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    Juve, Dybala e Chiellini i rinforzi di Coppa

    TORINO – Il summit per il rinnovo del contratto è stato rimandato, non l’appuntamento di Paulo Dybala con il ritorno in campo. Ha saltato l’andata degli ottavi di Champions in casa del Villarreal, vuole esserci mercoledì sera per trascinare la Juventus alla conquista dei quarti dopo l’1-1 in Spagna. E le notizie che arrivano dalla Continassa sono incoraggianti: la Joya ieri ha svolto gran parte dell’allenamento insieme con la squadra, come Giorgio Chiellini, altro bianconero atteso al rientro. Non ha partecipato soltanto alla partitella finale, ma le condizioni del numero 10 bianconero sono buone: Paulo ha smaltito il problema al flessore, insorto durante il derby, quando ha chiesto il cambio, dolore che si era riacutizzato alla vigilia della sfida contro lo Spezia, quando si pensava che potesse essere nuovamente convocato.Sullo stesso argomentoJuve, da Szczesny e De Ligt ad Arthur: quando Allegri diventa motivatoreJuventus

    Adesso questo ennesimo infortunio, il sesto in stagione, può essere archiviato anche se ha costretto Dybala a saltare le ultime quattro partite. Toccherà a Massimiliano Allegri valutare se farlo partire titolare nel tridente d’attacco, come appunto nel derby, la sua ultima gara, sebbene in quella occasione abbia agito più da trequartista alle spalle della coppia Vlahovic-Morata, oppure se farlo subentrare dalla panchina e sfruttare le sue invenzioni nella ripresa qualora la sfida fosse bloccata. La questione rinnovo non dovrebbe incidere sul suo umore o sulla prestazione perché Dybala è un professionista, che sa scindere i due aspetti e concentrarsi soltanto sulla partita, ed è altrettanto vero che non deve dimostrare nulla visto che la sua classe parla da sé. Semmai deve sperare che la tenuta fisica lo assista perché la Juventus ha bisogno di un campione sano e disponibile nelle prossime settimane per centrare gli obiettivi stagionali.

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    Liverpool-Inter 0-1: Lautaro non basta, Inzaghi saluta la Champions

