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    Roma, Dybala ko: ecco quanto rischia di restare fuori

    ROMA – La Roma è in ansia per Paulo Dybala. L’ecografia svolta dall’argentino ex Juventus ha confermato la lesione al quadricipite femorale della coscia sinistra, accusato nella gara di ieri col Lecce, e si sottoporrà ad una risonanza magnetica tra 24-36 ore, non appena si ridurrà il versamento: la Joya, con tutta probabilità, sarà out per un periodo compreso tra le 4 e le 8 settimane e salterà le super sfide con Napoli e Lazio. Stamane, chi era vicino a Paulo raccontava di un calciatore più sereno rispetto a quello ripreso ieri dalle telecamere, quasi in lacrime, mentre abbandonava il terreno di gioco: l’esito dell’ecografia, però, spegne di fatto ogni entusiasmo. Anche l’Argentina resta con il fiato sospeso, perché al Mondiale mancano 40 giorni.Guarda la galleryDybala infortunato, l’affetto dei tifosi Juve: “Forza Paulo”Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Roma, caso Zaniolo: Nicolò ci ricasca, Mourinho lo difende

    Ci sono primati di cui i calciatori farebbero a meno. E’ il caso di Nicolò Zaniolo che con il cartellino rosso di giovedì sera nei minuti finali di Roma-Betis diventa il secondo italiano ad aver collezionato il maggior numero di espulsioni (3) dal 2018 in poi. Un podio che condivide con il compagno di squadra Gianluca Mancini, sul gradino più alto e già a quota quattro, ma con una sostanziale differenza rispetto al centrale giallorosso perché le espulsioni di Zaniolo sono quasi sempre state figlie di isterismi e nervosismo. Un limite caratteriale che nei quattro anni di Roma e Serie A non è riuscito a smussare e che puntualmente si ripresenta come successo in Europa League, con la squadra che va sotto 2-1 a pochi minuti dalla fine della partita e Nicolò che perde le staffe subito dopo provando a scalciare da dietro Alex Moreno. Morale della favola: review al Var, cartellino rosso e ulteriore beffa data dal fatto che sarà costretto a saltare la gara decisiva del girone tra sette giorni a Siviglia. Sarà l’ottavo match saltato per squalifica da quando è arrivato in giallorosso, un trend che a Trigoria vogliono invertire visto che in 117 partite disputate con la Roma sono più le ammonizioni (34) delle reti (22). Nicolò, inoltre, è stato anche il giocatore offensivo più sanzionato in assoluto (9 gialli e due rossi, appunto), oltre quello a cui hanno fischiato più falli in totale (47).
    Precedenti e Nazionale
    Insomma, un rapporto spesso conflittuale e fatto di polemiche nei confronti dei direttori di gara che puntualmente costa caro al 22 giallorosso. Perché l’espulsione di giovedì è solo l’ultima di un problema con radici più profonde e che già nella passata stagione era sfociato in altre due espulsioni. La prima delle quali all’esordio con la Fiorentina il 22 agosto per colpa di un doppio giallo (il primo grave, il secondo per un fallo tattico che ha fatto discutere), mentre l’altra alla ventiquattresima contro il Genoa in circostanze simili a quelle di giovedì con il Betis. A pochi minuti dallo scadere, infatti, segna il gol dell’1-0 che avrebbe consegnato ai giallorossi la vittoria, salvo poi vederselo annullare dal Var per un pestone precedente di Abraham a un avversario. L’azione successiva è quella incriminata, con Zaniolo nervoso per la decisione arbitrale precedente che continua a contestare fin quando il direttore di gara non può esimersi dallo sventolargli davanti alla faccia il cartellino rosso. Gesti isterici, reazioni e atteggiamenti che non fanno bene a quello che potrebbe essere un potenziale crack del calcio italiano e che spesso gli sono costati anche delle critiche da parte del ct dell’Italia. Nell’ultima tornata di convocazioni azzurre, ad esempio, è rimasto escluso e nonostante Mancini non abbia fatto il nome di Nicolò, quando dice che «la porta della Nazionale è sempre aperta anche a chi si è comportato male, basta chiedere scusa», il riferimento è anche a Zaniolo. Mourinho dal canto suo continua a difenderlo, ribadendo come non sia un cattivo ragazzo. I limiti caratteriali, però, restano e stanno diventando un problema, sia per lui che per la sua Roma.
