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    Zenit, aspettando la Juve…

    In Premier League va in scena una sfida ad altissima quota. Lo Zenit capolista, prossimo avversario della Juventus in Champions League, si prepara a ricevere la Dinamo Mosca seconda della classe.
    Premier League show! Fai ora i tuoi pronostici
    Numeri da prime della classe
    Zenit primo in classifica, con miglior rendimento interno e miglior attacco. La Dinamo è la squadra che ha fatto più punti in trasferta: insomma, non sono lassù per caso. Gli uomini allenati da Semak hanno spazzato via gli spifferi della crisi disintegrando 7-1 lo Spartak Mosca nell’ultimo turno di campionato. Così facendo hanno messo in bacheca l’ennesimo esito Goal del loro campionato: ben 11 in 12 partite. L’indizio sembra chiaro, potrebbe vedersi almeno una rete per parte. I risultati degli scontri diretti dicono che la Dinamo di tanto in tanto si è tolta qualche soddisfazione contro lo Zenit ma non riesce a rifilargli almeno due reti addirittura da 7 anni pieni! LEGGI TUTTO

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    Champions, Bonansea non basta: Juve Women ko contro il Chelsea

    Prima sconfitta in Champions per la Juve di Montemurro. Dopo l’iniziale vittoria contro il Servette, le bianconere hanno ceduto (a testa altissima) al Chelsea nella seconda partita del Gruppo A. In un Allianz Stadium finalmente con il pubblico (circa 20 mila gli spettatori) il provvisorio pari di Barbara Bonansea non ha permesso di evitare il ko: l’1-0 delle inglesi è stato firmato dalla Cuthbert, mentre il gol decisivo è arrivato al 69’ con la Harder. Ora il prossimo impegno della Juve in Europa è sempre a Torino, il 9 novembre, contro il Wolfsburg.Guarda la galleryBonansea in gol, ma la Juve Women perde con il Chelsea LEGGI TUTTO

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    Juve, Arrivabene: “Siamo pronti al dialogo per la Superlega”

    TORINO – Presente all’Allianz Stadium per assistere alla sfida tra la sua Juventus e il Chelsea in Champions League, l’amministratore delegato bianconero Maurizio Arrivabene fa il punto sulla questione Superlega, che vedeva anche i Blues tra i club coinvolti: “Sono questioni politiche che normalmente gestisce il presidente – dice il dirigente della Juve a Sky – detto ciò, non sono il tipo a tirarmi indietro e a non rispondere. Partiamo dall’inizio, il Chelsea è stato uno dei club fondatori, è stato sempre dentro, fin dal primo comunicato stampa in cui si era pronti al dialogo. E’ ovvio che, per dialogare, bisogna essere in due. Se dall’altra parte ci sono insulti o c’è il desiderio e il delirio di grandezza, perfetto, il dialogo non è possibile. Però mi auguro che prima o poi si arrivi una conclusione che soddisfi tutte le parti”.
    “La Juve deve andare avanti in Champions”
    Sull’avventura in Champions League della Juventus di Allegri, aggiunge: “Questa sera incontriamo i Campioni d’Europa, ma questo non deve fermare né la determinazione della squadra, né la concentrazione. Bisogna entrare in campo senza paura, questo è quello che deve fare una grande squadra. Riguardo alla Champions, il nostro obiettivo è qualificarci e poi guardare avanti, andando avanti. Questo deve essere l’obiettivo della Juventus. Questo è l’obiettivo che dobbiamo raggiungere”. LEGGI TUTTO

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    Anche Lapo Elkann applaude l'EuroJuve: «Bel gioco, bravi!»

