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    Barcellona-Napoli non si giocherà al Camp Nou: il motivo e il nuovo stadio

    Barcellona-Napoli non si giocherà al Camp Nou. I tifosi azzurri dovranno accontentarsi del Lluís Companys, per la trasferta degli ottavi di finale di Champions League (qui tutti i sorteggi). Un vantaggio? Sicuramente. Anche se molti avrebbero preferito l’emozione e il calore dello stadio storico dei blaugrana. Osimhen e compagni dovranno quindi cambiare destinazione: niente C. Aristides Maillol, il radar sarà puntato sulla collina del Montjuïc.
    Il Barcellona non gioca al Camp Nou: il motivo
    Perché la squadra di Xavi non gioca al Camp Nou? La risposta è banale: per la ristrutturazione. Un progetto da 1,5 miliardi di euro, necessario per rifare il look allo storico stadio che, a partire dal 24 settembre 1957, è sempre stato il palcoscenico della squadra catalana. Per ora il sipario è chiuso (dopo 66 anni), almeno per i giocatori. Il Barcellona sta affrontando le sfide casalinghe allo Stadio Olimpico Lluís Companys e dovrà continuare a farla per tutta la stagione e anche per l’inizio della prossima. La fine dei lavori è prevista per novembre 2024. Non è la prima volta che l’impianto viene abbellito: nel 1980 venne costruito il terzo anello, due anni prima del Mundial vinto dall’Italia. In quella circostanza, però, i catalani continuarono a giocarci dentro.  LEGGI TUTTO

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    Mazzarri: “Sono stato tutto il pomeriggio a parlare con Kvaratskhelia”

    Il Napoli è imposto al Maradona contro il Cagliari con il risultato di 2-1. I partenopei sono così tornati al quarto posto al termine di una partita difficile, commentata dopo il fischio finale da Walter Mazzarri: “Era importantissimo vincere per noi. Siamo il Napoli e oggi contavano i tre punti, altrimenti si sarebbe innescato un brutto meccanismo per una squadra che ha vinto lo Scudetto. Nel primo tempo la porta sembrava stregata. Abbiamo fatto un possesso palla quasi da record, dal punto di vista del gioco c’è poco da migliorare. Veniamo da un momento di nervosismo, era prevedibile che sarebbe stato un anno difficile per il gruppo”.
    Mazzarri: Osimhen, Kvaratskhelia e gli ottavi di Champions
    Il tecnico dei partenopei ha proseguito: “A volte sbagliamo perchè non siamo sereni, anche perchè in alcune situazioni era semplice fare gol. Oggi sono davvero contento. Kvaratskhelia? Se c’è stato un cambio di allenatore è perchè c’era qualche problema. Lui è stato tutto il pomeriggio a parlare con me, bisogna stare dietro a certi ragazzi. Oggi era più sereno, sta rientrando nella sua dimensione naturale. Sono sicuro che ci darà quello che ha dato l’anno scorso alla squadra”. Infine, sul sorteggio per gli ottavi di Champions League e Osimhen: “Anche per scaramanzia non dico niente, quando uscirà l’avversario ne parleremo. Se questa squadra riuscirà a recuperare certi valori farà bella figura con chiunque. Osimhen ha ritrovato la serenità, era importante che lui e Kvara facessero gol perchè prima erano nervosi. Avevano bisogno di tornare protagonisti”.  LEGGI TUTTO

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    Inter, Napoli e Lazio, ottavi Champions con…: “Due squadre più probabili”

    Inter, Napoli e Lazio lunedì 18 dicembre vivranno un sorteggio da brividi per gli ottavi di finale di Champions League. Le tre squadre italiane si sono qualificate da seconde e nel prossimo turno affronteranno una testa di serie, a patto che non sia una squadra che avevano già affrontato nella fase a gironi. Il calcolo delle probabilità, tra le altre cose, indica come per le squadre di Inzaghi, Mazzarri e Sarri sia più possibile incontrare una tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund.