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    Roma, Mourinho: “Loro più qualità ma noi più opportunità, fa male”

    ROMA – Serata di Europa League amara per la Roma di Josè Mourinho sconfitta in casa dal Betis Siviglia per 2-1. Per i giallorossi si tratta della seconda sconfitta in 3 partite nel Gruppo C occupando il 3° posto (3 punti) a -1 dal Ludogorets, queste le parole dell’allenatore portoghese al termine del match ai microfoni d Sky Sport: “Loro con più qualità tecnica di noi, specie primo tempo. Loro con più qualità ma noi con più opportunità ecco perché fa male. Ci hanno messo in difficoltà nel primo tempo ma le occasioni più clamorose le abbiamo avuto noi come quella di Cristante nel secondo tempo. Il pareggio sarebbe stato il risultato più logico – aggiunge – Stiamo parlando di una squadra stanca nel secondo tempo, Matic è uscito a pressare e Spinazzola no. e loro hanno trovato spazio dietro. Penso che l’errore sia della stanchezza, non penso di altro. però cosi il sapore è duro, la squadra non si meritava di perdere”.
    Sull’espulsione di Zaniolo e la situazione del girone
    Nicolò Zaniolo è stato espulso negli ultimi minuti di gara dopo la segnalazione dell’assistente all’arbitro, Mourinho: “L’espulsione di Zaniolo non ho visto, ma l’assistente era davanti, è un peccato che non ha visto il 2° giallo di Pezzella davanti ai suoi occhi. In questo momento il 1° posto non è obiettivo, l’obiettivo è finire secondi con il rischio dio affrontare una squadra importante dalla Champions. Se mi chiedessero cosa preferirei tra chiudere 2° ed affrontare una squadra di Champions o arrivare 3° e tornare in Conference, ti dico che voglio proseguire in questa  manifestazione”.
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    Inter-Roma 1-2, Mourinho soffre ed esulta dal pullman: “Grandi p***e”

    MILANO – “Vai ragazzi, grandi palle”. Questo il commento di José Mourinho alla prestazione della sua Roma, capace di sbancare San Siro superando in rimonta (1-2) l’Inter di Simone Inzaghi. Parole pronunciate davanti alla tv nel pullman giallorosso, da dove lo squalificato tecnico portoghese (sostituito in panchina dal suo vice Salvatore Foti) ha seguito il match postando poi delle storie su Instagram al termine della partita, quando ha potuto finalmente esultare con un urlo liberatorio e raggiungere poi i suoi ragazzi negli spogliatoi dello stadio Meazza.
    Inter-Roma 1-2: statistiche e tabellino
    Orgoglio Mancini
    “Oggi ci sentivamo più forti anche dopo aver preso il gol – dice invece Gianluca Mancini nel post partita ai microfoni di Dazn -. Dopo la partita persa con l’Atalanta, facendo la partita migliore della stagione, siamo venuti qui a giocarcela. Siamo rimasti compatti e uniti soffrendo contro una grande squadra. All’inizio non siamo andati a prenderli alti, ma non l’avevamo preparata così. Infatti dalla panchina ci richiamavano, poi dopo il gol siamo stati più aggressivi. È un nostro limite su cui dobbiamo migliorare”.
    Guarda la galleryDimarco illude Inzaghi: rimonta Roma con Dybala e Smalling, Inter ko
    La mossa di Mourinho
    Il difensore parla poi della formazione senza attaccanti schierata da Mourinho (squalificato e sostituito in panchina da Foti): “Abbiamo lavorato insieme solo venerdì, ma il mister l’aveva nascosta anche a noi. Abbiamo un parco attaccanti fortissimo e sappiamo che chiunque gioca può fare bene. Quando vuoi raggiungere certi obiettivi – sottolinea ancora Mancini – devi avere una rosa pronta a dare il massimo sempre”.
    La gioia di Smalling
    Al settimo cielo anche l’altro difensore Smalling, autore nella ripresa del gol vittoria dopo quello del pareggio segnato da Dybala prima del riposo: “Sono molto felice per la vittoria – dice l’inglese ai microfoni di Dazn -, questa partita era troppo importante e dobbiamo continuare così perché giovedì ne abbiamo un’altra. Tutti hanno corso e lottato fino all’ultimo minuto con grande spirito di squadra, siamo forti e abbiamo grandi obiettivi da raggiungere. E io spero di continuare a fare altri gol”.
    Guarda la gallery”Dybala e il classico gol dell’ex all’Inter”: i social non perdonano!
    Solo crampi per Dybala
    Non preoccupano intanto le condizioni di Dybala, che nella ripresa ha lasciato il posto a Abraha, La sostituzione della Joya, nel match a San Siro con l’Inter, era già programmata da Mourinho ma è stata solo accelerata per via de crampi. Nessun affaticamento muscolare per l’argentino e da Trigoria non filtra preoccupazione nemmeno per le condizioni di capitan Pellegrini, uscito per un semplice fastidio muscolare. Il tecnico giallorosso ha intanto concesso un giorno di riposo alla squadra, che riprenderà ad allenarsi lunedì (3 ottobre).
