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    Copa Sudamericana: esordio flop per il Tigre di Retegui

    MARCATORI: st 12′, 29′ Erison
    TIGRE (4-3-1-2): Marinelli; Blondel (44′ st Badaloni), Aguilera, Luciatti, Montoya (44′ st Garay); Castro (23′ st Armoa), Prediger (44′ st Cardozo), Molinas (44′ st Zabala); Menossi; Retegui, Colidio. A disp. Rojas, Baldi, Flores, Leizza, Medina, Ortega, Vera. All. Diego Martínez
    SAN PAOLO (3-4-3): Rafael; Franco, Arboleda, Lucas Beraldo; Nathan Mendes (39′ st Rafinha), Méndez (31′ st Luan), Rodrigo Nestor (31′ st Marcos Paulo), Michel Araujo; Welington Rato (35′ st Alisson), Erison (31′ st Luciano), David. A disp. Felipe Alves, Jandre, Caio Paulista, Juan, Pablo Maia, Patryck, Rai Ramos. All. Rogerio Ceni
    ARBITRO: Ostojich (Uruguay)
    NOTE: ammoniti Wellington Rato, Castro, Luciatti, Rodrigo Nestor, Rafinha, Armoa, Molinas, Lucas Beraldo. Angoli: 9-4 per il Tigre. Recupero tempo: pt 1′; st 5′
    VICTORIA – Dopo una vigilia di ansia e polemiche figlie anche del precedente del 2012, dopo un arrivo allo stadio totalmente turbolento, con una pioggia di pietre dei tifosi del Tigre che ha colpito, per errore, il bus dove viaggiava la propria squadra, è amaro il debutto amaro nel Gruppo D della Copa Sudamericana per l’azzurro Mateo Retegui: all’Estadio José Dellagiovanna di Victoria passa il San Paolo, che privo di Giuliano Galoppo, uno degli altri oriundi che è nel mirino di Roberto Mancini, vince 2-0 grazie alla doppietta dello scatenato ventitreenne Erison Danilo de Souza. Al Tigre resta un enorme amaro in bocca: il Matador ci ha provato di più e con maggior precisione rispetto al Tricolor paulista (12 tiri con 4 in porta per gli argentini contro i 4 totali, 3 in porta, dei brasiliani), ma la fortuna non è stata dalla parte di Retegui & C.
    Occasione enorme
    La chance da gol capitata sui piedi proprio del Chapita (26′ pt) è stata la macro occasione capitata ai padroni di casa per sbloccare il match, ma Rafael, portiere paulista, è stato abilissimo nel dire di no alla conclusione dell’azzurro lanciato a rete dall’ottimo movimento di Colidio. La ripresa è stata l’esatto opposto del primo tempo: il Tigre pare narcotizzato, il San Paolo invece è cinico e pronto a sfruttare ogni minima incertezza dei rossoblù. E così, dopo i miracoli di Marinelli su Wellington Rato e David sulla seconda giocata, al 12′ il San Paolo passa con Erison che sentenzia di sinistro dopo un contropiede perfetto. Il Tigre patisce il colpo, il San Paolo spinge con più convinzione sfruttando anche la vena dei due esterni di difesa, Araujo e Nathan Mendes, che hanno spesso e volentieri regalato la superiorità numerica in fase offensiva agli ospiti. Il raddoppio, al 29′, è la logica conseguenza del dominio del Tricolor paulista ed è la fotocopia dell’1-0, altro contropiede e altro acuto di Erison, che sfrutta il suo fisico. E’ il gol che chiude il match: a Retegui e al Tigre resta l’amaro in bocca. LEGGI TUTTO

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    Juve: Euro carica, ma con l'Inter servirà qualcosa di più

    FRIBURGO – Dunque la Juventus passa il turno, accede ai quarti di finale di Europa League e in attesa di conoscere all’ora di pranzo il prossimo avversario europeo, comincia a focalizzarsi sulla partita di domenica sera a Milano contro l’inter. La prima di un trittico che vedrà nerazzurri e bianconeri affrontarsi altre due volte ad aprile per l’andata e il ritorno delle semifinali di Coppa Italia, prologo alla finalissima che vedrà la migliore affrontare la vincente di Cremonese-Fiorentina in due atti per l’altra semifinale. LEGGI TUTTO

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    Argentina: sorridono River, Independiente e San Lorenzo

