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    De Rossi e l’amore Roma: “Come stanno Dybala e Spinazzola. Pellegrini…”

    Buona la prima per Daniele De Rossi. Il nuovo tecnico della Roma si è imposto con il risultato di 2-1 sul Verona all’esordio sulla panchina dei giallorossi. Al termine della sfida l’allenatore si è presentato ai microfoni per commentare la prestazione della sua squadra: “Buon risultato. Qui ho una veste diversa, da una parte c’è grandissima emozione e dall’altra tensione perchè ho un lavoro da fare. Ho cercato di conciliare le cose e ringraziare i tifosi a fine partita. Il primo tempo mi è piaciuto molto, se la stessa cosa la fai lenta poi diventa dura perchè diventi prevedibile. Per loro poi è stato più facile venire a pressarci. Spinazzola e Dybala? Paulo già da prima della partita sentiva qualcosina, ha detto che non è niente ma si sente un po’ indolenzito e non libero di spingere. Forse abbiamo anche caricato un po’ troppo noi in allenamento. Leonardo qualcosa si è fatto, ma niente di gravissimo”.
    De Rossi: “Pellegrini deve ritrovare continuità”
    Il tecnico giallorosso ha proseguito: “Penso che sia importante avere il dominio e la gestione della palla. Se vai piano con il possesso palla ti ammazzano. Se lo fai veloce con l’idea di superare la pressione, con i giocatori che abbiamo, ci divertiremo. Il saluto alla fine? Uno dei momenti che entreranno nell’album dei ricordi della mia carriera. Tanti anni fa ho detto che se avessi avuto due carriere le avrei donate entrambe alla Roma. Ora la seconda mi è stata donata, io me la devo godere e lavorare al 100%. Sulle mie spalle c’è l’amore di questa gente che non mi fa mai scordare che siamo stati insieme 20 anni”. Infine, sulle ultime sensazioni e su Pellegrini: “Dobbiamo festeggiare ed essere contenti, la cosa positiva è che anche non giocando bene abbiamo lottato spendendo tanto. I giocatori hanno dimostrato di tenerci. Pellegrini è uno dei giocatori più importanti che abbiamo, deve ritrovare la continuità delle partite”. LEGGI TUTTO

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    De Rossi, la prima è ok: Roma-Verona 2-1. Ma Mourinho è ancora protagonista

    ROMA – Inizia con un successo e con qualche brivido nel finale l’avventura di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma: Lukaku e Pellegrini firmano il 2-1 contro il Verona nel 21° turno di Serie A. Buona la prima dell’ex centrocampista giallorosso chiamato al difficile compito di sostiutire José Mourinho dopo l’esonero deciso dalla società. Tre punti preziosi in chiave Champions arrivati in un Olimpico che ha accolto con calore e striscioni il nuovo tecnico non dimenticando lo Special One, al quale sono stati riservati molti cori e ringraziamenti da parte del pubblico romanista. Risultato deciso nel primo tempo: le reti dell’attaccante belga e del capitano della Roma mandano ko la formazione di Baroni che resta inchiodata al terzultimo posto in classifica pur reagendo nell’ultimo quarto d’ora con la rete di Folorunsho arrivata dopo un penalty fallito da Djuric.
    Serie A, la classifica
    Roma-Verona, la partita
    Parte bene la Roma che all’8′ sfiora il gol con Lukaku, gli ospiti rispondono con Suslov che al 17′ impegna Rui Patricio dalla distanza. Al 19′ si sblocca la gara: discesa di El Shaarawy nella difesa scaligera, assist per Lukaku che a porta quasi vuota non sbaglia un rigore in movimento che vale l’1-0. Passano 6′ e su cross di Big Rom è disastroso il tentativo di rinvio della difesa scaligera con Pellegrini che raccoglie in area e di sinistro infila sotto la traversa. Con il doppio vantaggio i padroni di casa amministrano, ma al 64′ è ghiotta l’occasione per l’Hellas con tocco di mano di Llorente che porta Djuric sul dischetto: destro potente che termina oltre la traversa lasciando il risultato invariato. Il Verona non si abbatte e al 76′ riesce a ridurre lo svantaggio con una traiettoria insidiosa dalla distanza di Folorunsho che inganna Rui Patricio non perfetto sulla respinta. Continua il forcing gialloblù, ma la difesa giallorossa resiste e De Rossi può festeggiare la sua prima vittoria alla guida della Roma che torna a vincere dopo tre giornate. LEGGI TUTTO