    TORINO – Anche Lapo Elkann applaude la Juventus di Champions: «Testa bassa e tanto lavoro da fare, ma stasera bel gioco: bravi #FinoAllaFine». La squadra di Allegri, così duramente criticata per l’avvio disastroso in campionato, in Europa ritrova gioco e gol, abbatte gli errori e si impone 3-0 a Malmoe, in Svezia, ritrovando se stessa: Alex Sandro, Dybala, Morata a segno, ma potevano essere anche di più. Ora, come dice Lapo, sotto con il lavoro, perché c’è il Milan all’orizzonte e bisogna cominciare a risalire anche in Serie A.Tuttosport League “Torneo a Gironi”, crea la tua squadra ora LEGGI TUTTO

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    Marotta: “Inter ancora con Real e Shakhtar, è inusuale”. E sul mercato…

    ISTANBUL (Turchia) – Saranno Real Madrid, Shakhtar e Sheriff le prossime avversarie dell’Inter nel Gruppo D della Champions League 2021/2022. Questo il sorteggio uscito dall’urna di Istanbul che il dirigente nerazzurro Giuseppe Marotta ha commentato con un tono critico: “C’è da distinguere tra il campionato e la Champions, dove ci sono anche diversi condizionamenti, come il clima. L’importante è capire che c’è questa differenza. E’ inusuale che il nostro girone abbia tre squadre uguali alla passata stagione. Lo Shakhtar ha un buon allenatore e lo Sheriff è una squadra inedita. Il girone è insidioso, ma l’importante è arrivare agli appuntamenti al momento giusto”. Un raggruppamento insidioso con trasferte di grande pregio, come quella di Madrid: “Portare via punti al Bernanbeu sarà difficilissimo, quindi giocare li sarà per loro un grande vantaggio. E’ uno stadio pieno di tifosi che spingono la squadra, sarà quindi più complicato dell’anno scorso”.Guarda la galleryInter, Correa scalpita: indosserà la 19 di Cambiasso
    Marotta: “Non ci saranno altri arrivi”
    Una sessione estiva di mercato molto complessa per l’Inter, partenze illustri rimpiazzate immediatamente dalla dirigenza nerazzurra. Marotta spiega così la rosa che è stata costruita per Inzaghi: “Innanzitutto dovevamo rispondere a delle linee guida della società, che ci ha indicato di reperire risorse finanziare dal mercato. Lo abbiamo fatto con vendite importanti e ringrazio Piero Ausilio e Dario Baccin per il lavoro svolto. Abbiamo cercato di individuare quei giocatori che facessero al caso nostro, in base alle disponibilità economiche e devo dire che ci siamo riusciti anche grazie a situazioni precise, come Calhanoglu e Dzeko, o Correa. Abbiamo una caratteristica diversa all’anno scorso, siamo più imprevedibili”. Dopo le dovute precisazione, l’annuncio: “Il mercato è chiuso, non credo ci saranno altre operazioni. La rosa è delineata e omogenea. Inzaghi poi è bravissimo, ha entusiasmo, abbiamo fiducia. Non è stato facile sostituire Hakimi e Lukaku, ma lo abbiamo fatto e soprattutto abbiamo messo in sicurezza la società. Sono sicuro che i tifosi capiranno il momento”. LEGGI TUTTO

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    Juve, le date 2021/2022: ritiro a metà luglio

    Adesso vacanza, almeno per i bianconeri che non sono impegnati all’Europeo (dall’11 giugno all’11 luglio, undici juventini convocati dalle rispettive Nazionali) e in Coppa America (dal 13 giugno al 10 luglio in Argentina con almeno quattro bianconeri in campo, non Dybala e Arthur). Si guarda però già alla prossima stagione che naturalmente partirà senza i nazionali: il ritiro cadrà probabilmente nella seconda decade di luglio con ritrovo a Torino per le visite mediche e poi lavoro alla Continassa. In via di organizzazione pure le amichevoli estive, ma prima di ragionare su date e avversari bisognerà vedere chi siederà sulla panchina bianconera.

