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    Napoli, Giuntoli: “Nelle difficoltà si può crescere. Gattuso? Vedremo a fine stagione”

    Ai microfoni di Sky Sport, emittente che sta trasmettendo Granada–Napoli, è intervenuto Cristiano Giuntoli, Direttore Sportivo azzurro.

    LE PAROLE DI GIUNTOLI

    Di seguito le parole di Cristiano Giuntoli, direttore sportivo del Napoli.
    “L’Europa League? E’ un bel pensiero, sicuramente una tappa importante nel nostro cammino, cerchiamo di fare il massimo in questo momento difficile e complicato. Questo periodo pieno di complicazioni alla fine ci serve anche per compattarci. Società, staff, proprietà e calciatori sono uniti, l’ultima partita ne è stata la testimonianza.

    La vittoria con la Juve ci ha fatto bene, ci ha dato uno slancio in un momento così complicato. In questo caso non è il momento di piangerci addosso, ma di reagire e continuare su questa strada.
    Osimhen? E’ rientrato dopo 3 mesi ma è un ragazzo che ha tanta volontà e tanta voglia di crescere, vuole recuperare per essere al top.
    C’è grande serenità, unità d’intenti, tutto. Abbiamo passato un momento travagliato ma come in tutte le famiglie di qualità si va a confronto e si esce più forti.
    Gattuso sino a fine stagione? Si, perché no, come ho già detto siamo molto uniti. Alla fine faremo i conti.
    Maksimovic e Rrahmani? Giocare in difesa è una questione di meccanismi, hanno giocato poco e poco insieme. Ogni partita gli servirà per crescere, le qualità non si discutono e le stanno mettendo a disposizione di tutti“. LEGGI TUTTO

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    Maldini: “Con lo Spezia k.o. meritato. Theo e Calabria? Spesso fanno anche i registi”

    Stella Rossa-Milan, le parole di Maldini nel pre-partita

    Paolo Maldini, direttore tecnico/sportivo rossonero, ha parlato ai microfoni di ‘Sky Sport‘ prima del match Stella Rossa-Milan del ‘Marakana‘ di Belgrado. La gara è valida per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Queste le dichiarazioni di Maldini:

    Sui ricordi di Stella Rossa-Milan del passato: “Non sono venuto qui nel 2006, ero infortunato. Ho tanti ricordi di quei due giorni di Belgrado nel 1988 invece. Una storia incredibile, una partita incredibile, soprattutto la seconda, quella rigiocata. Senza quella nebbia qualcosa sarebbe cambiato nel futuro del Milan”.
    Sulla sconfitta di La Spezia: “Sabato abbiamo giocato veramente male, loro benissimo. Abbiamo meritato in pieno la sconfitta. La svolta però non serve farla ora, l’abbiamo fatta tempo fa. Il Milan di quest’anno è diverso da quello dell’inizio dell’anno scorso. Una partita fatta male non può rovinare quanto di buono fatto finora”.
    Sullo stato fisico della squadra rossonera: “Pensavamo di stare benissimo. Abbiamo fatto una settimana di allenamenti ad altissima intensità e qualità, poi è arrivato un risultato negativo. Non ci siamo mai pianti addosso su assenze e calendario. Questa è stata la nostra forza. Nelle difficoltà siamo sempre venuti fuori e mi aspetto una risposta del genere”.
    Sulla sua soddisfazione personale: “La mia soddisfazione è legata ai risultati della squadra. Sinceramente non avevo tanti dubbi l’anno scorso. Il lavoro fatto insieme a Zvone Boban e Ricky Massara aveva bisogno di un po’ di tempo. Nel calcio spesso manca il tempo di aspettare. Soprattutto di far maturare una squadra molto giovane”.
    Su come giocano i terzini rossoneri: “Ognuno ha la propria maniera di essere un terzino. Le caratteristiche sono individuali. Theo Hernández dobbiamo tenerlo, lui andrebbe solo avanti. Davide Calabria ha fatto miglioramenti incredibili, anche sotto il punto di vista della personalità. Ed è quello che chiediamo ai nostri giocatori. Un’idea nostra è che spesso sono i terzini a fare i registi della squadra, impostando dal basso”.
    Sull’incontrare Dejan Stanković: “Mi fa piacere. Sempre stato un avversario leale, piacevole, fortissimo. Ci siamo incontrati in vacanza, per qualità. Anche suo figlio è molto bravo. Felice per questa sua avventura e per come sta andando”. Belotti, rinnovo difficile: il Milan è attento. Vai alla news > > > LEGGI TUTTO

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    Italiano: “Contro la Fiorentina voglio lo stesso Spezia visto col Milan”

    Italiano Spezia, getty images

    Vigilia di campionato per lo Spezia di Vincenzo Italiano che domani affronterà la Fiorentina di Cesare Prandelli nell’anticipo della 23^ giornata di Serie A. Il tecnico dei liguri ha presentato la sfida in conferenza stampa.

