consigliato per te

  • in

    Ten Hag: “Cristiano Ronaldo è il passato, io penso al futuro”

    CADICE (Spagna) – Dal ritiro spagnolo del Manchester United l’allenatore Erik Ten Hag è tornato a parlare della questione Cristiano Ronaldo mettendoci un punto. Così l’allenatore dei Red Devils alle prime dichiarazioni dal giorno della risoluzione del contratto del portoghese: “Cristiano Ronaldo non è più un giocatore del Manchester United, è il passato, noi dobbiamo guardare avanti, noi pensiamo al futuro. Servono le personalità giuste nello spogliatoio, non per vincere una partita, ma per vincere trofei”. LEGGI TUTTO

  • in

    Milan occhio, “Manchester United stregato da Leao”

    Il futuro di Rafael Leao al Milan potrebbe essere in serio dubbio. Stando alle ultime indiscrezioni di vari tabloid inglesi come il Sun e Mirror il Manchester United sarebbe interessato all’acquisto del fenomeno portoghese di Pioli. L’idea dei Red Devils sarebbe arrivata in seguito alle difficoltà riscontrate nella trattativa per l’olandese Gakpo, che si sta mettendo in mostra ai Mondiali. Nella scorsa sessione estiva di calciomercato il classe 1999 sarebbe stato acquistabile ad una cifra intorno ai 25 milioni di euro, ma in seguito alle ottime prestazioni fornite nel torneo iridato in Qatar il prezzo potrebbe salire a dismisura. L’ala del Milan, che contro il Ghana ha realizzato il suo primo gol ai Mondiali, sarebbe dunque entrato nei radar degli inglesi come alternativa all’attaccante del Psv Eindhoven. LEGGI TUTTO

  • in

    “La vendita del Manchester United potrebbe essere completata in questa stagione”

    MANCHESTER (INGHILTERRA) – È un periodo di grandi cambiamenti in casa Manchester United: dopo la rescissione del contratto di Cristiano Ronaldo, infatti, è uscita la notizia secondo cui la famiglia Glazer, proprietaria dei Red Devils dal 2005, sarebbe pronta a vendere il club. Una cessione diversa da quella operata da Roman Abramovich con il Chelsea negli scorsi mesi ma che, secondo la BBC, potrebbe avvenire anch’essa in tempi piuttosto brevi, addirittura già in questa stagione. Ormai 17 anni fa, la famiglia Glazer sborsò 790 milioni di sterline per l’acquisizione del club e da allora ne ha spesi più di 1 miliardo in pagamenti di interessi e prestiti, oltre a dividendi azionari, la maggior parte dei quali è andata alla famiglia americana.Guarda la galleryI possibili acquirenti del Manchester United: dalla cordata con Beckham a mister Zara
    Manchester United in vendita: richiesta una cifra monstre
    Fin dal principio, però, non è sbocciato “l’amore” tra i tifosi e i nuovi proprietari del club. Dissidi che si sono acuiti nel tentantivo, poi fallito, di far parte della Superlega. Papà Malcolm, acquistato il Manchester United nel maggio 2005, affidò la gestione del club ai sei figli: Avram (1960), Kevin (1963), Bryan (1964), Joel (1967), Darcie (1970) e Edward (1971). I più coinvolti sono però Avram e soprattutto Joel, attuali presidenti dei Red Devils. Il clima ostile nei confronti della famiglia Glazer, sarà dunque un punto a favore di chi deciderà di rilevare il club, accolto con tutta probabilità con grandi feste dal popolo dello United. In più si tratta di uno dei club di calcio più famosi al mondo, un vero e proprio brand conosciuto in tutto il globo. È stato sottolineato, però, che una vendita sarà conclusa solo se il prezzo sarà quello giusto, e quindi di gran lunga superiore alla valutazione del Manchester United alla Borsa di New York alla chiusura delle negoziazioni di martedì, che era di 3 miliardi e 797 milioni di euro. Una cifra monstre alla quale andrebbero aggiunti i soldi per lavori urgenti all’Old Trafford. Si era anche pensato alla costruzione di una nuova “casa”, ma la famiglia Glazer ha sempre preferito restare nel Teatro dei Sogni, sede dei Red Devils dal 1910 e marchio di fabbrica del club oltre che scenario incredibile delle più belle pagine della storia del club e del calcio europeo.
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Il Manchester United dimentica presto Ronaldo: il post per Bruno Fernandes e Dalot

