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    Juventus regina in Qatar e punta a vincere il Mondiale

    TORINO – (e.e.) L’Italia non si è qualificata ai Mondiali in Qatar. Così, in tv si fa il tifo a caso o seguendo i propri beniamini dei club. La Serie A, prima della sosta, è stata dominata dal Napoli che però non ha portato nemmeno un giocatore ai quarti di finale. La regina, così, risulta la Juventus che ne schiera 6: Di Maria e Paredes (Argentina), Rabiot (Francia), Bremer, Alex Sandro e Danilo (Brasile), tutti a caccia della coppa. Questo a dimostrazione che sulla carta i giocatori di livello ci sono, eccome. E adesso che son tornati Paul Pogba e Federico Chiesa, Max Allegri può davvero reimpostare la squadra per continuare la risalita, accelerando. L’Inter è protagonista con l’Olanda di Dumfries-De Vrij e la Croazia di Brozovic, meno con l’Albiceleste (Lautaro in crisi e dolorante). Il Milan con Theo, Giroud e Leao ha le sua chance iridate. E poi Atalanta, Fiorentina, Torino, Roma (in panchina, però), Sassuolo. Un po’ di Italia in Qatar nelle sfide che contano.

    Numero giocatori di Serie A ai quarti di Qatar 2022 per squadra:

    Juventus 6 Di Maria Argentina, Paredes Argentina, Rabiot Francia, Bremer Brasile, Alex Sandro Brasile, Danilo Brasile

    Inter 4 Brozovic Croazia, Lautaro Argentina, Dumfries Olanda, De Vrij Olanda

    Milan 3 Leao Portogallo, Theo Hernandez Francia, Giroud Francia

    Atalanta 3 Pasalic Croazia, Koopmeiners Olanda, De Roon Olanda

    Roma 2 Dybala Argentina Rui Patricio Portogallo

    Fiorentina 1 Amrabat Marocco

    Torino 1 Vlasic Croazia

    Sampdoria 1 Sabiri Marocco

    Sassuolo 1 Erlic Croazia

    Napoli capolista 0

    Serie BBari 1 Cheddira Marocco
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    Vlasic mondiale con il Torino nel cuore. Riscatto dal West Ham?

    TORINO – Tra gli eroi che hanno portato la Croazia ai quarti dei Mondiali in Qatar c’è Nikola Vlasic. Il trequartista del Torino è stato perfetto dal dischetto contro il Giappone. Poi, la gioia per il passaggio del turno (ora c’è il Brasile) e il pensiero per i tifosi granata. Che lo fermano per strada in città e lo esaltano. Lui, in prestito, resta vago sul futuro: «Sono molto felice al Toro, vediamo quello che accadrà in estate, ma in questo momento voglio solo godermi la gioia e il divertimento di indossare quella maglia e pensare a vincere le partite per fare felici i granata». Per riscattarlo dal West Ham servono teoricamente 15 milioni, ma il club di Urbano Cairo chiede lo sconto. E sul croato adesso c’è anche un po’ di concorrenza. Di certo per Ivan Juric è l’unico al quale non rinuncerebbe mai. LEGGI TUTTO

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    Toro oltre il Mondiale: ecco il programma dei serbi al rientro dalle ferie

    TORINO – Incredibile, ma ad Ivan Juric non pare vero. E spiace per la Serbia. Milinkovic-Savic, Lukic e Radonjic, con l’eliminazione al girone di qualificazione del Mondiale, presto torneranno a Torino. L’allenatore croato ha concesso ai tre una settimana di vacanza, dopodiché li aspetterà per il ritiro spagnolo che si terrà dall’8 al 17 dicembre a San Pedro del Pinatar dove si disputeranno due partite amichevoli: contro l’Espanyol (sabato 10) e l’Almeria (venerdì 16). Per ora restano in due in Qatar: Rodriguez con la Svizzera e Vlasic con la Croazia.
    Uomini e moduli
    Detto questo, Juric in Spagna avrà a disposizione la rosa quasi al completo per un mese, situazione che dal suo arrivo a Torino non si è mai verificata. Il tecnico, dunque, avrà l’occasione di lavorare duro e, magari, provare anche alcuni sistemi di gioco nuovi per sorprendere gli avversari che ormai conoscono a memoria il suo 3-4-2-1. Il tutto tenendo presente che la difesa continuerà sempre ad essere a tre, su questo l’allenatore non transige.
    In odor di cessione
    Novità, poi, per quanto riguarda il mercato in uscita: in queste ultime ore l’interesse della Reggina per il portiere Berisha si è intensificato e non è escluso che il trasferimento si possa concretizzare. Molte richieste anche per il turco Ilkhan (Cremonese) e per Adopo (Frosinone).
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    Torino, Cairo: “Vagnati in Qatar in cerca di talenti”

    TORINO – Il presidente granata Urbano Cairo ha parlato nell’ambito dell’incontro dell’agenzia Italpress con il mondo dello sport. Quattro i temi fondamentali trattati dal patron del Toro, due dei quali di stretto interesse torinista: questi ultimi sono le seconde squadre e la missione qatariota di Vagnati. Terzo punto affrontato la crisi del calcio italiano («Arriviamo da anni complicati, e mi dispiace il fatto che il calcio, che contribuisce per il 70% alle entrate fiscali dello sport italiano, abbia avuto pochissimo dallo Stato»), quarto l’indagine che ha investito la Juve («Non sono al corrente dei dettagli, ma posso dire che se la Juve ha fatto certe cose, qualcuno le ha fatte con lei»).