    Fiorentina-Spezia, parla Italiano
    Spezia Italiano (getty images)
    “Siamo reduci da tre punti importanti per la nostra classifica, tre punti che all’inizio erano inaspettati”, ha commentato Italiano in riferimento al successo contro il Milan. “Ci prendiamo i punti ma soprattutto la prestazione che sono convinto sia nata durante la settimana durante la preparazione della sfida negli allenamenti. Siamo soddisfatti ma penso che quella preparazione fatta per il Milan la abbiamo fatta anche per le gare precedenti e pure per la partita di domani contro la Fiorentina. Per noi sono tutte partite che se non prepariamo così diventano qualcosa di impossibile da giocare”.

    “I complimenti ricevuti? Ovviamente preferisco queste settimane che venire a parlare dopo sconfitte brucianti o prestazioni non all’altezza. Ci prendiamo questi complimenti che per noi sono finiti alla ripresa della preparazione e, come dico sempre ai ragazzi, bisogna accantonare tutto e pensare alla prossima gara, come abbiamo fatto in settimana cercando di preparare l’ennesima gara difficile in questo campionato, contro una squadra di valore assoluto. Speriamo di dare continuità a questi due risultati importanti e belli per noi, cercheremo di mettere in pratica quanto provato in questi giorni”.
    Sulla gara con la Fiorentina: “Noi ‘distratti’ dopo la vittoria sul Milan? Speriamo di riuscire a smentire anche queste valutazioni qua. Come ho detto, questa squadra deve archiviare e cambiare pagina, ogni settimana è diversa dalle precedenti e ricca di difficoltà ed insidie. Non possiamo permetterci di avere nessun calo di concentrazione. Personalmente, queste valutazioni le sto sentendo adesso e spero diano alla squadra quella carica in più per dare il massimo e mettere in difficoltà la Fiorentina venerdì sera”. Ancora sulla Viola: “Prandelli? Sarà un piacere immenso rivederlo. Mi aspetto una Fiorentina che deve ottenere il massimo perché lo dice la classifica, deve cercare di forzare la partita, attaccare e vincere
    Sulla squadra: “Nzola, Piccoli e gli altri? Stanno bene e hanno recuperato però sono alla prima settimana in gruppo e non si sono allenati spingendo al 100%. Dalla prossima settimana sono convinto che saranno a pieno regime, saranno a disposizione a tutti gli effetti dalla prossima settimana. Perdiamo però Bastoni ed Erlic per squalifica che in questo momento stanno bene. Siamo un gruppo numeroso, tra qualche giorno recupereremo Terzi e Farias, quindi più siamo e più armi abbiamo. Per noi è importante, mi auguro di averli tutti al più presto”. LEGGI TUTTO

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    Bordon: “Lukaku affonderà il Milan e Conte imboccherà l’autostrada scudetto”

    (Getty Images)

    Gli stadi sono chiusi da mesi, ma i tifosi di Milan e Inter hanno deciso di far comunque sentire il loro calore prima del derby della Madonnina di domenica prossima. Gli ultrà hanno già promosso delle iniziative per sostenere la propria squadra mentre sale in tutta Italia la febbre per questa stracittadina che potrebbe dire molto in chiave scudetto. Il Milan deve dimostrare domenica a San Siro che lo Spezia è stato solo uno scherzo dell’anima. Una sconfitta non cancella mesi di dominio. Pioli non può contare sull’organico e sull’esperienza dell’Inter e neanche sulla serenità con cui Antonio Conte prepara la sfida alla Pinetina dovendo giocare in Europa League a Belgrado. Ivano Bordon di derby ne ha giocato tantissimi con la maglia nerazzurra e ai microfoni di Itasportpress.it, presenta quello di domenica.

    Bordon Inter (Getty Images)
    Può essere una sfida determinante per lo scudetto?