    MANCHESTER (Inghilterra) – È il giorno del debutto del Portogallo di Cristiano Ronaldo ai Mondiali in Qatar 2022 (alle 17 il calcio d’inizio della sfida contro il Ghana) intanto dall’Inghilterra il Manchester United ha voluto rimarcare come abbia voltato pagina, dimenticando il portoghese ex Juventus. Infatti i Red Devils, come da prassi per ogni squadra che ha giocatori impegnati in Qatar, ha pubblicato sui canali social un’immagine con i giocatori portoghesi per augurare loro buona fortuna (Best of Luck) per l’inizio del Mondiale: nella foto appaiono Bruno Fernandes e Diogo Dalot. LEGGI TUTTO

  • in

    Cristiano Ronaldo, l’addio allo stipendio United e le possibili destinazioni

    LONDRA – Non ci sarà nessuna guerra a colpi di carte bollate. Cristiano Ronaldo e il Manchester United hanno deciso di separarsi pacificamente e di comune accordo, rinunciando a trascinare nelle aule di un tribunale una questione che, a seguito dell’intervista rilasciata dal portoghese a Piers Morgan, rischiava di generare un conflitto che non avrebbe giovato a nessuna delle parti in causa. «Cristiano Ronaldo lascerà il Manchester United di comune accordo, con effetto immediato. Il club lo ringrazia per il suo immenso contributo in due periodi all’Old Trafford, in cui ha segnato 145 gol in 346 presenze, e augura a lui e alla sua famiglia ogni bene per il futuro». Recita così il comunicato apparso sul sito dei Red Devils nel tardo pomeriggio di ieri e con il quale il club inglese ha ufficializzato l’addio del cinque volte Pallone d’Oro, tornato a Manchester poco più di un anno fa dopo aver detto addio alla Juventus. Il portoghese, dunque, rinuncia ai 16 milioni di sterline (18,5 milioni di euro) che da contratto ancora avrebbe dovuto percepire dai Red Devils; il club, invece, fa finta che le gravi accuse lanciate da CR7 contro la proprietà, i nuovi e i vecchi compagni di squadra e, in generale, contro le stesse ambizioni dello United, non siano mai state pronunciate, astenendosi pertanto dal citarlo in giudizio per rispondere dell’eventuale danno d’immagine. Il tutto in una fase alquanto delicata per la proprietà, considerato che i Glazer hanno deciso di iniziare ad ascoltare offerte da eventuali acquirenti. Da oggi, quindi, il fuoriclasse di Funchal (che ha salutato con un messaggio comunque affettuoso: «Amo il Manchester United ed i suoi tifosi e questo non cambierà mai. Nonostante ciò credo che per me fosse arrivato il momento per una nuova sfida») è nuovamente libero di accasarsi altrove.Guarda la galleryCristiano Ronaldo sul mercato, che maglia indosserà dopo Qatar 2022? FOTOIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Ronaldo, il re… ietto: il silenzio di Mendes e la rimozione dal gruppo WhatsApp

    Indifendibile. Inaccettabile. Inqualificabile. Sono gli aggettivi più “morbidi” utilizzati per commentare la clamorosa uscita (sbagliata) di Cristiano Ronaldo nei confronti del suo club, del suo tecnico Erik ten Hag e dei suoi ex compagni al Manchester United. Può un calciatore che percepisce uno stipendio corrispondente a 23,8 milioni di euro netti all’anno permettersi di criticare così aspramente il club che lo paga? E soprattutto può permettersi di farlo pubblicamente, tramite un’intervista che ha fatto il giro del mondo? La riposta, ovvia, è no. Assolutamente no.

    Ronaldo idolo dei tifosi United: è il simbolo contro i Glazer

    Avvocati al lavoro

    A livello giornalistico tanto di capello al 57enne inglese Piers Morgan, ex direttore di News of the Word e del Daily Mirror diventato ancor più famoso come giudice negli spettacoli televisivi “Britain’s Got Talent” e “America’s Got Talent”. Ma a livello personale CR7 segna il più clamoroso degli autogol infliggendo a se stesso un tremendo danno d’immagine. Al di là del comunicato interlocutorio e temporeggiante, il Manchester United prepara una stangata storica nei confronti del suo tesserato. Il cd contenente l’intervista esclusiva è già in mano a uno stuolo di super avvocati dei “Red Devils” (da Patrick Stewart a Martin Mosley, da Phil Clancy ad Alexander Barnes) che valuteranno la soluzione più appropriata in risposta alle scioccanti accuse ricevute.

