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    Pasini: “Vogliono fare fuori la mia Feralpisalò!”

    Giuseppe Pasini non ne può più. E vuota il sacco. «Mi prendo tutte le responsabilità di quello che sto per dire, ne ho parlato col presidente Balata, lui sa già tutto». Il n.1 della Feralpisalò lo fa per i suoi ragazzi, il suo staff e i suoi sponsor, ancora prima che per se stesso. Il gol annullato alla sua squadra al 94’ nello scontro salvezza con l’Ascoli è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Con Tuttosport denuncia ciò che non tollera più. Pasini: vi sentite penalizzati dagli arbitri? «Se fino a prima di sabato avevo il dubbio che il sistema non ci volesse in B, adesso ne ho la certezza. Ormai gli episodi a nostro sfavore sono troppi. Inoltre devo assistere a designazioni strane, che si ripetono e a spiegazioni a volte grottesche». Perchè non dovrebbero volervi in B? «È semplice: rappresentiamo un paese di 10.000 abitanti, abbiamo pochi tifosi allo stadio e non avendo un impianto a norma dobbiamo giocare fuori regione. Tutto questo a qualcuno non sta bene». Non ha timore di incorrere in provvedimenti pesanti dopo queste dichiarazioni? «Sono convinto di quello che sto dicendo. Mi dimostrino il contrario». Stupisce che una persona controllata come lei abbia deciso di uscire allo scoperto. «Perché non ce la faccio più a tenermi tutto dentro. Pure il presidente Balata, che mi ha chiamato, si è detto stupito e deluso di quanto ci sta accadendo, anche lui ha visto il gol che ci è stato annullato sabato e non si dà una spiegazione». Lei ha parlato con l’arbitro? «Ho parlato con Maggioni, che era al Var. L’ho incrociato a fine partita negli spogliatoi e mi ha detto che è stata la stessa dinamica del gol annullato al Lecce contro il Milan. Spiegazione che mi ha dato molto fastidio: prima di tutto perché non credo che esistano dinamiche uguali da un gol con l’altro inoltre perché dalle immagini si vede che Balestrero fa un passo all’indietro mentre Di Tacchio ne fa uno in avanti, ma il nostro giocatore come poteva accorgersene dando le spalle all’avversario. Inoltre il gol è di Manzari, che supera con una meravigliosa rovesciata Viviano. Cosa c’entrano Balestrero e Di Tacchio anche se sono sulla linea di porta? Quanto influisce quel contatto, che ripeto è un contatto fortuito e non un fallo del nostro giocatore? E poi ci sono altre situazioni che non mi stanno piacendo, designazioni che si ripetono così come gli errori». Cosa intende? «Marcenaro, l’arbitro di sabato con l’Ascoli, è lo stesso della partita col Suditirol del 13 gennaio quando non è stato sanzionato un mani di Tait nella loro aerea e non è stato consultato il Var per un fallo apparso evidente su Felici. Due rigori per noi, che avrebbero cambiato l’esito della partita (1-0 per il Sudtirol, ndr). Lo stesso Maggioni era al Var nella partita di Reggio Emilia del 3 febbraio quando siamo rimasti in 9 prima per un rosso diretto a Fiordilino, che era solo cartellino giallo, e poi per la doppia ammonizione a Butic al quale sono saltati i nervi per gli insulti razzisti, che tutti hanno sentito in campo arrivare da un avversario, ma che non hanno portato provvedimenti del Giudice Sportivo. Potremmo parlare della partita con lo Spezia quando al Var c’era sempre Maggioni e richiama il Var per annullare il gol a Letizia. Avrei voluto vedere se tutti questi episodi fossero capitati contro squadre come Parma, Palermo, Como, Cremonese… Sarebbe saltato fuori un putiferio». Il Var toglie personalità agli arbitri? «Sì, possono lavarsene le mani e invece dovrebbero essere loro ad avere l’ultima parola, altrimenti tanto vale che arbitrino dall’alto o da una sala in un’altra città». Lei è nel Direttivo della Lega B, pensa di dimettersi? «Non lo nego, almeno sarei più libero di denunciare certe cose. Ma oggi ho deciso di farlo lo stesso». Teme che per la Feralpisalò sia il caso di rassegnarsi alla C? «Assolutamente no. Ce la giocheremo fino in fondo, ma non è giusto che a fine partita veda i miei giocatori piangere dal nervoso, vittime di ingiustizie». LEGGI TUTTO

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    Cremonese-Venezia da A. Samp-Lecco: Pirlo vs Bonazzoli