    TORINO – Una prima giornata all’insegna delle grandi: la Liga Profesional 2023 inizia senza, per ora, grandi sorprese. Nelle sfide disputate tra venerdì e sabato, dunque tutto secondo pronostico: primo sorriso per il San Lorenzo de Alamgro di Rubén Darío Insúa, che piega al Nuevo Gasometro l’Arsenal Sarandì grazie a un lampo dello sloveno Andres Vombergar. Se la gode anche l’Independiente, che, nonostante una endemica crisi economica che attanaglia ormai da anni il club del presidente Moyano, passeggia all’Estadio Mario Alberto Kempes di Córdoba e piega il Talleres, condannato dall’autogol di Martino a inizio ripresa.
    River da applausi
    Non stecca il debutto nemmeno il nuovo River Plate targato Martin Demichelis. L’ex allenatore delle giovanili del Bayern, che ha preso il posto del Muñeco Gallardo sulla panchina dei Millonarios, sbanca Santiago del Estero: Nacho Fernández e il baby Pablo Solari siglano il blitz in casa del Central Cordoba. Inizia male l’avventura di Abel Balbo al timone dell’Estudiantes de La Plata: il Pincharrata crolla in casa sotto i colpi di Mateo Retegui, sempre più goleador e simbolo del Tigre.
    Tocca ai campioni
    Stasera, invece, tocca ai campioni in carica e ai vicecampioni dell’ultimo Torneo Local, ossia Boca Juniors (che ospita all’1.30 a La Bombonera l’Atlético Tucumán) e Racing Club (alle 23.15 al Cilindro de Avellaneda contro il neopromosso Belgrano Córdoba). Il tecnico dell’Akademia, Fernando Gago, cerca continuità dopo il trionfo ad Abu Dhabi contro il Xeneize e per battere El Pirata si affida a centrocampo all’ex Atalanta El Frasquito Maxi Morález, mentre comincerà dalla panchina il neo acquisto peruviano Paolo Guerrero. El Negro Ibarra, allenatore del Xeneize, invece, vara un 4-4-2 con Orsini-Villa tandem d’atacco supportato da Pol Fernández, Varela, Ramírez e Óscar Romero. LEGGI TUTTO

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    Copa Sudamericana: ops, l'Independiente del Valle l'ha fatto ancora!

    TORINO – Non serve scomodare Davide contro Golia per capire la portata dell’impresa compiuta, poche ore fa, dall’Independiente del Valle, laureatosi bicampione della Copa Sudamericana dopo il trionfo sul San Paolo allo Stadio Mario Alberto Kempes di Córdoba, Argentina. Per rendersi conto di quanto realizzato basta dare un’occhiata a come erano, fino a stanotte, le bacheche delle due contendenti: un trofeo internazionale per gli ecuadoriani, 12 per il Tricolor, una delle grandi del Brasile. Ma non solo: 92 anni di storia per i paulisti, 64 per il Matagigantes, l’ammazzagrandi. E mai soprannome fu più azzeccato: agli scalpi di Boca Juniors, River Plate e Flamengo si è aggiunto quello della banda di Rogério Ceni.
    PRETATTICA VINCENTE La domanda ricorrente della vigilia riguardava le condizioni della coscia di Lautaro Díaz, col giocatore in dubbio fino all’ultimo e miracolosamente recuperato a pochi minuti dal fischio d’inizio. La prima chance è per l’Independiente del Valle e proprio con l’argentino: tiraccio sul primo palo e Felipe Alves costretto a smanacciare in angolo. Al 13′ l’avviso diventa un pugnale conficcato nel petto del Tricolor: uscita pressapochista della difesa brasiliana, palla recuperata dall’indivaolato Faravelli, assist modello caramella per Díaz, che controlla di destro e in diagonale porta avanti gli ecuadoriani.
    DOMINIO COSTANTE Il vantaggio dell’Independiente del Valle non scuote più di tanto né cambia l’attitudine del San Paolo: gli uomini di Rogério Ceni appaiono svagati, distratti, poco concreti, con Patrick unica eccezione. Proprio da un’iniziativa di Patrick nasce la macro chance per il pari brasiliano, ma Jonathan Calleri spara fuori da buonissima posizione al 28′. Nella ripresa il San Paolo carica a testa bassa: prima Rodrigo Néstor si fa bloccare il tiro a colpo sicuro da Moisés Ramírez, poi Calleri, totalmente smarcato, la mette a lato di testa. La legge del calcio è universale e il LatinoAmérica non fa eccezione: gol sbagliato, gol subito. Al 22′ l’asse magico del primo gol dell’Independiente del Valle concede un clamoroso bis, ma a parti invertite: l’assist è di Lautaro Díaz, il 2-0 è griffato da Lorenzo Faravelli. Aveva ragione Martín Anselmi, il tecnico degli ecuadoriani: «Il Matagigantes è diventato grande». Sì, il gigante ora è l’Independiente del Valle.
    SAN PAOLO-INDEPENDIENTE DEL VALLE 0-2
    MARCATORI: pt 13′ Díaz; st 22′ Faravelli
    SAN PAOLO (4-4-2): Felipe Alves; Igor Vinicus, Diego Costa, Leo, Reinaldo; Alisson (30′ st Galoppo), Pablo Maia, Rodrigo Néstor (30′ st Igor Gomes), Patrick (30′ st Eder); Luciano, Calleri. All. Rogério Ceni
    INDEPENDIENTE DEL VALLE (5-3-2): Ramírez; Chavez (50′ st Caicedo), Segovia Vega, Schunke, Carbajal, Fernandez; Faravelli (50′ st L. Ortiz), Pellerano, Angulo (35′ st Gaibor); Díaz (28′ st J. Ortiz), Sornoza (34′ st Ayovì). All. Anselmi
    ARBITRO: Wilmar Roldán (Colombia)
    NOTE: espulsi al 48′ st Calleri per doppia ammonizione, al 51′ Diego Costa per comportamento non regolamentare. Ammoniti: Carbajal, Reinaldo, Schunke, Calleri, Pellerano, Diego Costa. Calci d’angolo: 6-3 per il San Paolo. Recupero tempo: pt 3′; st 8′ LEGGI TUTTO