    Guarda la galleryDybala, dalla Juve alla Roma sempre gol all’Inter: mask e gioia FOTOIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Mourinho: “La Roma non ha fatto niente di straordinario”

    ROMA – “Dybala ha fatto il primo gol, ma la squadra nel secondo è entrata con un atteggiamento diverso. Nel primo tempo non abbiamo sfruttato la superiorità numerica. Volevamo segnare uno o due gol subito e poi continuare a pressare alto. Mi dispiace per loro che hanno iniziato la partita con un’espulsione. Come allenatore ho già vissuto situazioni simili ed è dura giocare in 10 contro 11. Loro sono ben organizzati, la gara non era facile ma non c’è niente di straordinario oggi da parte nostra”: è l’analisi del tecnico della Roma José Mourinho, ai microfoni di Sky Sport, dopo la vittoria per 3-0 con l’HJK Helsinki.
    Mourinho: “I talenti della Roma devono essere più cattivi”
    “Una qualità importante è nascondere al massimo le difficoltà. Ed è quello che cerco di fare. E’ troppo facile dire come deve giocare una squadra. Le difficoltà ovviamente le abbiamo, dobbiamo migliorare la costruzione. I talenti che abbiamo davanti devono essere più cattivi. Parlo anche di Belotti, che ha fatto un paio di giocate di tacco. Ora c’è il Betis che è una squadra molto forte e si può decidere molto del girone. Zaniolo? Si può prendere delle responsabilità, va in uno contro uno e può giocare in tante zone del campo. E’ un ragazzo generoso e capace di pressare”, conclude Mourinho.
    Guarda la galleryDybala incanta, primo gol di Belotti: la Roma travolge l’HelsinkiIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Roma, Mourinho: “Zaniolo non ha avuto tranquillità, peccato abbia un solo Pellegrini”

    ROMA – “Dell’Helsinki mi ha attratto molto l’allenatore, anche per lo stile di gioco. Mi piace la squadra, ho fatto l’analisi del match e li sto studiando da lunedì dopo la gara contro l’Empoli. Sono una squadra molto organizzata, hanno bellezza nella loro espressione di gioco. Con il Real Betis hanno perso ma è un risultato falso, questo significa che la qualità del calcio del Nord sta cambiando. Le squadre sono ben organizzate, il livello tecnico è migliorato, fisicamente ci sono sempre. La partita è difficile, magari la gente pensa sia facile ma non lo è”. Il tecnico della Roma José Mourinho, nella conferenza stampa alla vigilia del match valido per la seconda giornata della fase a gironi di Europa League, mette in guardia i suoi calciatori: “Un piano B in difesa? Dei tre, ne giocheranno due. Lascio aperto il Piano B”.
    Mourinho su Zaniolo
    “Zaniolo domani gioca: è stato un infortunato senza tranquillità, voleva tornare il più presto possibile, ha lavorato forte con i medici, con i preparatori atletici, voleva stare a disposizione. Lunedì voleva rischiare, anche la partita voleva essere a disposizione. Ho deciso di cambiare dopo il 2-1, domani giocherà ma non so se avrà i 90′. Sono sicuro che sarà a un livello alto, ha molta motivazione ed è pieno di fiducia. Stava giocando molto bene prima dell’infortunio”.
    Mourinho su Pellegrini
    “L’anno scorso ho parlato di tre Pellegrini, può fare tre ruoli diversi molto bene. È un giocatore che può fare tutto, è un peccato averne solo uno. Cerchiamo di dargli il ruolo o i ruoli dove si sente meglio, normale che non possa fare tutto insieme. La squadra è la cosa più importante e Lorenzo sa come capitano che la squadra è la cosa più importante, lui ha un’importanza totale in questa squadra. È un giocatore super importante per noi”.
    Mourinho su Camara
    “Camara non può giocare 90′. Quando è arrivato, non giocava dalla gara contro lo Slavia Praga ed era passato un mese. Non ha lavorato al meglio quando è arrivato perché aveva delle difficoltà fisiche. Sta imparando il nostro modo di giocare e il ruolo dei nostri centrocampisti, ma domani giocherà”.