    TORINO – La 16ª giornata di Serie B si apre oggi con sette partite. Il match clou fra le 6 gare delle 14, dove spicca Cremonese-Venezia. I padroni di casa hanno svoltato dall’avvento di Stroppa e vincendo oggi si porterebbero a -4 dai lagunari che oggi sarebbero promossi in A assieme all’altra capolista, il Parma. Il Venezia di Vanoli è la squadra più in palla, viene da 5 vittorie di fila e ha l’occasione di staccare in classifica almeno per una notte il Parma, impegnato domani in casa col Palermo. Come rendimento nell’ultimo mese però, subito dopo il Venezia viene proprio la Cremonese che prima di fare 0-0 a Pisa nell’ultima uscita, aveva messo insieme 4 vittorie consecutive. Di sicuro, tanti oggi tiferanno per i grigiorossi lombardi perché se vincono si riapre la corsa per uno dei due posti che danno la promozione diretta. Fra le altre gare delle 14, occhio a Sampdoria-Lecco, scontro salvezza e sfida in panchina fra Pirlo e Bonazzoli, entrambi classe 1979, cresciuti insieme nelle giovanili del Brescia. Allenatori che hanno idee diverse: Pirlo vorrebbe praticare un calcio ambizioso e arioso, cosa non semplice da fare in B, lo si è visto nell’ultima uscita dei blucerchiati, il ko per 3-1 a Brescia che ha ridimensionato la Samp, veniva da tre vittorie di fila e 4 successi nelle precedenti 5 partite. Insomma, al Rigamonti la Samp ha fallito l’esame di maturità e oggi riceve un Lecco che, battendo il Bari, ha raggiunto a quota 16 la Samp. Ecco, Bonazzoli invece, rispetto a Pirlo propone un calcio più efficace che sta stupendo tutti: prima del suo arrivo, il Lecco era dato per spacciato, pronto all’immediato ritorno in C. Invece con Bonazzoli sono già arrivati gli scalpi di Pisa e Palermo in trasferta, Parma e Bari in casa, i blucelesti ora hanno un passo da playoff e dimostrano di poter raggiungere la salvezza, traguardo a cui deve tornare a pensare la Samp, dopo aver passato un mese a sognare di raddrizzare una stagione nata fra mille difficoltà. Oggi a Marassi, i tifosi blucerchiati ritroveranno Bonazzoli, protagonista da giocatore della Samp, si celebrerà anche l’addio al calcio di Quagliarella che sarà omaggiato dal Ferraris, Bonazzoli, scherzando ma non troppo, lo ha “convocato” per il Lecco. Sempre fra le gare delle 14, Marino si gioca la panchina del Bari che ospita il Sudtirol. Negli altoatesini, dopo l’esonero di Pierpaolo Bisoli va in panchina Federico Valente, appena promosso dalla Primavera altoatesina: la società vuole scegliere con calma il sostituto di Bisoli ma nello stesso tempo vuole soppesare Valente, dandogli almeno una chance per mettersi in mostra. Negli altoatesini, non convocato il difensore Masiello: come nella passata stagione, gli si evita il confronto col Bari, con cui fu coinvolto in un caso di calcioscommesse, è particolarmente osteggiato dalla tifoseria pugliese. Da brividi salvezza Ascoli-Spezia, da due giornate guidate, rispettivamente, da Castori (un pari e un ko) e D’Angelo (2 sconfitte). Nessuna delle due squadre può fallirla: l’Ascoli oggi è scivolato in zona playout, lo Spezia sarebbe retrocesso ma se oggi vince acciuffa in classifica i marchigiani. Traballa la panchina di Caserta nel Cosenza, impegnato a Cittadella coi granata che sembrano essere tornati quelli dei bei tempi che furono: vengono da 4 vittorie di fila e sono settimi, farebbero insomma quei playoff che mancano da due anni, dopo averli raggiunti per 5 stagioni di fila (con due finali disputate). Situazione simile anche per Ternana-Feralpisalò che oggi sarebbero entrambe retrocesse. I gardesani, ultimi in classifica, cercano ancora la prima vittoria con Zaffaroni che in caso di altro rovescio potrebbe essere esonerato (si pensa al ritorno di Vecchi). La Ternana invece, pare aver svoltato dall’arrivo di Breda: sabato scorso è arrivata la prima vittoria (1-3 a Cosenza), con lui le Fere sono ancora imbattute e hanno messo insieme 5 punti nelle ultime 3 gare, non pochi quando si sta sul fondo. Interessante anche la sfida delle 16.15, Catanzaro-Pisa. I calabresi di Vivarini si sono rilanciati con due vittorie di fila (nel derby col Cosenza e a Palermo) e oggi scenderanno in campo sapendo il risultato di Cremonese-Venezia (il Catanzaro è a -6 dai lagunari). Il Pisa di Aquilani invece, continua a fallire il decollo e ora deve guardarsi alle spalle (zona playout a -2). Il turno si chiude domani con le altre tre sfide (fischio d’inizio alle 16.15): oltre alla già citata Parma-Palermo, si giocano Como-Modena e Reggiana-Brescia. LEGGI TUTTO

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    Moncini risponde a La Mantia: il Brescia acciuffa la Feralpisalò al 91′

    BRESCIA – Dopo la prima stroica vittoria con il Lecco, la Feralpisalò vede sfumare il suo secondo successo facendosi raggiungere al 91′ nel primo derby in Serie B sul campo del Brescia. Non basta la rete di La Mantia in apertura per portarsi a casa la sfida con Moncini che al 91′ trova il pari che permette alle Rondinelle di rimanere imbattute nelle prime sei gare disputate nel campionato cadetto, allungando la striscia di tre pareggi consecutivi che arriva a quattro match di fila.