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    Smalling rompe il silenzio e fa chiarezza: “Mai chiesto di lasciare la Roma”

    Chris Smalling ha utilizzato il suo account Instagram per cercare di spegnere le voci, insistenti, rispetto al suo desiderio di lasciare la Roma. L’occasione è stata utile anche per salutare José Mourinho, esonerato lo scorso martedì dal club giallorosso. In una lunga lettera Smalling ha scritto: “Dal mio arrivo alla Roma nel 2019 il mio impegno e la mia lealtà nei confronti del club non hanno mai vacillato. Dall’istante in cui ho messo piede alla Roma, mi sono sentito immediatamente a casa. Roma è la mia casa e il rapporto che ho instaurato con i tifosi della Roma è qualcosa a cui tengo molto”.
    Smalling e la Roma
    Smalling è entrato nel merito dei rumors che lo hanno interessato: “Vorrei affrontare alcune delle voci che circolano da qualche tempo. Vorrei anzitutto mettere in chiaro che non ho mai né chiesto né contemplato di lasciare questo grande club. Detto francamente, gli ultimi mesi sono stati i più frustranti della mia carriera. Ci sono cose nel calcio come nella vita che possiamo controllare, e altre che invece sfuggono al nostro controllo. Questo infortunio appartiene alla seconda categoria. A nessun calciatore piace trascorrere le proprie giornate su un lettino fisioterapico. Questo periodo lontano dai miei compagni, contrassegnato da un imprevisto dopo l’altro, mi ha messo a dura prova. I miei compagni vengono e verranno sempre davanti a tutto, ma la priorità assoluta dello staff medico è di garantire che io possa dare un contributo significativo nella seconda parte di questa stagione e nelle stagioni a venire”. LEGGI TUTTO

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    Mourinho come Garcia, De Rossi come Spalletti: Roma, storia di esoneri e ritorni

    Da ‘Capitan futuro’ a nuovo condottiero della Roma: Daniele De Rossi è stato ufficializzato come nuovo allenatore giallorosso e, nel primo pomeriggio, è arrivato a Trigoria per il primo allenamento. ‘Ritorno al futuro’ per l’ex centrocampista perché è tornato a casa, in quel centro sportivo dove ha vissuto per ben 18 anni da calciatore, e dove ora è rientrato per prendere in mano il timone della squadra per guidarla fuori dal momento negativo. Una scelta di cuore, di affetto e per la piazza, da sempre idolo dei tifosi, ora ha l’arduo compito di cercare di invertire il trend degli ultimi mesi per provare a raggiungere gli obiettivi prefissati dalla società ad inizio stagione. Il suo arrivo ha registrato anche una clamorosa coincidenza con il passato con protagonisti Mourinho e Garcia… LEGGI TUTTO

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    Capello, schiaffo ai Friedkin: “Senza rispetto!” Ufficiale De Rossi

    Mourinho esonerato, le parole di Capello

    La scelta della società ha comunque fatto discutere ed è stata commentata da Fabio Capello, che ha duramente criticato quanto fatto dai Friedkin. L’ex tecnico e commentatore televisivo ha dichiarato: “Gli americani non hanno rispetto. Non c’è sensibilità dalle loro parti, ma business. Mourinho esonerato in modo irrispettoso e freddo, come anche Maldini dal Milan. I russi mi hanno trattato alla stessa maniera. Ma in Russia e in America magari è normale. In Italia bisogna avere rispetto, non si può licenziare con una telefonata. Forse gli americani non sanno quello che Mourinho ha dato al calcio mondiale”. LEGGI TUTTO

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    Mourinho esonerato! Clamorosa scelta della Roma, “Serviva un cambiamento”

