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    Scontro social Neymar-Mbappè: caos al Psg per colpa di un like!

    PARIGI (Francia) – Un like di troppo scatena un’altra polemica nel Paris Saint Germain. Al termine della partita vinta contro il Montpellier, Neymar ha approvato un post che criticava la scelta di Kylian Mbappé come rigorista. L’attaccante francese durante la partita di campionato ha fallito un rigore mentre – poco dopo – il brasiliano ne ha realizzato un altro assegnato successivamente alla squadra di Galtier.
    Il malcontento dei tifosi
    Sul post in cui il campione brasiliano ha lasciato il proprio like, c’è una palese critica al compagno di squadra. I commenti contro Mbappé si sono susseguiti: l’attaccante transalpino è accusato di aver inserito – in una delle clausole del rinnovo contrattuale – il diritto di dover calciare i rigori della squadra. “Mbappe non è il proprietario del PSG!!” è il commento più frequente. Nemo profeta in patria. LEGGI TUTTO

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    Deschamps: “La presenza di Pogba ai Mondiali non è in discussione”

    TORINO – Didier Deschamps assicura che Paul Pogba sarà presente al Mondiale. A pochi mesi dall’appuntamento in Qatar la Francia presenta diverse incognite: oltre all’infortunio dello juventino, a centrocampo il ct deve fare i conti con gli acciacchi e il calo di rendimento di N’Golo Kanté. “Parliamo di giocatori molto richiesti, con molta esperienza, di leader”, ha spiegato Deschamps a ‘Le Parisien’. “È importante che ci siano, ma non siamo mai al sicuro. Da qui la necessità di preparare i giocatori più giovani. Ovviamente sono in contatto con Paul. La sua partecipazione ai Mondiali di oggi non è in discussione”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Francia e Inghilterra, una Nations League da dimenticare. Ma il Mondiale è un'altra cosa

    TORINO – Cosa lascia dietro di sé questo tour de force targato Nations League? Scorrendo le classifiche, che comunque premiano con Final Four e promozioni dalle fasce più basse e puniscono pure con retrocessioni, emerge chiara la crisi di risultati di Francia e Inghilterra, campione del mondo in carica e semifinalista a Russia 2018, che a due partite dal termine della prima fase del torneo occupano mestamente l’ultima posizione dei rispettivi gironi. Retrocedere sarebbe clamoroso anche se la terza edizione della Nations League, torneo voluto e imposto dall’Uefa per “depurare” il calendario da stucchevoli amichevoli, sta mettendo a fuoco i propri limiti: corretto condensare le nazionali in base al proprio valore, anche se San Marino continua a raccogliere sconfitte, ma appare un azzardo ingolfare proprio quel calendario che la stessa Uefa voleva ripulire. Quattro giornate condensate in un paio di settimane, inoltre a fine stagione, hanno costretto quasi tutti i commissari tecnici a ponderare le scelte, rischiare esperimenti e allargare il proprio raggio di convocati in una sorta di “work in progress” permanente. I Mondiali di Qatar 2022, i primi nella storia con cadenza invernale, hanno rivoluzionato le abitudini e messo un po’ tutti di fronte ad un’ennesima cavalcata senza sosta dove proprio le nazionali pagano il prezzo maggiore stretti tra le esigenze dei club che in tre mesi e mezzo, da agosto a novembre, saranno chiamati a onorare i campionati (in media una quindicina di partite) e le coppe europee (tutta la fase a gironi). E così quella Nations League che ambisce ad acquisire rispettibilità e blasone, si ritrova ad essere ridotta dalla maggior parte dei ct, ad un laboratorio calcistico. La Francia di Didier Deschamps e l’Inghilterra di Gareth Southgate hanno palesato soprattutto una pigrizia tattica – il livello tecnico dei due movimenti non si discute – che ha esaltato gli avversari, vedi per esempio la brillante Ungheria di Marco Rossi, e avvelenato la critica. Ultimo atto di questa strana Nations League a settembre, ma poi toccherà al Mondiale emettere la sentenza. LEGGI TUTTO

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    Bufera razzismo per Wenger: frasi su Mbappé, esplode la rabbia