    Serie B, la classifica
    Brescia-Feralpisalò: la cronaca
    Partono forte gli ospiti che passano subito al 13′: traversone dalla mancina di Felici a favore di La Mantia, che di testa anticipa nettamente Mangraviti e batte da pochi passi Lezzerini. E’ gardesano il primo storico gol nei derby di Serie B. Feralpisalò molto più pimpante e dinamico con altre due occasioni importanti prima del risveglio del Brescia affidato alla punizione di Ndoj deviata dalla barriera che Bisoli, tutto solo davanti a Pizzignacco, spara di collo pieno e di potenza oltre la traversa. Nella ripresa calano gli ospiti ed è dominio per la formazione di Gastaldello che ci prova in tutti i modi, torva un palo da 0 metri con il colpo di ginocchio di Borrelli e alla fine riesce a trovare il pari. Al 91′ cross di Dickmann per la testa di Borrelli che serve di sponda Moncini rapido nel ribadire a rete l’1-1 finale. LEGGI TUTTO

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    Modena-Venezia: chi balza in zona A?

    TORINO – L’8ª giornata di Serie B inizia oggi con cinque partite, le altre cinque domani. Fra le quattro gare delle 14, spicca Modena-Venezia, due protagoniste di questo inizio di stagione, entrambe appaiate al 4° posto, a -1 dalla zona Serie A. Ma gli emiliani – guidati da Paolo Bianco, debuttante in B -, teoricamente potrebbero esserci dentro, dovendo recuperare la gara col Brescia. Però il Modena, ancora imbattuto, sarebbe più in alto anche se non avesse solo pareggiato contro le neopromosse Lecco e Feralpisalò, non proprio prime forze del campionato. E i canarini vengono da tre pareggi di fila, visto che nell’infrasettimanale hanno pareggiato 0-0 in casa Sudtirol (con un pizzico di sfortuna in meno, potevano anche vincere). Il bilancio con Bianco comunque, resta lusinghiero perché la squadra appare più solida dietro ma anche in mezzo, la mediana orchestrata da Gerli (fortissimo, ma non ne parla nessuno) è fra le più interessanti della B. Dall’altra parte un Venezia che nell’ultimo turno è uscito ridimensionato dal Palermo, capace di superarlo 3-1 al Penzo anche se gli arancioneroverdi hanno disputato una buona partita. Ma ora c’è da capire come reagirà la squadra di Vanoli a una botta che ha interrotto un’ascesa che prima pareva quasi irresistibile. Entrambe le squadre comunque, hanno le carte in regola per disputare un campionato nei dintorni del vertice, cosa tutt’altro che scontata ai nastri di partenza, soprattutto per il Modena. Sempre alle 14, il Brescia ospita l’Ascoli, i lombardi tornano a giocare col proprio pubblico in presenza, dopo due turni a porte chiuse per i fatti incresciosi del playout della scorsa stagione. Attenzione alle rondinelle di Gastaldello: sono ancora imbattute e non hanno subito gol. Ma hanno giocato solo quattro gare (e fatto otto punti), un po’ presto per farsi un’idea precisa delle potenzialità della squadra. Al Brescia mancano le partite con Modena in casa e con Palermo e Sudtirol in trasferta (si recupereranno, rispettivamente, il 24 ottobre, l’8 e il 28 novembre), esami che avrebbero detto molto della consistenza reale del Brescia. Però per il club col maggior numero di partecipazioni alla B ci vuole rispetto e l’obiettivo dichiarato della salvezza – come è logico che sia per una squadra che è stata riammessa dalla C – può essere sempre cambiato in corso d’opera. Sull’altro fronte un Ascoli che sta iniziando a ingranare dopo aver incassato quattro sconfitte nelle prime cinque uscite. Negli ultimi due turni sono arrivati 4 punti col 2-2 di Cremona e il 2-0 alla Ternana. Il test di Brescia diventa quindi una specie di esame per capire quanto vale l’Ascoli, in cui sta emergendo il portoghese Pedro Mendes, già 5 gol, era coi bianconeri già nella scorsa stagione durante la quale era stato un po’ sotto utilizzato (ma c’era più concorrenza nell’attacco marchigiano). Sempre alle 14, si giocano Feralpisalò-Spezia (in campo a Piacenza, gardesani carichi per la loro prima vittoria in B, a Lecco, liguri in cui Alvini si gioca la panchina, ha raccolto 2 punti in 6 gare) ma soprattutto occhio a Pisa-Cosenza, due squadre di cui non s’è ancora