consigliato per te

  • in

    Juve: il bianco e il nero. Dopo 270 minuti, cosa va e cosa non va

    Prima sosta del campionato, prima analisi: cosa ha funzionato bene e cosa meno nella Juventus in queste prime tre giornate? Ha funzionato l’attacco: la squadra di Allegri ha segnato sei gol in due partite (più tre annullati per fuorigioco minimi) ed è la terza formazione della Serie A per xGol creati (il dato che indica, sulla base di dati statistici storici relativi a tipo di conclusione, distanza, posizione ecc., quante reti una squadra dovrebbe aver segnato in base ai tiri fatti). Al di là dai dati, è evidente la crescita – anche nell’atteggiamento – di Chiesa e Vlahovic, che si sono chiaramente lasciati alle spalle i problemi fisici e stanno affinando l’intesa: intesa che presenta ancora ampi margini di crescita. LEGGI TUTTO

  • in

    Locatelli-Juve, l’emozionante ricordo: “2 anni fa ho realizzato un sogno”

    Locatelli-Juventus, ‘storia di un grande amore’
    Non solo a parole, ma anche con numerose foto ‘d’epoca’ che lo testimoniano: a dispetto dei colori indossati nei suoi primi anni da professionista – quelli del Milan – Locatelli non ha mai nascosto la propria atavica passione viscerale per la Juventus. Dal suo arrivo, dal Sassuolo, il centrocampista Campione d’Europa con la Nazionale azzurra ha sin qui collezionato 92 presenze – fra tutte le competizioni – con la maglia bianconera, condite da 3 gol. 
    Juve-Atalanta, le pagelle: Locatelli dà equilibrio LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, Locatelli incredibile: salta il derby, giallo con lo Spezia dopo 20 secondi

    Primi venti secondi di gioco contro lo Spezia e arriva già la prima brutta notizia per la Juventus: Manuel Locatelli salterà il derby contro il Torino, in programma per il 28 febbraio alle 20:45. Il centrocampista bianconero, partito titolare dopo la panchina contro il Nantes in Europa League, si è fatto ammonire dall’arbitro La Penna dopo soli 19 secondi per aver commesso fallo su Bourabia: il numero 5 della Juve era diffidato e dunque non ci sarà per il Derby della Mole. Non una buona notizia per Allegri che in mezzo al campo deve già rinunciare all’infortunato Miretti. LEGGI TUTTO

  • in

    Juventus, Di Maria a scuola da Locatelli. E per Vlahovic niente sconti

    TORINO – Paradossi alla Continassa. Roba tipo Angel Di Maria – il campione del mondo, l’uomo dei gol in finale, l’esterno più forte (o quasi) dell’ultimo lustro calcistico – che deve “studiare”, imitare, copiare, prendere esempio da… Manuel Locatelli. Non è questione di controlli di palla con il Bostik, di funambolici numeri tecnici o di assist serviti con precisione calibrata, ovviamente. Quanto di attaccamento alla maglia, spirito di sacrificio, senso della partita, gusto di anteporre il dovere al piacere. Ergo, ciò che serve alla squadra a ciò che serve al proprio gusto estetico e al proprio … ego. Mica per niente Allegri ha lasciato il campo berciando e stillando, perdendosi gli attimi finali di Juventus-Lazio, dopo che il Fideo ha sbagliato una giocata scegliendo una verticalizzazione di fino, raffinata (e carambolata contro i difensori laziali). Quella roba lì avrebbe avuto senso qualora mai la Juventus fosse stata in svantaggio all’ultimo secondo, ma invece – ovviamente – in vantaggio di un gol uno, risicato, e con la semifinale di Coppa Italia contro l’Inter lì a portata di mano, beh, decisamente avrebbe avuto più senso tener palla, far salire la squadra, ragionare, guadagnare tempo. “Cos’èèèèèèèèèèèèè!?!?”, è stato l’urlo quasi belluino diventato colonna sonora della sua uscita di scena attraverso il tunnel che porta negli spogliatoi.Sullo stesso argomentoAllegri: “Locatelli ha il DNA della Juve, sta diventando un esempio. E su Chiesa e Vlahovic..”Juventus LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, il pagellone del “campionato di apertura”: Rabiott… o

