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    Ipse dixit – Cosmi: “Niente paura”. Sarà 5-1! Pippo: “Verona alla nostra portata”. Sicuro sicuro?

    NIENTE PAURA

     (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)
    Cosmi carica immediatamente il Crotone. “Chi viene a Crotone deve avere paura. E io ovunque abbia allenato ho instillato questo concetto. Quando si scende dal pullman, nessun timore. Credo che questa squadra abbia bisogno di autostima e fiducia. Le qualità di questi ragazzi non sono inferiori alle squadre concorrenti per la salvezza”. Quella dell’Atalanta però sono superiori: 5-1 LEGGI TUTTO

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    Ravanelli: “Ecco perché Morata cambia la Juve. Lui e Dybala sono il futuro. E con il Porto…”

    Il goleador della Champions 1996 spiega l’importanza dello spagnolo per l’attacco di Pirlo: “Alvaro dà profondità e libera spazi per Ronaldo. Finora è mancata cattiveria e concentrazione in alcune partite, persi troppi punti. Se l’Inter non porta a casa lo scudetto…”

    “Quando è entrato Morata ha cambiato la Juve”. Parola di Fabrizio Ravanelli, che di attacco, e del lavoro di un attaccante per far girare bene tutta la squadra, se ne intende. LEGGI TUTTO

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    Mancini: “Quel Parma-Inter da scudetto, la 'mia' porta e Ibra che mi stende come un birillo…”

    Il c.t. azzurro, nel 2008 sulla panchina nerazzurra, rivive quella mitica sfida del Tardini, dove aveva segnato il famoso gol di tacco in maglia Lazio. Sull’attualità: “Quella di Conte è la squadra migliore”

    Stasera a Parma è previsto bel tempo e Ibra da Sanremo tiferà D’Aversa per tenere vivo il sogno milanista di scudetto. Lui che il 18 maggio 2008, sotto a un epico diluvio, aveva consegnato all’Inter il tricolore con una ciclonica doppietta. Perché il Tardini – dove nel posticipo la squadra di Conte cercherà di posare un altro mattoncino da titolo – per il mondo nerazzurro è uno stadio speciale, esorcizzato da una capriola di Oba Martins nel 2002 dopo anni senza successi. Ma il Tardini è soprattutto lo stadio di Roberto Mancini. LEGGI TUTTO

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    Milan, dov'è finita la continuità? Se oggi l’Inter coglie l’attimo fuggente…

    Nessun processo a Pioli, ma i rossoneri sono in evidente calo. Stasera a Parma Conte ha la grande chance di andare in fuga. Mentre l’Atalanta vola

    Antonio Conte non ricorda molto il poetico e idealista professor Keating, interpretato da Robin Williams, che ne “L’attimo fuggente”, sussurrava agli studenti davanti a vecchie foto “Carpe Diem”. Ma come lui – anche se in modo diverso – sa generare entusiasmo nei suoi ragazzi. E se farà capire loro che stasera a Parma c’è da “cogliere un attimo” grosso come una casa, allora la strada per lo scudetto potrebbe diventare davvero tutta in discesa. LEGGI TUTTO

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    Pioli: “Al Milan sono mancati ritmo, Ibra e Mandzukic”

    MILANO – Delusione e rammarico nelle parole di Stefano Pioli dopo l’1-1 del suo Milan a San Siro contro l’Udinese, ottenuto in rimonta e in pieno recupero a pochi giorni dal convincente successo sul campo della Roma. Un pari che lascia al momento i rossoneri a -3 dall’Inter capolista e attesa attesa dal posticipo sul campo del Parma. “Più che un punto guadagnato sono due punti persi – dice il tecnico del ‘Diavolo’ nel post partita -. Volevamo vincere ma non ci siamo riusciti. Sapevamo che avremmo avuto difficoltà contro una squadra che si chiude bene a differenza ad esempio della Roma, che si è giocata la partita come abbiamo fatto noi”. A mancare non è stata la determinazione della squadra: “Ci è mancato ritmo, servivano più velocità e più qualità negli uno contro uno. Più della determinazione ci è mancata lucidità”. 

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    Kessie salva il Milan all’ultimo: 1-1 con l’Udinese

    “Leao non è un centravanti”
    Si passa poi al giudizio su Leao, chiamato a fare il centravanti per gli infortuni di Ibrahimovic e Mandzukic: “Io mi aspetto sempre tanto dai miei giocatori – dice Pioli – ma lui come Rebic è più adatto ad attaccare gli spazi e a sfruttare la sua velocità, mentre contro queste difese chiuse non ha ancora la scaltrezza necessaria per anticipare i difensori. E stasera i cross sono stati tanti ma purtroppo ci mancavano i due centravanti che abbiamo in rosa”. Poi un punto sulle condizioni di Tonali, uscito alla fine del primo tempo: “Speriamo che sia solo un risentimento come sembra, perché ci aspettano tante gare importanti e c’è bisogno anche di lui”. Assoluzione poi per Donnarumma: “Il gol preso? Era una palla abbastanza lenta, ma gli sono passati due avvesari davanti e probabilmente non l’ha vista. Lui ci ha salvato tante volte, ora prendiamoci questo mezzo risutato positivo e riprendiamo la nostra corsa”. Chiusura su Ibra, protagonista in questi giorni al Festival di Sanremo, ma in tribuna a San Siro per sostenere i compagni: “Non ho sentito Zlatan, ma come tutti noi – conclude il tecnico del Milan – questa sera non sarò contento”.
    Serie A, la classifica LEGGI TUTTO