    Champions League, il possibile incrocio Italia-Germania

    Il motivo è legato al fatto che le due squadre tedesche possono pescare tra sei squadre a testa: escludendo il Psg, il Copenaghen (già affrontate) e il Lipsia (in quanto tedesca) le tre formazioni italiane rappresentano il 50% della possibilità di incrocio Italia-Germania. Ogni incontro tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund con Inter, Napoli e Lazio è infatti probabile al 16,54%. Solo i tedeschi portano almeno una squadra sia in prima che in seconda fascia. I sorteggi sono in programma lunedì 18 dicembre alle 12 presso la Casa del Calcio Europeo di Nyon, in Svizzera. Gli ottavi di finale di Champions League si disputeranno tra febbraio e marzo. LEGGI TUTTO

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    Youth League, le qualificate agli ottavi e ai playoff: il quadro sulle italiane

    Cala il sipario sulla sesta giornata del girone di Youth League. Ormai “les jeux sont fait” e soltanto un’italiana ha staccato il pass diretto per gli ottavi di finale, il Milan, che ha chiuso al primo posto il girone nonostante la sconfitta contro il Newcastle. Per l’Inter solo secondo posto e quindi accesso ai playoff contro una delle vincenti del “percorso nazionali”. Lazio e Napoli hanno salutato la competizione.
    Youth League, i risultati 
    Il Milan gioca senza altri obiettivi e si vede, nonostante la rete del vantaggio firmata Liberali. Il Newcastle nella ripresa rimonta con le reti di Hernes, Heffernan e Parkinson. Tre punti anche per la Lazio (già eliminata prima del match), che costringono l’Atletico a passare per il playoff: decisivo il gol di Bigotti. Il Feyenoord festeggia al 96′ al termine di una sfida equilibrata contro il Celtic: apre Dobbie e raddoppia Kelly, poi però parte la rimonta con i gol di Sliti, Kraaijeveld e Groen. Conquista il secondo posto anche il Borussia Dortmund, che batte 2-0 il Psg grazie alle firme di Bamba e Teixeira. Il Porto supera lo Shakhtar e mantiene il primato: reti nella ripresa di Candè e Mora. Il Barcellona cala il tris contro l’Antwerp con Silveira, Rodriguez e Torres, ma deve accontentarsi del secondo gradino del podio. Termina 2-2 tra la Stella Rossa e il Manchester City in un match dal sapere amichevole e senza nulla in palio. Un pari (senza gol) anche tra Lipsia e Young Boys.

    Newcastle-Milan 3-1
    Borussia Dortmund-Psg 2-0
    Atletico-Lazio 0-1
    Celtic-Feyenoord 2-3
    Lipsia-Young Boys 0-0
    Stella Rossa- Manchester City 1-1
    Antwerp-Barcellona 0-3
    Porto-Shakhtar 2-0

    A seguire le qualificate agli ottavi e ai playoff. LEGGI TUTTO

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    Diretta Napoli-Braga ore 21: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Segui la diretta di Napoli-Braga su Tuttosport.com

    Dove vedere Napoli-Braga streaming e diretta tv

    Napoli-Braga, gara valida per la 6ª giornata giornata del Gruppo C di Champions League e in programma alle ore 21 allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli sarà visibile in diretta in streaming su Sky Sport (canale 253) e sulle piattaforme Now ed Infinity+. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.

    Napoli-Braga: quote e consigli sulle puntate

    Le probabili formazioni di Napoli-Braga

    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Natan; ANguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Mazzarri.A disposizione: Gollini, Contini, Ostigard, Mario Rui, Zanoli, Cajuste, Elmas, Gaetano, Zerbin, Lindstrom, Raspadori, Simeone. Indisponibili: Olivera. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno

    BRAGA (4-2-3-1): Matheus; Victor Gomez, José Fonte, Saatci, Cristian Borja; Moutinho, Vitor Carvalho; Bruma, Horta, Ricardo Horta; Banza. Allenatore: Artur JorgeA disposizione: Hornicek, Sà, Paulo Oliveira, Mendes, Marin, A. Horta, Musrati, Pizzi, Castro, Zalazar, Ruiz, Lopes, Roger. Indisponibili: Djalò, Piazon. Squalificati: Niakatè. Diffidati: Zalazar.

    Arbitro: Vincic (Slovenia). Assistenti: Klancnik e Kovacic. IV uomo: Smajc Var: Kajtazovic Avar: Dieperink LEGGI TUTTO

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    Jorge, Napoli-Braga: “C’è da fare la storia. Anche contro la Fiorentina…”

