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    McKennie a cuore aperto per la Juve: “Ho deluso alcune persone, poi quei dubbi…”

    “Sto bene, sì… Ho avuto qualche problema nelle ultime quattro settimane, da dopo la partita contro il Torino. Ma d’altra parte un po’ tutti i giocatori della squadra hanno avuto qualche fastidio. Alla fine però dobbiamo fare il nostro lavoro, essere preparati e sacrificare tutto per vincere le partite. Daremo sempre il massimo per fare sempre risultato”. Sono le parole del centrocampista della Juventus Weston McKennie, intervistato da Sky Sport, dopo essere stato costretto ad abbandonare in anticipo il ritiro della nazionale statunitense e in vista del Derby d’Italia contro l’Inter, in programma domenica sera all’Allianz Stadium di Torino.
    McKennie: “E’ stato bello tornare”
    Durante l’intervista, il centrocampista statunitense ha parlato così del suo ritorno in maglia bianconera: “Ho lasciato la Juventus durante la sessione invernale di mercato dello scorso gennaio e sono andato a Leeds. Sento di aver deluso alcune persone ma quando sono tornato ho capito che aver vissuto quel tipo di esperienza era stato importante, che mi fosse capitato proprio quello in quel momento della carriera. Quando sono tornato era quindi un po’ come fosse la prima volta, come se nelle prime partite nessuno sapeva chi fossi o avesse dei dubbi su di me o fosse contro di me. Questo è stato importante perché mi ha dato una certa voglia di riscatto. Ed è in questi momenti che do il meglio. Quando devo dimostrare quello che valgo, che merito di stare in un certo posto. E’ stato bello tornare e riassaporare quelle sensazioni”. LEGGI TUTTO

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    McKennie “allenatore” Juve: le indicazioni a Kean e Weah contro il Toro

    Weston McKennie si fa sentire in campo durante il derby tra Juventus e Torino. Il centrocampista americano, protagonista di un ottimo avvio di stagione, è stato uno dei giocatori più coinvolti nel primo tempo della sfida. Schierato nel ruolo di mezzala destra, il centrocampista ha lasciato il posto sulla fascia a Weah e si è fatto sentire con i compagni in due occasioni, caricando la squadra.
    McKennie, i consigli a Kean e Weah
    Inizialmente ha chiamato a colloquio Moise Kean durante una pausa di gioco, ma non solo. Successivamente lo statunitense ha dettato i movimenti al suo connazionale sulla fascia destra, invitandolo a tagliare dentro sfruttando così il suo movimento ad uscire. Indicazione decisamente utile: in questo modo Timothy ha costretto il suo avversario granata a commettere un fallo da cui poi è nata un’occasione per i bianconeri su calcio piazzato. Sul finale della prima frazione di gara, infine, è andato a saltare per provare a colpire il pallone di testa ma è caduto male sbattendo il ginocchio. Dopo essere rimasto a terra e aver lasciato la Vecchia Signora in dieci per un paio di minuti, McKennie è tornato in campo nonostante il dolore. LEGGI TUTTO

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    Marchegiani esalta McKennie e consiglia Allegri: “La Juve ha un problema”

    “C’erano diverse assenze nella Juventus. Sugli esterni è molto strano perché Allegri era partito con Cambiaso e Weah che sembravano dessero più imprevedibilità, adesso è tornato McKennie che è un soldato e dall’altra parte Kostic che però è vero, dà sempre l’impressione di poter fare qualcosa in più rispetto a quello che fa, l’anno scorso ha fatto un periodo in cui chiunque aveva davanti metteva la palla in mezzo”. Ospite negli studi televisivi di Sky Sport, l’ex portiere di Lazio e Nazionale Luca Marchegiani ha commentato le recenti scelte del tecnico della Juventus Massimiliano Allegri sulle corsie esterne nel classico 3-5-2.
    Su McKennie, Kostic e Chiesa
    “McKennie ha fatto due-tre partite bellissime ed è stato anche decisivo, ma alla fine McKennie è McKennie. Kostic e Chiesa incompatibili? Se a Chiesa gli togli la possibilità di partire dall’esterno lo cambi, io Chiesa è l’unica cosa che non toccherei in questo momento. Non credo che se Chiesa si defila un po’ Kostic non può più giocare”, conclude Luca Marchegiani. LEGGI TUTTO

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    Juve, Weah e McKennie pilastri Usa: titolari nel poker all’Oman

