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    Pirlo, la Samp e il mercato degli svincolati: “Può capitare l’occasione”

    Tra campo e mercato. Andrea Pirlo ha parlato alla vigilia di Sampdoria-Modena, valida per la ventitreesima giornata di Serie B. Si riparte dalla vittoria (2-1) a Cittadella: “Si cerca continuità ed è il momento di fare risultati. Le squadre dietro hanno fatto più punti di chi li precedeva. Se sbagli partita rischi di tornare in fondo. Abbiamo fatto un ottimo risultato a Cittadella. Il Modena è una squadra che gioca, ha sempre fatto le partite. Ha cambiato schieramento, domani vedremo un modulo diverso. Anche per noi sarà una partita diversa rispetto alla gara di Cittadella”.
    Samp, Pirlo sul mercato
    Il punto sul mercato di riparazione andato in archivio: “Abbiamo fatto quello che potevamo fare. Il mercato, lo sapevate, era un po’ paralizzato e in base a chi veniva ceduto potevamo far qualcosa. Sono arrivati giocatori giovani, li valuteremo”.
    Pirlo e il mercato degli svincolati
    Pirlo non ha escluso il ricorso al mercato degli svincolati: “Il mercato degli svincolati è aperto e magari può capitare l’occasione. Ora ci siamo un po’ sistemati. All’inizio eravamo senza un difensore dopo l’infortunio di Ferrari e ora abbiamo preso Piccini. I nostri centrali sono stati bravi ad avere poche squalifiche ed infortuni”. LEGGI TUTTO

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    Viaggio nella crisi della Samp (e di Pirlo)

    A ranghi completi, si può ipotizzare questa Samp (4-3-1-2): Stankovic; Depaoli, Ghilardi, Murru, Giordano; Ronaldo Vieira (Benedetti), Yepes, Kasami; Esposito, Pedrola (Borini); De Luca. E sarebbe un undici di tutto rispetto che potrebbe tranquillamente competere per i playoff, come si sosteneva a inizio stagione e infatti i migliori risultati sono arrivati le rare volte che l’infermeria non era affollata. Poi, quando le defezioni sono troppe (e la Samp ne ha quasi sempre una marea, al punto che sono emersi dubbi sull’operato dello staff sanitario, rifondato dalla nuova società), mancano i ricambi di livello. Soprattutto se sono assenti certe colonne, sono dolori.
    A centrocampo, prima di tutto. I blucerchiati, dopo un brutto avvio di stagione, avevano trovato la quadratura giusta col cambio di modulo (da 4-3-3 a 4-3-2-1) ma anche grazie a due mastini della mediana come Ronaldo Vieira e Kasami: quando giganteggiavano in mezzo, non ce n’era per nessuno, la squadra era equilibrata, la giovane difesa più protetta e, insomma, l’orchestra suonava al meglio e poteva coltivare qualche ambizione. Non è un caso che la flessione – per non dire crisi – sia arrivata con la loro assenza. Sabato scorso la società, non a torto, s’è lamentata per il rigore che ha sbloccato il Parma a Marassi, non si capisce perché lo si debba assegnare se le immagini non chiariscono, nel dubbio buon senso suggerirebbe di astenersi. Ma non può essere un alibi perché la squadra una volta in svantaggio ha mostrato le solite fragilità mentali e subito dopo ha incassato il raddoppio, squagliandosi del tutto nella ripresa quando è arrivato il terzo gol del Parma.
    Come accade quasi a ogni rovescio blucerchiato, è tornato a girare il nome di Iachini come possibile sostituto, l’allenatore dell’ultima promozione blucerchiata in A (nel 20212, ai playoff). Voce subito seccamente smentita dalla società, troppo forte il legame che c’è con Pirlo, scelto la scorsa estate anche come uomo-immagine della Samp. Senza considerare il fatto che l’attuale organico blucerchiato non sembra rispondere alle idee tattiche di Iachini. Ma quali colpe ha l’allenatore della Samp? Con lui, spesso i blucerchiati un po’ troppe volte hanno sbagliato l’approccio alla gara (vedi i ko con Brescia e Feralpisalò, ad esempio) e l’allenatore è sempre responsabile dell’atteggiamento della squadra che troppe volte non si sporca le mani, non ha un carattere “da Serie B”, dove bisogna soprattutto dare peso all’agonismo, alla spada e non al fioretto.
    Certo, non è ancora il momento di tirare le somme. Ma la prossima gara, domenica al Tombolato di Cittadella, può dire molto. I veneti, che all’andata s’imposero con pieno merito a Marassi, avranno il dente avvelenato per il ko di sabato a Terni che ha chiuso la migliore e più lunga serie positiva di questo campionato, avevano raccolto 23 punti in 9 gare. Ecco, andare a Cittadella, comunque finisca, potrebbe essere l’occasione per la Samp (e per Pirlo) per confrontarsi con un calcio senza fronzoli ma terribilmente efficace, perché di temperamento. Cioè tutto ciò che troppo spesso questa Samp non mostra. E magari chissà, sarà l’occasione per dare almeno qualche minuto in più a un ragazzo proveniente dalla Primavera che va tenuto d’occhio: Samuel Ntanda, classe 2005, ala sinistra belga (di origini congolesi), a Genova dal luglio 2022, quando, proveniente dal St Truden, iniziò a giostrare per la Primavera blucerchiata. Finora, Pirlo lo ha mandato in campo per 4 gare, ma con un minutaggio ancora irrisorio (22’). Per quel che però ha mostrato – gamba, fame e discreta tecnica – merita di entrare in campo prima che la partita sia ormai segnata. Lo chiede a gran voce anche la tifoseria blucerchiata che, altro aspetto di questa crisi, in questi giorni sta vivendo interessanti riflessioni sulla propria natura.
    Considerato che nel 2024 saranno passati trent’anni dalla vittoria dell’ultimo trofeo blucerchiato (la quarta Coppa Italia, superando in finale l’Ancona), anche voci autorevoli della piazza sampdoriana si interrogano sul “carattere” che ha mediamente il tifoso blucerchiato. Va ricordato che negli anni d’oro con Paolo Mantovani, lo storico patron fece un lavoro enorme per addomesticare una tifoseria che non era proprio tranquilla ma che sotto la sua guida divenne un esempio di correttezza, pacatezza e sportività. E ora, con la squadra nei pressi dei playout di B, ci si chiede se questa natura tranquilla nel frattempo non sia diventata un limite, visto che negli ultimi anni i tifosi blucerchiati ne hanno dovute buttare giù di ogni. Certo, non s’arriva a invidiare il carattere fumantino del popolo genoano. Ma un po’, sì. LEGGI TUTTO