capito che cosa faranno da grandi. I toscani di Aquilani sono in serie positiva da tre turni, in cui hanno fatto 5 punti. La squadra è stata completata nelle ultime ore di mercato, un po’ di tempo per valutarla meglio ci vuole. Le potenzialità però, non mancano e sicuramente vale di più del 12° posto attuale. Il Cosenza martedì ha perso in casa dalla Cremonese, forse tradito dall’euforia per aver vinto – e con merito – 8 giorni fa a Palermo. I calabresi di Caserta però, sbarcano all’Arena Garibaldi con gli stessi punti (8) del Pisa, risultato non trascurabile, visto che il Cosenza deve salvarsi mentre il Pisa ambirebbe ai playoff. Infine, alle 16.15, va in scena uno scontro salvezza, Ternana-Reggiana. Negli umbri è iniziata la discussione sulla panchina di Lucarelli. Non va dimenticato che a inizio stagione si è puntato su di lui per due motivi, essenzialmente: diversi allenatori avevano detto no mentre lui ha ancora un contratto, eredità della gestione Bandecchi, che lo lega alla Ternana fino al 2025. Finora le Fere hanno racimolato solo 2 punti (pari con Sudtirol e Bari) ma raccolto anche prestazioni sfortunate e viziate da qualche decisione arbitrale sfavorevole. In attacco però, si sta mettendo in luce Antonio Raimondo, classe 2004, in prestito dal Bologna, a segno già due volte (e pure bei gol). Anche se le sue reti non hanno portato punti, il ragazzo ha stoffa e va seguito con attenzione. La Reggiana di Nesta invece, sta iniziando a carburare, è in serie positiva da quattro partite in cui ma raccolto 5 punti. Partita che può far capire se l’ex difensore può puntare a qualcosa di più della salvezza perché l’organico potrebbe valere anche un campionato tranquillo, senza patemi. Domani, completano il turno Bari-Como, Cittadella-Lecco, Palermo-Sudtirol, Sampdoria-Catanzaro e il clou Cremonese-Parma. LEGGI TUTTO

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    Derby Parma-Reggiana: Nesta vuole fermare Pecchia

    TORINO – Oggi comincia la 4ª giornata di Serie B con quattro partite, fischio d’inizio alle 18.30, le altre sei gare tutte domani. Il clou al Tardini dove si gioca uno dei derby più sentiti d’Italia, Parma-Reggiana. Favoriti i ducali di Pecchia, anche se nei derby, spesso la più debole sorprende. Però questo Parma, in testa da solo alla B a punteggio pieno, inizia ad avere numeri interessanti: due gol segnati in ogni partita, solo uno incassato (nell’ultima uscita, il temporaneo pareggio del Pisa su rigore inventato dall’arbitro Volpi), una superiorità sugli avversari che inizia a farsi evidente. Ecco, un derby così caldo pare proprio la partita giusta per capire fino a che punto il Parma può essere la squadra da battere. Ma è evidente che il buon lavoro fatto da Pecchia nella passata stagione è alla base degli iniziali successi di questa annata (mettiamoci anche il passaggio di turno in Coppa Italia con uno straordinario 3-0 al San Nicola di Bari). Sull’altro fronte però, c’è una Reggiana guidata da Nesta che potrebbe fare buone cose in questa stagione, anche alla luce dei colpi di mercato dell’ultimo giorno: Crnigoj, Da Riva, Antiste e Melegoni, nomi non da poco. Certo, a Reggio Emilia il primo comandamento è volare bassi e la testa dev’essere solo al mantenimento della categoria, anche perché la Regia, in tre uscite, ha fatto un solo punto (il 2-2 in rimonta in Como, prima e dopo i ko di Cittadella e in casa col Palermo). Però i valori per stupire non mancano, specie quando gli ultimi arrivati saranno assemblati al resto della squadra. Ma intanto, se la Regia dovesse fare un figurone al Tardini, si potrebbero mettere le basi per provare ad alzare l’asticella. Certo, la squadra di Nesta è reduce dall’1-3 subito dal Palermo. Ma il risultato inganna. Contro una delle candidate alla A, la Reggiana era riuscita a pareggiare in dieci con Lanini (uno che da tempo meritava di stare in B), salvo poi incassare due reti nel negli ultimi 20’ quando forse nei giocatori stava iniziando a subentrare il pensiero per quel derby che la città vive come il momento più importante della stagione. Sempre in Emilia, a Modena sbarca il Pisa. Attenzione ai