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    Monza-Milan, conferenza Palladino: scooter Leao, Ibra-Juve e Carlos Augusto

    Monza-Milan è alle porte. Domani, 18 febbraio, è in programma la gara valida per ventitreesima giornata di Serie A. Calcio d’inizio alle 18. Una sfida dal sapore particolare, per ovvi motivi, per Berlusconi e Galliani. Il primo a esserne consapevole è Raffaele Palladino, allenatore dei brianzoli, che nel corso della conferenza stampa di presentazione del match ha spiegato: “Non ho sentito Berlusconi, ma è normale che non può essere una partita normale sia per lui sia Galliani. Sarà una match emozionante un po’ per tutti”. LEGGI TUTTO

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    Genoa, tutti pazzi per Gilardino

    TORINO – Quel che sta facendo Alberto Gilardino al Genoa, fa pensare da più parti che il Grifone stia tenendo a battesimo un allenatore vero. Se non un predestinato, per non usare un termine abusato, quantomeno un tecnico da tenere d’occhio ma che ha tutta la stoffa per farsi strada. La sua vicenda ricorda un po’ quella in Serie A di Raffaele Palladino al Monza, entrambi promossi dalle squadre Primavera (anche se il Gila aveva precedenti esperienze su panchine di Serie C e D) e capaci di invertire subito la rotta pericolosa tracciata da chi li aveva preceduti. Certo, la B ha tutt’altri riflettori ma quel che sta facendo il Gila non va messo in secondo piano. Prima delle idee tattiche, di lui colpisce la capacità manageriale nella gestione del gruppo Genoa, a cui si dedica praticamente h24. Lo si è visto nell’unica sconfitta che ha finora rimediato, il 2-0 subìto due turni fa a Parma. Una caduta senza attenuanti, che somigliava sinistramente alle ultime di Blessin. Solo che il tedesco, quando perdeva, accampava scuse e arrivava a dare dei dilettanti ai suoi giocatori. Gilardino invece, s’è preso sulle spalle tutto il peso di quel ko, impostando un minuto dopo il gran lavoro fatto la scorsa settimana, chiuso venerdì scorso con la convincente vittoria sul Palermo che arrivava a Marassi con numeri che potevano incutere paura. Ma Gila aveva iniziato a vincerla subito dopo quel ko, con quell’assunzione (perfino eccessiva) delle proprie responsabilità. Resta il fatto che Gilardino ha preso il Genoa lo scorso 6 dicembre, con la squadra che stava abdicando nella lotta per la A diretta. E’ andato in panchina nove volte per il Grifone, raccogliendo 6 vittorie (in casa con Sudtirol, Frosinone, Venezia e Palermo, in trasferta a Bari e Benevento), due pari (ad Ascoli e in casa col Pisa), perdendo solo a Parma, viaggiando alla media di 2.22 punti a gara. Ha preso una squadra quinta in classifica, dilaniata dalle polemiche, che con Blessin viaggiava alla media di 1.53 punti a gara, e l’ha trasformata in un blocco quasi granitico. Poi certo, ci sono anche le idee sul campo. La svolta di giocare, rispetto a Blessin, con un mediano in più, ha dato alla squadra più solidità ed equilibrio, i termini più facilmente associabili al Gila-Genoa. Oltre alla capacità di sacrificarsi, parola fondamentale per Gilardino, la ripete spesso, è la chiave del suo discorso. In sintesi, il Genoa ha svoltato quando col suo nuovo condottiero si è finalmente calato in quella che è la B, smettendola di giocare con sufficienza, come se la A la si riottenesse per diritto divino. Questo sta facendo la differenza, il 2° posto e con esso la zona A diretta, il Genoa l’ha conquistato con una testa nuova che viene prima del modulo da adottare: il Genoa con Gila lo ha cambiato spesso, giocando dietro a tre e a quattro. Ma la differenza la sta facendo l’applicazione superiore che la squadra sta mostrando con lui. E nel giorno di San Valentino, con la tifoseria presente in massa al Signorini di Pegli, il Gila ha potuto toccare con mano come ora tutta la piazza sia pazza di lui e dei suoi ragazzi. LEGGI TUTTO

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    Il Monza “degli italiani” novità vincente della Serie A

    E’ ancora presto per capire se si tramuterà in tendenza, ma il dato è indubbiamente interessante e va tenuto d’occhio. A metterlo in evidenza è il neopromosso Monza che, nell’ultimo turno a Bologna, ha vinto 1-0 schierando 9 italiani titolari su una rosa che ne comprendeva addirittura 12 su 16. L’italianità del Monza è una novità tale, soprattutto nelle dinamiche attuali del calcio e della globalizzazione in generale, che per rintracciare un precedente è necessario risalire agli Anni 90 con il Piacenza che aveva in rosa soltanto Italiani; più semplice, allora, visto che il numero di stranieri era contingentati e gli effetti della Sentenza Bosman (data 1995) sulla libera circolazione dei calciatori comunitari erano ancora di là dallo spiegarsi. LEGGI TUTTO