    MINNESOTA (STATI UNITI D’AMERICA) – Nella notte italiana, gli Stati Uniti hanno battuto con un netto 4-0 Oman in amichevole. Dopo il 3-0 contro l’Uzbekistan, la nazionale di Berhalter rifila il poker ai malcapitati avversari. Partono entrambi titolari i due juventini McKennie e Weah – i bianconeri sfidano la Lazio all’Allianz Stadium sabato alle 15 -, con il primo che rimane in campo per tutto il match e il secondo sostituito dopo 80’. Nell’undici di partenza anche il milanista Pulisic – i rossoneri saranno impegnati nel derby sabato alle 18 -, la cui partita, però, dura solo 48’. 
    Usa-Oman 4-0: la partita
    Andando al match, a sbloccare il risultato poco prima del quarto d’ora è l’attaccante del Monaco Balogun, finito nel mirino dell’Inter in estate. L’Oman resiste un’ora, poi cade sotto i colpi statunitensi: raddoppio di Aaroson, compagno di Leonardo Bonucci all’Union Berlino, entrato da poco proprio al posto di Pulisic, e tris del 20enne del Psv Eindhoven Ricardo Pepi. A fissare il punteggio sul definitivo 4-0 è poi l’autorete di Al Breiki all’81’.  LEGGI TUTTO

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    McKennie sembra Zidane, Weah-gol alla Cuadrado: la Juve trascina gli Usa

    SAINT LOUIS (STATI UNITI D’AMERICA) – È una vittoria firmata Juve quella degli Usa contro l’Uzbekistan. Nell’amichevole giocata al Citypark di Saint Louis, la nazionale di Belhalter piega con un netto 3-0 gli avversari. La gara si sblocca dopo appena 4′ grazie a una doppia giocata del duo bianconero McKennie-Weah: cross di Pulisic e controllo sensazionale in area di rigore del centrocampista che si destregia tra una serie di avversari, attende l’arrivo del compagno e lo serve; l’esterno, senza pensarci due volte, calcia di prima intenzione e infila la sfera tra palo e portiere con un bellissimo diagonale.

    McKennie e Weah come Zidane e Cuadrado

    Una giocata alla Zidane quella di McKennie, che va a intercettare la palla altissima e ubriaca diversi difensori in marcatura prima di scarica per il compagno che, come il Cuadrado dei tempi migliori, arriva in corsa e scaraventa il destro in rete. Grandissima sintonia che fa già sognare i tifosi della Vecchia Signora. Tornando al match, gli Usa rendono il parziale ancor più rotondo nel finale segnando nel recupero il raddoppio con Pepi e il tris finale con il milanista Pulisic dal dischetto.  LEGGI TUTTO

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    Juve: il bianco e il nero. Dopo 270 minuti, cosa va e cosa non va

    Prima sosta del campionato, prima analisi: cosa ha funzionato bene e cosa meno nella Juventus in queste prime tre giornate? Ha funzionato l’attacco: la squadra di Allegri ha segnato sei gol in due partite (più tre annullati per fuorigioco minimi) ed è la terza formazione della Serie A per xGol creati (il dato che indica, sulla base di dati statistici storici relativi a tipo di conclusione, distanza, posizione ecc., quante reti una squadra dovrebbe aver segnato in base ai tiri fatti). Al di là dai dati, è evidente la crescita – anche nell’atteggiamento – di Chiesa e Vlahovic, che si sono chiaramente lasciati alle spalle i problemi fisici e stanno affinando l’intesa: intesa che presenta ancora ampi margini di crescita. LEGGI TUTTO

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    Juve, allenamento a Ferragosto. Alessandria ultimo test prima dell’Udinese

    La lunga estate contraddistinta da allenamenti e amichevoli è terminata. Anzi no. La Juventus è attesa ancora da un’ultima fatica preparatoria all’esordio in campionato contro l’Udinese: alla Continassa, alle ore 10.30 di mercoledì 16 agosto, si presenterà l’Alessandria, realtà ancora largamente incompleta di Serie C. Test a porte chiuse, perché Massimiliano Allegri vuole provare uomini, schieramento e movimenti da proporre poi alla Dacia Arena. Dunque, sgambata congiunta lontana dal pubblico, diversamente dall’ultimo duello contro l’Atalanta. LEGGI TUTTO

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    Inter-Juve, McKennie in visita: da Danilo a Chiesa, abbracci per tutti!

    MILANO – La Juventus si appresta a giocare questa sera (20:45) il “Derby d’Italia” a San Siro contro l’Inter ed un ex bianconero ha fatto visita ai giocatori di Allegri prima della partita. Sul profilo Twitter della Juventus c’è la didascalia “Ospite a sorpresa a pranzo, ciao Wes!” ovvero Weston McKennie. Il giocatore statunitense, in visita a Milano, ha salutato tutti i giocatori con anche strette di mano “personalizzate”, come quella con Di Maria, più abbracci a Danilo, Chiesa, Locatelli e Bonucci dando il suo in bocca al lupo in vista della partita di stasera contro i nerazzurri ai quali McKennie segnò anche un gol durante la finale della Supercoppa 2021 persa 2-1. L’americano ha lasciato la Juventus durante la finestra del mercato invernale per il Leeds United in Premier League con la formula del prestito oneroso fino al termine della stagione con diritto di riscatto. Rumors riportano che i Peacocks non sembrerebbero intenzionati a riscattare McKennie a fine stagione ma, allo stesso tempo, ci sarebbe l’interessamento sempre in Premier da parte dell’Aston Villa. LEGGI TUTTO