canarini guidati da Paolo Bianco, esordiente in B: hanno giocato solo due partite, vincendole entrambe, devono recuperare la sfida col Brescia della prima giornata. Dunque, potenzialmente, potrebbero essere in testa assieme al Parma. Quello col Pisa però, è il primo vero test probante per capire se il Modena ha i mezzi per fare meglio della scorsa stagione quando, con un pizzico di continuità in più, si potevano acciuffare i playoff. Ma anche il Pisa di Aquilani sta ben impressionando. Pure i toscani hanno saltato il turno d’esordio per poi debuttare a Marassi mettendo sotto la Samp. Poi il ko interno col Parma, da cui sono comunque usciti a testa alta. Dunque il Modena sembra fatto a posta per misurare le ambizioni dei nerazzurri ma al momento, quel che più conta, è che la squadra abbia un avvenire: Aquilani sta dando identità e gioco a una squadra che nella passata stagione aveva chiuso un ciclo terminando all’11° posto. Sul mercato il Pisa non s’è mosso male (Vignato dal Bologna l’ultimo colpo), ci sarebbero insomma le condizioni per migliorare la scorsa deludente annata. Il Palermo invece, non può fallire in casa contro la Feralpisalò, assoluta debuttante in B. Sui siciliani inizia a tirare una buona aria, dopo un inizio un po’ tormentato. All’esordio, lo 0-0 di Bari coi pugliesi rimasti in doppia inferiorità numerica, aveva fatto storcere il naso alla critica. Così Corini è sbottato e ha chiesto maggior considerazione per i suoi, ora reduci dal 3-1 in casa della Reggiana, dopo aver saltato la seconda uscita. Vittoria che però non scaccia qualche dubbio sulla squadra di Corini, anche se fa ben sperare, dopo un mercato già sontuoso, l’arrivo di Di Francesco: questa è la B oggi, può permettersi d’ingaggiare un attaccante che nella prima giornata di Serie A, con il Lecce, ha segnato il gol vittoria a una squadra che farà la Champions, la Lazio. E la Feralpisalò? Dopo tre uscite e altrettante sconfitte, nessun gol segnato e sette incassati, adesso è il momento di non disunirsi. Tutto sommato, anche la rivelazione della scorsa stagione, quel Sudtirol che nel 2022 si affacciava come i gardesani per la prima volta in B, perse le prime tre partite. La sfida di stasera del Barbera magari non sarà l’ideale per cambiare registro ma bisogna provarci, anche se dopo l’ultima uscita, il 3-0 incassato ad Ascoli, i ragazzi di Vecchi hanno giocato la peggiore delle tre gare, pur affrontando la squadra meno attrezzata di quelle incontrate. Si gioca anche Sudtirol-Ascoli. Sugli altoatesini si sono scritte un po’ di fesserie quest’estate, ci si è spinti a parlare di smobilitazione per alcune partenze (i difensori Zaro e Curto, su tutti). Poi il campo è un’altra cosa e dice che gli altoatesini sono in classifica sesti (il piazzamento finale della scorsa annata), pur avendo giocato solo due gare, nelle quali hanno imposto il pari allo Spezia (scoppiettante 3-3, acciuffando per tre volte i liguri) e la convincente vittoria a Piacenza sulla Feralpisalò con le reti di Odogwu e Merkaj, le due punte. Altro che smobilitazione degli altoatesini, i due marcatori dimostrano che è l’esatto contrario. Odogwu andava in scadenza a giugno e il Sudtirol gli ha prolungato il contratto con mesi d’anticipo, scacciando tante squadre che ronzavano sull’italo-nigeriano. L’italo-albanese Silvio Merkaj invece, giunto da pochi giorni dall’Entella dove aveva grandi numeri, potrebbe stupire esattamente come stupì Odogwu un anno fa. E l’Ascoli? Sulla squadra di Viali è meglio astenersi da ogni giudizio, almeno per ora. La brutta partenza ad handicap (il 3-0 incassato a Cosenza con la squadra che andava all’intervallo con tre espulsi), aveva fatto temere il peggio. Poi è arrivato il ko di Modena (1-0) e la squadra s’è sbloccata solo col 3-0 alla povera Feralpisalò. Ma la rosa è stata completata solo negli ultimissimi giorni di mercato, serve tempo per capire cosa potrà fare quest’anno il Picchio, ancora a lutto per la scomparsa di Carletto Mazzone che da decenni viveva ad Ascoli perché ne aveva fatto la storia. LEGGI TUTTO

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    Spezia e Parma: siete da A?