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    Venezia, Pohjanpalo show: 5-3 alla Samp. Frena il Parma, vince la Cremonese

    Il nuovo anno della Serie B è ripartito all’insegna dei gol e delle emozioni. Dopo le gare del sabato, sono scese in campo tre partite nella giornata odierna. Sicuramente il match più belle e ricco è stato quello del Penzo tra Venezia e Sampdoria, con otto gol totali e la vittoria dei lagunari ad accorciare la classifica nelle zone alte. Il Parma non è andato oltre il pari contro l’Ascoli, mentre Stroppa ha aperto il 2024 con un successo allo Zini sul Cosenza. 
    Pokerissimo Venezia, frena il Parma di Pecchia
    E’ stato un luna park di emozioni quello tra Venezia e Sampdoria: un match vissuto sulle montagne russe che, alla fine della corsa, ha premiato la costanza e la forza dei lagunari. Protagonista assoluto del match è stato Pohjanpalo che con la sua tripletta ha indirizzato il match. La prima frazione è terminata sul 2 a 1 per i padroni di casa, avanti di un gol e di un uomo per l’espulsione per doppia ammonizione di Benedetti, autore anche della rete dei liguri. Nella ripresa il Venezia ha calato il tris, ma Pirlo e i suoi ragazzi hanno avuto una reazione d’orgoglio e in 6′ hanno trovato prima la rete con De Luca e poi il pari con Depaoli. La gioia blucerchiata, però, è durata pochi minuti perché Busio ed Ellertsson hanno definitivamente spostato gli equilibri a favore dei lagunari. Un successo importante che, complice la frenata del Parma, consente di raggiungere il Como a meno tre dalla capolista. Gli emiliani non sono riusciti ad andare oltre l’1 a 1 al Tardini contro l’Ascoli: marchigiani avanti con Botteghin, poi la sfortunata autorete di Viviano a rimettere tutto in parità. A chiudere il pomeriggio ci ha pensato la Cremonese: i grigiorossi hanno vinto faticando in casa contro un buon Cosenza. A decidere l’incontro è stata la rete di Antov nella ripresa.  LEGGI TUTTO

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    Pirlo: “Sampdoria massacrata, non possiamo spendere sul mercato”