    TORINO – Purtroppo, per troppi esseri umani ancora, il razzismo è una forma mentis difficile da sradicare e porta a pronunciare, tanto candidamente quanto pubblicamente, frasi che provocano, in chi le ascolta, un profondo senso di nausea. Riassunto delle puntate precedenti. Il francese Arsène Wenger, tecnico dell’Arsenal dal 1996 al 2018 e, dal 2019, responsabile dello sviluppo mondiale del calcio dalla Fifa, qualche giorno fa ha concesso un’intervista in cui ha parlato anche del suo connazionale Kylian Mbappé, crack del calcio planetario e punta di diamante del Paris Saint Germain e della Nazionale Bleu. Nel corso della chiacchierata, gli è, però, “scappata” una frase che fa accapponare la pelle. Eccola: «… se (Mbappé) fosse nato in Camerun, non sarebbe diventato il giocatore che è oggi. C’è l’Europa e il resto del mondo, e il resto del mondo ha bisogno di aiuto, altrimenti perderemo troppi talenti». Definire infelice la frase dell’alsaziano sarebbe assolutamente riduttivo ed infatti, nelle scorse ore si sono levate reazioni, furiose e sdegnate, praticamente in ogni angolo del Pianeta. Chi deciso di adottare una presa di posizione nettissima, è stata la Conmebol, ossia la confederazione che governa il calcio del LatinoAmérica. «Respingiamo e condanniamo le espressioni molto sfortunate di Wenger, alto funzionario Fifa e molto vicino alla Presidenza di Gianni Infantino. Queste frasi, oltre a rivelare un’insolita ignoranza del prezioso contributo dei giocatori africani al calcio mondiale, in particolare europeo, mostrano un pregiudizio denigratorio che rende invisibili gli sforzi dei calciatori e delle istituzioni sportive che non “sono in Europa” – hanno spiegato in una nota ufficiale da Asunción -. I pregiudizi più riprovevoli si travestono da riflessioni “fondate” e “intelligenti”. Il talento, lo spirito di sacrificio e la voglia di eccellere dei calciatori africani e sudamericani vanno apprezzati e rispettati».
    WENGER OUT Una caduta di stile, assolutamente imperdonabile, per un tecnico da sempre attentissimo alla valorizzazione e alla crescita dei giovani, non solamente in campo ma anche nella vita. Ovvio, dunque, che ci si domandi quali insegnamenti possa dare Wenger ai giovani che non sono bianchi. Scontato, quindi, che si chieda alla Fifa e ai suoi vertici, che sulla carta lanciano campagne come “Kick racism out”, ossia spazziamo via il razzismo, se si sentano rappresentati da Wenger che, ancora oggi nel 2022, è fermamente convinto che, se un talento nasce in Africa e non in Europa, «non sarebbe diventato il giocatore che è oggi». Se davvero il governo del calcio mondiale vuole provare a lasciar fuori il razzismo dal Fútbol, beh può iniziare con un sacrosanto “Kick Wenger out”. LEGGI TUTTO

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    Francia, cinque anni all'ex nazionale Vairelles per tentato omicidio

    L’ex attaccante della Nazionale di calcio francese, Tony Vairelles, è stato condannato a 5 anni di carcere, di cui 2 con sospensione della pena, dal tribunale di Nancy per il tentato omicidio con arma da fuoco di dieci anni fa in una discoteca. Anche i suoi tre fratelli sono stati condannati a pene detentive: 5 anni di cui 2 con sospensione della pena anche per Fabrice Vairelles e 3 anni di cui 2 con sospensione della pena per Jimmy e Giovan. Erano andati a processo per aver aperto il fuoco e ferito tre guardie di sicurezza di un nightclub a Essey-lès-Nancy. L’ex attaccante francese Tony Vairelles ha vestito le maglie di Lione, Bordeaux, Lens e altri club del campionato francese.Sullo stesso argomentoSanti Mina shock: condannato a quattro anni per abusi sessualiLiga LEGGI TUTTO

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    Nizza in finale di Coppa di Francia: sfuma il sogno del Versailles

    NIZZA (FRANCIA) – Si ferma in semifinale l’incredibile avventura del Versailles, che perde 2-0 in casa del Nizza (titolare l’ex juventino Lemina) e non riesce così a eguagliare l’impresa del Calais, unica squadra di N2 (la quarta divisione transalpina) riuscita ad arrivare in finale di Coppa di Francia (poi sconfitto nel 2000 dal Nantes). La formazione di Galtier, terza in Ligue 1, stacca il pass tra lemura amiche dell’Allianz Riviera grazie alle reti segnate nella ripresa da Gouri (48′) e Dolberg (73′) e aspettano ora di sfidare nell’atto conclusivo della manifestazione (in programma allo ‘Stade de France’) la vincente della sfida tra Nantes e Monaco.  LEGGI TUTTO

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    Coppa di Francia: Marsiglia ok ai rigori, il Versailles continua a sognare

