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    Samp: De Luca, la grande rivincita

    TORINO – E adesso, tanti – anzi troppi -, tifosi blucerchiati, magari dovrebbero chiedere scusa. La sera di Pasquetta, Manuel De Luca è tornato a casa da Marassi col pallone fra le mani, visto che aveva appena steso la Ternana con una tripletta. Sì, proprio lui, forse il giocatore più discusso dall’ambiente blucerchiato quando le cose non giravano, quello che dopo certe partite non positive doveva fare i conti con fischi in campo e insulti assortiti sui social, non solo giudizi pesanti. Non si comprende come un tifoso non capisca che così non si fa il bene della propria squadra. La Samp aveva già dato un segnale preciso tenendolo a gennaio: fra le due prime punte, a partire era stato La Gumina, non lui. Magari, chi ha dovuto levare le tende, pesava pure sul bilancio. Ma dovendo fare anche una scelta tecnica, non c’erano dubbi che De Luca fosse più funzionale al progetto di Pirlo, che richiede una prima punta capace a giocare di sponda coi due giocatori schierati subito dietro di lui, che protegga bene la palla, grazie a un fisico importante, facendo salire la squadra. All’inizio è stata dura: gran parte della tifoseria blucerchiata e della critica lo bocciava senza appello, un po’ troppo impietosamente. Ma lui ha tenuto duro e se ora la Samp è in piena zona playoff e sabato alle 16.15 può andare a Palermo per provare a insidiargli il 6° posto, è perché De Luca, nelle ultime cinque uscite ha quasi sempre fatto la differenza. Riavvolgiamo il nastro a partire dal 23 febbraio: quel giorno la Samp vince a Cosenza, De Luca segna il gol del 1-2 finale, dopo aver fornito a Darboe l’assist per il suo gol; resta a secco nel ko interno con la Cremonese del 2 marzo, poi decide la vittoria di Piacenza sulla Feralpisalò con una doppietta (1-2); l’11 marzo segna il gol della vittoria nel 2-1 sull’Ascoli; poi, nell’ultima gara prima della sosta, a Bari, nel finale fornisce a Kasami l’assist del gol vittoria. Fino al trionfo di ieri sera: apre la contesa trasformando un rigore, nella ripresa, dopo il pari di Gaston Peraeiro e il 2-1 di Stojanovic (grande azione, tutta di prima), evita preoccupazioni alla Samp nel finale, trasformando una vittoria con qualche piccola apprensione in un trionfo: all’85’ segna con un tiro al volo su cross di Stojanovic e all 94’ fa tripletta, di testa, ancora una volta su assist di Stojanovic, il cui ingresso al 75’ ha fatto la differenza, praticamente come De Luca. E ora, per il centravanti originario di Bolzano, 25 anni, passato per le giovanili di Sudtirol, Inter e Torino, la stagione inizia a farsi molto interessante, come quella della Samp. E con numeri promettenti: 9 reti e 4 assist in 27 presenze. Mica male, se si pensa che a inizio stagione era troppo spesso il capro espiatorio dei rovesci blucerchiati. Le parole di Pirlo nel dopogara, sintetizzano tutto: “De Luca? S’è preso la copertina ma lo ha fatto anche altre volte quando non faceva gol ma sfornava sempre prestazioni positive. Si è sempre impegnato, è rimasto sempre concentrato, non si è fatto influenzare dalle critiche. Poi, i gol arrivano di conseguenza”. Per intendersi, ora De Luca è un centravanti da 111 partite in Serie B con 28 gol e 9 assist, non merita più di essere trattato come l’ultimo arrivato. LEGGI TUTTO

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    Da Iachini a Pirlo, tutta la B in campo