    LIVERPOOL (Regno Unito) – Un gioiello di Lautaro Martinez al 62′ permette all’Inter di espugnare – invano – l’Anfield di Liverpool. Alla luce del 2-0 dell’andata, infatti, sono i Reds di Jurgen Klopp a qualificarsi per i quarti di finale di Champions League. A “tradire” il forcing nerazzurro alla porta di Alisson è Sanchez, fino a quel momento tra i migliori in campo, che rimedia un’ingenua seconda ammonizione appena sessanta secondi dopo il vantaggio firmato dal compagno di reparto. Con lui, espulso per proteste anche il vice di Inzaghi Farris. I nerazzurri, protagonisti sin dalle prime battute e pericolosi a più riprese con Dumfries, Calhanoglu e i due sopracitati attaccanti, rischiano tantissimo sulla traversa colpita da Matip al 30′ e sui pali centrati da Salah, col mancino al 52′ e col destro al 76′.
    Liverpool-Inter, le scelte di Klopp e Inzaghi
    Forte del 2-0 ottenuto nel match d’andata al Giuseppe Meazza di Milano, il tecnico del Liverpool Jurgen Klopp – nella sfida valida per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League – ospita l’Inter ad Anfield Road affidandosi al 4-3-3 con l’ex Roma Alisson tra i pali, Alexander-Arnold, Matip, Van Dijk e Robertson in difesa, Jones, Fabinho e Thiago Alcantara, recuperato in extremis, a centrocampo e l’altra vecchia conoscenza giallorossa – oltre che della Fiorentina – ‘Momo’ Salah nel tridente offensivo completato da Diogo Jota e Mané. La risposta di Simone Inzaghi è il classico 3-5-2 con Skriniar, De Vrij e Bastoni a protezione di Handanovic, Dumfries e Perisic a tutta fascia, Brozovic in cabina di regia, Vidal e Calhanoglu mezz’ali e la coppia sudamericana Sanchez-Lautaro Martinez in attacco. Fuori Dzeko e Barella. 
    Matip centra la traversa: Liverpool-Inter 0-0 al 45′
    ‘Imagine’ di John Lennon veicola il messaggio di pace, calorosamente accolto da tutto lo stadio, mentre i fischi dell’Anfield accompagnano le prime trame nerazzurre dopo il fischio d’inizio dell’arbitro spagnolo Lahoz. L’Inter prova a imporre il proprio ritmo e il duello più acceso in avvio è quello tra Perisic ed Alexander-Arnold, ma un’accelerazione improvvisa di Salah costringe Brozovic ad una provvidenziale chiusura nel cuore della propria area (3′). Il vento soffia forte, ma non impedisce a Sanchez di mettere un’insidiosa palla in mezzo allontanata per due volte da Matip (4′), imitato poi da Perisic, con l’azione che si conclude con un debole tentativo di Dumfries facile preda di Alisson (6′). I ragazzi di Inzaghi giocano senza timori reverenziali e tra le linee dimostrano di poter mettere alle corde gli avversari, ma Calhanoglu fallisce un filtrante sulla trequarti facendo disperare Sanchez. I Reds replicano con rapidi scambi di prima, ma in poco più di un quarto d’ora un corner su cui svetta Van Dijk (e blocca senza problemi Handanovic) è l’occasione più “pericolosa” creata (16′). Al minuto 21, invece, Alexander-Arnold è protagonista di una grande copertura su Lautaro lanciato a rete dopo il pregevole velo di Sanchez. Proprio El Niño Maravilla sembra il più ispirato, a tutto campo, e si prende gli applausi di Inzaghi quando strappa il pallone a Fabinho ed interrompe un’azione in stile rugbistico del Liverpool, minaccioso al limite. Al 25′ Klopp richiama l’attenzione del direttore di gara e il match viene interrotto per quasi 4′: gli steward si recano nella parte alta della curva Kop, seguiti dai medici del club inglese, per soccorrere uno spettatore colpito da un malore. Dopo il mini-time out, i padroni di casa sembrano aver improvvisamente cambiato marcia e sugli sviluppi di due calci d’angolo consecutivi, Matip centra in pieno la traversa (30′), quindi Skriniar salva tutto sulla zuccata di Van Dijk (31′). Le marcature preventive non piacciono ad Inzaghi, che manda a scaldarsi Darmian, possibile mossa durante l’intervallo, mentre Lautaro scalda i guantoni di Alisson 3′ più tardi con una timida conclusione centrale. Diogo Jota è il primo a finire nella lista dei cattivi dell’arbitro, seguito a stretto giro di posta – dopo la velenosa punizione di Calhanoglu che per poco non beffa l’estremo difensore brasiliano ex Roma (41′) – da Sanchez e Vidal. Al settimo di recupero, poi, sempre su calcio da fermo, è Alexander-Arnold a cercare invano fortuna: il pallone termina a lato di pochissimo, ma Handanovic sembrava sulla traiettoria. 
    Gol di Lautaro, espulso Sanchez: 1-0 Inter, Liverpool ai quarti
    Inzaghi sorprende tutti e in campo per i secondi 45 minuti c’è D’Ambrosio, e non Darmian: a fargli spazio è De Vrij. Robertson è autore di un brutto fallo che gli costa inevitabilmente il giallo, mentre Alexander-Arnold sciupa una buona chance calciando centrale contro Handanovic (48′). Quattro giri di lancetta più tardi, invece, Thiago Alcantara prolunga d’esterno per Diogo Jota, il portiere sloveno esce di pugno in tuffo e Salah, a porta sguarnita, colpisce clamorosamente il palo. Improvviso capovolgimento di fronte e Lautaro Martinez perde un tempo di gioco prima di allargare a destra per Dumfries e l’occasione potenzialmente pericolosissima sfuma. Al 59′ il match s’infiamma: prima El Toro si divora una chance monumentale, ignorando ancora una volta l’esterno olandese e tirando (male) alla destra di Alisson, poi, subito dopo un pallone mandato in curva da D’Ambrosio, s’inventa l’1-0 con un imparabile gioiello che si spegne sotto l’incrocio dei pali (62′), mandando in visibilio i 2.500 tifosi nerazzurri volati nel Regno Unito. Neanche il tempo di organizzare l’assalto alla porta dei Reds, però, che Sanchez rimedia un’ingenua seconda ammonizione (con lui espulso anche il vice-Inzaghi Farris per proteste) che costringerà i nerazzurri a 27′ più recupero in inferiorità numerica. Durante il break, Klopp richiama accanto a sé Thiago Alcantara e Jones e getta nella mischia Henderson e Keita, mentre Inzaghi – dopo il giallo vistosi sventolare da Mané – risponde con un triplo cambio (Gagliardini, Darmian e Correa per Brozovic, infortunato, Dumfries e Lautaro). Serata no per Salah, fermato nuovamente dal palo al 76′ (stavolta col piede destro). Scintille Perisic-Henderson alle porte dell’80’, alterco rapidamente sedato da Lahoz. Da una parte Vecino rileva Calhanoglu, dall’altra Luis Diaz fa tirare il fiato ad uno spento Diogo Jota, mentre Bastoni – anche lui sanzionato dal fischietto spagnolo – regala una punizione su cui prova a pungere Mané (86′). Al 92′, col pallone a un metro dalla porta, clamoroso salvataggio di Vidal sul neoentrato Diaz a botta sicura. Nel finale ammonito anche Gagliardini: vittoria beffarda per l’Inter, ai quarti di Champions va il Liverpool. LEGGI TUTTO

