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    Tra Suarez e la Juve ora c'è anche Messi

    TORINO – Tra la grana passaporto e la difficile trattativa per liberarsi dal Barcellona, LuisSuarez non ha la strada spianata per andare alla Juventus. Eppure il centravanti uruguaiano sta correndo con la stessa ferocia agonistica che siamo abituati a vedere in campo e, quindi, non c’è ostacolo insormontabile. L’unico potrebbe essere Lionel Messi, che nella puntata di ieri più appassionante telenovela dell’estate, sembra aver deciso di rimanere al Barcellona. E nella clamorosa (ma non ancora ufficiale) inversione a U del numero dieci argentino sarebbe inclusa la richiesta di tenere a tutti i costi anche il compagno e amico Suarez, con il quale ieri pomeriggio ha giocato a paddle nella sua lussuosa villa.
    Juve, Romero in prestito all’Atalanta: manca solo l’ufficialità
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    Il problema passaporto
    Se Messi chiama diventa difficile rispondere no, ma al momento si tratta di un’ipotesi legata a un’altra ipotesi. Molto più concreto è il problema del passaporto: Suarez deve risolvere la grana in tempi rapidi e ha due strade davanti a sé, provare a prendere la cittadinanza italiana (attraverso la moglie che origini friulane) o avviare l’iter burocratico per diventare spagnolo, visto che ha lavorato per due di anni nel Paese. In entrambe i casi la burocrazia potrebbe rallentare le procedure e complicarne l’arrivo alla Juventus, che è anche e soprattutto, una questione di tempo. Se, infatti, si sbloccasse l’affare Dzeko, la Juventus chiuderebbe per il bosniaco[…]
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    Marca: “Messi resta al Barcellona per cinque motivi, ecco quali”

    Alla fine Messi rimarrà al Barcellona, ne sono convinti in Argentina e lo credono anche in Spagna. Nonostante il polverone di questi giorni alzato dall’argentino dopo il burofax perché voleva andare via a tutti i costi, la Pulce ha fatto marcia indietro e si è convinto a restare. La bomba è stata disinnescata, forse lo strappo si è ricucito, anche se solo temporaneamente. Ma perché la posizione di Messi è cambiata? Per “Marca” i motivi sono almeno cinque. 
    Modric: “Messi? Se va via è come l’addio di Ronaldo”
    Tyc Sports: “Messi al 90% resterà al Barcellona”

    “Messi resta al Barcellona, ecco perché”
    1. L’inflessibilità del Barcellona
    Come riporta Marca, l’inflessibilità del Barcellona è il primo motivo del passo indietro di Messi. Se la posizione di Leo è stata dura all’inizio ma si è ammorbidita alla fine, quella del club non è mai cambiata: per Bartomeu Messi non va via a zero, c’è una clausola da pagare, altrimenti il rinnovo di contratto da firmare. Il braccio di ferro l’ha vinto la società e la Pulce ha dovuto mollare la presa.
    2. Vie legali da evitare
    Se Messi fosse rimasto rigido, quasi certamente si sarebbe arrivati ad uno scontro legale, un confronto in tribunale da derimere attraverso le vie legali, cosa che assolutamente un simbolo del Barcellona come la Pulce non avrebbe mai voluto. Messi desiderava un’uscita concordata in serenità, non con la forza. 

    3. Rispetto per storia e tifosi
    Il terzo motivo si lega benissimo al secondo. Messi non se l’è sentita di andare fino in fondo viste le condizioni, ha dovuto fare retromarcia per rispetto soprattutto della storia che ha raccontato al Barcellona, dei tifosi, dell’emblema che è diventato. Non voleva assolutamente lasciarsi male con il club e il suo pubblico. Ha vinto il buon senso. 
    4. Psg e City spaventati
    Il Psg e il Manchester City, che desideravano Messi e che avrebbero provato a convincerlo a suon di milioni, in queste condizioni sono stati fatti fuori dai giochi. Nessuno ha intenzione di pagare la clausola rescissoria da 700 milioni, tantomeno di infilarsi in un caos burocratico che potrebbe avere conseguenze future. Di fatto, Messi non ha più avuto soluzioni alternative al Barcellona. 
    5. Rinnovo del contratto e nuova clausola
    L’ultimo motivo del dietrofront di Messi è l’offerta del Barcellona: il rinnovo del contratto fino al 2022 con l’aggiunta di una clausola liberatoria con la quale, se lo vorrà, l’argentino potrà lasciare i blaugrana nel 2021. 
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    Atalanta, Castagne è ufficialmente un giocatore del Leicester

    BERGAMO – L’Atalanta saluta Timothy Castagne, ceduto al Leicester dopo tre proficue stagioni con la maglia nerazzurra. C’è l’annuncio ufficiale delle Foxes che, senza rivelare la cifra, hanno reso noto la firma del terzino belga su un contratto fino al 2025: Castagne lascia il club bergamasco per volare in Premier League a titolo definitivo dopo tre stagioni e 96 gare, condite da 8 reti e 10 assist, grazie a cui ha conquistato anche la chiamata della sua Nazionale.  LEGGI TUTTO

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    Torino, Buongiorno firma per altre quattro stagioni

    TORINO – Un prolungamento di contratto in ottica futura per il Torino. Il club di Urbano Cairo, infatti, ha blindato il difensore classe 1999 della Primavera Alessandro Buongiorno, tornato alla base dopo l’esperienza in prestito al Carpi, in B, nella stagione 2018/19. A dare l’annuncio del rinnovo di contratto fino al 30 giugno 2024 è stato lo stesso club piemontese con una nota ufficiale.
    Torino, 1-1 con la Pro Patria nella seconda amichevole LEGGI TUTTO