    Modena-Bari (ore 12.30) Gli emiliani di Bianco, allenatore debuttante in B, non vincono da 8 partite e hanno perso la zona playoff (ora distante 2 punti, +5 sui playout). Anche i pugliesi se la passano male: Iachini ha fatto 7 punti nelle sue 7 uscite, il margine sui playout è di sole 2 lunghezze. Emergenza in attacco: Nasti squalificato, Kallon infortunato, Diaw in ripresa (ma non pronto per l’inizio), Aramu rientrato in lista dopo la rescissione con Menez (ma finora fra i più deludenti) Restano Puscas, di rientro dagli impegni con la Romania e il 2005 Akpa-Chukwu, bomber della Primavera, che aveva debuttato con gol a inizio stagione con Mignani. Ma attenzione anche alla carta Morachioli. Appena 168 tifosi pugliesi al seguito: dopo le proteste, sta prevalendo l’indifferenza?
    Como-Sudtirol (ore 15) Lariani a -2 dal Venezia secondo (cioè dalla promozione diretta), reduci da tre vittorie nelle ultime quattro uscite. Altoatesini carichi per il 3-0 inflitto alla Cremonese prima della sosta, ora sono a -1 dai playoff ma ufficialmente puntano solo a salvarsi (però la permanenza nella categoria è quasi in tasca).
    Cosenza-Brescia (ore 15) Nei calabresi, seconda uscita in panchina per Viali (che ha rilevato Caserta), all’esordio, ko a Terni. Il cambio in panchina era stato fatto per provare ad agguantare i playoff ma ora i playout sono a 2 punti. Sull’utilizzo del totem Tutino, al rientro dopo l’infortunio avvenuto nel derby col Catanzaro, si decide all’ultimo. Il Brescia vuole continuare a sognare la conquista dei playoff (ora è ottavo, l’ultimo posto buono), sarebbe un gran risultato, se si considera che il confronto di oggi era stato il playout della scorsa stagione e Maran guida un Brescia molto simile a quello dell’ultima annata (con davanti bomber Borrelli in più).
    Lecco-Cittadella (ore 15) Lombardi reduci da 4 ko di fila e ormai condannati al ritorno in C dopo un anno, la società potrebbe essere ceduta al cinese Alex Lin, sponsor dell’Inter attraverso Skyland Energy, sostenuto da imprenditori lombardi. Il Cittadella, che fino alla 1ª giornata di ritorno lottava per la A diretta, dopo 7 ko di fila ha messo insieme due pareggi, ora è 10°, a -1 dai playoff e a +6 sui playout.
    Parma-Catanzaro (ore 15) Gli emiliani di Pecchia hanno la A in tasca (+8 sul Venezia, +9 sulla Cremonese), al Tardini non perdono da oltre un anno (21 partite), vorrebbero battere i record del Benevento di Inzaghi, promosso nel 2020. Pecchia punta a vincere le prossime 4 e chiudere ogni discorso sulla A. I calabresi di Vivarini, che al Tardini saranno seguiti da 2mila tifosi, cercano il miglior piazzamento playoff, sono sesti ma hanno gli stessi punti del Palermo quinto, è già un grande risultato ma a Catanzaro si sogna come non accadeva da almeno 40 anni.
    Pisa-Palermo (ore 15) Toscani in lotta per i playoff (distano un punto), reduci dal ko di Como, giunto dopo due vittorie di fila che avevano fatto sperare nella svolta per Aquilani. Il Palermo di Corini, che in estate era fra le favorite per la A diretta, ha perso tre delle ultime 4 partite e ora è 8 punti dalla A diretta. Inizia la “gestione” del 5° posto per poi provare a  essere al top ai playoff?
    Spezia-Ascoli (ore 15) Autentico spareggio per non finire in C, hanno gli stessi punti (31) e sono a -3 dalla salvezza. I liguri di D’Angelo all’andata vinsero 2-1, sarebbe importante per loro mantenersi in vantaggio negli scontri diretti. L’Ascoli è alla seconda uscita con Carrera, all’esordio 4-1 al Lecco.
    Venezia-Reggiana (ore 15) Prima della sosta, col trionfo di Palermo (0-3, 2 gol Pohjanpalo salito a 18, re dei bomber di B, 1 Gytkjaer) il Venezia di Vanoli s’è ripreso il 2° posto e ha i mezzi per difenderlo dall’assalto di Cremonese e Como. La Reggiana di Nesta ha il record stagionale di pareggi (16), è a -2 dalla zona playoff e nella gara d’andata superò il Venezia con un gol di Gondo.
    Cremonese-Feralpisalò (ore 18) I grigiorossi di Stroppa devono dimostrare che il tonfo di Bolzano col Sudtirol è stato un episodio (è stata pur sempre la prima sconfitta dei grigiorossi nel girone di ritorno). I gardesani di Zaffaroni, seppur penultimi, a  -4 dai playoff e a 7 punti dalla salvezza, sono ancora vivi e nelle ultime due trasferte hanno vinto a Modena e La Spezia.
    Sampdoria-Ternana (ore 20.30) I blucerchiati di Pirlo vengono da tre vittorie di fila che li hanno proiettati al 7° posto, in linea, dopo una stagione travagliata, con l’obiettivo-playoff, quello per cui la squadra era stata costruita. C’è ottimismo nella Samp, nel finale di stagione potrebbero esserci tutti i big che in stagione hanno avuto non pochi problemi fisici. Pedrola compreso: il talentino spagnolo è tornato ad essere convocato dopo 5 mesi fuori. Gli umbri di Breda prima della sosta hanno battuto il Cosenza, rendendo ancora più ingarbugliata la lotta per restare in B. Scenderanno in campo sapendo il risultato di Cosenza e Bari, le ultime a essere salve e avanti di due punti. LEGGI TUTTO

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    Lo Spezia si salva al 94’: 1-1 con la Ternana, Pirlo e la Samp respirano

    Ternana-Spezia, il racconto del match
    Le due squadre si scambiano colpi come in un incontro di Boxe e ad incassarli ci pensa Iannarilli. Il portiere della Ternana si rende protagonista di diversi miracoli, il primo su Muehl dopo appena dieci minuti. Nel primo tempo la partita non prende ritmo e le occasioni sono poche. Al 47′ ci pensa Falcinelli ad impegnare sempre il numero uno rossoverde. Al primo errore dello Spezia, ne approfittano i padroni di casa: sbaglia tutto Jagiello, Amatucci lancia Raimondo che viene steso da Zoet e Dionisi assegna l’inevitabile penalty! Dal dischetto si presenta Pereiro che calcia centrale e viene ipnotizzato dell’estremo difensore. Dopo diverse occasioni, la gara si accenda a un minuto dalla fine con Di Stefano che porta in vantaggio la Ternana. Lo Spezia però non si arrende e al 94′ trova il pari con Di Serio al termine di un’azione confusa al limite dell’area. LEGGI TUTTO

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    Lucarelli è il nuovo allenatore del Catania, saluto social alla Ternana

    Cristiano Lucarelli si appresta a diventare il nuovo allenatore del Catania. Manca solo l’annuncio ufficiale. L’ex tecnico della Ternana ha utilizzato il proprio account Instagram per congedarsi dalla piazza umbra. Lucarelli ha riportato la Ternana in Serie B nella stagione 2022/2023 con una marcia da record nel girone C di Serie C, ha ottenuto la salvezza nell’annata successiva prima di essere sollevato dall’incarico solo pochi giorni fa, in seguito effetto del ko casalingo con il Venezia.
    Perché Lucarelli può allenare subito dopo l’esonero con la Ternana
    Per effetto della modifica dell’accordo collettivo tra Lega B, Lega Pro, FIGC e Assoallenatori, Lucarelli può tornare subito in panchina come possono tuttigli altri allenatori esonerati prima del 20 dicembre, previa risoluzione dei vincoli in essere con i club che li hanno avvicendati: “Ringrazio tutti, ma proprio tutti per questi quattro anni fantastici nei quali ho vissuto tante gioie e qualche momento meno positivo. Sono convinto che Breda salverà la squadra” ha commentato Lucarelli, commosso, davanti a una foto della Curva della Ternana. L’ex attaccante livornese si legherà al Catania (Serie C, giorne C) sino al 30 giugno 2026. LEGGI TUTTO

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    La Samp di Pirlo parte da Terni