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    Monza-Sampdoria, Palladino: “Se sono da big? Vi dico cosa penso”

    Monza, le dichiarazioni di Palladino
    “Non bisogna sottovalutare la Sampdoria perchè è una squadra viva, anche se nelle ultime giornate non gli è andata molto bene. Per noi è una gara difficile, forse la più complicata. Non voglio cali di tensione, anche perchè in questo campionato le sfide sono tutte molto difficili” – ha esordito così Palladino nella conferenza alla vigilia del match. “Il segreto del Monza? “Ragionare gara dopo gara, altrimenti si rischia di rovinare quanto di buono è stato fatto. Non accetto da nessuno, tantomeno dai miei giocatori, di sottovalutare un avversario. Non vogliamo rovinare questo momento bellissimo, voglio vedere una squadra affamata, aggressiva e con la giusta mentalità. Dobbiamo giocare con la mentalità di chi lotta per salvarsi. “Per me il concetto di favorita o sfavorita non esiste. Per me il calcio è talmente equilibrato che non c’è differenza fra le squadre. Conta molto l’aspetto mentale”.
    Poi sul sogno Europa: “Noi dobbiamo mantenere la calma, siamo una neopromossa. Stiamo facendo qualcosa di meraviglioso, il nostro scudetto deve essere sempre la salvezza. Io sono concentrato su questo traguardo ed anche i miei calciatori. Una volta raggiunto il nostro scudetto proveremo ad alzare l’asticella. Se sono già da big? Non esageriamo, ancora devo crescere e imparare”. LEGGI TUTTO

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    Palladino: “La Juve è stata una grande scuola di vita. Allegri? Uno degli allenatori più vincenti”

    Rispetto alla Coppa, quanto e in cosa si immagina diversa la partita di domani?

    “Non c’è nessuna differenza. Semplicemente dobbiamo scendere in campo con la stessa intensità e mentalità: il Monza non deve cambiare perché deve giocarsela con tutti”.

    Quanto ti gratifica tornare a giocare con la Juve dopo il tuo arrivo all’andata?

    “Abbiamo tirato una bella linea sul girone d’andata. Il girone di ritorno è ancora più complicato. Le squadre si sono rafforzate, ci sono assetti e automatismi diversi. Noi non dobbiamo pensare agli elogi, fa piacere ma noi dobbiamo pensare alle partite del girone di ritorno, pensando a ciò che c’è da fare”.

    Che soluzioni ci sono da centrocampo in su?

    “Ce ne sono tante, ma è un vantaggio per un allenatore e si mette anche in difficoltà quello avversario. Io sono felice di avere tanti giocatori duttili e di aver recuperato Sensi e Rovella. Ho l’imbarazzo della scelta”.

    Qual è l’obiettivo?

    “Continuare a ricevere elogi. Tutti mi mettono in difficoltà, ma noi dobbiamo migliorare quotidianamente. E poi pensare alla salvezza. Tutto ciò che è stato fatto ormai è fatto, a me piace fare cose nuove…”.

    Quale giocatore toglierebbe alla Juve?

    “Ho avuto il piacere di conoscere Allegri per telefono e grazie a Galliani, che una sera ci ha presentati. Allegri è una persona molto semplice, rende anche il calcio molto semplice; è 6 volte Campione d’Italia e questo la dice lunga su di lui. Poi, più campioni ci sono più io sono felice: lo spettacolo è più bello, la mia squadra deve essere più attenta e questo la fa crescere”.

    In questa settimana il Monza ha avuto due eventi speciali…

    “I calciatori devono sapere di essere vicini ai tifosi. Ho voluto far capire a loro che è fondamentale regalare un semplice sorriso ad un bambino. È stata una bellissima settimana, che ci ha avvicinato tanto ai tifosi. La riproporremo”.

    Anche in attacco c’è abbondanza…

    “Per me è un vantaggio e mi mettono in difficoltà… Non ci dormo la notte per capire chi deve giocare. Per loro è uno stimolo”.