    TORINO -Quattro partite chiudono temporaneamente la 1ª giornata di Serie B, da venerdì saranno otto gare su dieci, il turno si completerà quando le vicende giudiziarie di Lecco e Reggina saranno concluse e si potranno recuperare le sfide mancanti. Alle 18, al Druso di Bolzano il Sudtirol di Bisoli ospita lo Spezia di Alvini, gara molto interessante che deve rispondere a due domande: gli altoatesini saranno in grado di ripetere lo scorso grande campionato chiuso al 6° posto e poi in semifinale playoff? I liguri possono diventare una delle big del torneo? La risposta è sì per entrambi quesiti. Il Suditirol visto in Coppa Italia a Marassi contro la Samp, meritava qualcosa di più: prima di essere eliminato ai calci di rigore, era stata la squadra di Bisoli ai supplementari, ad avere l’occasione migliore per vincere la partita. Prova nel complesso solida, in linea col Dna di Bisoli. E pensare che dopo la partenza di due pezzi da novanta della difesa altoatesina, Curto e Zaro, qualcuno ha scritto a vanvera di smobilitazione. No, a Bolzano c’è tanta voglia di riprovarci e si può fare bene pure in questa stagione, anche se confermarsi non è mai semplice. E lo Spezia? È la squadra che ha fatto il miglior precampionato di tutta la B: tre vittorie su squadre di categoria superiore (Sassuolo, Bochum e Wolfsburg), turno passato in Coppa Italia eliminando ai rigori il Venezia (2-2 al 120’). Le premesse ci sono insomma tutte. La società poi, fra paracadute e plusvalenze pesanti, avrà una liquidità non da poco. Anche se la priorità è tenere i conti in ordine e sul mercato non si faranno follie (è in arrivo il difensore georgiano Gelashvili). Le altre tre partite tutte alle 20.30. Molta curiosità per Parma-Feralpisalò. Per quel che s’è visto in questo primo mese, a nostro avviso gli emiliani di Pecchia sono due spanne sopra la concorrenza. L’ex vice di Benitez aveva trovato una buona continuità nella parte finale della scorsa stagione, quando il Parma pareva scaldare i motori per la A. Poi è arrivata la semifinale playoff di Cagliari e lì è naufragato tutto. Ma il Parma che una settimana fa in Coppa Italia trita 3-0 il Bari al San Nicola, fa pensare che la squadra abbia metabolizzato quella botta. Non solo, il Parma, sul mercato, ha cambiato pochissimo, diversi elementi giocano insieme anche da più di un anno, Pecchia non ha certo problemi di amalgama anzi, sta sviluppando l’intesa raggiunta nella scorsa stagione. E il francese Bonny (2003) dà l’impressione di essere nell’anno della consacrazione anche se da centravanti dovrebbe giostrare Colak, prelevato dai Rangers Glasgow. E la Feralpisalò? Non ci sarebbe da stupirsi se i gardesani diventassero il nuovo Sudtirol. Sono squadre che si somigliano, già quando erano in C e lottavano per un posto al sole andando spesso a braccetto. Inoltre, è stato fatto un mercato non trascurabile (La Mantia l’ultimo colpo): obiettivo salvezza certo, ma poi chissà….Venezia-Como invece, testerà le ambizioni di entrambe. I lagunari, se non cedono Pohjanpalo (finora patron Niederauer resiste) possono fare un campionato di vertice, perché, grazie a Vanoli in panchina, la squadra, negli ultimi due mesi dello scorso campionato, aveva dimostrato di essere la più forte della B, passando dalla zona playout a quella playoff (poi eliminati dal Cagliari nel turno preliminare). E il Como? Quantomeno dovrebbe essere da playoff, l’obiettivo più o meno ufficiale della stagione, anche se i proprietari, i ricchissimi fratelli Hartono, vorrebbero la A, alla terza stagione