al riposo sullo 0-0 e al rientro in campo l’Arsenal prova subito a spingere: punizione dal limite e destro a giro di Willian che colpisce il palo esterno. Lo Slavia non sta però a guardare e si fa pericoloso con Boril (parata coi piedi di Leno) ma vengono salvati ancora dal legno, stavolta la traversa colpita da Lacazette dopo un fulmineo contropiede (62′). Il francese spreca poi ancora al 66′ calciando a lato su cross di Saka e così Arteta decide di cambiare: dentro Aubameyang e Pépé al posto di Lacazette e Saka (78′) e la mossa paga, perché poco dopo l’attaccante del Gabon serve l’ivoriano che supera il portiere con un morbido colpo sotto e fa 1-0. I ‘Gunners’ esultano ma la gioia dura poco, perché nel recupero lo Slavia va all’assalto e trova il pari con un colpo di testa di Holes (non impeccabile Leno) sugli sviluppi di un angolo. Arsenal beffato e chiamato ora ad andarsi a prendere la qualificazione tra una settimana a Praga.
    Arsenal-Slavia Praga 1-1: tabellino e statistiche
    Un rigore di Moreno spinge Emery
    Villarreal corsaro allo stadio Maksimir, con la Dinamo Zagabria piegata da un rigore di Moreno (0-1). Krznar sceglie il 4-2-3-1 per la sua Dinamo, con Mayer a sostegno del centravanti nigeriano Atiemwen, mentre nel 4-3-3 degli spagnoli partono titolari l’ex napoletano Albiol in difesa e l’ex milanista Bacca in attacco. Il primo tempo è equilibrato e c’è subito lavoro per i portieri: prima è quello di casa Livakovic ad opporsi a Pedraza (7′), poi tocca a Rulli intervenire su un tentativo di Majer. Le due squadre ci provano ma la mira è imprecisa da una parte e dall’altra, poi con il riposo alle porte la gara si sblocca: c’è un tocco di mano Théophile-Catherine su un cross di Gerard Moreno, l’arbitro concede il rigore ed è lo stesso attaccante a realizzarlo portando in vantaggio il Villarreal, che nella ripresa si ripresenta poi senza l’evanescente Bacca (dentro Alcácer). Nel secondo tempo c’è la reazione della Dinamo ma Rulli risponde presente sui tentativi dei vari Atiemwen, Gvardiol e Ristovski, mentre il collega Livakovic è poi chiamato in causa da Trigueros (70′). Gli sforzi dei croati sono vani ed è invece la squadra di Emery a mancare nel recupero due volte il raddoppio con lo scatenato Moreno. 
    Dinamo Zagabria-Villarreal 0-1: tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Il gol non basta, è braccio di ferro: niente rinnovo, Dybala sul mercato

    Cessione o scambio, si aspettano offerte: la Joya può diventare una ricca plusvalenza. Il suo agente e i dirigenti non si parlano dall’estate: indispettito, l’argentino potrebbe arrivare a scadenza nel 2022 e liberarsi gratis Luca BIanchin Fabiana Della Valle 9 aprile
    – MilanoIl giorno dopo è ancora più dolce, almeno per ciò che riguarda il campo: Paulo Dybala si è svegliato con il gol della resurrezione negli occhi e coi messaggi d’affetto di compagni, amici ed ex bianconeri che gli hanno riempito il cuore e il telefonino. La rete al Napoli ha consentito alla truppa del Maestro di fare uno scatto deciso per la Champions, confermando quanto sia stata pesante la lunga assenza della Joya in questa stagione. La Juventus ha bisogno di lui per salvare la stagione, nel frattempo però tra il club e l’argentino continua la guerra fredda per il rinnovo del contratto. LEGGI TUTTO

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    Svolta in casa Milan, fiducia a Pioli: resterà anche senza Champions

    Il club vuole aprire un ciclo con lui, che intanto ha superato Gattuso: è il tecnico più longevo sulla panchina rossonera dopo AllegriIn una calda serata di luglio, per la precisione il giorno 21 dell’anno 2020, Stefano Pioli veniva confermato allenatore del Milan, con il rinnovo del contratto fino al 2022 e l’abbandono dell’ipotesi Rangnick che tanti rumori aveva generato per mesi. Segno del destino, forse, la conferma avveniva dopo Sassuolo-Milan. Pioli era arrivato al Sassuolo tanti anni fa, nel 2009, dove appena un anno prima aveva terminato il suo lavoro Massimiliano Allegri, lanciato verso la Serie A. LEGGI TUTTO