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    Champions, Liverpool-Inter interrotta al 25': ecco cosa è successo

    LIVERPOOL (Regno Unito) – È il minuto 25 di Liverpool-Inter, sfida valida per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League, quando il tecnico dei padroni di casa Jurgen Klopp richiama l’attenzione del quarto uomo e dell’arbitro Lahoz, che interrompe il match. Il medico sociale dei Reds Jim Moxon e il fisioterapista Chris Morgan, seguiti dagli steward dell’Anfield e defibrillatore alla mano, corrono sulla parte alta della curva Kop per soccorrere uno spettatore colpito da un malore. Come sottolineato da Liverpool Echo, gli applausi dello stadio britannico hanno accompagnato il pronto intervento del personale sanitario dei Reds. Dopo quasi quattro minuti di stop, il direttore di gara ha poi richiamato le squadre in campo. LEGGI TUTTO

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    Diretta Liverpool-Inter ore 21: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    LIVERPOOL (INGHILTERRA) – Gettare il cuore oltre l’ostacolo e tentare un vero e proprio miracolo sportivo. È questo il diktat in casa Inter per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Liverpool in programma alle ore 21 ad Anfield Road. I nerazzurri di Simone Inzaghi sono chiamati a ribaltare il 2-0 dell’andata, quando Firmino e Salah regalarono il successo a Klopp nonostante la bella prestazione dei padroni di casa. Per credere in quella che sembra una missione impossibile, l’Inter dovrà cercare di emulare la formazione di Helenio Herrera che nella semifinale della stagione 1964-65 ribaltarono il 3-1 in Inghilterra con uno splendido 3-0 a San Siro firmato Corso, Peirò e Facchetti. Le squadre italiane che sono riuscite a violare il tempio di Anfield in passato sono Genoa, Roma, Fiorentina, Udinese e Atalanta. Nella storia della Champions, in 41 casi, l’unica formazione che è riuscita in trasferta a ribaltare un 2-0 subìto in casa è stato il Manchester United, capace nel 2019 di eliminare il Psg con un rigore al 94′ (1-3). Handanovic e compagni per conquistare i quarti dovranno battere il Liverpool con tre gol di scarto, con due si andrebbe ai tempi supplementari dato che le reti in trasferta, da questa stagione, non valgono più doppio. 
    Liverpool-Inter: dove vederla in tv e in streaming
    Liverpool-Inter, ritorno degli ottavi di finale di Champions League, è in programma alle ore 21 allo stadio Anfield di Liverpool e sarà visibile in diretta su Canale 5, Sky Sport Uno e Sky Sport 252. Inoltre sarà disponibile in streaming su Now, Mediaset Infinity e sulla piattaforma Sky Go. 
    Le probabili formazioni di Liverpool-Inter
    LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Matip, Van Dijk, Robertson; Henderson, Fabinho, Keita; Salah, Mané, Luis Diaz. Allenatore: Klopp.
    A disposizione: Kelleher, Adrian, Konate, Tsimikas, Thiago Alcantara, Milner, Oxlade-Chamberlain, Elliott, Jones, Gomez, Firmino, Diogo Jota, Origi, Minamino.
    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Vidal, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Sanchez, Martinez. Allenatore: S. Inzaghi.
    A disposizione: Radu, Cordaz, Ranocchia, D’Ambrosio, Dimarco, Vecino, Gagliardini, Darmian, Gosens, Caicedo, Dzeko, Correa. 
    ARBITRO: Lahoz (Spa).
    ASSISTENTI: Devís e Palomar.
    IV UOMO: De Burgos.
    VAR: Munuera.
    ASS. VAR: Cuadra Fernández.  LEGGI TUTTO