    TORINO – Qualificazione a fatica per il Marsiglia, che dopo l’1-1 dei 90′ regolamentari (a segno l’ex napoletano Milik) stacca il pass per i quarti della Coppa di Francia superando ai rigori il Montpellier grazie a una parata decisiva dell’ex romanista Pau Lopez. Nella squadra di Sampaoli l’attaccante polacco inizia in panchina mentre partono titolari Lirola (ex Juve, Sassuolo e Fiorentina) e l’altro ex giallorosso Under. Ed è proprio quest’ultimo a testare presto i riflessi di Bertaud (8′), poi sull’altro fronte tocca a Gioacchini (15′) ‘sporcare’ i guantoni di un Pau Lopez attento anche al 28′ su Sambia. L’Olympique ci riprova allora su punizione con Payet fermato dalla traversa (36′) e poi con Guendouzi, che non sorprende il portiere ospite a un passo del riposo (45′). Nella ripresa Sampaoli si gioca la carta Milik (dentro per Luis Henrique al 54′) ma a farsi pericolosi sono ancora Payet con una conclusione a fil di palo (60′) e Under, fermato prima da Bertaud (67′) e poi dal palo (72′). Al polacco ex Napoli bastano però una ventina di minuti per trovare la via del gol, che arriva al 74′ con un preciso destro, ma gli ospiti incassano il colpo e si rialzano rispondendo poco dopo con Makouana (80′). Al pareggio non vuole arrendersi Under, che prima sfiora il legno (85′) e poi trova la risposta del solito Bertaud (87′): si va ai rigori (a segno sia Milik che Under) dove è Pau Lopez a portare il Marsiglia ai quarti neutralizzando la conclusione di Ristic, unico a sbagliare dagli undici metri. 
    Marsiglia-Montpellier 1-1 (6-5 dcr): statistiche e tabellino
    Le altre sfide degli ottavi
    Nei match precedenti altra impresa del Versailles: agli ottavi di finale per la prima volta nella sua storia, la squadra di quarta serie passa di misura (0-1) sul campo del Tolosa (capolista della Ligue 2 insieme all’Ajaccio) e stacca il pass per un quarto dal sapore leggendario. A indirizzare la sfida l’espulsione di Mvoue al 21′, con la parità numerica ristabilita solo al 93′ (secondo giallo per Vieira), quando ormai era troppo tardi per il Tolosa. Nella sfida tutta ‘made in Ligue 2′ è invece l’Amiens a festeggiare, grazie al 2-0 rifilato a domicilio al Nancy (a segno Lusamba al 15′ e Arokodare al 38′) che spalanca le porte per i quarti di finale. Successo esterno ma solamente ai calci di rigore infine per il Bastia (altra squadra di Ligue 2) che sul campo del Reims (Ligue 1) va sotto, punita da Ekitike al 37′, ma nella ripresa pareggia con Salles Lamonge (71’) e poi la spuntano dagli undici metri.
    Coppa di Francia, le statistiche e i tabellini LEGGI TUTTO

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    Lens-Lille, ok il Multigol 2-4 al triplice fischio

    Sedicesimi di finale di Coppa di Francia, allo stadio “Bollaert-Delelis” il Lens si appresta a ricevere il Lille. L’ultimo confronto tra le due squadre è terminato 1-0 in favore dei giallorossi (gol decisivo di Frankowski a poco più di un quarto d’ora dalla fine). Chi vince sfiderà il Monaco negli ottavi.
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    Occhio al numero di reti
    Se prendiamo in considerazione solamente gli ultimi risultati fatti registrare dalle due squadre notiamo che il Lille è molto più in forma del Lens. I “Mastini” nelle precedenti cinque giornate di campionato con tre vittorie e due pareggi hanno raccolto meno punti solamente del Montpellier (12). Il club giallorosso invece a differenza del Lille non è mai riuscito a conquistare l’intera posta in palio (3 pareggi e 2 sconfitte). Detta così sembra scontato il “2” ma se invece ci soffermiamo più attentamente sul ruolino di marcia interno del Lens si nota che Fofana e compagni in casa non solo non hanno mai perso nelle ultime cinque gare ma dall’inizio della stagione hanno alzato bandiera bianca solamente una volta (4 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta in totale). Il Lens nelle prime 9 gare disputate al “Bollaert-Delelis” non ha mai fatto registrare la “Somma Gol: 3”, un esito che con il Lille in trasferta (tra campionato e Champions) è già uscito in 6 occasioni. Ok il Multigol 2-4 al novantesimo. LEGGI TUTTO