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    Subisce meno gol e ne segna di più: perché allora Pirlo è a -8 da Sarri?

    Un anno fa la Juve era alla pari con l’Inter, oggi è lontanissima. I numeri dicono che non è questione di attacco o difesa, ma di personalità. La Juve pragmatica era quella di Maurizio

    L’eterno confronto con la scorsa stagione è una rincorsa fin dall’inizio della Juve di Pirlo su quella di Sarri, a sua volta in ritardo su quella di Allegri. Il dato non è un segreto: dopo 23 partite l’anno scorso la Signora aveva 54 punti, quest’anno 46, siamo a 8 in meno. La curiosità è che rispetto ad allora ha segnato un gol in più (45 invece di 44) e ne ha subiti tre in meno (20 invece di 23). Eppure ha una classifica molto diversa ed è lontanissima dall’Inter, con cui un anno fa era a pari punti. Questione naturalmente di distribuzione. LEGGI TUTTO

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    Conte, garanzia-scudetto. E la Juve paga il rischio Pirlo

    L’Inter accelera con numeri da caterpillar: quinta vittoria consecutiva in campionato con 15 gol fatti e uno solo subito. Il Milan rilancia, i bianconeri no

    Se non siamo ancora ai titoli di coda e al “The end”, il merito è del Milan capace di rialzare la testa a Roma. Ma se questo campionato non diventerà un thriller da premio Oscar, il finale sembra ugualmente quasi già scritto. L’Inter accelera per andare a prendersi il suo 19° scudetto (sono consentiti dai nerazzurri tutti gli scongiuri possibili e immaginabili). LEGGI TUTTO

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    Inter, tutti i segreti del ritorno alla LuLa piena

    Il belga, già in gol dopo pochi secondi a Benevento, trascina la capolista a sportellate. Dopo gli stenti di gennaio, l’intesa con Lautaro cresce di gara in gara. Conte può giocare così solo grazie a loro

    Dopo quello di inizio stagione al 28° secondo di Benevento-Inter, Romelu Lukaku ne ha impiegati appena 32 a infilzare il Genoa. Parlare di velocità per un armadio da un quintale scarso per 191 centimetri può sembrare un ossimoro, ma il belga è rapido di gamba e di pensiero. Il suo gioco è tanto monotono quanto efficace. Prende a sportellate gli avversari, poi segna o fa segnare. LEGGI TUTTO

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    L’esperimento riuscito di Orsato in tv: perché è un antidoto ai veleni

    E così il nuovo corso arbitrale, voluto dal presidente Trentalange, ha dato un primo risultato. Non tecnico, perché i nostri direttori di gara continueranno – ed è inevitabile – a far discutere. Ma di comunicazione. Una svolta – storica, verrebbe da dire, se il termine non fosse un po’ troppo abusato – che ha portato Daniele Orsato, uno dei nostri fischietti in servizio, a parlare in diretta tv. LEGGI TUTTO

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    Pioli dopo Roma-Milan: “Ibrahimovic? Spero solo un affaticamento”

    ROMA – La soddisfazione per aver battuto la Roma e cancellato le ultime due sconfitte in campionato, mista alla preoccupazione per le condizioni di Zlatan Ibrahimovic, uscito anzitempo per infortunio. Stefano Pioli è soddisfatto, ma attende con ansia di capire lo stato di salute dei suoi big. “Dobbiamo valutare sia Ibrahimovic, che Rebic e Calhanoglu. Credo si tratti di affaticamento, ma domani saremo più precisi. Ho tanti calciatori in rosa, ma spero di non perdere nessuno, perchè stiamo per arrivare al momento decisivo della stagione”. La vittoria contro i giallorossi rilancia le ambizioni del Milan. “Ho detto alla squadra che non potevano essere due sconfitte a toglierci le certezze che abbiamo guadagnato fino ad’ora. Abbiamo fatto un primo tempo eccezionale dove potevamo concretizzare di più. E’ stata una bella partita, con ritmo e intensità. Una vittoria importante e meritata che ci fa uscire da due settimane difficili”. 

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    Kessie implacabile dal dischetto, gioiello di Rebic: il Milan batte 2-1 la Roma

    Pioli: “Siamo giovani e forti”
    Accantonate le sconfitte con Spezia e Inter, Pioli guarda avanti, non dimenticando l’obiettivo iniziale. “Se ad inizio stagione ci avessero detto che a questo punto del campionato saremmo stati secondi, nessuno ci avrebbe creduto. Noi sappiamo da dove siamo partiti e conosciamo il nostro percorso. Continuo a pensare che ci sono sette squadre forti, che lotteranno fino alla fine per i primi quattro posti e solo quattro festeggeranno. Noi con i nostri risultati abbiamo alzato le aspettative”. Secondo il tecnico rossonero, il Milan deve crescere nei momenti decisivi della partita. “Siamo una squadra giovane che non può avere ancora le furbizie e le scaltrezze di una squadra esperta e matura, ma stiamo crescendo. Abbiamo 17 punti in più in classifica rispetto allo scorso anno, siamo la squadra più giovane e quella che ha giocato di più”.
    Serie A, la classifica
    Pioli: “Che bravo Tomori”
    Le ultime prestazioni in campionato e la qualificazione sofferta in Europa League, avevano portato dei malumori. “Ho parlato alla squadra e ho capito che c’era grande voglia di accantonare le ultime due settimane. Soprattutto di far dimenticare ai nostri tifosi le delusioni delle ultime due gare. Stasera ci siamo riusciti e l’abbiamo fatto da squadra”. Chiusura dedicata a Tomori. “Sin dai primi giorni ha mostrato personalità. Non dimentico il modo in cui ha esordito nel derby di Coppa Italia, pochi giorni dopo essere arrivati da noi. Ha giocato bene, così come tutta la squadra”.
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