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    Juve, McKennie rassicura i tifosi: “Tornerò più forte di prima”

    TORINO – Dopo il brutto infortunio rimediato ieri sera contro il Villarreal, nella gara valida per l’andata degli ottavi di finale di Champions League, Weston McKennie ha voluto personalmente ringraziare i tifosi bianconeri per il supporto e l’affetto ricevuto attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Instagram: “Grazie a tutti per i vostri messaggi, tornerò più forte di prima”, ha scritto il centrocampista statunitense. LEGGI TUTTO

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    Infortunio McKennie, brutte notizie per la Juve: condizioni e tempi di recupero

    Juve, Allegri perde anche McKennie
    Una brutta tegola per il tecnico della Vecchia Signora Massimiliano Allegri, che dovrà fare a meno del calciatore per un po’ di tempo. Quello contro il Sottomarino Giallo è stato un match sfortunato per i bianconeri, con Alex Sandro (risentimento al polpaccio destro per il brasiliano) costretto a lasciare il campo a Bonucci dopo il primo tempo e De Sciglio fuori nel finale per crampi (Luca Pellegrini al suo posto).  LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri: “Abbiamo troppi infortunati. McKennie? Speriamo non sia niente di grave”

    VILA-REAL – “In vista del ritorno ora che non vale più il doppio gol in trasferta bisogna vincere e basta. Quando si gioca un ottavo di Champions League contro una squadra di tecnica ed esperienza non si può pensare di vincere 3-0”. Sono le parole di Massimiliano Allegri ai microfoni Mediaset dopo il pareggio per 1-1 contro il Villarreal nell’andata degli ottavi di Champions League. Il tecnico bianconero è apparso deluso dal risultato ottenuto: “L’errore di Rabiot è stato decisivo ma c’era un mezzo fallo su Vlahovic: ci siamo fermati noi e anche loro. Nella costruzione del gioco cercavano sempre queste imbucate ed eravamo sei contro uno. Rabiot non è scappato, siamo rimasti fermi e hanno segnato. La squadra ha fatto una buona partita anche se abbiamo rischiato il pari nel primo tempo, dovevamo aspettare nella costruzione”.Guarda la galleryVlahovic da sogno, i social impazziscono: tutte le ironie
    “Ci sono troppi infortunati”
    Poi sulla prestazione di Vlahovic, autore di un gol da record dopo 32 secondi: “Ha fatto una buona partita contro Albiol, è stato molto bravo come anche Morata”. Poi ancora sulla partita: “Dovevamo giocare in questo modo, cercando l’ampiezza siccome loro giocano con le linee strette. Avevamo la partita in pugno ma siamo stati troppo leggeri. Meglio una Juventus vincente e brutta che bella e perdente”. Infine sul futuro: “Ci sono troppi infortunati. Arthur scherma poco davanti la difesa, Zakaria ha bisogno di tempo. Entrambi oggi sono entrati benissimo. Dobbiamo pensare all’Empoli ormai. McKennie? Deve fare la radiografia al piede: c’è solo da sperare che non sia niente di grave”.
    Guarda la galleryJuve, non basta Vlahovic: il Villarreal trova l’1-1 con ParejoMaglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Lampo Vlahovic, alla Juve non basta

