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    Parma-Inter 1-2: doppietta di Sanchez, Conte è in fuga

    PARMA – L’Inter approfitta del mezzo passo falso del Milan ed allunga: il 2-1 ottenuto al Tardini contro il Parma, arrivato grazie alla doppietta di Alexis Sanchez, permette infatti ad Antonio Conte di portarsi a +6 sui rossoneri, primi tra le inseguitrici, e rimettere la Juve a -10 (che ha però una gara in meno). I nerazzurri appaiono sottotono nella prima mezz’ora e Handanovic è decisivo su Kurtic, mentre nel finale del primo tempo sale in cattedra Hakimi, ma Eriksen, Skriniar, Perisic e Lukaku peccano di precisione da posizioni favorevoli. L’avvio sprint nella ripresa porta all’uno-due del cileno ex Udinese, Barcellona ed Arsenal, mentre il sigillo di Hernani serve solo a rendere più avvincenti gli ultimi venti minuti di gioco.

    Parma-Inter, le scelte di D’Aversa e Conte
    D’Aversa recupera Bani, Brugman, Inglese e Pellè (soltanto i primi due lanciati dal 1′), niente da fare per Gervinho, Conti, Cornelius, Sprocati, Nicolussi Caviglia e Zirkzee. A caccia di fondamentali punti salvezza, quando il distacco dal Cagliari quart’ultimo è di sei punti, i ducali scendono in campo con Sepe tra i pali ed una rimaneggiata difesa a 4 composta, da destra verso sinistra, da Osorio, il rientrante classe ’93 acquistato l’ultimo giorno di mercato dal Genoa, Valenti e Gagliolo. L’uruguayano in cabina di regia, affiancato da Hernani e Kurtic, mentre Kucka agisce alle spalle dell’ex Karamoh e Man. Conte annusa profumo di fuga dopo il pari del Milan con l’Udinese e non pensa all’Atalanta: niente turnover, in casa Inter ci sono tutti e 4 i diffidati di lusso (Bastoni, Barella, Brozovic e Lukaku). C’è Handanovic tra i pali, la linea a tre nel pacchetto arretrato è completata da Skriniar e De Vrij, Hakimi rientra dalla squalifica e torna in possesso della fascia destra, con Perisic su quella opposta, mentre Eriksen chiude il quadro in mediana. Davanti, accanto al bomber belga, spazio a Sanchez in luogo di Lautaro Martinez.
    Handanovic decisivo, Lukaku spreca: al 45′ è 0-0 tra Parma ed Inter
    Due minuti scarsi e una percussione di Hakimi costringe Sepe ad una smanacciata per evitare guai ben più seri, con Lukaku, al centro, che già pregustava un facile tap-in. Messo da parte lo spavento, il Parma si riversa nella metà campo nerazzurra e al 6′ sono veementi le proteste per un contatto in area tra Man e Barella, con il Var che non rileva irregolarità. L’Inter prova a sfondare sugli esterni, e Valenti è chiamato agli straordinari, i ducali dal canto loro fanno densità in mezzo al campo e si affidano alle veloci ripartenze di Karamoh. Un giro di lancetta dopo il commosso ricordo di Astori, al 13′, è miracolosa la risposta a mano aperta di Handanovic sul colpo di testa di Kurtic, lasciato colpevolmente solo da Skriniar sullo splendido cross di Osorio. Lukaku guida l’immediata reazione meneghina, ma il suo tiro dal limite termina in curva. Il match vive un momento di flessione, almeno a livello di occasioni degne di nota, poi si accende Hakimi, dai cui piedi nasce una grossa chance sciupata da Eriksen, con l’azione che prosegue e Skriniar e Perisic che vengono murati dalla difesa emiliana. Quindi, al 38′, è il bomber belga ad esaltare i riflessi di Sepe con un diagonale destro respinto coi piedi. L’Inter accelera nel finale del primo tempo: l’esterno marocchino offre una golosa opportunità a Brozovic, ma il regista croato svirgola all’altezza del dischetto di rigore, mentre Lukaku non inquadra la porta con una zuccata da due passi. I padroni di casa si rivedono soltanto nel recupero, quando Man spizza il cross di Kurtic, col pallone che accarezza il palo alla sinistra di Handanovic.
    Doppietta di Sanchez, poi Hernani: l’Inter batte il Parma 2-1
    Man dà forfait per un colpo alla testa che l’ha costretto a stringere i denti nel finale della prima frazione, al rientro in campo c’è Mihaila al suo posto. Il Parma non sembra avere le stesse energie sfoggiate nei 45′ precedenti, l’Inter è aggressiva e si piazza in pianta stabile dalle parti di Sepe. Una giocata di Brozovic mette in moto Lukaku, il contrasto che ne segue favorisce Sanchez che, di mancino, vanifica la smanacciata di Sepe ed il disperato tentativo di salvataggio di Gagliolo (55′). Al 56′, poi, Perisic si divora il 2-0, peccando di egoismo e calciando in porta anziché servire al centro il belga ex United, ma l’appuntamento col raddoppio è rimandato di soli sei minuti: Lukaku è protagonista di uno strepitoso coast to coast, poi regala a Sanchez un gioiello da spingere soltanto in rete. Il possente bomber nerazzurro ha quindi una buona chance di testa al 63′, ma non trova lo specchio e schiaccia sul fondo. D’Aversa vede i suoi in difficoltà e si gioca un triplo cambio (Inglese, Busi e Pezzella per Kucka, Valenti e Gagliolo), mentre Conte risponde con Vidal al posto di Eriksen. Il doppio vantaggio sembra inibire la “garra” interista e se il neoentrato ex Juve rimedia ad un errore di Skriniar, nulla può sul cross di Pezzella, dal quale nasce l’1-2 di Hernani, abile a calciare di piatto destro al volo (71′). Conte getta nella mischia Lautaro Martinez al posto di Sanchez, mentre Mihaila ci prova di testa, senza riuscire ad impensierire Handanovic. L’ex Darmian per Perisic da una parte, esordio di Pellè dall’altra, mentre all’84’ Lukaku calcia centrale dal limite. Sono gli ultimi episodi di un match che parla chiaro: l’Inter è in fuga. LEGGI TUTTO