    Guarda la galleryRonaldo-Manchester United, gelo totale: Bruno Fernandes lo accoglie così

    Precedenti scottanti

    Già si è vociferato di una punizione esemplare, una multa storica da tramandare ai posteri che, tradotta in euro, potrebbe essere quantificata in circa 1,4 milioni (un milione di “pounds”). E non è neppure esclusa l’espulsione dalla società, leggi rescissione, per giusta causa. Con tutte le conseguenze del caso. Soprattutto economiche per il calciatore. Sul suo capo già pendono due precedenti scottanti: quando abbandonò Old Trafford dopo l’intervallo dell’ultima amichevole precampionato contro il Rayo Vallecano e quando il mese scorso si è rifiutato di scendere in campo contro il Tottenham. Doppia aggravante. Ed è così giunta a 37 anni suonati (ne compirà 38 il prossimo 5 febbraio) la prima estromissione dalla lista dei convocati (per la cronaca era in programma il match contro il Chelsea). Fatto mai verificatosi nel corso della sua luminosa carriera ormai proiettata tristemente verso il definitivo declino.

    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Ronaldo non risparmia nessuno: nuovo clamoroso attacco al Manchester United

    Cristiano Ronaldo si è sentito tradito dal Manchester United. E non soltanto per questioni di campo. Nelle nuove anticipazioni dell’intervista rilasciata al giornalista Piers Morgan, il fuoriclasse portoghese torna a inizio luglio, quando i Red Devils lo aspettavano per l’inizio della preparazione. “Ho parlato con il presidente e il ds quando mia figlia è stata male (la piccola Bella aveva avuto una bronchite, ndr) – Era come se non credessero alle mie parole e questo mi ha fatto davvero stare male. Mi hanno ascoltato, ma era chiaro che dubitassero delle mie parole, del fatto che mia figlia avesse grossi problemi, che Georgina stesse male per lei. È il motivo per cui non sono partito per la tournée. Come padre e come marito non potevo lasciare la mia famiglia in quel momento. Non per il precampionato”.Guarda la galleryDa Ronaldo disoccupato a CR7 con la valigia: meme social dopo l’intervista contro lo United

    Ronaldo attacca la proprietà dello United

    “Ai Glazer non importa nulla della squadra, almeno non della parte sportiva. Il Manchester United è un club che frutta loro soldi grazie al marketing, ma della parte sportiva non interessa e danno tutto il potere a presidente e direttore sportivo. Con loro non ho mai parlato, non da quando sono tornato – ha continuato un CR7 senza peli sulla lingua – I tifosi hanno sempre ragione. Dovrebbero conoscere la verità, sapere che i giocatori vogliono il meglio per il Manchester United, che io voglio il meglio per il Manchester United ed è per questo che sono tornato, perché amo questo club. Ma i tifosi dovrebbero anche sapere che ci sono situazioni all’interno del club che gli impediscono di raggiungere il massimo livello, dove sono City, Liverpool e ora anche Arsenal. È dura, sarà dura per lo United essere al vertice nei prossimi 2-3 anni”.

    Guarda la galleryCristiano Ronaldo, le parole contro Ten Hag e lo United sui giornali di tutto il mondo

    Ronaldo: “Rooney è geloso di me”

    “Perché Rooney mi critica? Non capisco, forse è geloso perché io sto ancora giocando ad alto livello e lui ha smesso a 30 anni, non dirò che sono più bello di lui, cosa che è vera. È difficile ascoltare tutte quelle critiche da gente che ha giocato con te. Come Gary Neville. La gente può avere la propria opinione, ma non sa cosa succede in allenamento o nella mia vita. Dovrebbero ascoltare anche il mio punto di vista. È facile criticare, non so se per il loro lavoro in tv devono criticare per forza per essere più famosi. E penso che approfittino del mio nome, perché non sono stupidi. Sono la persona più seguita del pianeta, non è una coincidenza. So che devo accettare critiche e elogi, ma non è bello sentire critiche così pesanti da gente che è stata in uno spogliatoio con te. È un po’ deludente. Rooney in particolare. Sei mesi fa, un anno al massimo è venuto a casa mia a prendere i suoi figli e ha invitato il mio ad andare a giocare a calcio a casa sua. Persone come lui non le capisco proprio. Forse vogliono essere sulla copertina di un giornale, o sperano di ottenere un nuovo lavoro. Sia lui che Neville non sono miei amici. Sono stati colleghi, abbiamo giocato insieme, ma non andrò certo a cena con loro”.