    Le date di Champions e Supercoppa

    Il campionato inizierà nel fine settimana del 21-22 agosto e si concluderà domenica 22 maggio 2022. Confermata anche la pausa natalizia dal 23 dicembre al 6 gennaio. La Champions League comincerà il 14-15 settembre con la prima partita della fase a gironi. Ancora non si conosce invece la data della Supercoppa italiana, che regalerà l’ennesima sfida tra Juventus e Inter. Le alternative sono due: giocarla a metà agosto (domenica 15) con il rischio però che le due squadre abbiano i nazionali non ancora al top della forma, oppure metterla in calendario in inverno, come nell’ultima edizione (a gennaio 2021). Per quanto riguarda la sede nel 2018 la Lega Serie A aveva firmato un contratto con l’Arabia Saudita e l’accordo prevedeva che tre finali si disputassero lì. Due edizioni, vinte da Juventus e Lazio, si sono già tenute in Medio Oriente, la prossima dovrebbe essere la terza anche visto l’annuncio di Dal Pino in tal senso. In questa stagione, proprio a causa della pandemia, la Supercoppa si è giocata in Italia, al Mapei Stadium di Reggio Emilia, ma tra sei mesi la situazione dei contagi potrebbe consentire la trasferta in Medio Oriente.

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    Pirlo: “Il futuro? Lo vedo alla Juve, ma non decido io”

    BOLOGNA – Quattro giorni che potrebbero aver cambiato il destino di Andrea Pirlo e della Juve gli ultimi quattro, che hanno portato ai bianconeri la Coppa Italia (vinta ai danni dell’Atalanta) e la qualificazione in Champions League all’ultimo tuffo con il 4-1 sul campo del Bologna, che ha consentito di beffare all’ultima curva il Napoli. “Io pensavo solo a finire bene il lavoro iniziato in estate – dice il tecnico juventino dopo la gara del Dall’Ara -, vincendo Coppa Italia e conquistando un obiettivo importante come la Champions. Sono sempre stato tranquillo e ora lasciamo la parola a chi dovrà fare le scelte. Il mio futuro? Lo vedo al 100% nella Juve ma non sono io a decidere. Ora godiamoci questa vittoria e la qualificazione, poi avremo tempo per parlarne con la società”.
    Bologna-Juve: tabellino e statistiche
    La Juve del futuro
    Eppure Pirlo già pensa alla Juve che verrà: “Mi immagino una squadra più forte – dice ancora l’ex campione del mondo – e consapevole delle proprie capacità, come ad esempio il Rabiot dell’ultimo mese che ha lasciato per strada le incertezze e dimostrato di essere un centrocampista di livello mondiale, per qualità fisiche e tecniche”. E poi c’è Dybala, quest’anno mancato tantissimo: “Uno come lui cambia il livello di ogni squadra e noi non lo abbiamo praticamente mai avuto, prima per i postumi dell’infortunio dell’anno scorso e poi per un’infezione e un problema al ginocchio. Si era allenato poco aveva bisogno di acquisire minutaggio ma ha dimostrato le sue qualità nelle gare giocate e anche oggi”.  
    Equilibrio trovato
    Una risposta poi sull’esclusione di Cristiano Ronaldo dai titolari: “È stata una scelta condivisa – spiega Pirlo -, perché era stanco per le fatiche di Coppa Italia e comunque ha giocato un certo Morata, non l’ultimo arrivato”. E anche senza CR7 del resto la Juve ha chiuso alla grande un finale di stagione in cui ha mostrato di aver raggiunto il giusto equilibrio: “Questa era la mia prima esperienza e non era facile, ho avuto bisogno di un po’ di tempo per trasmettere al gruppo i principi che volevo. Qui ci sono tanti campioni che mi hanno aiutato e li ringrazio, conoscendoli meglio sono riuscito poi a metterli nelle condizioni di esprimersi al meglio. Quest’anno – conclude il tecnico – è successo di tutto ed è stato complicato, ma sento di essere migliorato e cresciuto”. LEGGI TUTTO