    TORINO – Avanti con il pagellone del “campionato di apertura” bianconero. Di difesa s’è parlato, ora passiamo al centrocampo. Uno dei reparti più in difficoltà, falcidiato dalle indisponibilità e dalle assenze: Pogba mai sceso in campo (ng), Paredes poco e nulla: insufficiente anche lui. Peraltro l’argentino ha dimostrato di non rispondere pienamente, finora, alle esigenze di Massimiliano Allegri il quale – di necessità virtù – ha reinventato un Locatelli che si è dimostrato all’altezza della situazione, sempre di più. Migliore in campo, in media: Rabiot (8?), diventato imprescindibile, sia pure in scadenza. LEGGI TUTTO

  • in

    La Juve azzurra a Verona: 5 su 11 in campo. E non finisce qui

    TORINO – A Verona l’ultimo esempio, tra titolari e sostituti. Prendete l’undici atteso al Bentegodi: Mattia Perin, Leonardo Bonucci, Nicolò Fagioli, Manuel Locatelli, Moise Kean, tutti in campo dal primo minuto. E aggiungete al menu chi sarà prevedibilmente a disposizione, a partire dal “veterano” Fabio Miretti, passando per Federico Gatti, naturalmente aspettando che torni Federico Chiesa e con Daniele Rugani che, a meno di sorprese, ha perso il ballottaggio con Bremer. Totale: 5 giocatori italiani impiegati da Massimiliano Allegri dall’inizio contro i gialloblù ultimi in classifica e se non è un primato stagionale, poco ci manca. Di certo i 5 azzurri in campo rappresentano un record in questa stagione travagliata, ma che si può ancora raddrizzare.
    Giocano perché valgono
    Non siamo più ai tempi del blocco Juventus trionfante al Mundial 1982 o ai nove bianconeri iridati nel ’34 con il ct Vittorio Pozzo al timone, perché per altro qui si tratta di giovani che devono ancora affinarsi e completarsi del tutto, ma insomma: il quadro è chiaro e incoraggiante. E pazienza se i “maligni” e i “superbi” del maestro Francesco De Gregori sentenzieranno in eterno che questa Juve si sta italianizzando solamente perché i big sono in infermeria: come si può pensare che i vari Fagioli e compagnia di giovani rampanti possa trovare spazio quando Paul Pogba tornerà in sella? Sostengono, tronfi e boriosi. Sono gli stessi che tacciono Allegri di aver fatto ricorso ai talenti solamente quando non c’era più nessuno o quasi a disposizione, non per inclinazione naturale di Max. Amen, i fatti raccontano che questa Juve per metà azzurra – il ct Roberto Mancini sentitamente ringrazia – è chiamata ad accelerare il rilancio in campionato, avviato dalle quattro vittorie consecutive senza gol subiti, che incredibilmente rischiano di riportare i bianconeri in zona Champions League. Ma vi ricordate cosa si diceva di questa squadra solamente un mese fa, dopo la sconfitta di San Siro contro il Milan? Roba da pazzi, in un certo senso…
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Benfica-Juventus, Locatelli e gli ultimi 20' : “Una squadra con le p…”

    LISBONA (Portogallo) – “Non ho parole, c’è grande dispiacere. Gli ultimi 20′ sono stati da grande squadra con le p… Ma il primo tempo non è stato all’altezza. Abbiamo sbagliato l’approccio, tutti, non solo Cuadrado sul 2-1. C’è stato il rischio di una partitaccia, dobbiamo portarci a casa la reazione e prenderci l’Europa League”. È l’analisi offerta da Manuel Locatelli ai microfoni di Mediaset al termine di Benfica-Juventus, match valido per la quinta giornata della fase a gironi di Champions League vinto dai lusitani 4-3 e costato ai bianconeri l’eliminazione dalla competizione. LEGGI TUTTO