di fila in B. Sarà interessante vedere il tecnico Longo dall’inizio e non come un anno fa, quando arrivò da pompiere per raddrizzare una stagione che s’era messa male. Last but not least, Cittadella-Reggiana, granata contro. Vi sembra una sfida minore? Come no, sono le uniche squadre di B che in Coppa Italia hanno eliminato club di A (Empoli-Cittadella 1-2, Monza-Reggiana 1-2). I veneti hanno rifondato l’organico con 10 arrivi dalla C dove potrebbero esserci le plusvalenze di domani (quest’estate, il dg Marchetti ne ha fatta una notevole cedendo allo Spezia Antonucci, il capocannoniere di squadra della scorsa annata). La Reggiana va tenuta d’occhio, anche se la priorità è la salvezza, visto che l’ultima apparizione della Regia in B (2020/21) si risolse con l’immediato ritorno in C. Però Nesta ha dei valori in squadra che potrebbero sorprendere. C’è insomma la possibilità di parlare della Reggiana senza mettere al centro di tutto Manolo Portanova, il trequartista giunto il prestito dal Genoa che va in campo dopo una condanna in primo grado per violenza sessuale di gruppo. Magari si potrebbe parlare anche dell’allenatore, Alessandro Nesta: non andava in panchina da oltre due anni e nelle due gare di Coppa Italia (preliminare e primo turno), si è tolto lo sfizio di dare una lezione di calcio al santone Zeman (6-2 al Pescara), replicata al Monza di Palladino, considerato l’allenatore del futuro. LEGGI TUTTO

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    Diretta Torino-Feralpisalò ore 21:15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    TORINO – Il Toro è pronto per l’esordio stagionale in Coppa Italia. La squadra di Ivan Juric inizia fin da subito a cercare conferme dopo il precampionato affrontando la Feralpisalò, neopromossa in Serie B, all’Olimpico Grande Torino. Il tecnico granata sembra intenzionato a schierare Vlasic, arrivato da pochi giorni, dal primo minuto. La gara sarà valida per i trentaduesimi della competizione, con Juric deciso a puntare sul solito 3-4-2-1. Si tratterà dunque di un test importante per capire a che punto è il gruppo prima del debutto nella Serie A 2023/2024, in programma lunedì 21 agosto in casa contro il Cagliari di Claudio Ranieri.
    Segui la diretta di Torino-Feralpisalò su Tuttosport.com
    Dove vedere Torino-Feralpisalò: streaming e diretta Tv
    La partita tra Torino e Feralpisalò è in programma allo Stadio Olimpico Grande Torino alle ore 21:15. Verrà trasmessa in diretta tv su Italia 1 e in streaming su Mediaset Infinity.
    Torino-Feralpisalò, le probabili formazioni
    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Ricci, Ilic, Vojvoda; Vlasic, Radonjic; Sanabria. Allenatore: Juric.A disposizione: Gemello, Popa, N’Guessan, Bayeye, Singo, Tameze, Linetty, Gineitis, Ilkhan, Karamoh, Verdi, Pellegri. 
    Indisponibili: Djidji, Seck, Zima.Squalificati: nessuno.Diffidati: nessuno.
    FERALPISALÒ (4-3-3): Pizzignacco; Bergonzi, Ceppitelli, Bacchetti, Martella; Hergheligiu, Carraro, Di Molfetta; Compagnon, La Mantia, Guerra. Allenatore: Vecchi.A disposizione: Minelli, Volpe, Ferrarini, Tonetto, Verzelletti, Giorgi, Musatti, Balestrero, Franzolini, Sau, Gjyla, Felici.
    Indisponibili: Butic, Da Cruz, Di Gennaro, Pietrelli, Pilati, Voltan, Zennaro.Squalificati: nessuno.Diffidati: Felici, Musatti, Sau.
    Arbitro: Tremolada di Monza. Assistenti: Vecchi-Rocca. Quarto uomo: Lovison. Var: Marini. Ass. Var: Muto.
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    La Feralpisalò: e se fosse il nuovo Sudtirol?

