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    Mourinho esclusivo: “Io, la Roma, Totti e l'Inter del Triplete”

    Lo Special One: “La voglia di vincere non mi andrà mai via. Francesco è sempre stato e sarà sempre un simbolo giallorosso, indipendentemente da quello che farà”Un’intervista, in fondo, è anche una specie di duello di fioretto. Si tentano gli affondi, si viene fermati da parate eleganti oppure si prova a colpire dolcemente al cuore quando la guardia si abbassa. Così José Mourinho, che per il primo colloquio italiano dal suo ritorno sceglie “La Gazzetta dello Sport”, con l’Inter alle porte e una squalifica da metabolizzare, rintuzza con fermezza ogni domanda che scalfisca la quotidianità, ma accetta di fare un giro d’orizzonte che lo porti a raccontarsi proprio quando Milano e Roma – ancora una volta – entrano in testacoda nella sua vita per emozionarlo. LEGGI TUTTO

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    Leao-Milan, cosa può succedere? Ecco i 4 scenari (e solo uno è piacevole)

    Il Milan prosegue il difficile percorso per provare a rinnovare il suo top player. Dall’addio a gennaio alla scadenza di contratto, analizziamo costi e ipotesiL’ultima statistica parte da un “10+10”. Ovvero che Rafael Leao, come ricorda Opta, è l’unico giocatore di SerieA con almeno 10 gol e 10 assist nel 2022. E allargando il dato ai consueti top 5 campionati europei, fanno di meglio soltanto De Bruyne (11 reti+13 assist) e Neymar (18 +10). Rafa ormai ci ha abituato a stupire. A surfare, come piace a lui, cavalcando le onde dei numeri. Risultando decisivo anche quando la giornata non è particolarmente sfavillante. I campioni fanno così. Ma, allo stesso tempo, è anche una perenne vetrina dove Rafael fa bella mostra di sé. Occhieggia a chi gli passa davanti, lo ingolosisce invitando a mettere mano al portafogli senza curarsi della cifra a otto zeri. Effetto scudetto, da un lato. Crescita personale incontenibile dall’altro. Tutto molto bello, soltanto un problema: fra meno di due anni il contratto scade. Che cosa può succedere, allora? Abbiamo analizzato i quattro scenari possibili. LEGGI TUTTO

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    Juve, l’ex agente di Van De Beek: “Pogba arrivò tardi a un allenamento ma fu comunque titolare”

    TORINO – Guido Albers, l’ex agente di Donny van Beek, ha parlato di Paul Pogba e del periodo in cui i due calciatori hanno giocato assieme al Manchester United. Il procuratore del centrocampista olandese – in un’intervista al podcast olandese Done Deal – ha rivelato un aneddoto relativo al suo assistito.

    Le parole dell’ex procuratore

    “Ha dovuto competere contro Paul Pogba – afferma Guido Albers – il francese si è presentato in ritardo a un allenamento, si è scusato, e nella partita successiva gli è stato permesso di scendere in campo al posto di Van de Beek che si era allenato 10 ore al giorno per otto settimane”. Dopo aver avuto difficoltà di inserimento, il centrocampista olandese non è riuscito a convincere Solskjaer, Ralf Rangnick e neppure ten Hag: non potendo cambiare squadra, alla fine ha cambiato agente. LEGGI TUTTO

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    Anche l'Inter punta Bensebaini: pronta la sfida alla Juve, i costi dell’operazione

    Con Skriniar che almeno fino a giugno non si muove, il prossimo mercato nerazzurro torna a concentrarsi a sinistra. E torna di moda l’algerino inseguito anche dai bianconeri Una nuova sfida di mercato sull’asse Milano-Torino? Possibile, forse anche probabile visti gli sviluppi degli ultimi giorni, tanto in casa bianconera quanto in quella nerazzurra. Sì, perché, mentre in Germania svelano il forte interesse della Juventus per Ramy Bensebaini, esterno sinistro del Borussia Moenchengladbach, in viale della Liberazione mutano improvvisamente gli obiettivi di mercato, rilanciando anche nomi già esaminati e inseguiti fino a poco tempo fa. LEGGI TUTTO

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    La Juve prepara la sfida al Bologna, Allegri lavora con i nazionali

    TORINO – Dopo la sosta per le nazionali, la Juventus inizia a preparare la prossima sfida di campionato in programma domenica sera allo Stadium contro il Bologna. L’allenamento odierno ha visto il rientro in gruppo di Bonucci, Danilo, Bremer, McKennie, Kostic e Vlahovic tornati alla Continassa dopo gli impegni con le rispettive selezioni.
    I prossimi impegni
    Il gruppo di Max Allegri ha portato avanti un lavoro tattico con esercitazioni offensive curando principalmente la finalizzazione a rete in vista della sfida contro il Bologna. Il tecnico ha cercato di sfruttare al meglio la seduta odierna; dalla prossima settimana tornerà a Champions League con la sfida al Maccabi Haifa, e successivamente la trasferta di San Siro contro i Campioni d’Italia del Milan. LEGGI TUTTO

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    La Juve più sterile dai tempi di Amauri: e anche con Vlahovic…

    Con 9 gol in 7 partite, i bianconeri hanno l’ottavo attacco del campionato. L’ultima volta che fecero peggio fu nella stagione iniziata con Ranieri e finita con Ferrara. Ma è il confronto con l’anno scorso a preoccupare A differenza dell’anno scorso, quando per rimettere in carreggiata la stagione Allegri ebbe bisogno di registrare la difesa, quest’anno è l’attacco a marcare la distanza col top del campionato. Quattro volte, più due in Champions, non è andato oltre una sola rete segnata, e non casualmente la Juventus non ha vinto nessuna di queste sei partite (tre pari e tre sconfitte), spiegando bene cos’è che frena la stagione della Signora. LEGGI TUTTO

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    La sostituzione (con gol) che cambiò il calcio per sempre

    Il 29 settembre 1968 entrò il “tredicesimo uomo” per la prima volta in Serie A. Era Sandro Vanello, e quel giorno riscrisse la storia del gioco Le sostituzioni non esistevano, faceva buio presto. Era quella l’epoca in cui il giocatore che si infortunava durante la partita malediva il mondo e veniva maledetto dai suoi compagni, finiva esiliato all’ala per non fare danni, dove poteva star lì a presidiare la fascia come un soldatino di stagno senza fucile. E se – benedetto dal cielo – gli capitava di segnare, ecco che quello veniva battezzato il “gol dello zoppo” e tutti lo celebravano, con grande spargimento di enfasi. Ma di segnare gli capitava raramente. Il più delle volte la squadra dello “zoppo” – in inferiorità numerica – ne usciva penalizzata. E no, andare avanti così non si poteva più. LEGGI TUTTO