    José Mourinho non è più l’allenatore della Roma. Fatale l’ultima sconfitta arrivata per 3-1 a San Siro contro il Milan. I giallorossi erano reduci da 1 punto racimolato in 3 gare di campionato, oltre alla sconfitta nel derby di Coppa Italia. Un rendimento, condito anche dal 9° posto in classifica con 29 punti, che hanno spinto la società giallorossa alla clamorosa decisione.
    Roma, Mourinho via: “Serviva cambiamento immediato”
    Ad annunciare l’esonero è il club giallorosso con un comunicato diramato sui propri canali ufficiali: “L’AS Roma annuncia che José Mourinho e i suoi collaboratori tecnici lasceranno il Club con effetto immediato. Mourinho era stato annunciato come sessantesimo allenatore nella storia della Roma nel maggio del 2021. Ha guidato la squadra alla conquista della Conference League a Tirana il 25 maggio del 2022 e alla finale di Europa League a Budapest nella scorsa stagione. “Ringraziamo José a nome di tutti noi all’AS Roma per la passione e per l’impegno profusi sin dal suo arrivo in giallorosso”, hanno dichiarato Dan e Ryan Friedkin. “Conserveremo per sempre grandi ricordi della sua gestione, ma riteniamo che, nel migliore interesse del Club, sia necessario un cambiamento immediato. Auguriamo a José e ai suoi collaboratori il meglio per il futuro”. Ulteriori aggiornamenti riguardo la nuova guida tecnica della Prima Squadra saranno comunicati a breve”. Le strade di Mourinho e della Roma si separano, ora si attende di capire chi prenderà il suo posto.

    Guarda la galleryLukaku, rosso contro la Fiorentina: l’intervento e la reazione di Mourinho LEGGI TUTTO

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    Perché Huijsen è su Marte: il rigore, il Var e lo sfottò Lazio alla Roma

    In un derby basta una piccola scintilla per far scoppiare un incendio, soprattutto se in palio c’è una semifinale di Coppa Italia. E a far prendere fuoco all’Olimpico è stata la decisione di Orsato di assegnare un rigore contro la Roma, con l’aiuto del Var, per un fallo di Huijsen su Castellanos. Al monitor nessun dubbio: il difensore, in prestito dalla Juve, arriva in ritardo e commette fallo sull’attaccante. Ma allora perché l’olandese è finito su Marte nell’ironico post della Lazio? Facciamo un passo indietro.
    Mourinho contro Orsato: “Rigore del calcio moderno”
    La prima fiamma è divampata dopo le dichiarazioni di Mourinho nel post partita: “Abbiamo perso la partita per un rigore da calcio moderno. Un penalty da Var, che l’arbitro in campo non ha dato da tre metri di distanza”. Poi l’allenatore ha proseguito, prendendosela con la direzione di Orsato: “Il fallo è di un bambino top (Huijsen) che ha 55 minuti di Serie A. Sulla rimessa laterale prima, non è possibile fare quello che abbiamo fatto. In partite di questo tipo, chi segna prima è privilegiato. Chi gioca in casa ha un vantaggio, perché scompaiono più palloni. La squadra che segna per prima con Orsato vince, perché poi non lascia più giocare”. Dichiarazioni dure, nonostante dalle immagini si veda chiaramente l’intervento in ritardo sull’attaccante biancoceleste. E non è tardata ad arrivare la risposta di Sarri e anche del club, che ha voluto replicare con un riferimento ironico a una particolare coreografia… LEGGI TUTTO

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    Dybala ko in Lazio-Roma: le condizioni e la decisione in vista del Milan

    La Roma perde il derby di Coppa Italia contro la Lazio: a decidere il match un rigore di Zaccagni, che ha consentito ai biancocelesti di accedere alle semifinali della competizione tricolore. Una serata non felice per i giallorossi di José Mourinho, che dunque allungano la striscia di derby senza vittorie sotto la guida del tecnico portoghese (4 ko in 6 partite). Ad aggiungersi al momento no, l’infortunio di Paulo Dybala.
    Roma, infortunio Dybala: gli aggiornamenti
    L’argentino ha abbandonato il campo al termine della prima frazione di gioco, senza più rientrarvi. Una sensazione chiara già prima dell’ingresso negli spogliatoi per l’intervallo, con lo sguardo preoccupato rivolto al medico sociale. Questa mattina la ‘Joya’ non si è allenato con i compagni, ma è stato visitato dallo staff medico giallorosso: si tratta di un problema al flessore sinistro. Dybala, in questa stagione, si è fermato già 3 volte per infortuni muscolari, saltando 7 partite. Seppure non sembrerebbe nulla di particolarmente grave, il numero 21 salterà comunque la partita contro il Milan di domenica sera ed entro i prossimi 2 giorni si sottoporrà a risonanza magnetica,  per comprendere in maniera precisa quali saranno i tempi di recupero. LEGGI TUTTO