    Guarda la galleryRonaldo perde la testa: rissa in campo da capitano!Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Ronaldo, un milione di multa e l'addio: c'è l'idea Chelsea

    L’uscita di scena, l’attimo in cui il sipario si chiude per l’ultima volta, rappresenta da sempre uno degli aspetti più delicati e complicati di una qualsiasi carriera, soprattutto quando al di là della grande tenda che separa il pubblico dai protagonisti, illuminato dalle luci di scena, vi è qualcuno che ha avuto l’onore e l’onere di avere il mondo ai propri piedi. Dire addio, rinunciare all’idea di primeggiare in ciò che meglio si sa fare è complicato per tutti. A maggior ragione per chi ha trascorso buona parte della propria vita a nutrire il proprio ego con elogi, incensamenti e lusinghe. Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro, non è nato ricco e famoso, ma si è sin da ragazzino abituato all’idea di essere un predestinato. Il portoghese, in 20 anni di carriera, è riuscito a superare anche le sue più rosee e ambiziose aspettative, segnando un’epoca calcistica e mettendo insieme record che difficilmente qualcuno riuscirà a battere.

    Verso la seconda fase

    Ego spropositato il suo, che però, a differenza di altri, ha sempre saputo trasformare anche le parole e gli atteggiamenti più intrisi di tracotanza in fatti concreti, misurabili e, soprattutto, celebrabili. A 37 anni (38 a febbraio), il fuoriclasse portoghese sta, però, scegliendo la strada più tortuosa per uscire di scena da quel mondo di cui si sente ancora un protagonista assoluto. E, probabilmente, lo sarebbe davvero se per una volta riuscisse a mettere il gruppo, la squadra, il collettivo, un gradino sopra al campione, al fenomeno, al fuoriclasse. Invece, no. La strada da lui scelta per costruirsi il percorso che dovrà portarlo verso quella inevitabile seconda fase della sua vita è ancora una volta Ronaldo-centrico. È lui che decide, è lui che sceglie, è lui che, se le cose non vanno come vorrebbe, gira le spalle a tutti e porta via il pallone. Lo ha fatto alla Juve nell’agosto del 2021, in un ambiente in cui era celebrato come un Dio in terra. Lo sta facendo allo United, in modo più veemente, clamoroso e rumoroso. Dopo aver disertato la prima parte della preparazione atletica, abbandonato lo stadio a gara in corso, rifiutato di entrare in campo in una gara di Premier e per questo essere stato messo fuori rosa, nelle scorse ore CR7 ha deciso di rompere irrimediabilmente e clamorosamente con tutto l’ambiente United.

    Guarda la galleryDa Ronaldo disoccupato a CR7 con la valigia: meme social dopo l’intervista contro lo United

    L’intervista e le conseguenze

    L’intervista rilasciata a Piers Morgan, in un momento tutto sommato positivo per la squadra, è una consapevole e studiata dichiarazione di guerra che ha squarciato di netto le già flebili speranze di vederlo indossare ancora i colori dei Red Devils. «Mi sento tradito dal Manchester United, mi hanno reso una pecora nera. Non rispetto ten Hag, perché lui non ha mai mostrato rispetto per me. Se tu non rispetti me, io non rispetterò mai te», ha detto CR7, attaccando frontalmente il nuovo tecnico. Un danno d’immagine incalcolabile per un club che è anche uno dei marchi più celebri del mondo del calcio: «Da quando Sir Alex Ferguson se n’è andato, non ho visto evoluzioni nel club. Niente è cambiato. I progressi sono stati zero». E poi: «Un club con queste dimensioni dovrebbe essere in cima all’albero e purtroppo non lo è». Il club ha fatto sapere che “valuterà la propria risposta una volta accertati i fatti”: le voci che arrivano da Carrington parlano di un ten Hag comprensibilmente furioso e di una multa salatissima in arrivo (un milione di sterline).

    Guarda la galleryCristiano Ronaldo, le parole contro Ten Hag e lo United sui giornali di tutto il mondo

    La parte successiva del piano: una nuova squadra per CR7

    Intanto, è già iniziata la seconda parte del piano: trovare una nuova squadra in cui poter continuare a migliorare i propri record. In cima alle preferenze di CR7 vi è il Chelsea. In estate fu Tuchel a fare in modo che la pazza idea del nuovo boss dei Blues, Todd Boehly, non diventasse realtà. Ora che il tedesco non c’è più, la sensazione è che il clamoroso passaggio possa davvero concretizzarsi. Una nuova tappa, una nuova maglia, altri compagni di squadra e nuovi tifosi. Ma questo conta poco. Perché quando ci si abitua a guardare il mondo esclusivamente attraverso uno specchio l’unica immagine in grado di vedere è la propria.

    Sullo stesso argomentoIntervista Cristiano Ronaldo: come ha reagito il Manchester UnitedPremier LeagueIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO