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    Baroni, non solo Lazio, il Napoli conta ancora su di te: dal gol scudetto nel ’90 alla sfida con l’Inter

    Il Napoli si affida ancora a Marco Baroni. 35 anni fa, da giocatore e difensore degli azzurri di Maradona e Careca, l’attuale allenatore della Lazio siglò la rete decisiva per il secondo scudetto dei partenopei. Era il 29 aprile 1990, l’avversario era proprio la Lazio. Domani, alla guida dei biancocelesti, Baroni può di nuovo fare un regalo enorme al Napoli. Gli uomini di Antonio Conte sanno di dover pensare solo a loro stessi e alla delicata trasferta di Parma, ma & LEGGI TUTTO

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    Napoli, ora tocca ai giocatori

    Conte li ha portati sulla soglia dello scudetto, li ha martellati, istruiti, sostenuti, spinti e molti di loro, gli azzurri vecchi e i nuovi, hanno detto di non avere mai lavorato tanto e di avere un allenatore che gli ha trasmesso un’energia pazzesca. Con Conte sono rinati i campioni d’Italia 2023, perdutisi nella stagione successiva. Con Conte, i nuovi arrivati hanno avuto l’opportunità di migliorare. Conte ha rivitalizzato una squadra alla deriva dopo l’anno LEGGI TUTTO

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    Amarcord Lazio, il racconto di uno Scudetto pazzesco 

    “Non so/ non so/ se ti è capitato mai di dover fare una lunga corsa/ e a metà strada, stanco, dire a te stesso adesso basta”. Edoardo Bennato. Il racconto dello scudetto alla Lazio

    Adesso basta. Abbiamo corso tanto e non sappiamo neanche più dov’è il traguardo. Adesso basta, per pietà, non capiamo più niente e non c’è uno che abbia più il coraggio di fiatare. Qualcuno confonde i LEGGI TUTTO

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    Ghoulam esclusivo: “Conte e Napoli, pura magia. E De Laurentiis…”

    Faouzi Ghoulam mangia, ama e rispetta il calcio più di prima. Anche ora che non gioca più e studia da dirigente. O da allenatore: «Si vedrà». Nel frattempo viaggia e commenta partite in giro per il mondo. E si aggiorna, divora sport: Nba, Nhl, Nfl, campionati di ogni tipo. E ovviamente prega: “grazie a Dio” è una delle frasi che ripete più spesso insieme con il verbo “rispettare”. C’è LEGGI TUTTO

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    Marotta: “Scudetto, Juve favorita: ecco perché. E non c’è solo l’Inter”

    “È una corsa alla pari con la Juve, loro sono avvantaggiati dal pianificare la settimana meglio di noi, anche se partecipare alla Champions è motivo di orgoglio e di stimolo”, sono le parole del’ad dell’Inter Beppe Marotta, che ai microfoni di Italia 1 ha fatto il punto sulla corsa allo Scudetto che vede attualmente la Juve in testa alla classifica con un partita in più rispetto ai nerazzurri.
    “La Juve vuole sottovalutarsi”
    “Non giocare in settimana significa ridurre il rischio di infortuni ed è un dato di fatto, poi se vogliono sottovalutarsi e dire che il loro obiettivo è il 4° posto è riduttivo”, ha dichiarato l’ex dirigente della Juve nel prepartita di Supercoppa. Quando si parla di Inter, Juventus e Milan si parla di squadre che devono sempre lottare per la vittoria e loro lo stanno facendo nel migliore dei modi. Sono assolutamentefavoriti, come noi, il Milan sta recuperando, da qui alla fine vedremo un bel finale di campionato”. LEGGI TUTTO

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    McKennie, obiettivi Juve: “Adesso vogliamo raggiungere il piano A”

    Weston McKennie è senza dubbio una delle sorprese in positivo di questa prima parte della stagione della Juventus. E’ tornato in bianconero dopo un prestito non brillantissimo al Leeds concluso con la retrocessione in Championship del club inglese. In estate era sul mercato, ora è diventato inamovibile per Allegri. Ha convinto il tecnico attraverso il lavoro a partire dalla tournée in America. Da mezzala o da esterno a tutta fascia, è sceso in campo in tutte e 18 le gare sin qui disputate – in attesa della gara di questa sera in Coppa Italia contro la Salernitana – e, secondo le pagelle di Tuttosport, è stato anche il primo per media voto sin qui. Insomma si è rituffato nel mondo Juve con tanta voglia e lui stesso ha parlato 8by8mag.com di obiettivi, del suo momento e del futuro. 

    McKennie e il ritorno alla Juve

    McKennie ha parlato così del suo ritorno in bianconero: “Nell’andare via dal Leeds sapevo di aver fatto una brutta figura. Quando sono tornato alla Juventus dovevo ripartire da zero, mi sono messo in quella mentalità per dimostrare nuovamente chi sono. Come se fosse la prima volta qui” . E sul ruolo in squadra: “Mi è sempre capitato di essere il giocatore jolly, quello che le persone possono mettere in qualsiasi posizione. Qualunque cosa mi chiedano di fare, cerco sempre di essere il migliore. Alla Juventus, onestamente, non mi dispiace in quale posizione gioco. Che sia terzino destro o centrocampo, mi diverto in entrambe. Posso fare bene in entrambe le zone. Quello che vuole l’allenatore, farò. Quello che aiuta la squadra. Non ho un ego quando si tratta di essere in campo. Voglio solo che la squadra vinca e raggiunga quel piano A adesso”. E proprio sugli obiettivi non ci ha girato attorno… LEGGI TUTTO

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    Scudetto, è sempre più Juve-Inter: tra record e dati, i numeri non mentono

    Il turno pre natalazio è in archivio, e il giro di boa si avvicina. La Serie A si appresa a vivere tra pochi giorni la sua 18° giornata, ma dopo 17 turni una cosa sembra ormai chiara: allo stato attuale delle cose, è sempre più Juventus contro Inter. I nerazzurri comandano la classifica con 44 punti, a 40 i bianconeri. Ma dietro sembra essersi già fatto il vuoto: il Milan, terzo in graduatoria, è a -11 dai cugini e a -7 dalla squadra di Allegri. Che la sfida sia sempre più tra Juve e Inter sono anche i dati a dirlo.
    Inter, gol da record. E quel dato sui punti…
    Con le due reti messe a segno contro il Lecce, l’Inter è andata in gol per 25 partite consecutive di Serie A. È la prima volta nella storia del club che questo succede sotto la guida di un solo tecnico, e a riuscirci è stato Simone Inzaghi. Ma c’è anche un altro dato che fa percepire come il rendimento dei nerazzurri sia sopra la media: sono 44 i punti totalizzati in 17 apparizioni di campionato. Soltanto una volta, nella sua storia, era riuscita a fare meglio: in panchina c’era Roberto Mancini, era l’anno 2006/07. In quella stagione l’Inter vinse il campionato, ottenendo anche il proprio record di punti in un singolo campionato di Serie A (in totale furono 97). LEGGI TUTTO

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    Chiellini-Lautaro, siparietto in diretta tv. Il Toro: “Io ho menato lui…”

    Chiellini incensa Lautaro 

    L’ex capitano della Juve e della Nazionale loda poi Lautaro Martinez, capocannoniere del campionato: “È uno di quei fattori di crescita di cui parlavo. Sono pochi i giocatori che con le responsabilità si esaltano, lui è uno di questi. L’addio di Lukaku e la fascia di capitano lo hanno responsabolizzato ed è cresciuto tantissimo. Nella crescita di Lautaro c’è anche un Mondiale, vissuto non da protagonista, ma che ti dà tanto. L’errore di Marusic era facile da leggere, ma non tutti lo sanno sfruttare. È trascinante, non solo con il gol ma con l’atteggiamento, è un giocatore diverso”. LEGGI TUTTO