    Un viaggio straordinario il tuo con la Juve…

    “Della Juve ho un ricordo bellissimo, perché mi ha fatto crescere prima come uomo e poi come calciatore. Sono arrivato bambino e sono grato alla Juve, li ringrazierò per sempre. Il calcio è bello perché ti mette davanti a queste bellissime emozioni: tornare lì è affascinante, sarà una partita bellissima eD emozionante, ma al di là di tutto ci sono tre punti in palio importanti per il nostro cammino verso la salvezza. Sono sicuro che possiamo giocarcela”.

    Gli ultimi giorni di mercato sono quelli di Galliani: si aspetta qualcosa?

    “Sono tranquillo, Galliani nel mercato è il numero uno della storia del calcio. Io non dormo la notte per pensare alla formazione, ma del mercato non mi preoccupo. Galliani si occuperà delle vicende degli ultimi giorni, siamo in ottime mani”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Monza-Inter ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MONZA – Dopo l’importante successo nel big match di San Siro contro il Napoli che ha riaperto la corsa Scudetto, l’Inter di Simone Inzaghi si prepara ad affrontare il Monza nella penulitima giornata del girone di andata della Serie A. I nerazzurri arrivano all’importante trasferta in Brianza, forti della prestazione messa in mostra contro Osimhen e compagni; dall’altra parte gli uomini di Palladino voglion continuare il loro ritmo che li ha visti ripartire in questo 2023 con un importante punto conquistato sul campo della Fiorentina. Per i due tecnici alcuni dubbi di formazione visti gli impegni ravvicinati di questo inizio del nuovo anno. Per l’Inter sarà molto probabile vedere nuovamente il tandem offensivo Dzeko-Lukaku, con Lautaro Martinez pronto a subentrare dalla panchina. In casa Monza, invece, conferma per Dany Mota come unica punta, sarà da verificare chi agirà alle sue spalle tra Caprari, Colpani e Valoti.
    Dove vedere Monza-Inter: streaming e diretta tv
    La partita tra Monza e Inter si gioca allo U-Power Stadium di Monza alle 20.45. Il match sarà trasmesso da DAZN, SkySport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K e Sky Sport e sarà visibile in streaming sulla piattaforma SkyGo.
    Monza-Inter: probabili formazioni
    MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio, Izzo, Pablo Marì, Marlon; Carlos Augusto, Machin, Pessina, Birindelli; Caprari, Ciurria, Mota. Allenatore: Palladino. A disposizione: Cragno, Sorrentino, Antov, Carboni, Valoti, Colpani, Ranocchia, Barberis, Bondo, D’Alessandro, Gytkjaer, Vignato. Indisponibili: Sensi, Rovella, Donati, Caldirola. Squalificati: -. Diffidati: Sensi, Rovella.
    INTER (3-5-2): Onana, Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lukaku, Dzeko. Allenatore: S. Inzaghi. A disposizione: Handanovic, Cordaz, Acerbi, D’Ambrosio, Darmian, Gosens, Bellanova, Gagliardini, Asslani, Correa, Lautaro Martinez. Indisponibili: Brozovic, Dalbert. Squalificati: -. Diffidati: -.
    ARBITRO: Sacchi di Macerata. Assistenti: Bottegoni, Cipressa. Quarto uomo: Massimi. Var: Mazzoleni. Avar: Di Martino.
    Tutta la Serie A TIM è su DAZN. Attiva ora LEGGI TUTTO

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    Monza-Juve, le scelte di Allegri: Di Maria-Vlahovic-Kostic in attacco

    TORINO – Sotto con il Monza. Domenica alle 15 la Juventus riparte dai brianzoli del nuovo tecnico Raffaele Palladino, ultimi in classifica. La squadra di Massimiliano Allegri si presenterà senza otto giocatori, che diventano nove contando anche il giovane Aké. Squalifiche (Milik e Cuadrado) e infortuni (Rabiot, Locatelli, Alex Sandro, Pogba, Chiesa, Kaio Jorge) dimezzano le scelte del “Conte Max”, orientato a riproporre il 4-3-3/4-4-2 trasformabile in 3-5-2 delle ultime esibizioni. Ma con un’arma in più: quel Di Maria annunciato in campo dal primo minuto dallo stesso allenatore.
    Le scelte di MaxSzczesny è di nuovo convocato (è la prima volta dopo l’infortunio alla caviglia del 31 agosto contro lo Spezia), ma in porta toccherà nuovamente a Perin. Davanti all’ex genoano ecco De Sciglio, con Bremer, Bonucci e Danilo. In mediana la coperta è cortissima. Ai lati di Paredes, spazio a McKennie e Miretti. In attacco, Kostic è segnalato in vantaggio su Kean a sinistra, mentre sulla fascia opposta giocherà Di Maria. Il serbo e l’argentino dovranno armare Vlahovic, ancora a secco a settembre, con cross e assist.
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