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Bari-Palermo 0-0), la 1ª giornata della Serie B prosegue oggi con tre gare, fischio d’inizio alle 20.30. Andrea Pirlo debutta con la Sampdoria al Liberati di Terni. C’è molta curiosità per i blucerchiati, l’ultimo acquisto, l’attaccante Sebastiano Esposito, ex Bari in prestito dall’Inter, sarà arruolatile solo dopo la partita. Infortunati i due elementi che hanno seguito Pirlo dai turchi del Karagumruk, Borini e Ricci. La squadra vista in Coppa Italia che a fatica ha eliminato il Sudtirol ai rigori, non dà l’impressione di partire in prima fila nella lotta per la A ma ai blucerchiati non mancano i mezzi per smentire tutti, come ha riassunto lo stesso Pirlo alla vigilia. Sull’altro fronte, una Ternana in totale rifondazione dopo il passaggio di proprietà da Bandecchi a Guidi. Il monte ingaggi va drasticamente abbattuto e così quasi tutti i big della squadra sono state ceduti (Partipilo, Palumbo, Donnarumma, Pettinari, Martella, Di Tacchio), finora respinti gli assalti per Diakité (valutato 2 milioni) difensore che probabilmente sarebbe già pronto per la Serie A. I ranghi si stanno completando con tanti giovani usciti dai più grandi vivai, più qualche elemento esperto come Casasola e Labojko. Il tecnico Lucarelli, richiamato in panchina dopo la separazione con Andreazzoli, non ha nascosto la sua preoccupazione anche se la Ternana vista in Coppa Italia a Salerno (sconfitta 1-0), ha mostrato valori non trascurabili. Allo Zini, la Cremonese di Ballardini ospita il Catanzaro di Vivarini. I lombardi stanno facendo un buon mercato con gli arrivi del Mudo Vazquez (25 gol in due stagioni di B col Parma), Collocolo (era l’ambito gioiello dell’Ascoli), Bertolacci (di ritorno dalla Turchia), dal Cesena l’interessante Brambilla per la mediana, dall’Argentina il difensore Abrego (soffiato alla Samp), dalla Juve Next Gen un Sekulov in rampa di lancio, dal Parma è tornata l’ala Zanimacchia (ma gli emiliani lo rivorrebbero indietro), dal Frosinone è rientrato il difensore Ravanelli, fra i protagonisti della promozione in A dei ciociari. Insomma, valori non ne mancano, in panchina il confermato Ballardini dirigerà una squadra che sembra fatta per i quartieri alti. Altri arrivi saranno possibili solo a seguito di alcune uscite, a iniziare dalla cessione di Okereke (finora offerte non all’altezza di quanto richiesto dai grigiorossi) e Valeri. Il Catanzaro invece, si ripresenta in B a distanza di 17 anni, la piazza vive giorni di grande entusiasmo che potrebbe portare lontano, magari ai fasti degli Anni 70 e 80 quando i calabresi fecero la A. Tuttavia, la squadra vista in Coppa Italia (ko a Udine), nonostante sia salita dalla C a colpi di record, non sembrerebbe in grado di poter fare il doppio salto. Giusto tuttavia premiare il gruppo della promozione e sul mercato operare solo pochi ritocchi. Del 3-5-2 di Vivarini, colpiscono, oltre a Iemmello davanti (ha recuperato ma oggi dovrebbe partire dalla panchina), i “quinti” di centrocampo, del tutto anomali: Situm e Vandeputte infatti, sono ex attaccanti, sempre pronti a pungere. Si gioca anche Cosenza-Ascoli dove il neo tecnico dei marchigiani, William Viali, torna al San Vito-Marulla da ex, dopo aver ottenuto, la scorsa primavera, una bella salvezza ai playout. Ora sulla panchina del Cosenza c’è Fabio Caserta, i suoi hanno fatto un interessante precampionato, c’è insomma la possibilità che la squadra replichi la scorsa positiva stagione, anche se gli ultimi colpi sono ancora in via di definizione. Appena tesserato il difensore Sgarbi (svincolato ex Perugia), dovrebbero arrivare anche i centrocampisti Improta e Viviani dal Benevento. L’Ascoli di Viali invece, è una scommessa. Ci sono state partenze importanti (Leali e Collocolo su tutti) ma diverse cose bollono ancora in pentola, solo alla fine del mercato si avrà un’idea più precisa di che Ascoli sarà. Stasera il portiere Barosi, prelevato in C dalla Juve Stabia, dovrebbe lasciar spazio a Emiliano Viviano, tornato in Italia a 37 anni dopo aver chiuso la sua esperienza in Turchia. Acquisti come Millico e Rodriguez poi, cercano riscatto dopo annate non semplici. In queste ore tiene banco il possibile divorzio in avanti col 36enne Dionisi. LEGGI TUTTO

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    Ranieri e il Cagliari, sarebbe l’ora di svoltare

    TORINO – La 35ª giornata di Serie B si apre oggi con due anticipi, fischio d’inizio alle 16.15 (poi, domani 1° Maggio, tutte le altre gare). Oggi però, occhio alla partita della Unipol Domus, col Cagliari che ospita la Ternana. Entrambe le squadre vivono un momento particolare. I sardi, dall’arrivo a gennaio di Sir Claudio Ranieri, indubbiamente hanno trovato una quadratura che prima, con Liverani, mancava. Però il Cagliari, che in estate era considerata la seconda favorita dopo il Genoa per la A, resta ancora al di sotto delle attese d’inizio stagione, a Ranieri manca la svolta definitiva riuscita invece a Gilardino col Genoa. Per carità, con Sir Claudio la squadra si è rimessa in carreggiata, passando dall’11° posto alla zona playoff. Ma per il passo che stanno tenendo i sardi negli ultimi tempi, non è ancora scontato che il Cagliari possa disputare gli spareggi per la promozione: al momento il Casteddu è sesto, a +4 su Modena e Palermo, le prime squadre fuori dalla zona playoff. Provare a scalzare il Sudtirol dal quarto posto (che assieme al terzo consente ai playoff di saltare il turno preliminare e di scendere in campo dalle semifinali) non appare semplice: gli altoatesini hanno 5 punti di margine, è vero che non corrono più come fino a un mese fa ma l’unico punto che hanno conquistato nelle ultime tre uscite, lo hanno raccolto lo scorso turno in casa della capolista Frosinone. Insomma, fino a non troppo tempo fa Ranieri parlava ancora di A diretta ma il quadro attuale della situazione è ben diverso, qui innanzitutto c’è da mettere in sicurezza il piazzamento playoff e mantenere il 6° posto consentirebbe di disputare il turno preliminare in casa, potendo giocare quasi per due risultati: in caso di parità al 90’, il regolamento dei playoff prevede che al 1° turno si disputino anche i supplementari e se la parità perdura, al 120’ passa la squadra di casa, in virtù del miglior piazzamento in campionato. Resta il fatto che, per non correre rischi nelle ultime giornate, il Cagliari deve cambiare passo già da oggi: non vince da 4 partite, nelle quali ha raccolto 3 pari e il ko dell’ultimo turno a Parma, con gli emiliani che grazie a quella vittoria sono ben più indiziati dei sardi nel provare ad insidiare il Sudtirol quarto. Oggi poi, mancherà ancora Mancosu e si sa quanto sia determinante il suo contributo perché è quello di un giocatore che gioca (anche) per la sua gente, i migliori risultati il Cagliari li ha fatti quando ha potuto averlo in grande spolvero. Sull’altro fronte, ci sarà una Ternana ferita per il tonfo dell’ultima uscita, l’1-4 rimediato dal Venezia che ha mandato su tutte le furie patron Bandecchi: squadra in silenzio stampa, può parlare solo lui che ha utilizzato parole di fuoco per il tecnico Lucarelli, inoltre per giugno ha già annunciato una sorta di rifondazione perché in effetti appare esaurito il ciclo della squadra che nel 2021 riconquistava la B a suon di record. Ma, come ha ammonito Ranieri, guai a sottovalutare gli umbri, per almeno due ragioni. Innanzitutto perché un pensierino ai playoff possono ancora farlo: l’8° posto della Reggina è attaccabile, sia perché il distacco è di soli 3 punti, sia per i problemi giudiziari dei calabresi, già puniti con un -3 e che a breve potrebbero subire altre penalizzazioni. E poi perché se la Ternana è in giornata, può mettere sotto chiunque, non va dimenticato che alla 9ª giornata le Fere erano state capaci di issarsi in testa da sole, grazie a 5 vittorie di fila. Quel clima lì, però, a Terni è evaporato da tempo. L’altra sfida di oggi è un incrocio salvezza che mette i brividi, Spal-Perugia. I padroni di casa oggi sarebbero retrocessi, sono sì penultimi ma ancora vivi, visto che non perdono da 4 giornate, nelle quali la squadra di Massimo Oddo ha messo insieme 6 punti. Vincendo oggi, scavalcherebbero in classifica gli umbri e salirebbero a quota 37, a fine turno potrebbero ritrovarsi in zona playout. Il Perugia di Fabrizio Castori se la passa peggio. Nell’ultima uscita, in casa col Cosenza, non è andato oltre lo 0-0, mancando la vittoria in uno scontro diretto che poteva dare un altro volto al fondo classifica. Prima di quel pari, gli umbri avevano collezionato 3 ko di fila che hanno prodotto la pesante situazione attuale (oggi il Perugia disputerebbe i playout col Cittadella). Nel complesso, da entrambe le squadre era lecito attendersi di più: la Spal in estate aveva fatto un mercato importante e nutriva qualche ambizione; il Perugia veniva dal sorprendente piazzamento playoff della scorsa annata. Ma in una B così competitiva, qualcuno fatalmente deve steccare. Però ci sono ancora 12 punti in palio, un’enormità: anche se inizia a essere tardi, entrambe possono ancora trovare il cambio di passo decisivo. LEGGI TUTTO