    Mourinho su Bove e Svilar
    “Gioca Rui Patricio, non mi piace la competizione. Svilar è un portiere di tanta qualità e ogni tanto giocherà ma non domani, non significa che giocherà tutte e sei le partite di Europa League. Bove sta crescendo, ricordo che quando sono arrivato era in Primavera. È un ragazzo intelligente, prende le cose in maniera seria e sta migliorando. Ogni opportunità che arriva la prende, che sia da titolare e che sia un minuto. Non so se farà come Zalewski l’anno scorso, è difficile da dire, però sta crescendo”.
    Mourinho sui rigoristi della Roma
    Sui calci di rigore: “Decidiamo sempre prima della partita, abbiamo una prima, una seconda e una terza scelta. Chiaramente, il calciatore deve sentire la fiducia e se sta bene per tirare, in caso dà l’opportunità a un altro compagno. Ogni partita c’è il primo che nell’ultima era Pellegrini, poi domani sarà ancora lui”.
    Mourinho: “La Roma dovrebbe giocare sempre come col Tottenham”
    “Il Tottenham è la squadra più forte affrontata questa estate e in questa stagione. Abbiamo giocato contro una squadra molto poderosa e non abbiamo avuto problemi difensivi. Il focus spesso è sulla responsabilità del singolo. Siamo stati sempre in controllo della situazione in quella partita, per questo è una gara che tengo in considerazione. Per 90′ non ho visto quell’atteggiamento nelle altre partite”.
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    Roma, Mourinho non ci sta: “Sconfitta immeritata, ci va tutto storto”

    RAZGRAD (BULGARIA) – “Non meritavamo di perdere”. Mastica amaro José Mourinho dopo il ko della sua Roma, sconfitta 2-1 sul campo del Ludogorets al debutto nel Gruppo C di Europa League. “Non voglio dire che abbiamo fatto una partita fantastica – ha spiegato il tecnico portoghese dopo il match -, però mi sembra più che sufficiente per vincere o come minimo non perdere ma ultimamente ci va tutto storto”.Guarda la galleryEsordio amaro per Mourinho: Roma ko in casa Ludogorets
    L’omaggio di Mou alla regina Elisabetta
    C’è rammarico nelle parole dello ‘Special One: “Prima del loro gol siamo stati noi ad avere le opportunità , dopo il loro gol abbiamo avuto una grande reazione. È arrivato il pareggio ma poi hanno fatto un altro gol. Colpa della difesa? Non mi piace parlare di reparto difensivo. È la squadra che difende, non sono 3-4 giocatori che lo fanno – ha sottolineato l’allenatore giallorosso -. Per la verità il secondo gol è conseguenza dell’emotività, di una squadra che pareggia e vuole continuare a giocare e attaccare per vincere. Il secondo gol viene fuori contesto, ma la verità è che trasforma il pareggio in una sconfitta. In un girone chi vince la prima partita sta in una posizione più confortevole, chi perde ha più pressione ma dobbiamo andare avanti: la settimana prossima giochiamo in casa con l’Helsinki, dobbiamo fare tre punti”. Mourinho manifesta infine il suo cordoglio per la scomparsa della regina Elisabetta. “Mi dispiace tanto, non sono uno straniero in Inghilterra, è casa mia e lì c’è la mia famiglia. Invece di dire maestà io dico signora – ha concluso il portoghese che in Premier League ha allenato Chelsea, Manchester United e Tottenham – e penso che non esista nessuno che non abbia rispetto per questa grandissima signora”.
    Europa League, risultati e calendario
    Europa League, le classifiche dei gironi
    Guarda la galleryÈ morta la regina Elisabetta: il mondo dello sport le rende omaggioIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, l'illusione Juve. Abraham pareggia ed esulta solo la Roma

    TORINO – Una Juventus a due facce pareggia 1-1 in casa con la Roma. Bella e vivace, corta e fulminea in avvio, con un gol strepitoso di Dusan Vlahovic su punizione sotto la traversa. Poi, è una Signora distratta e senza energie. Cala il ritmo e la squadra di Allegri perde mordente: così il cobra Abraham colpisce e pareggia. Anche il debutto di Milik in maglia bianconera non basta a raccogliere tre punti che valevano tantissimo. Troppo ondivago il centrocampo, troppi infortuni (questa volta Rabiot) e poche risorse quando il match va risolto. Kostic ancora non punge, Cuadrado brilla poco e sbaglia qualcosa. Manca sostanza, alla fine, per dominare e tenere la Roma. Una Joya a metà, si potrebbe dire. Quella che resta sospesa… Per entrambe le squadre. Ma alla fine gioisce di più Mou di Max. E la Juventus in classifica comincia a perdere troppi punti. Non basta, in campionato e in Champions sarà peggio: serve l’uomo che dia idee, Leandro Paredes, e serve che rientrino Angel Di Maria e Paul Pogba. Solo con loro si farà la differenza, altrimenti sarà sofferenza. Con tutti. E Dybala? Piazza l’assist, esce applaudito. Il suo l’ha fatto. La Juve, invece, resta sospesa nel limbo.
