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    Sorteggio Europa League: la Juventus può incontrare Roma o Lazio?

    TORINO – La Champions League si è rivelata un incubo per la Juventus guidata da Massimiliano Allegri, che adesso però vuole conquistare l’opportunità di vivere un’Europa League da protagonista, per portare comunque un trofeo europeo in bacheca. Prima però c’è da staccare il pass per la seconda competizione Uefa, un’opportunità che i bianconeri si giocheranno nell’ultima giornata del girone, quando affronteranno il Psg all’Allianz Stadium. Il posto infatti non è ancora garantito, la Vecchia Signora deve arrivare sopra gli israeliani del Maccabi Haifa, che invece nell’ultimo turno se la dovranno vedere con il Benfica. Al momento entrambe sono a 3 punti in classifica, con la Juventus in vantaggio per via della differenza reti (-3, mentre il Maccabi è a -9), discriminante principale in caso di arrivo a pari punti.Guarda la galleryJuventus fuori dalla Champions: Allegri zimbello del webIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Endrick, la nuova stella brasiliana a un passo dal titolo: sogno Mondiale

    TORINO – Sì, forse si può parlare davvero di una nuova stella. Da tempo ormai in Brasile sono tutti pronti a scommettere sul futuro di Endrick, attaccante sedicenne del Palmeiras. E adesso che è vicino a vincere il campionato, sono molti quelli che lo vorrebbero convocato dal ct della Seleçao, Tite, per i Mondiali in Qatar. Lui intanto va avanti nel suo percorso e ieri ha segnato contro l’Athletico Paranaense di Luiz Felipe Scolari nella vittoria per 3-1. Mandato in campo nel secondo tempo dal tecnico Abel Ferreira, Endrick ha lasciato il segno realizzando, alla sua quarta apparizione in prima squadra, il secondo gol dei suoi e partecipando al terzo, con tocco finale di Gustavo Scarpa.Guarda la galleryJuve, missione in Sud America: a caccia di nuovi Kaio Jorge
    Endrick, tra mercato e Mondiale
    Su di lui ovviamente ci sono già gli occhi di alcuni grandi europei, tra cui pure quelli della Juventus, anche perché con i suoi 16 anni, 3 mesi e 4 giorni di età, è diventato il più giovane marcatore nella storia del Palmeiras, battendo un primato che resisteva dal 1916 con Heitor, miglior cannoniere nella storia del club paulista. Se l’Inter di Porto Alegre non dovesse vincere contro il Cearà, diventerà anche campione del ‘Brasilerao’. Un predestinato.
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    Juve e il calendario fitto di impegni: sarà un gennaio di fuoco

    Con l’eliminazione dalla Champions League, parte del piano di Massimiliano Allegri è saltato. Prima del debutto contro il Sassuolo, l’allenatore della Juve aveva spiegato che “quest’anno con la sosta per il Mondiale cambia tutto: il primo campionato finisce il 13 novembre e dobbiamo essere nelle prime quattro in quel momento per giocarci il campionato da gennaio in poi e passare il turno in Champions”. Al momento il quarto posto dista 5 punti e da qui alla pausa mancano cinque partite perché la Juventus possa avvicinarsi, ed eventualmente agganciare, Lazio e Atalanta, attualmente a pari punti (24) sotto a Napoli e Milan.Guarda la galleryBenfica-Juventus, le pagelle: Bonucci, un incubo bianconero

    Cinque sfide in sedici giorni prima del Mondiale

    Il margine d’errore per la Juve si riduce ulteriormente. Tra sabato 29 ottobre e domenica 13 novembre giocherà cinque partite che mettono in palio punti pesanti che possono mettere in salita o in discesa il secondo campionato, quello che parte il 4 gennaio. Si comincia con la trasferta di Lecce di sabato prossimo alle 18, poi c’è il Psg mercoledì 2 novembre per assicurarsi quello scivolo in Europa League che oggi sicuramente non attenua la delusione, ma che a febbraio rappresenterà senz’altro uno stimolo. Ma soprattutto due sfide chiave per avvicinarsi alle prime posizioni in campionato: quella con l’Inter a San Siro domenica 6 novembre e quella con la Lazio allo stadium sette giorni dopo. In mezzo il turno infrasettimanale contro il Verona.