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    Spezia-Parma 2-2: la doppietta di Gyasi rimonta D'Aversa

    LA SPEZIA – Lo Spezia annulla il colpaccio del Parma e rimonta due gol, pareggiando con la doppietta di Gyasi. Per D’Aversa sarebbe stata una vittoria di vitale importanza, avrebbe accorciato sul Torino e sullo stesso Spezia, che invece nella ripresa riesce a risorgere e a tenersi a +10 dal terzultimo posto, occupato adesso da Parma e Cagliari (15 punti). Per i gialloblù la crisi è sempre più nera e la vittoria un miraggio: manca dal 30 novembre scorso, dal 2-1 al Genoa.

    La classifica di Serie A
    Gioiello di Karamoh e tacco di Hernani
    Lo scontro salvezza tra Spezia e Parma si accende dopo 17′ quando Karamoh prende palla, accelera e va da solo, rientra e da posizione defilata indovina il sinistro a giro all’incrocio. Un gioiello che dà ancora più fiducia alla squadra di D’Aversa, che raddoppia al 25′: punizione tagliata deviata da Hernani col tacco in rete. Un doppio colpo da box che costringe lo Spezia a reagire subito per rientrare in partita, peccato che il Var pizzichi per centimetri il fuorigioco di Bastoni e obblighi Orsato ad annullare il gol di Maggiore di testa al 39′.
    Doppietta di Gyasi, Parma ripreso
    Al 52′ però il 2-1 è tutto buono: Maggiore si esibisce in un controllo con dribbling sontuoso, l’assist a centro area è perfetto per Gyasi che di coscia dimezza lo svantaggio. Primo centro al Picco per l’attaccante bianconero, il terzo in Serie A. Nel Parma subentra la paura della rimonta, timore che al 72′ si concretizza: azione insistita, da Verde parte un cross forte e teso in mezzo sul quale si avventa Gyasi per firmare doppietta e 2-2. La partita si incattivisce, si gioca poco e si mena molto di più, i tanti duelli in mezzo al campo accendono il finale. Fioccano i falli, Orsato deve farsi sentire con la voce e con i cartellini gialli per placare gli animi. L’ultimo brivido lo regala Kucka nel recupero con una punizione potente deviata in volo da Provedel. Finisce in parità.

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    Spezia-Parma, gli eurogol di Karamoh e Hernani annullati da Gyasi LEGGI TUTTO

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    Parma-Udinese 2-2, D'Aversa ancora a secco di vittorie

    PARMA – Il Parma si illude di poter ritrovare una vittoria che manca da quasi tre mesi, per poi essere raggiunto sul 2-2 dall’Udinese nel lunch match della 23ª giornata di Serie A. Al Tardini l’incontro, che ha il sapore dello spareggio salvezza, è divertente. I ducali interrompono una serie di 5 sconfitte consecutive (Coppa Italia compresa), ma i numeri continuano a far paura: 15 gare senza vittorie (l’ultima è il 2-1 in casa del Genoa il 30 novembre) e 2 punti nelle ultime 12 partite. L’Udinese, dal canto suo, riscatta il ko di Roma con un punto prezioso.