    “Al Mondiale tifo Argentina”

    Questi, invece, i punti che riguardano il Toro: «La soluzione seconde squadre è una buona idea – prosegue Cairo -. Vogliamo lavorarci perché può essere una soluzione interessante». Quindi il messaggio recapitato indirettamente a Juric, con il quale vorrebbe allungare il rapporto entro la fine dell’anno: «Vagnati in Qatar ha visto una quindicina di partite, mi deve consegnare una relazione quindi valuteremo se ci siano talenti da prendere. Ho visto molto bene la Francia, ma anche il Brasile e l’Argentina per cui faccio il tifo, visto che laggiù ho qualche parente».
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    La cura Juventus ha reso grande Danilo. I tifosi: «Il nostro vero capitano!»

    TORINO – Danilo e Alex Sandro sugli scudi ai Mondiali in Qatar. I due difensori della Juventus sono stati perfetti nell’esordio del Brasile contro la Serbia, mostrando una buonissima condizione. Il muro verdeoro ha nei lati i due bianconeri. Che corrono e rintuzzano: Alex Sandro prende anche un clamoroso palo. E Danilo è leader vero.
    Danilo capitano, non Bonucci
    Lui attizza i tifosi della Juve: «Il nostro vero capitano» scrivono sui social. E non se ne abbia Leo Bonucci. Ma è il brasiliano la bella immagine della rimonta in campionato e della consacrazione internazionale. Quello che ci mette la faccia e che non molla mai. Buono per ogni ruolo. Sempre ad altissimo rendimento. Ora l’unico inconveniente è la caviglia dolente, a seguito di una distorsione. Può saltare i prossimi due match. LEGGI TUTTO

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    Il sogno Mondiale di Vlahovic per far decollare la Serbia. E poi la Juve

    «Tutto comincia con un sogno più grande di te e tutto ciò che devi fare è credere che un giorno sarai grande come il tuo sogno». Parola di Dusan Vlahovic e il pensiero del serbo sbanca sui social di riferimento dell’attaccante della Juventus, in attesa del debutto iridato contro il Brasile. Una sfida che già scalda i cuori dei tifosi di tutto il mondo, in particolare di quelli bianconeri che potranno ammirare sul campo i movimenti non solo di DV9 (DV18 in Nazionale), ma anche di Filip Kostic, Danilo, Bremer e Alex Sandro tra i verdeoro. Perché è inutile negare l’evidenza: per il popolo juventino il Mondiale in Qatar deve essere l’antipasto di un 2023 talmente straordinario da cancellare gli stenti che hanno preceduto le ultime sei vittorie consecutive, con difesa imbattuta, della squadra di Massimiliano Allegri. Dusan è carichissimo, i tifosi juventini lo supportano anche se da lontano, davanti alla tv. E occhio alle “evoluzioni” mondiali di Angel Di Maria e Leandro Paredes: mai come in questa occasione l’Argentina sente di poter compiere la grande impresa di vincere la competizione iridata, 36 anni dopo. LEGGI TUTTO

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    Torino: Rodriguez pronto al debutto mondiale

    TORINO – Uno dei cinque granata impegnati nel Mondiale è Ricardo Rodriguez, l’esterno sinistro che nella passata stagione è rinato dopo le esperienze poco gratificanti al Milan e al Psv Eindhoven. Rodriguez è titolare nella Svizzera, dove da poco ha festeggiato il traguardo delle cento presenze: il suo debutto nel torneo in Qatar è previsto per giovedì alle 11, quando i rossocrociati affronteranno il Camerun nella partita inaugurale del gruppo G, dove sono inseriti anche il Brasile e la Serbia, che si affronteranno in serata. Nella Serbia ci sono altri tre giocatori del Toro (Milinkovic-Savic, Lukic e Radonjic): la sfida con il compagno di squadra è in programma nell’ultima giornata della prima fase, venerdì 2 dicembre, alle 20. Per Rodriguez è un traguardo importantissimo, questo Mondiale. Anche nella prima stagione in granata, infatti, aveva trovato poco spazio e non aveva convinto particolarmente. Con Juric la rinascita: titolare inamovibile e una prestazione eccellente dopo l’altra, fino a meritare all’inizio del campionato la fascia di capitano dopo l’ammutinamento di Lukic alla vigilia della trasferta di Monza.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Verso Qatar 2022: Aké, l'assenza di Mané e il Mondiale al via

    TORINO – Nathan Aké, difensore dell’Olanda, s’è rammaricato per l’assenza di Sadio Mané, stella del Senegal, costretto a rinunciare al Mondiale per un infortunio. L’attaccante del Bayern è stato tagliato pochi giorni fa per i postumi di un problema al perone della gamba destra, patito con il Bayern. Senza di lui mancherà uno degli elementi di spicco nel debutto degli avversari degli Oranje.
    Salta un pezzo da 90
    «Ci sono infortuni più o meno pesanti – ha spiegato Aké -. Quando in una Coppa del mondo, la kermesse più importante di ogni quadriennio, viene a mancare un fuoriclasse, un campionissimo, un supercrack, è un duro colpo, perché il Mondiale brilla per questi giocatori che sono quelli che la gente vuole vedere e applaudire. Non poter assistere ai numeri di Mané darà una gravissima perdita per la Coppa del Mondo».
    Vietato distrarsi
    Il difensore del Manchester City e della Nazionale Oranje ha chiesto massima concentrazione, partire male nel girone può voler dire condizionare l’intero cammino: «Contro il Senegal sarà una partita molto difficile. Anche se mancherà Mané, il loro ct Aliou Cissé ha in rosa giocatori eccellenti e il gruppo ha una forza e una coesione impressionanti, come hanno dimostrato anche nell’ultima Coppa d’Africa. Li stiamo analizzando attentamente e nei prossimi giorni ci confronteremo ancora per trovare la tattica giusta per ridurre al minimo i rischi che potremo correre». Non dover avere a che fare con Sadio Mané è comunque un ottimo punto di partenza.
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