    La Serie B torna in campo per la prima volta nel 2024. La Sampdoria aveva chiuso lo scorso anno con il pareggio ottenuto in pieno recupero contro il Bari, grazie ad un gol di Sebastiano Esposito. Altro match ostico per i blucerchiati, che domani saranno di scena al Pier Luigi Penzo: di fronte il Venezia di Paolo Vanoli, una delle grandi rivelazioni del campionato cadetto in corso.
    Samp, Pirlo e gli infortuni
    A presentare la sfida sponda Sampdoria, in conferenza stampa, Andrea Pirlo: “Ripartiamo con lo stesso spirito: non abbiamo mai voluto guardare a cose come gli infortuni, possono capitare e non vogliamo parlare di alibi. Abbiamo una squadra competitiva, chi c’è c’è e ci adattiamo con chi abbiamo. Siamo fiduciosi: abbiamo perso giocatori importanti, ma altri sono pronti a subentrare. Anzi, sarà l’occasione per chi ha giocato meno di mettersi in mostra”. E a proposito di infortuni: “Non sappiamo bene il perché di questi ultimi stop. Quando torno da un periodo di sosta ci può essere qualche affaticamento, ma quella settimana si sono comunque allenati quindi non doveva essere così. Questi infortuni capitano a tutte le squadre, a noi ci stanno massacrando, ma andiamo avanti positivi”. LEGGI TUTTO

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    Nesta sfida Pirlo in Reggiana-Sampdoria

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri sera (Spezia-Bari 1-0), la 17ª giornata di Serie B prosegue oggi con 8 gare. Grande attesa a Reggio Emilia per Reggiana-Sampdoria, cioé la sfida in panchina fra due Campioni del Mondo 2006, Alessandro Nesta nei granata, Pirlo nei blucerchiati, fra i due c’è una grande amicizia fuori dal campo. E’ una gara verità per entrambi. La Reggiana di Nesta ha un solo punto di vantaggio sulla zona playout e non vince dal 26 ottobre, 11ª giornata, 0-3 a Piacenza alla Feralpisalò. Dopo Nesta ha collezionato soltanto tre pari e due ko. L’ex difensore gode della fiducia della società e della squadra. Tuttavia, un’altra prova non convincente potrebbe aprire una discussione sulla sua panchina anche se certe somme, non solo alla Reggiana, si tireranno dopo Santo Stefano quando andrà in archivio il girone d’andata e inizierà la sosta invernale. Ma è una gara cruciale anche per Pirlo. La sua Samp viene dalla convincente vittoria sul Lecco però nell’ultima trasferta c’era stato il blackout di Brescia, il bis va evitato se si vuole provare a inseguire i playoff che oggi distano 6 punti, in caso di capitombolo la classifica potrebbe farsi nuovamente pesante, visto che oggi i playout distano tre lunghezze. Per la capolista Parma, reduce dal 3-3 strappato in extremis domenica scorsa al Tardini contro il Palermo, test a Cosenza, partita che può decidere il futuro del tecnico dei calabresi, Caserta. Il Venezia secondo, a -1 dal Parma, riceve il Sudtirol ancora guidato dal traghettatore Valente con gli altoatesini che hanno raccolto un solo punto nelle ultime 5 uscite mentre i lagunari di Vanoli devono riscattare il ko di una settimana fa a Cremona e vincere per tenere a bada il Como terzo, impegnato in un complicato derby lombardo a Brescia. Fabregas, chiamato sulla panchina dei lariani in sostituzione di Longo per portare un’impronta più “giochista”, sta facendo tanti punti, 10 sui 12 a disposizione con lo spagnolo alla guida. Il Catanzaro, quarto in classifica, ha una trasferta da prendere con le pinze in casa dell’Ascoli dove Castori, un punto nelle sue tre uscite, non riesce a risollevare i marchigiani, mentre i calabresi di Vivarini inseguono la quarta vittoria di fila. Dopo aver battuto sabato scorso il Venezia, la Cremonese di Stroppa, che con quella vittoria ha riaperto la corsa ai primi due posti che valgono la A diretta, non può fallire la trasferta di Piacenza, campo della Feralpisalò, ultima in classifica dove continuano le riflessioni sul tecnico Zaffaroroni che sta andando anche peggio di Vecchi, non si esclude il suo ritorno. Il Modena di Bianco, in zona playoff al 7° posto, riceve il Cittadella di Gorini, avanti di due punti e reduce da 5 vittorie di fila, risultato che i veneti non conseguivano dal 2017, autentico spareggio per la conquista dei playoff anche se non era detto a inizio stagione che entrambe potessero lottare per questo traguardo. Il Palermo di Corini invece, dopo il 3-3 di Parma, prova a riconquistare il pubblico del Barbera contro il Pisa di Aquilani. Entrambi gli allenatori sono al di sotto delle aspettative, guai a perderla, soprattutto per Aquilani, visto che il Pisa ha solo due punti di margine sui playout mentre il Palermo a -8 dalla A diretta, per ora deve accontentarsi di consolidarsi in zona playoff, visto che oggi occupa l’ultimo posto utile, l’ottavo. Il turno si chiude domani con Lecco-Ternana. LEGGI TUTTO

