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    Miretti incanta? La Juve ha altre cinque stelline pronte per Allegri

    Il centrocampista è l’esempio perfetto di un talento coltivato e lanciato al momento giusto. E nella seconda squadra bianconera ci sono due terzini, un centrale, un regista e un portiere che…Fabio Miretti è una nuova certezza per Max Allegri e per la Juventus. Una conferma, in realtà, per chi lo ha visto crescere a Vinovo e una scommessa vinta da chi – giovanissimo – lo la portato in città. Il talento è suo, ma l’opportunità di misurarsi tra i professionisti con la Seconda squadra gli ha concesso senza dubbio di velocizzare il suo percorso. LEGGI TUTTO

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    Leao, dopo l’inchino c’è il nodo rinnovo: tutti gli spigoli della trattativa

    Il primo gol stagionale per il portoghese allontana le sirene del Chelsea. Ma per quanto? A settembre si tornerà a discutere del contratto: è il primo grande problema sul tavolo di RedBirdUn bacio e un inchino. Il bacio al nuovo amico preferito Charles e l’inchino di fronte ai settantamila di uno stadio che prega il dio del calcio di non vederselo portare via da Tuchel. Rafael Leao si è rimesso in pari col mondo rossonero dopo due partite un po’ così, un po’ incerte. Già, l’incertezza che l’ha accompagnato nell’ultimo periodo, con voci di mercato stordenti e ammalianti, e i tifosi terrorizzati dall’eventualità di perdere una delle loro stelle: chi in termini generici e chi, più prosaicamente, a pochi giorni dalla fine del mercato (della serie: nel caso, chi prenderemmo al suo posto?). LEGGI TUTTO

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    Commisso elogia la Fiorentina: “Un punto buonissimo con il Napoli”

    TORINO – Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso accoglie di buon grado il pareggio ottenuto dalla formazione di Italiano contro il Napoli. “Sono contentissimo del pareggio – ha sottolineato il presidente – è un buonissimo punto. Abbiamo iniziato bene, speriamo che le critiche finiscano perché la squadra sta giocando veramente bene e farà sempre meglio”.
    La Fiorentina ha dato vita a un’ottima prestazione, ai toscani è mancato soltanto il gol. Pochi rischi e tanto gioco, contro una formazione vivace e ben organizzata. “Ho avuto paura perché il Napoli è una buonissima squadra – ha aggiunto Commisso – l’arbitro forse poteva fischiare più falli ma lasciamo stare, andiamo avanti. I tifosi sono stati incredibili, grazie alla famiglia viola e al suo staff. Ho visto che Barak ha giocato subito, stiamo vicini alla squadra e ai nostri colori anche quando si perde”. LEGGI TUTTO

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    Dallo stop di Lukaku agli ex in gol: il week-end nero delle punte di Inzaghi

    Chi è stato ceduto ha segnato, le vecchie conoscenze hanno colpito: un quadro di un fine settimana a dir poco sfortunato per il tecnico nerazzurroL’ariete si ferma, gli esuberi esultano e il dente avvelenato si conficca nella carne. Per Simone Inzaghi non è stato certo un fine settimana memorabile quello appena trascorso, ben al di là della prima sconfitta stagionale in cui le piccole crepe intraviste nelle settimane precedenti si sono rivelate in tutta la loro profondità. Sul tema attaccanti, in particolare, le coincidenze hanno voluto che diversi episodi confluissero nel giro di un giorno in mezzo in una sorta di vortice beffardo nei confronti dell’allenatore. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi e l'Inter, il confronto: ecco cosa si sono detti

    Intanto con la Cremonese ci sarà turnover: c’è l’ipotesi dell’esordio di Onana in portaConfronto doveva essere e confronto è stato. Perché agli strappi va sempre messa una toppa. E perché è naturale che un allenatore si trovi a sottolineare, anche duramente, ciò che non va. E così Simone Inzaghi ad Appiano ha riunito la squadra. Lo ha fatto a due giorni di distanza dalla sconfitta con la Lazio e il motivo è preciso: il tecnico voleva prima rianalizzare la partita con il suo staff il match e poi parlarne con i giocatori. LEGGI TUTTO

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    Perché Danilo è sempre più centrale: sia di ruolo, sia nella Juve

    Da esterno destro di spinta il brasiliano è diventato ormai un difensore vero: Allegri ha gestito la sua trasformazione e ora lo preferisce a Gatti, che resta ancora nelle retrovieDue partite da terzino destro, poi il trasloco nel cuore della difesa: la stagione di Danilo è partita così, peraltro nel segno della continuità. Perché il brasiliano dai piedi buoni e il cervello fino a cambiare zona di campo è abituato, dai tempi di Pirlo e anche prima. In difesa e non solo: la sua duttilità e la sua intelligenza tattica lo hanno portato anche a giocare davanti alla retroguardia, da centrale basso di centrocampo. LEGGI TUTTO

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    L’Olimpico è davvero un “campo di patate”?

    Così l’ha definito Mourinho, e anche Sarri si era lamentato non poco. Tra concerti, rizollature, nuvole di terra che volano sui calci d’angolo e “spellicciature”, ecco la situazione del prato più giocato di Roma Che Josè Mourinho sia un tipo diretto è abbastanza noto. Ma che, in pochi giorni, definisca il prato dell’Olimpico prima “un campo di patate” poi “un campo simile a una spiaggia” forse in pochi se lo aspettavano. LEGGI TUTTO