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    Bet, la prima guardia del corpo del “Piscinin” Baresi

    Difensore roccioso, non superava quasi mai la metà campo, al punto di non aver segnato neppure un gol in Serie A. Da scout segnalò Koulibaly al Milan

    Con la sua posa statuaria e l’esperienza dei trent’anni, Aldo Bet fu il primo bodyguard di Franco Baresi, la sua prima chioccia. Accadeva alla fine degli anni 70, quando Baresi – non a caso soprannominato Piscinin – formava proprio con Bet la coppia libero-stopper, oggi si direbbe di centrali difensivi. Nonostante la giovanissima età – era appena diciottenne – il futuro libero della nazionale poteva perciò permettersi di abbandonare la propria area di rigore e avanzare a centrocampo, tanto c’era Bet a proteggerlo. LEGGI TUTTO

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    Milan, morto Aldo Bet: vinse lo scudetto della stella

    Stopper arcigno, cresciuto nell’Inter, ha giocato anche con Roma, Verona e Campania: se n’è andato a 74 anni

    Se n’è andato a 74 anni a Varese: il mondo del calcio piange la morte di Aldo Bet, difensore trevigiano che vinse con la maglia del Milan di Nils Liedholm lo scudetto della stella nel 1979. Classe 1949, stopper arcigno e di grandi qualità fisiche (1.85 per 83 chili), cresciuto nelle giovanili dell’Inter dove arrivò in prima squadra a 18 anni, passò alla Roma di Helenio Herrera nel 1968, dove ha giocato 5 stagioni vincendo una Coppa Italia. Dopo una parentesi al Verona, nel 1974 passa al Milan dove in sette stagioni vince uno scudetto e una Coppa Italia e conosce anche la retrocessione in B. Coi rossoneri risale subito in massima serie nel 1981, ma ormai era diventato una riserva e così preferì chiudere la carriera a 33 anni al Campania in C. Per lui 269 partite di Serie A, senza mai andare a segno. Giocò anche due partite in Nazionale nel 1971, poi ha provato anche senza successo la carriera da allenatore. LEGGI TUTTO

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    Dimarco l’ha fatto apposta: “Ho visto il portiere fuori. Meno male che ho segnato, altrimenti…”

    L’esterno dell’Inter sul gol da 56 metri che ha sbloccato il risultato contro il Frosinone: “Se avessi sbagliato mi sarei preso tanti di quegli insulti che neanche me li immagino”

    Al grande dubbio che scatenato dibattiti tra amici e tifosi sin dal 43′ del primo tempo, ha risposto direttamente l’autore del gol del vantaggio di Inter-Frosinone, Federico Dimarco: “All’inizio ho visto Denzel – ha spiegato a Dazn l’esterno -, poi ho visto il portiere fuori e ho tirato. Menomale che è entrato altrimenti mi sarei preso tanti di quegli insulti che neanche me li immagino”. Con una perla da 56 metri il 26enne milanese ha indirizzato la partita dei nerazzurri sui binari giusti, ammettendo poi a fine match: “È sicuramente uno dei gol più belli che ho fatto”

    Le parole—  Poi Dimarco continua a rispondere alle domande, partendo da un esame di coscienza: “Non ero partito benissimo, ho sbagliato cose che non sbaglio. Contavano i tre punti per rimanere in vetta e abbiamo vinto, meglio così. Volevamo arrivare primi allo scontro con la Juve ma dobbiamo pensare partita per partita. Ora pensiamo alla Nazionale e poi al big match con la Juve”. E poi ancora: “Siamo un bel gruppo, siamo forti, profondi, possiamo intercambiarci tanto ed è un bene, possiamo continuare su questa strada per cercare di raggiungere gli obiettivi. Quali sono? Decidetelo voi”. LEGGI TUTTO