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    Pirlo, la sfida con Nesta e l’avviso a Esposito: “Lo faccio uscire dopo 15’…”

    Reggiana-Sampdoria, la conferenza di Pirlo

    “Guardiamo partita dopo partita. Il nostro obiettivo è sempre quello di giocare per vincere, imporre il nostro gioco” – ha spiegato Pirlo. L’allenatore della Sampdoria ha poi proseguito: “Anche la Reggiana è nella nostra situazione, sarà una partita da giocare con grande concentrazione e con tanta aggressività e determinazione”. Su Nesta: “È un grande amico. Ci sentiamo spesso in settimana, siamo sempre in contatto. Mi farà piacere rivederlo, spero di essere più contento io a fine partita (sorride ndr). Per la prima volta ci affronteremo da allenatori dopo aver condiviso le stesse maglie. Ma la Samp viene prima di tutto”.

    Il tecnico blucerchiato ha specificato anche la situazione di Pedrola, che sta rientrando dopo l’infortunio: “Non ha avuto alcun problema. Il giocatore voleva essere più sicuro ed essere al 100% per rientrare in gruppo. Ha ancora paura e ha preferito andare in Spagna a fare un lavoro specifico per rinforzarsi. Non abbiamo fretta per farlo rientrare e giocare le ultime partite. Questa è una cosa concordata con il Barcellona. Rimarrà qualche giorno là e poi tornerà”. Infine su Esposito e l’episodio dell’abbraccio dopo il gol al Lecco: “Deve sempre avere quell’atteggiamento e lottare su ogni pallone. Nella riaggressione è sempre fra i primi. Se continua a far gol tanto meglio. Se non interpreta bene la gara, esce dopo 15 minuti. Lo sa bene che non basta una partita per andare in alto. Glielo ripeteremo perché non può sbagliare”. LEGGI TUTTO

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    La Samp vola In Arabia: la missione di Manfredi e Mancini Jr

    GENOVA – Missione in Arabia per far crescere la nuova Sampdoria. L’azionista di maggioranza del club blucerchiato Matteo Manfredi e il direttore sportivo Andrea Mancini sono volati a Riyad e – a margine del campionato mondiale per club – saranno protagonisti in questi giorni di una serie di incontri con potenziali investitori del mondo arabo che potrebbero essere coinvolti, magari con una quota di minoranza, nella gestione della società.
    Non è la prima volta in questa fase che si avvicinano alla Samp soggetti potenzialmente interessati a un investimento nel calcio italiano (nelle scorse settimane si erano visti ospiti al Ferraris nelle gare interne diversi uomini del mondo finanziario del Sud Est Asiatico) ma la novità stavolta è che la missione araba ha uno sponsor istituzionale di grande calibro, ovvero Roberto Mancini – oggi ct dell’Arabia Saudita e naturalmente grande ex blucerchiato oltre che padre dello stesso Andrea – che pur senza essere coinvolto direttamente negli incontri e in eventuali possibili accordi ha avuto comunque il ruolo di contatto di assoluto prestigio per far avvicinare le parti.
    Non trova conferme un possibile incontro tra Manfredi e i rappresentanti della sezione sportiva del Pif, il fondo sovrano dell’Arabia Saudita: non è comunque escluso che la proprietà blucerchiata possa interloquire con gruppi in qualche modo collegabili al Pif. In ogni caso gli incontri saranno diversi in questi giorni, alcuni forse anche solo di perlustrazione da ambo le parti. “Il brand Sampdoria ha attrattiva a livello locale e internazionale a prescindere dalla categoria. Io parlo tutti i giorni con gli investitori” aveva detto Manfredi lo scorso 21 novembre, facendo intuire come l’appeal del club – nonostante la retrocessione in serie B – sia rimasto alto e anzi paradossalmente possa anche essere aumentato grazie alla nuova gestione e al piano di ristrutturazione dei debiti che ha fortemente diminuito il rosso di una società che ha concretamente rischiato di fallire nei mesi scorsi. LEGGI TUTTO