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    Milan, Tonali in arrivo: accordo totale con il Brescia

    MILANO – Sandro Tonali, salvo clamorosi ripensamenti, sarà un nuovo giocatore del Milan. La dirigenza rossonera, infatti, è riuscita a perfezionare l’accordo con il Brescia di Cellino. Il derby di mercato, per il promettente centrocampista, è stato vinto da Massara e Maldini che sono riusciti a strappare il sì del giocatore e del patron delle Rondinelle. A breve ci sarà lo scambio di documenti tra i due club e la firma sul contratto del giocatore. 
    Tonali al Milan, le cifre
    Il Milan verserà nelle casse del Brescia 10 milioni per il prestito e circa altri 20 per il riscatto più bonus legati al raggiungimento di determinati obiettivi personali e di squadra. Cellino aveva già dichiarato che il giocatore aveva fretta di conoscere il suo futuro e, per la chiusura dell’affare, è stata decisiva la volontà di Tonali ormai stanco di aspettare l’Inter.  LEGGI TUTTO

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    Benevento, Caprari-Lapadula: è fatta

    BENEVENTO – Sono praticamente concluse le trattative che porteranno al Benevento Gianluca Caprari e Gianluca Lapadula. Per Caprari nella giornata di oggi è arrivato l’accordo con la Sampdoria, proprietaria del cartellino dell’ex Parma e il giocatore arriverà al Benevento in settimana: la formula sarà quella del prestito, con obbligo di riscatto in caso di salvezza. Lapadula arriverà a Benevento nella giornata di domani per apporre la propria firma sul contratto che lo legherà ai giallorossi per le prossime tre stagioni. LEGGI TUTTO

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    Crotone, ufficiale il rinnovo di Festa fino al 2022

    CROTONE – Buona notizia per il Crotone, che ha già cominciato la preparazione in vista dell’imminente stagione di Serie A. C’è l’annuncio ufficiale del club calabrese per il rinnovo biennale del contratto di Marco Festa, portiere classe 1992 arrivato in rossoblù cinque anni fa, fino al 30 giugno 2022. L’estremo difensore, con gli “Squali”, ha all’attivo le due promozioni in Serie A (2016 e 2020) e l’incredibile salvezza ottenuta nel 2017. LEGGI TUTTO

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    El Larguero: “Messi non è obbligato a pagare 700 milioni al Barcellona”

    BARCELLONA (Spagna) – Il futuro di Leo Messi è sicuramente l’argomento più bollente dell’estate, una telenovela che ogni giorno si arricchisce di nuovi dettagli. Il fuoriclasse argentino, sempre più vicino all’addio al Barcellona, avrebbe dei problemi legati alla clausola rescissoria di 700 milioni da risolvere prima di poter salutare la Catalogna. Il problema della maxi cifra per acquistare la Pulce è il punto che tiene banco tra il giocatore e il club, ma secondo quanto appreso da El Larguero de la Cadena SER, non sarebbe obbligato a pagare tale clausola. A quanto pare, il capitano del Barcellona ha firmato il suo ultimo rinnovo del contratto nel 2017 e l’accordo era quello di legarsi al club per altre tre stagioni (fino al 2019-20), più un anno opzionale. Se il contratto non fosse stato rispettato e fosse stato sciolto prima del previsto, allora sarebbe stato obbligatorio pagare la clausola dei 700 milioni di euro. Al contrario, se il contratto fosse finito al termine della stagione 2019-20, allora la clausola non dovrebbe più essere applicabile.  