    Non credo sia decisiva visto che ancora mancano tante partite alla fine del torneo. Però se l’Inter vince stacca di quattro punti il Milan e sarebbe una bella spinta sul piano dell’autostima e anche sul piano morale. Conte imboccherebbe l’autostrada per lo scudetto.
    Come nel derby di Coppa Italia crede che Eriksen sarà decisivo?
    Eriksen quando è partito titolare ha dimostrato sempre di essere un ottimo elemento. Sicuramente può far fare all’Inter un salto di qualità e lo ritengo un calciatore importante per la squadra nerazzurra. Per me Lukaku sarà decisivo domenica: sarà lui l’uomo derby.
    Ha sentito Capello? Ha detto che ai suoi tempi non avrebbe mandato Ibrahimovic al Festival…
    Il calciatore è vaccinato e adulto quindi sa quello che fa, però c’è sempre la società che decide e se il Milan approva vuol dire che sa quali sono i rischi
    Qual è il suo pronostico per il derby di domenica?
    Penso che stia meglio l’Inter, ma bisogna fare attenzione a questo Milan che ha fatto delle buonissime gare. Bisogna mettere da parte quella con lo Spezia che è stata una serata cominciata male e finita peggio. Peserà sui giocatori rossoneri la stanchezza della partita di Europa League e questo è un vantaggio per l’Inter. Se il Milan dovesse vincere contro la Stella Rossa a Belgrado magari giocherebbe il derby con maggiore consapevolezza aumentando l’autostima e riducendo la stanchezza.
    Qual è il derby che non ha mai dimenticato?
    Sicuramente quello del rigore parato a Calloni a 5′ dalla fine e dopo la mia respinta la conclusione neutralizzata sul tiro di Maldera: finì 0-0. Poi ricordo anche un derby vinto 2-1 con una grande parata su Antonelli solo davanti a me. Poi c’è una sconfitta per 3-2 con il terzo gol del Milan di Bigon che spedì il pallone in rete dopo un rinvio di Tarcisio Burgnich che gli carambolò sul polpaccio del milanista e terminò in fondo al sacco. Fortuna che sono più quelli positivi che negativi i miei derby giocati…” LEGGI TUTTO

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    Cagliari, DiFra: “Col Torino gara non decisiva. Nainggolan in dubbio”

    Cagliari Di Francesco (getty images)

    Gara che puà valere davvero la svolta nella stagione. Scontro salvezza per il Cagliari di Eusebio Di Francesco che domani sarà impegnato contro il Torino nell’anticipo della 23^ giornata di Serie A. Il tecnico ha presentato la gara contro i granata nel consueto appuntamento con la stampa.

    Cagliari-Torino, parla Di Francesco
    Di Francesco, getty images
    Il tecnico parte subito dalle condizioni di Nainggolan che aveva eseguito una seduta individuale nell’ultima sessione di allenamento: “Senza di lui con Pavoletti e Simeone insieme? Tutto è possibile, per Nainggolan aspettiamo l’allenamento di stasera. Sia lui che Ceppitelli hanno fatto un allenamento con la squadra ma spero di recuperarli e poterli magari anche schierare entrambi”.

    Sull’importanza della gara col Torino: “Gara da dentro o fuori? Non voglio sentire solo pessimismo cosmico. Ci può stare ma in questo momento io e il gruppo abbiamo bisogno di positività. Ovvio che sia una gara importantissima. Ma non parliamo di dentro o fuori, è presto. Mancano quindici gare. Ovviamente vogliamo vincere”, ha detto Di Francesco.
    Sulla squadra e sulla “mano dell’allenatore”: “Devo dire che lo spirito del gruppo è quello che piace a me: la voglia di lottare nonostante i risultati non siano arrivati c’è e si vede. Nell’ultimo periodo ho visto attenzione e voglia di allenarsi. Abbiamo concesso qualcosa, specie nei finali di gara e lì dobbiamo migliorare. Come dobbiamo migliorare in avanti dove stiamo provando a trovare maggiore serenità. Sono contento della fase difensiva nelle ultime gare. Mi auguro di far vedere una mia impronta significativa a fine stagione”.
    Ancora sull’attacco: “Due di peso in avanti per risolvere il problema del gol? Io ho sempre visto Nainggolan fare molto bene da trequartista. Joao Pedro è più seconda punta che trequartista ,am credo che i problemi non si risolvano con chi scende in campo ma con lo spirito della squadra. Dobbiamo osare un po’ di più”.
    Infine, ancora sul Torino: “Loro hanno avuto due positivi ma quello può succedere a tutti. Io sto preparando la gara pensando ai miei. Ma per me anche il Torino non merita questa classifica. E come noi sta lottando nelle zone basse. Sono una squadra equilibrata e compatta e cercano di sfruttare molto i due attaccni. Belotti per loro è insostituibile. Mi aspetto una gara equilibrata”. LEGGI TUTTO

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    L'attacco senza profondità e gli errori dietro: perché la Juve non sa più vincere

    Il ritorno di coppa con l’Inter e la sconfitta a Napoli prima del k.o. col Porto: rinati a inizio 2021, per i bianconeri è il momento della frenata. Tra l’attacco che non segna più , i gol regalati per poca concentrazione e non solo

    Inter, Napoli, Porto. Tre partite dal significato diverso, dalla difesa della qualificazione in coppa Italia all’approccio sbagliato alla Champions League passando per lo stop al momento d’oro in campionato. Trovata la quadra, e la continuità, a inizio 2021, da tre partite la Juve non vince più. Tre indizi che fanno una prova: la Juve si è fermata e ha bisogno di rimettersi in moto. Rimettendo a posto i fondamentali. LEGGI TUTTO