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    Finale Copa Sudamericana: l'Independiente del Valle per una nuova clamorosa impresa

    TORINO – L’ammazzagrandi, l’incubo dei top club del continente stasera può entrare nella storia. Dalla porta principale. Sì, perché alle 22 italiane, allo stadio Mario Alberto Kempes di Córdoba, Argentina, va in scena la finale di Copa Sudamericana: l’Independiente del Valle cerca una nuova clamorosa impresa contro il San Paolo, favorito. Il tecnico degli ecuadoriani, l’argentino Martín Anselmi, non si nasconde: «Ci chiamano ammazza giganti. Ebbene la musica è cambiata. L’Independiente del Valle è una grande: ora tocca ai brasiliani calarsi nei panni del giant killer». Sì, perché la finale vinta nel 2019 contro il Colón ha rappresentato la prova provata del ??fatto che, quando le cose sono fatte bene dal punto di vista istituzionale e societario, i risultati sportivi arrivano da soli. Ancora in ballo su tutti i fronti possibili (LigaPro, Copa Ecuador e Copa Sudamericana) El Tornado de Sangolquí stasera può tornare prepotentemente sotto i riflettori.
    TUTTO O NIENTE Come ormai da 3 anni la Copa Sudamericana si assegnerà al termine della finale unica con, in caso di parità al 90′, supplementari e rigori. Anselmi ha un problemone davanti: l’infortunio di Lautaro Díaz. Il bomber 24enne ha avuto problemi alla coscia durante l’ultimo match di campionato, sabato scorso contro il Macará ed è in dubbio. Non averlo toglierebbe agli ecuadoriani un’arma micidiale: Díaz sta attraversando un ottimo periodo di forma e sta segnando a raffica, soprattutto in Copa Sudamericana dove ha realizzato 4 reti in 5 partite e tutti dai quarti di finale in poi. Ci sarà? Non ci sarà? Alla vigilia lo staff tecnico ecuadoriano ha mantenuto al riguardo una segretezza degna del Kgb, probabilmente per generare incertezza nel rivale e complicare le scelte del tecnico paulista Rogério Ceni. Di sicuro nelle ultime ore Díaz non s’è allenato col gruppo limitandosi a corricchiare… «Ci sarà: quello che non sappiamo è se potrà giocare 20, 30 o 90 minuti. In questi giorni abbiamo portato con noi uno specialista argentino per lavorare sui suoi muscoli, cercando di averlo a disposizione per la finale», ha detto Andrés Larriva, direttore generale del club. Nel caso in cui l’ex attaccante dell’Estudiantes de La Plata dovesse alzare bandiera bianca sono due le opzioni per sostituirlo: Jonathan Bauman o Jaime Ayoví. Ha meno problemi il San Paolo: Rogério Ceni non ha voluto confermare ufficialmente il suo starting eleven, gli 11 che cominceranno il match, lasciando un dubbio su chi agirà come esterno destro di difesa: Rafinha o Igor Vinicius.
    Estadio Mario Alberto Kempes, Córdoba, Argentina, ore 22, diretta Dazn.
    SAN PAOLO (4-4-2): Jandrei; Rafinha, Diego, Léo, Reinaldo; Alisson, Rodrigo Néstor, Pablo Maia, Patrick; Calleri, Luciano. All. Rogerio Ceni.
    INDEPENDIENTE DEL VALLE (4-4-2): Ramírez; Carabajal, Shunke, Segovia; Fernández, Angulo, Pellerano, Faravelli, Chávez; Júnior Sornoza, Díaz.? All. Anselmi
    ARBITRO: Wilmar Roldán (Colombia).
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