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    Il ritorno di Lucarelli sulla strada del Palermo

    TORINO – Scatta il turno infrasettimanale di Serie B (27ª giornata), si giocherà sempre alle. 20.30, si parte oggi con tre anticipi, le altre 7 gare domani. Curiosità per quel che potrà accadere alla Ternana, dopo le dimissioni di Andreazzoli, il quale ha consigliato patron Bandecchi di riprendersi Cristiano Lucarelli, col quale le Fere avevano iniziato la stagione e stavano andando meglio di quanto ha saputo fare Andreazzoli che da fine novembre ha viaggiato alla media di un punto a partita e rispetto al suo predecessore ha perso 6 posizioni in classifica. Gli umbri saranno di scena a Palermo con Lucarelli di nuovo in panchina, definito ieri il suo rientro (ha un contratto fino al 2025), trova una squadra che deve ritrovarsi, reduce da 2 ko di fila. Dall’altra parte ci sarà il Palermo di Corini (oggi squalificato) che dopo l’1-1 in casa del Sudtirol, ha perso la zona playoff che resta comunque a un punto. Battere la Ternana vorrebbe dire mettere pressione alle altre, soprattutto al Cagliari, avanti di una lunghezza, che domani ospiterà il Genoa, sfida cruciale per la A e che può riaprire tutti i giochi per il 2° posto, cioè l’ultimo buono per la promozione diretta. Ma stasera, altro incrocio chiave per i playoff è Parma-Pisa. Entrambe arrivano all’appuntamento con una certa euforia. Venerdì sera gli emiliani si sono tolti lo sfizio di vincere nella tana della capolista Frosinone (3-4, i ciociari non avevano ancora perso in casa), i toscani hanno ribaltato il Perugia (2-1), pur trovandosi in inferiorità numerica, grazie ad un travolgente inizio di secondo tempo. Il Pisa è sesto, un punto sopra il Parma, che è settimo. Ma stasera si gioca anche il derby calabrese Cosenza-Reggina. I padroni di casa sabato sono stati travolti a Como (5-1) e sono sempre più ultimi con la salvezza che ora dista 6 punti, gara chiave per il futuro in panchina di Viali: un’altra prova deludente potrebbe portare patron Guarascio a richiamare Dionigi, che aveva iniziato la stagione. La Reggina invece, ha scacciato la crisi di risultati d’inizio 2023 battendo 2-1 il Modena. Ma su di loro pende la vicenda dei pagamenti Irpef, su cui le altre società hanno chiesto chiarimenti a Balata, presidente della Lega B: si preannuncia una battaglia legale non semplice, da capire che ripercussioni potrà avere sul campionato della squadra di Pippo Inzaghi. Intanto però, stasera in palio c’è la Calabria: sarebbe un derby sentitissimo ma il pubblico di casa diserterà in massa il San Vito-Marulla perché prosegue nella contestazione a Guarascio. LEGGI TUTTO

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    Ternana, Lucarelli ufficiale: torna in panchina dopo tre mesi dall'esonero

    Cristiano Lucarelli è, di nuovo, l’allenatore della Ternana. Dopo le dimissioni di Aurelio Andreazzoli, a seguito del ko col Cittadella, il presidente Stefano Bandecchi ha richiamato il tecnico livornese. Ha iniziato la sua esperienza con i rossoverdi nel 2020 in Lega Pro: al primo anno ha ottenuto subito la promozione diretta con una stagione da record, fatta di 90 punti in classifica e sole 2 sconfitte, a +22 dal Catanzaro secondo. Al primo anno in B ha raggiunto una salvezza tranquilla, chiudendo al decimo posto. L’inizio della stagione 2022/23 è stato più che positivo, con la Ternana che è arrivata addirittura al primo posto. Ma dopo una crisi di risultati (5 gare senza successi), è stato esonerato il 26 novembre. Ora torna in sella, prendendo una squadra all’undicesima posizione e che viene da 4 partite senza vittoria. LEGGI TUTTO