    TORINO – In Serie B c’è da aspettarsi di tutto, l’imprevedibile è sempre dietro l’angolo. Dunque, ci si può aspettare anche che la Feralpisalò, debuttante nella categoria, faccia una stagione sorprendente come quella che ha appena concluso l’esordiente di un anno fa, il Sudtirol di Bisoli, capace di terminare la scorsa stagione in semifinale playoff, dopo un pazzesco 6° posto in campionato. Ciò può accadere di nuovo anche perché le due squadre si somigliano non poco. Non solo nel modo di giocare, all’italiana. Pure la storia è simile. Sudtirol e Feralpisalò, che hanno assunto questi nomi nel nuovo millennio, rispettivamente nel 2000 e nel 2009, sono salite in B dopo parecchi campionati di vertice, fatti quasi a braccetto nei quartieri alti del girone A della Serie C. Quante volte entrambe sono andate vicino alla B, prima di riuscire nell’impresa, un’ascesa di fatto analoga. In panchina, a guidare i gardesani c’è Stefano Vecchi, si fece un nome con la Primavera dell’Inter. Poi, nel grande passo verso il calcio che conta, prima di Salò non gli era andata tanto bene, in B fu esonerato a Venezia. Dal 2021 guida i cosiddetti Leoni del Garda, promossi senza però ruggire troppo. Curioso infatti come sono riusciti a conquistarsi la B, vincendo un campionato molto equilibrato con la miglior difesa (21 gol al passivo) e un attacco che ha segnato solo 41 reti. Per dire, il Piacenza che ha chiuso il torneo all’ultimo posto, ne ha fatto uno di più. Questo atteggiamento sparagnino pagherà anche in B? Beh, intanto per muovere le acque in avanti, la Feralpisalò ha fatto un colpo potenzialmente molto interessante, riportando in Italia la punta olandese (ma di origini capoverdiane) Alessio Da Cruz. Da noi s’impose nel Novara, ci scommise il Parma, salvo poi farlo girare per anni in prestito, in B giocò anche ad Ascoli e Vicenza. Dotato di mezzi tecnici enormi, era noto per le sue bizze. Ma ora sembra abbia un’altra testa, dopo che si è sposato, è arrivato dalla A belga, dal Mechelen. Dovesse tradurre in gol sonanti i suoi enormi mezzi, a Salò potrebbero vederne delle belle, anche perché in riva al Garda potrebbe arrivare un altro giocatore geniale, Manuel Marras, rientrato al Bari dopo il prestito al Cosenza: vederli giocare insieme potrebbe essere una delizia. Tutto da scoprire invece, Joel Ideho: compie 20 anni il 17 luglio, olandese di origini nigeriane, ala sinistra di piede destro, cresciuto nell’Ajax, è rimasto svincolato dall’Under 23 dell’Arsenal, l’affare è di fatto chiuso. In difesa invece, è giunto un veterano come il 33enne Luca Ceppitelli, svincolatosi dal Venezia dopo una vita per il Cagliari. In queste ore poi, sta definendosi un’importante operazione con la Juve, che dovrebbe portare in prestito a Salò due dei più interessanti prospetti della formazione Next Gen: Sekulov e Compagnon. Insomma, sembra esserci il fermento giusto per varare una squadra che ufficialmente punterà alla salvezza, ma poi chissà…. Un grosso handicap però, sarà il campo di casa: il piccolo Turina non è pronto per la B e la Feralpisalò ha indicato il Garilli di Piacenza, distante 120 chilometri. Non poteva fare altrimenti: l’obiettivo era giocare a Brescia visto che Salò è un centro della sua provincia. Ma Cellino, che detiene la concessione dello stadio Rigamonti, si è opposto, dimostrando poca sportività. Quanto alla possibilità di giocare in casa al Turina, sarà dura. Poco si muove dall’amministrazione comunale per arrivare alla capienza che porti all’omologazione in deroga per la B. C’è anche il problema del mercato vicino allo stadio che si tiene ogni sabato, quando di norma va in scena la B. Insomma, in attesa di novità, al momento va messo in preventivo una stagione tutta a Piacenza. Ma il presidente, l’imprenditore siderurgico Giuseppe Pasini, proprietario del club attraverso la Feralpi Holding, ha il pragmatismo giusto per affacciarsi alla B. Dice che il budget sarà in linea con quel che di norma si spende per mantenere la categoria. Ma sotto sotto, sarà pronto a fare qualcosa di più, per coltivare il sogno di Salò, il secondo centro abitato più piccolo mai approdato in B, dietro solo al leggendario Castel di Sangro, per una società nata quando si fusero due espressioni della provincia bresciana: i biancoverdi del Feralpi Lonato e i biancoblù del Salò che unendosi scelsero di giocare in verdazzurro. LEGGI TUTTO