    Due vittorie consecutive in campionato è stata la medicina migliore per il Braga per preparare la gara di Champions contro il Napoli. I portoghesi hanno ancora possibilità di passare il turno ma per farlo dovranno battere gli azzurri, non basterà l’1 a 0 in virtù del risultati dell’andata (2-1 per i partenopei). I portoghesi effettueranno l’allenamento di rifinitura allo stadio Maradona proprio in serata, ma intanto ha parlato in conferenza l’allenatore dello Sporting Braga, Artur Jorge. 
    Napoli-Braga, conferenza Artur Jorge
    Artur Jorge ha analizzato la prossima sfida contro il Napoli: “Loro sono una squadra molto forte così come tutte le altre e con un ottimo allenatore. La partita di domani per noi è come una finale perché si deciderà il futuro in Champions ma anche per l’Europa League è ancora tutto aperto. Dobbiamo lottare per portare avanti la storia del Braga. Il messaggio alla squadra è semplice: dobbiamo essere ambiziosi e giocare al massimo con unità, solo così possimo vincere. Dobbiamo segnare minimo due reti, lo sappiamo e ci proveremo”.
    Sul momento: “Abbiamo vinte le ultime cinque gare e loro ne hanno perse tre, ma restano un collettivo importante e siamo consapevoli del loro valore. Conosciamo le difficoltà ma questo non toglierà la nostra ambizione”. In chiusura sulla rimonta: “L’anno scorso dovevamo ribaltare quattro gol con la Fiorentina e per poco non ci siamo riusciti. Dobbiamo giocare controllando la gara e servirà tanta attenzione”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, nessuno così male: il dato post scudetto fa preoccupare

    A Napoli non è più la sera dei miracoli. La città non mostra più le luci della vittoria e lo scudetto alzato al cielo qualche mese fa potrebbe diventare un punto di arrivo e non di partenza. Un bel ricordo. La squadra ne sta sentendo il peso? Forse. I numeri raccontano sempre qualcosa e nel caso degli azzurri non sono cose positive. Dopo quindici giornate di Serie A, quella di Osimhen e compagni è la peggior partenza di sempre dopo la vittoria di un campionato nel XXI secolo.
    Napoli fra le peggiori “scudettate”
    La differenza rispetto alla scorsa stagione vede un netto -17. Un abisso, che non può essere giustificato soltanto dall’addio di Spalletti. La squadra è quasi identica, ma non sembra avere le stesse motivazioni di un anno fa. Pancia piena? Dal 2001 a oggi nessuno era caduto così in basso dopo aver raggiunto il sole. Una sorte di sindrome da Icaro.
    IL CONFRONTO DOPO 15 GIORNATENAPOLI 22-23

    1° posto
    41 punti (13 vittorie, 2 pareggi, 0 sconfitte – Media 2.73 pt a partita)
    37 gol fatti
    12 gol subiti

    NAPOLI 23-24

    6° posto
    24 punti (7 vittorie, 3 pareggi, 5 sconfitte – Media 1.6 pt a partita)
    26 gol fatti
    18 gol subiti

    Chi completa il podio? L’Inter e la Juve, ecco le stagioni… LEGGI TUTTO

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    Cambiaso non ci crede: colto alla sprovvista dal tifoso dopo Juve-Napoli

    Un viso incredulo, genuino e spiazzato. E’ il volto di Andrea Cambiaso. Un altro simbolo della Juve, un po’ come quello di Federico Gatti con cui condivide la gavetta prima di prendersi la scena in bianconero. Testa sulle spalle, piedi ben piantati a terra e la parola lavoro come mantra da seguire per inseguire i sogni. I suoi si sono avverati vestendo la maglia della Vecchia Signora dopo esser passato dalle battaglie sui campi della D fino a quelle contro i campioni d’Italia in carica. Contro il Napoli annulla Kvaratskhelia e serve l’assist proprio al centrale: testa, cuore e, nel suo caso, gambe perché sulla destra corre avanti e indietro come un forsennato. Prestazioni in crescendo sin dalla sua prima con l’Udinese e l’apprezzamento dei tifosi ne è la dimostrazione lampante. Ma come detto sempre piedi piantati a terra, ecco perché la sua reazione è quella di un ragazzo stupito e incredulo, oltre che spiazzato dalle parole di un tifoso bianconero.
    Cambiaso, maglia autografata e reazione
    Ma cosa è successo dopo Juve-Napoli? L’esterno della Juve è andato a trovare i tifosi in mix zone per portare la sua maglia a un suo sostenitore, da qui le parole verso uno dei suoi giocatori preferiti bianconeri. Prima i saluti e poi complimenti “per come hai mangiato Kvara” a cui sono seguiti i ringraziamenti dello stesso Cambiaso che, come regalo, gli porta la sua maglia. L’autografo è doveroso, ma è qui che il tifoso spiazza il calciatore: “Questa la metto vicino a quella di Ronaldo”. La reazione è tutta da ridere: “Oh la Madonna”, ma è quella che fa capire la semplicità del ragazzo nato e cresciuto a Genova e che sta raccogliendo i frutti del suo lavoro, come lui stesso aveva raccontato sul canale Twtich della Juve. Piccoli gesti che danno l’idea di quello che sta facendo Cambiaso con la Juve. La corsa è appena iniziata e lui non ha la minima voglia di volersi fermare. LEGGI TUTTO