    LE SCELTE Allegri schiera una retroguardia brasiliana con Danilo al centro con Bremer e Alex Sandro a sinistra (in tribuna Matheus Bachi e Fabio Mahseredjian, due emissari del ct verdeoro Tite, venuti soprattutto per vedere da vicino Gleison). In mezzo punta su Miretti con Locatelli e Rabiot; davanti Kostic e Cuadrado con Vlahovic, Milik parte dalla panchina. Mourinho inserisce Matic con Cristante e mette Dybala e Pellegrini alle spalle di Abraham.
    FULMINE DUSAN Atmosfera elettrizzante allo Stadium e primo coro della Sud bianconera per la Joya: «Dybala sotto la curva». Ovazione per l’argentino alla lettura delle formazioni, fischiatissimi gli altri giallorossi e Mourinho in particolare. Tra il portoghese e Allegri un grande abbraccio, prima della contesa che vale molto, in questo avvio di stagione. Al 2′, dopo un avvio frenetico, la Juve passa con Vlahovic su punizione pennellata (bravo Cuadrado a prendersi il fallo da Matic): un sinistro sotto la traversa da grande bomber. Golazooo di Dusan e lo Stadium esplode. Atteggiamento aggressivo dei bianconeri e anche Kostic ci prova. Bremer va in pressione: la squadra è molto alta, trascinata dal pubblico sugli spalti. Il primo giallo è per Locatelli che sbarra la strada a Dybala. Si scaldano gli animi, lo stadio è una bolgia con decibel a mille. All’1 Alex Sandro da lontano la mette a lato di poco. Spinazzola dall’altra parte è una… spina nel fianco, a fasi alterne. Rui Patricio di mano in allungo sventa un pericolo. Insomma, un batti e ribatti notevole. Clamoroso contropiede Juve al 16′, condotto da Miretti: al tiro ci va Cuadrado, ma Rui Patricio ribatte. Miretti ha personalità: pulisce palloni e conduce le danze in avanti, giocando in verticale, sempre; pure Rabiot è in giornata. Al 25′ altra fuga di Vlahovic, poi da Cuadrado a Locatelli che con un tiro a effetto piazzato raddoppia. Il Var annulla però per fallo di mano di Dusan; giusto così. Matic in mezzo fa a sportellate. Splendido Kostic per Miretti: Smalling in angolo. Su punizione Cuadrado impegna Rui Patricio, ma è centrale. Il secondo calcio da fermo del match di Vlahovic va in curva, occasione sprecata. Giallo anche per Cristante su Rabiot. E finisce un bel primo tempo sul punteggio di 1-0 per la Juve.
    ABRAHAM COLPISCE Mou cambia: dentro El Shaarawy e Zalewski. L’avvio è bianconero. Poi la Roma alza il baricentro: bel duello Bremer-Abraham. Minuto 53: Cuadrado scappa ma tira male, dentro l’area. Rabiot si ferma e chiede il cambio (si tocca la coscia). Entra Zakaria. Le squadre rifiatano un po’, d’altronde il ritmo è stato notevole e la Juve controlla per come può. Abraham è pericoloso, costantemente. Szczesny c’è. Ma pochi secondi e l’inglese pareggia, al 69′. Grande assist volante di Dybala (il cinquantesimo in A) e Stadium ammutolito. La Juve prova a reagire con Zakaria, i giallorossi sono pronti a scattare. Adesso ogni risultato è possibile, la gara è apertissima. Fuori Miretti e Cuadrado, dentro Milik, all’esordio, e McKennie. Esce anche la Joya, tra applausi e fischi. Ora la squadra di Allegri rischia e tanto, con le folate giallorosse. Al minuto 83 il finimondo in area Juve: roba da Var. esce Locatelli, ecco Rovella. Quindi Kean per Vlahovic. Si va a sprazzi, con la mente annebbiata. C’è anche Chiesa a bordo campo che soffre nei minuti di recupero. E finisce così, 1-1 con i Mourinho boys contenti e i bianconeri delusi.
    Le formazioni iniziali
    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Danilo, Bremer, Alex Sandro; Miretti, Locatelli, Rabiot; Cuadrado, Vlahovic, Kostic. All. Allegri. ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, Dybala; Abraham. All. Mourinho.ARBITRO: Irrati di Pistoia
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