    L’addio di Messi: i possibili scenari
    Questo caos nato dalla clausola di 700 milioni di euro potrebbe aprire una battaglia legale tra Messi e il Barcellona. Secondo la stampa spagnola la lite nasce dalla data della scadenza del contratto: secondo il giocatore è stata al termine della Champions League, secondo la società il 10 giugno. La difesa del Barcellona si baserebbe sul fatto che il calciatore avrebbe rotto il contratto per motivi ingiustificati. Non solo, il club ha fatto sapere all’argentino che vorrebbe tenerlo al Camp Nou, adempiendo integralmente al suo contratto. Messi è al centro del progetto di Koeman e non c’è alcuna intenzione di negoziare la sua partenza. Per questo Cadena SER fa sapere che non ci sarà alcuna riunione tra Messi e la dirigenza: l’unica alternativa per i blagrana è quella di prorogare il contratto del suo numero 10. LEGGI TUTTO

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    Clamoroso Messi: salta i test con il Barcellona!

    BARCELLONA (SPAGNA) – Leo Messi non si è presentato al centro sportivo del Barcellona per i test di inizio stagione. In molti se lo aspettavano, ma la notizia rimane comunque clamorosa: il campione argentino ha saltato il primo giorno di ritrovo della squadra catalana, alimentando ancora di più le voci che lo vedono diretto verso il Manchester City. Messi era stato convocato come tutti gli altri giocatori della rosa ed era atteso per le ore 10:15. Invece, l’argentino non è mai arrivato. Al contrario, il primo a presentarsi è stato Luis Suarez pochi minuti prima delle 10:00: l’uruguaiano potrebbe lasciare il club azulgrana ed è nel mirino della Juve, ma non ha mancato l’appuntamento con la società per le visite mediche. Anche Arturo Vidal, un altro che potrebbe essere ceduto e che è finito nell’orbita dell’Inter di Antonio Conte, è arrivato al centro sportivo nell’orario in cui era atteso Leo Messi: alle 10.15. Mano a mano, sono arrivati tutti gli altri giocatori: da Piqué a Griezmann, ma alla fine l’uomo più atteso, il simbolo della squadra, il capitano, non si è mai presentato. LEGGI TUTTO

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    Suarez spinge per la Juve: sprint con Dzeko

    La Juventus è arrivata alla stretta finale per la sostituzione di Gonzalo Higuain. Il dg Fabio Paratici, dopo aver lavorato per settimane su più tavoli (Jimenez, Milik, Zapata, Morata, Lacazette), ha ridotto il personalissimo “Gran Premio del numero 9” a una corsa a due tra Edin Dzeko (Roma) e Luis Suarez (Barcellona). Il 34enne bosniaco era – e resta – a un passo dai campioni d’Italia, tanto da aver ricevuto rassicurazioni anche da Andrea Pirlo nelle ultime ore.

    Ma il mercato è fatto anche di opportunità e Paratici, che è un maestro nell’infilarsi in situazioni all’apparenza impossibili, negli ultimi giorni si è buttato con decisione sul 33enne uruguaiano. E il Pistolero, molto più che affascinato dalla Juventus, ieri ha avuto un contatto telefonico con il vicepresidente Pavel Nedved. Alla Continassa vogliono chiudere per uno dei due e il fattore tempo sarà decisivo. Dzeko e Suarez non saranno cloni (basta guardarli fisicamente), ma sono due esemplari di centravanti top. Sicurezze assolute, di spessore internazionale. L’età è simile (il romanista ha un anno in più) e anche i costi complessivi si assomigliano. Ecco perché Paratici, il quale sta trattando a oltranza su entrambi i fronti, a questo punto ne fa soprattutto una questione di timing. Tradotto: con il primo che si libera, si chiude. Il tempismo è fondamentale nel mercato e il dg juventino non può – né vuole – aspettarne uno correndo il rischio di perderli entrambi e di doversi poi inventare un piano C probabilmente di livello inferiore. Ma chi la spunterà alla fine?
    Doppio binario
    Già, sarà più rapido Dzeko a “liberarsi” dalla Roma e soprattutto a uscire vincitore dalla triangolazione che vede protagonisti, oltre che i giallorossi, anche il Napoli e Milik (successore designato del bosniaco)? O sarà più veloce Suarez, dichiarato dal Barcellona fuori dal progetto proprio come Higuain nella Juventus, a trovare un accordo con i catalani per la rescissione?
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