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    Pescara, Sebastiani: “Dalla Roma è in arrivo Riccardi”

    ROMA – C’è un altro indizio, dopo le voci su Suarez alla Juventus, che può far pensare che stia sfumando la trattativa che porterebbe Dzeko in bianconero, Milik alla Roma e alcuni giocatori giallorossi al Napoli. Infatti il, giovane Alessio Riccardi, che avrebbe dovuto essere parte della contropartita tecnica per il club del presidente Aurelio De Laurentiis, non si trasferisce non più alla corte di Rino Gattuso, ma al Pescara. Lo ha detto il presidente della società abruzzese, Daniele Sebastiani, intervenendo ai microfoni dell’emittente CalcioNapoli24 TV. “Ho un accordo con la Roma per Riccardi – ha detto il presidente del Pescara -. Abbiamo già stabilito tutto, penso che i primi giorni della prossima settimana il ragazzo sarà a Pescara. L’obiettivo è quello di fare un grande campionato”. Altri due giovani interessanti potrebbero arrivare proprio dal Napoli: ” Tutino e Palmieri? Ieri sono stato a Castel di Sangro – ha rivelato Sebastiani -, e ho parlato con De Laurentiis per qualche ragazzo. Intanto ci sarà un’amichevole con il Napoli: nasce dal fatto che loro avevano il bisogno di fare un match impegnativo prima del campionato. Ci è stato chiesto e abbiamo subito accettato”.  LEGGI TUTTO

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    Messi, apertura del papà agente: “Può restare al Barcellona”

    BARCELLONA (Spagna) – “Se stiamo studiando una possibilità di restare? Sì”. Così Jorge Messi, padre di Leo, ha risposto a una domanda dell’emittente ‘Deportes Cuatro’ dopo la riunione di ieri con il presidente del Barcellona Josep Maria Bartomeu. A proposito del vertice con la dirigenza catalana, Messi senior ha detto: “E’ andata molto bene”. Già in mattinata i media argentini avevano rivelato della possibilità che alla fine Messi possa restare a Barcellona, rispettando il suo contratto per un altro anno per poi svincolarsi a costo zero l’anno prossimo. LEGGI TUTTO

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    Tyc Sports: “Messi al 90% resterà al Barcellona”

    Potrebbe profilarsi l’ennesimo colpo di scena nella telenovela che riguarda il futuro di Lionel Messi. Martin Arevalo, giornalista dell’emittente “Tyc Sports”, non esclude che il 33enne argentino alla fine resti al Barcellona, anzi, parla di un “90%” di possibilità che la Pulce onori il suo contratto fino alla scadenza del 30 giugno 2021 per poi andare via da svincolato. Una decisione definitiva potrebbe arrivare già nella giornata di oggi, dopo la fumata nera nel faccia a faccia fra il padre e agente Jorge e il presidente blaugrana Josep Maria Bartomeu.
    Mundo Deportivo: “Messi-Bartomeu, incontro terminato. Nessuna intesa”
    Kroos: “Messi al Real? Dovrebbe avere le p…”. E Ramos lo rimpiange

    “Messi resta al 90% al Barcellona”
    “C’è un 90% di possibilità che Messi resti al Barcellona, sta valutando di rimanere fino al 2021 e poi andare via dalla porta principale una volta scaduto il contratto. Oggi ci sarà una decisione definitiva”, scrive Arevalo. Un cambio di rotta rispetto al “burofax” spedito lo scorso 25 agosto in cui Messi chiedeva di esercitare la clausola che gli consentiva di rescindere unilateralmente il contratto, clausola che al Barça ritengono scaduta il 10 giugno scorso e che per l’entourage del calciatore era invece valida fino al 31 agosto visto il prolungarsi della stagione causa coronavirus. Conferme in questa direzione anche da Marcelo Sottile di “Fox Sports”: “Dall’entourage di Messi affermano che l’incontro di ieri è stato positivo e cresce la possibilità che resti un’altra stagione al Barcellona”.

    Messi e la speranza del Manchester City
    Del resto la posizione del club blaugrana e’ sempre stata la stessa: nessuna intenzione di cedere il sei volte Pallone d’Oro se non dietro il pagamento di 700 milioni di euro previsto dalla clausola rescissoria e sul tavolo una proposta di rinnovo per altri due anni. In Inghilterra, dove il Manchester City resta la principale pretendente, sperano pero’ ancora che Messi possa raggiungere Guardiola nelle prossime settimane: il “Telegraph”, che cita fonti all’interno della famiglia del calciatore, sostiene che si sta cercando di convincere il Barcellona a lasciar partire la Pulce per una cifra attorno ai 100 milioni, tesi a supporto della quale sono ricordate le dichiarazioni rilasciate ieri dal padre all’arrivo in Spagna (“Difficile che resti”).

    Messi, il piano del City anti Fair Play
    C’è un piano di grande ingegneria economico-finanziaria, rilanciato anche da Tyc Sports, sul quale fa luce l’esperto del settore Kieran Maguire. Eccolo spiegato: considerando il valore di Messi sui 160 milioni di euro e che la Uefa non accetta spese superiori ai 100 milioni nel rispetto del Fair Play Finanziario, il Manchester City offrirebbe 68 milioni netti per cinque anni alla “Pulce” e un pagamento dilazionato in cinque tranche da 32 milioni al Barcellona. La somma (68 più 32) fa proprio cento, il tetto massimo di spesa consentito. Ovviamente, se Messi non si libera dal Barcellona il piano perde di senso. Inoltre, affinché vada in porto, il club catalano deve accettare la rateizzazione del pagamento. 
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    Messi
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