    Parma-Udinese 2-2, tabellino e statistiche
    Serie A, la classifica
    Parma-Udinese, la cronaca
    Il Parma deve ancora rinunciare al nuovo acquisto Pellè, alle prese con un problema muscolare, mentre Gervinho e Kurtic vengono esclusi addirittura dalla panchina: D’Aversa, alla vigilia, aveva fatto capire di volere soltanto uomini concentrati al massimo. Il tridente offensivo ducale è formato da Karamoh, Cornelius e Mihaila. L’Udinese, reduce dal ko di Roma, si presenta senza Deulofeu infortunato e con Becao in difesa al posto di Samir: davanti c’è Pereyra a supporto di Llorente. Il match si apre in discesa per il Parma, che trova il gol dopo 3 minuti con Cornelius, su assist di Pezzella: il danese firma così la sua prima rete stagionale (non segnava dal 2 agosto) mentre gli emiliani ritrovano il gol casalingo dopo 8 partite di fila a digiuno. Al 17’ l’Udinese ha l’occasione di pareggiare, ma Zeegelaar spara alto da ottima posizione. Il Parma raddoppia al 32’ su calcio di rigore, concesso dall’arbitro Irrati per uno sgambetto di Becao su Mihaila: capitan Kucka, dagli unici metri, non sbaglia nonostante Musso intuisca la traiettoria. Allo scadere del primo tempo il portiere dell’Udinese è bravissimo a salvare i suoi dal tracollo su conclusione di Mihaila.

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    Parma, gioia strozzata: Okaka e Nuytinck salvano l’Udinese

    La rimonta dell’Udinese
    Al rientro dagli spogliatoi gli ospiti sembrano più convinti nel cercare di riaprire la gara, ma faticano a contenere le veloci ripartenze del Parma, che sfiora il tris ancora con Mihaila. Il possesso di palla dell’Udinese è sterile fino alla fiammata del 64’, quando Okaka, entrato al posto di uno spento Llorente, va a segno di testa, indisturbato, su cross di De Paul. La formazione di Gotti spinge alla ricerca del pareggio: l’altro nuovo entrato Ouwejan trova il gol di testa al 75′, ma Irrati annulla perché la palla aveva superato la linea di fondo al momento del cross di uno scatenato De Paul. All’80’ il 2-2 arriva davvero a firma di Nuytinck, anche lui di testa, in anticipo sul suo marcatore Bruno Alves, entrato da pochi istanti in campo. Nel finale di gara Gagliolo manca il colpo vincente per il Parma, calciando a lato da pochi metri. E’ l’ultimo lampo dell’incontro che finisce 2-2. Il Parma resta penultimo (14 punti) e D’Aversa ancora senza vittorie da quando è tornato sulla panchina emiliana. L’Udinese è dodicesima a 25 punti. LEGGI TUTTO

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    Parma, D'Aversa: “Da questo momento ogni partita è una finale”

    VERONA – Roberto D’Aversa scuote la testa dopo l’ennesima sconfitta del suo Parma: gli emiliani continuano ad aspettare una vittoria che vorrebbe dire tanto in chiave salvezza. Queste le parole del mister emiliano in conferenza stampa: “Abbiamo iniziato positivamente, i ragazzi stavano interpretando bene la gara. Poi ci siamo fatti gol da soli, e dopo il loro vantaggio abbiamo subito tre o quattro cross. Questo non è concepibile, ma è un aspetto mentale che dipende anche dalla posizione di classifica, dal fatto che abbiamo perso un po’ l’autostima. Questo non ce lo possiamo permettere, bisogna scendere in campo per cercare di conquistare la vittoria a tutti i costi, a prescindere dalle qualità degli avversari”. La classifica è sempre più preoccupante per i ducali: “Dobbiamo affrontare ogni gara come fosse una finale. In questo momento siamo in ritardo, più della classifica mi preoccupano i numeri, perché facciamo fatica a fare gol e concediamo troppo. Se non miglioriamo in queste cose, difficilmente l’anno prossimo resteremo in A”.

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    Barak, gol storico per la vittoria del Verona sul Parma

    “Quando rivedremo il mio vecchio Parma? Spero già contro l’Udinese. Non c’è più tempo per aspettare, dobbiamo ritrovare le caratteristiche che ci hanno contraddistinto negli ultimi anni. Dal punto di vista dell’impegno non posso rimproverare nulla ai ragazzi, ma tra il fare le cose e farle con determinazione cambia tanto. Dopo l’uno a zero commettevamo errori elementari, dovuti probabilmente al periodo. Ma se non miglioriamo questo aspetto difficilmente facciamo risultato. Dobbiamo essere sereni: questi ragazzi tecnicamente sono bravi, ma molto dipende da come si sta vivendo la partita”. D’Aversa conclude così: “In attacco c’è un problema, senza soffermarsi sui singoli. Cornelius non avrebbe dovuto giocare, aveva pochi minuti nelle gambe. Zirkzee viene da un torneo completamente diverso. Ma le difficoltà non dipendono dai singoli, ma dalla mentalità di squadra”.
    VERONA-PARMA 2-1: NUMERI E STATISTICHE LEGGI TUTTO

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    Parma, ufficiale: ecco Pellè fino al 2021

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