    VILA-REAL – Stavolta la Juventus approccia l’andata degli ottavi di finale di Champions League senza una sconfitta. Nel 2020 aveva perso 1-0 a Lione e nel 2021 2-1 in casa del Porto, pagando i ko con l’eliminazione nella gara di ritorno. A Vila-real finisce 1-1 in una serata all’insegna di Dusan Vlahovic: il serbo debutta nel torneo e segna dopo appena 33 secondi, record per un esordiente. Un vantaggio che mette in discesa la partita e che la Juventus dà l’impressione di gestire, fino alla dormita nel secondo tempo che consente a Parejo di pareggiare. L’ingresso nei quarti si decide a Torino il 16 marzo, in una partita in cui sarà obbligatorio vincere, poiché da questa edizione le reti segnate in trasferta non valgono più doppio. Contro il Villarreal sarà dura, visto il modo in cui si è qualificato agli ottavi, con un successo per 3-2 in casa dell’Atalanta all’ultimo turno. Ma per la Juventus rabberciata di questi tempi uscire con un 1-1 dal temibile Estadio de la Ceramica è una impresa di non poco conto.Guarda la galleryJuve, la Uefa celebra Vlahovic: “DV7, che debutto!”

    Villlarreal-Juve 1-1: la partita

    Allegri sceglie il 4-4-2 con De Ligt e Alex Sandro al centro della difesa, mentre Danilo e De Sciglio agiscono larghi. A centrocampo i centrali sono Locatelli e McKennie, con Cuadrado a destra e Rabiot a sinistra. Davanti agisce la coppia Vlahovic-Morata e il serbo si regala un debutto da sogno nell’Europa che conta: controlla un lancio di Danilo e conclude di destro tra Albiol e Pau Torres. È 1-0 per la Juventus dopo appena 33 secondi, Vlahovic imita Del Piero, che esordì in Europa con una rete al Borussia Dortmund. Lo svantaggio scuote il Villarreal, che viene fuori poco prima del quarto d’ora, quando Pedraza imbecca Lo Celso in area al 13′. Decisivo l’intervento da dietro di Rabiot, che toglie equilibrio al numero 17 in giallo: la palla finisce sul palo esterno. Tre minuti un altro brivido, originato sulla fascia destra da Chukwueze. Al centro Danjuma tenta il colpo di tacco, Szczesny para nonostante una deviazione di Danilo. Juventus che riprende campo dopo il doppio pericolo, chiudendo le fasce e tenendo gli spagnoli lontano dall’area. Locatelli ci prova dal limite (alto), mentre Albiol contra McKennie in area.

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    Juve, disattenzione e gol del Villarreal

    Dopo l’intervallo entra Bonucci per i problemi muscolari di Alex Sandro. Il capitano va al centro della difesa, l’assetto bianconero non cambia. La frazione si apre con un destro al volo fuori di Morata su invito di McKennie, poi la Juventus pensa a gestire il match. Il suo errore è quello di distrarsi su una palla gestita sui 20 metri da Capoue (21′): nessuno lo contrasta e il suo invito imbecca il movimento in area di Parejo, dimenticato da Rabiot. Per il centrocampista è facile la deviazione per l’1-1. È uno dei pochi lampi del secondo tempo, in cui la Juventus – pur arretrando – non corre altri pericoli sostanziosi. Entra Arthur per Locatelli, mentre Rabiot rischia il rosso per una entrata dura su Chukwueze: se la cava con il giallo. L’arbitro non punisce invece un contrasto Estupinan-McKennie, che costringe lo statunitense a uscire zoppicando (dentro Zakaria). C’è il tempo per rivedere Vlahovic al tiro, il suo sinistro dal limite è annullato in tuffo da Rulli alla sua sinistra. Tutto si decide a metà marzo.

    Villarreal-Juve, tabellino e statistiche

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