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    Juventus, per l’Europa League sfida al Maccabi Haifa: la situazione

    TORINO – Come sono lontane quelle serene nottate di Champions League, quando l’autunno è ormai in procinto di lasciar spazio all’inverno. Se nelle ultime stagione gli scontri diretti in primavera avevano riservato ben poche soddisfazioni alla Juventus, infatti, nella fase a gironi la musica era stata ben differente. Almeno fino a quest’anno, appunto. Dodici mesi fa, per esempio, il rotondo 4-2 inflitto allo Zenit San Pietroburgo allo Stadium nel quarto turno aveva assicurato il pass agli ottavi con ben 180’ d’anticipo. E così l’anno primo con il 2-1 sul Ferencvaros. E così quello prima ancora con l’1-2 esterno in casa della Lokomotiv Mosca. Questa volta per il verdetto è stato necessario attendere la quinta giornata, ma soprattutto il tenore è stato diametralmente opposto: bianconeri battuti a Lisbona dal Benfica e già estromessi dalla competizione. Ma non dal palcoscenico europeo, dato che – a 90’ dalla fine – il gruppo di Allegri condivide il terzo posto e la conseguente possibilità di qualificazione all’Europa League con il Maccabi Haifa.Guarda la galleryChampions, Allegri e Juventus out: l’infinita beffa socialIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Benfica-Juventus, Del Piero: “Partita pessima”

    LISBONA (Portogallo) – Anche Alessandro Del Piero ha commentato la deludente eliminazione dalla Champions League della Juventus dopo il ko per 4-3 a casa del Benfica. Le sue parole da Lisbona: “Gli ultimi 20 minuti hanno dato un pizzico si speranza perché si è visto lottare e fare gol, ma la riflessione totale della partita è pessima. Primo tempo dominato dal Benfica così come parte del secondo. La Juve ha avuto la possibilità del 4-4, ma è anche vero che loro hanno avuto la possibilità di fare il quinto. Per larghi tratti il Benfica ha dominato”. LEGGI TUTTO

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    Benfica-Juventus, Capello: “Mancati carattere e determinazione”

    MILANO – Dopo 9 anni la Juventus saluta la Champions League alla fase ai gironi dopo il ko per 4-3 a Lisbona contro il Benfica. Fabio Capello ha commentato così questa delusione bianconera: “Ad Allegri sono mancati i giocatori sui quali aveva fondato questa squadra che però non ha dimostrato carattere e determinazione. Pur non avendo questi giocatori deve sempre dimostrare quello che è la Juve, una squadra che non molla mai, che ha voglia di combattere e stasera non si è vista come nelle precedenti”.
    Capello e la serenità Juventus
    “Serenità? La si ritrova vincendo. Questa è una batosta grave, devi partire da questo momento con tutti compatti. Non mi sembra di vedere questo spirito, anche nei cambi c’era qualcuno non era contento e questa cosa è negativa. Ritrovare giocatori, gente che ci crede ma aumentare il ritmo. La Juve è sempre sotto ritmo anche quando vince in campionato. Vince perché in quel momento ha giocatori migliori dell’avversario, quando ha trovato giocatori di pari o superiore qualità questo è il risultato. Errori semplici perché c’è un’altra velocità”.
    Capello e i giovani della Juventus
    “Miretti per me è uno dei pochi giocatori della Juve che gioca in verticale, uno dei pochi che con la palla può farti il passaggio filtrante e quindi devi giocare. anche Iling ha dimostrato i avere qualità e dribbling.- In questo momento la Juve deve pensare a recuperare in campionato ma ha in casa dei giocatori che possono essere già pronti per il futuro”.

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    Arrivabene: La Juventus pretende rispetto. Agnelli ha richiamato tutti dopo Haifa

    Arrivabene sul momento della Juventus
    “Siamo attorno tutti alla squadra. Il nostro impegno è massimo e siamo vicini ai ragazzi che devono dimostrare di meritare di vestire questa maglia. Dopo Haifa il presidente ha richiamato tutti quanti alle proprie responsabilità, tutti ne hanno preso coscienza. Ha fatto che ci si sia uniti e si guarda avanti per fare il meglio”. LEGGI TUTTO

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    Benfica-Juve: come sta Alex Sandro. Perché Allegri tiene Milik in panca?

    LISBONA – L’anca tradisce Alex Sandro, che giusto alla vigilia di Benfica-Juventus si era espresso in conferenza stampa con toni improntati all’ottimismo, forte della consapevolezza della delicatezza del momento. Ebbene, il brasiliano che Massimiliano Allegri sta utilizzando da “braccetto” di sinistra nella difesa a tre è stato costretto a fare forfait in extremis per via di un problema all’anca, sopraggiunto inaspettatamente nelle ore immediatamente precedenti alla partenza del pullman bianconero per lo stadio Da Luz. Ecco perché il tecnico ha scelto Federico Gatti, al debutto assoluto in Champions League. Nelle fila del Benfica va segnalata l’assenza dell’attaccante brasiliano David Neres, la stella della squadra allenata dal tedesco Roger Schmidt. Si tratta di una scelta tecnica. Stessa motivazione alla base dell’assenza di Arek Milik: Allegri preferisce Moise Kean.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO