consigliato per te

  • in

    Champions League, la finale 2023 si giocherà a Istanbul

    VIENNA –  Il comitato Competizioni dell’Uefa, riunitosi oggi a Vienna in occasione del Congresso dell’ente europeo del calcio, ha definitivamente stabilito che la finale della Champions League 2022-2023 si giochi allo stadio Ataturk di Istanbul. La Puskas Arena di Budapest sarà invece sede della finale dell’Europa League, mentre la sfida che assegnerà la Conference League della prossima stagione si giocherà all’Eden Arena di Praga, impianto da 20.800 posti ‘casa’ dello Slavia. La finale di Champions donne 2023 si giocherà invece nel Psv Stadion di Eindhoven.  LEGGI TUTTO

  • in

    Uefa, nuovo stangata alla Russia: club fuori da coppe per il 2022/23

    NYON – La Russia resta ai margini del calcio europeo. La Uefa da seguito a quanto deciso dopo l’invasione dell’Ucraina e annuncia una serie di decisioni prese dall’Esecutivo “per le prossime competizioni, per garantirne il regolare svolgimento in un ambiente sicuro e protetto a tutti gli interessati”. Per quanto riguarda la Nations League, “la Russia non parteciperà al Gruppo 2 della Lega B e sarà automaticamente classificata al quarto posto nel girone. Di conseguenza, retrocederà al termine della fase a gironi e si classificherà al 16° e ultimo posto della Lega B”.Sullo stesso argomentoMondiali 2022, la Russia rinuncia al ricorso contro la Fifa: è fuoriMondiali 2022

    Esclusa da Europei femminili

    Al femminile, Russia esclusa dai prossimi Europei (sarà sostituita dal Portogallo) e dal girone di qualificazione ai Mondiali, stop anche all’Under 21 maschile mentre a livello di club, “la Russia non avrà club affiliati che parteciperanno alle competizioni Uefa nella stagione 2022/23. ?Di conseguenza, le rispettive liste di accesso delle competizioni per club maschili e femminili sono state riequilibrate secondo i principi stabiliti nei relativi regolamenti di gara. Inoltre, alla Russia verrà assegnato un numero di punti coefficiente equivalente al numero più basso ottenuto in una delle ultime cinque stagioni, ovvero 4.333 punti per il coefficiente per club maschili e 1.750 per il coefficiente per club femminili ai fini del calcolo dei punti per la stagione 2022/23”. Nel futsal femminile ufficiale l’esclusione anche dalla fase finale degli Europei di luglio (ripescata l’Ungheria) e dalle qualificazioni a quelli del 2023 e ai Mondiali del 2024.

    Niente Europei Under 17

    Per quanto riguarda le competizioni giovanili, la Russia non parteciperà agli Europei Under 17 e Under 19 maschili e femminili 2022/23. Infine è stata dichiarata “non idonea” la candidatura presentata dalla Federcalcio russa per ospitare Euro2028 o Euro2032. L’Esecutivo Uefa rimane in attesa di convocare ulteriori riunioni per rivalutare la situazione legale e di fatto a seconda dei casi e adottare ulteriori decisioni secondo necessità. LEGGI TUTTO

  • in

    Uefa, ok nuovi giocatori da Ucraina e Russia nella lista per le Coppe

    NYON – L’Esecutivo Uefa ha deciso oggi di modificare i regolamenti di Champions, Europa League e Conference League 2021-22 e di permettere ai club di registrare un massimo di due nuovi giocatori utilizzabili per le restanti partite delle competizioni in corso entro l’1 aprile 2022. Modifiche simili al regolamento della Champions femminile, per consentire ai club di registrare un massimo di due nuove giocatrici utilizzabili per le restanti partite della competizione in corso entro e non oltre il 7 aprile 2022, in linea con il regolamento Fifa sullo status e i trasferimenti dei giocatori.

    Modificato regolamento sul trasferimento dei giocatori

    A causa dell’incertezza che circonda l’escalation del conflitto militare in Ucraina, che ha generato una vasta e preoccupante crisi umanitaria, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Fifa ha deciso il 7 e il 16 marzo 2022, in coordinamento e consultazione con la Uefa e altre parti interessate, di modificare il Regolamento Fifa sullo Status e i Trasferimenti dei Giocatori (RSTP) al fine di fornire certezza giuridica e chiarezza su una serie di questioni e per affrontare le conseguenze della crisi per i giocatori. 

    Sullo stesso argomentoLa Fifa dona un milione di dollari alle vittime della guerra in UcrainaCalcio

    Introdotto un nuovo allegato temporaneo

    A questo proposito, è stato introdotto il nuovo allegato 7 temporaneo al Fifa RSTP, intitolato “Regole temporanee per affrontare la situazione eccezionale derivante dalla guerra in Ucraina”, che include disposizioni relative alla sospensione dei contratti tra giocatori/allenatori e club, che sono affiliati alla Federcalcio ucraina (UAF) e alla Federcalcio russa (FUR). In particolare, le nuove disposizioni permettono fra l’altro ai calciatori in questione di giocare per un altro club fino al 30 giugno 2022.

    Sullo stesso argomentoRussia, ricorso respinto: club e nazionali sospesi in competizioni FifaCalcio Estero LEGGI TUTTO

  • in

    Fair play finanziario: Porto, Sporting e altri 6 club sanzionati

    Sono otto i club puniti dalla Uefa per violazioni al fair play finanziario. La prima sezione dell’Organo di controllo finanziario dei club (Cfcb) ha annunciato che Astana (Kazakistan), Cluj (Romania), Cska Sofia (Bulgaria), Mons Calpe (Gibilterra), Porto (Portogallo), Real Betis (Spagna), Santa Clara (Portogallo) e Sporting Lisbona (Portogallo) non hanno rispettato il requisito “nessun debito scaduto”. Astana e Cluj sono stati multati rispettivamente di 150.000 e 200.000 euro mentre tutti gli altri club sono stati sanzionati con un contributo finanziario incondizionato e con l’esclusione condizionale dalla prossima competizione Uefa per club alla quale dovessero qualificarsi nelle prossime tre stagioni (2022-23, 2023-24 e 2024-25), a meno che non dimostrino entro il 31 gennaio 2022 di aver pagato le somme dovute. Queste le sanzioni inflitte: 75 mila euro per il Cska Sofia e il Santa Clara, 15 mila euro per il Mons Calpe, 300 mila euro per il Porto, 250 mila euro per il Betis e lo Sporting.
    Aek Atene a rischio, salvo il Besiktas
    La prima sezione del Cfcb ha inoltre riscontrato che la società greca dell’Aek Atene non ha rispettato diversi requisiti in materia di licenze per club e fair play finanziario e ha concluso con la società un accordo transattivo. L’Aek ha accettato di pagare un contributo finanziario incondizionato di 1,5 milioni di euro e sarà soggetto a un’ulteriore trattenuta del 10% del premio in denaro offerto dalla Uefa per la partecipazione alla prossima competizione europea alla quale dovesse qualificarsi. Tale trattenuta non avrà luogo, e l’Aek sarà escluso, se una futura verifica di conformità riscontrerà violazioni simili. Si salva invece il Besiktas: il club turco ha rispettato le condizioni imposte dal Tas il 25 giugno scorso per aver violato il requisito “nessun debito scaduto” nella stagione 2020-21. Di conseguenza, non avrà effetto la sanzione condizionale che prevedeva la trattenuta del 15% del premio in denaro offerto dalla Uefa. LEGGI TUTTO

  • in

    Financial Times: “Juve e Superlega fanno causa a Uefa e Fifa”

    Questione Superlega archiviata? Non proprio. Secondo il Financial Times, i tre club dietro al progetto (Juve, Real Madrid e Barcellona) stanno intraprendendo azioni legali contro Uefa e Fifa in un tentativo di riorganizzare radicalmente la gestione del calcio. Le squadre intendono accusare gli organi di Governo sportivi di infrangere le regole della concorrenza europea, in uno sforzo per smantellare il “monopolio”. Una vittoria consentirebbe alle squadre di avere maggiore controllo finanziario nei tornei in cui giocano.
    Superlega, il Governo appoggia Uefa e Figc in Corte di giustizia
    Cosa dicono i documenti 
    Secondo i documenti del tribunale in possesso del Financial Times, A22, società con sede in Spagna che rappresenta i club della Superlega, chiederà alla Corte di giustizia europea di giudicare se l’Uefa può continuare a fungere da regolatore in grado di imporre sanzioni ai club, pur agendo anche come partecipante, traendo profitto dall’organizzazione di tornei come la Champions League. LEGGI TUTTO

  • in

    Clamoroso: 12 nazioni pronte a lasciare la FIFA contro il Mondiale ogni due anni

    TORINO – Se si volesse giocare con le notizie si potrebbe dire che adesso Aleksander Ceferin si sta facendo la sua Super League di nazionali. Restando seri bisogna prestare molta attenzione all’indiscrezione pubblicata dalla Associated Press, secondo la quale ci sarebbero una dozzina (o forse più) di federazioni nazionali pronte ad abbandonare la Fifa, come gesto estremo contro il Mondiale ogni due anni. E questo in accordo con la Uefa, il cui presidente Ceferin si è sempre schierato in modo netto contro la proposta Fifa di raddoppio del Mondiale.
    LE CHIAMATE DI INFANTINO – Nelle ultime settimane Gianni Infantino, il presidente dell’Uefa, ha tenuto delle conference call informali con molte delle 55 federazioni europee e, insieme ad Arsene Wenger, responsabile tecnico della riforma del Mondiale. Ma ha incontrato ancora molta resistenza. E i primi sentori di una minaccia di scissione sono arrivati dalle cosiddette federazioni nordiche con uno scorbutico comunicato: «Se la maggioranza nella Fifa decidesse di approvare la proposta di una Coppa del Mondo biennale, le federazioni del Nord dovranno considerare ulteriori azioni e scenari the siano più vicini ai nostro fondamentali valori di quanto lo sia la proposta della Fifa». Firmato Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Islanda e Isole Faroe. Insomma non esattamente delle potenze che possono far tremare la Fifa.
    CHI SCAPPA DALLA FIFA – Ma alle sei nazioni nordiche sembrano essersene unite altre e, secondo quanto riporta la Associated Press che cita due fonti confidenziali interne alla Uefa, hanno avvisato proprio l’Uefa della loro intenzione di lasciare la Fifa di fronte all’inevitabilità del passaggio al Mondiale ogni due anni. Non è chiaro se la Uefa sia d’accordo o approvi la minaccia, ma di certo disapprova il progetto di Infantino e, quindi, nel dibattito politico che sta infiammando il calcio può sfruttare questa posizione piuttosto estrema. Soprattutto se, nelle dodici fuggitive ci fossero federazioni più pesanti di quelle nordiche, come Inghilterra, Spagna, Francia, Germania e Italia. In linea di massima, da parte delle grandi federazioni europee c’è scetticismo intorno al progetto di Infantino, ma bisogna capire se questo può trasformarsi in un gesto estremo come abbandonare la Fifa.
    E COME FANNO? – Perché, per intendersi, non è neanche chiaro cosa possa accadere se una Federazione abbandonasse la Fifa, non essendoci alcun precedente. Potrebbe accadere come nella boxe? Con più titoli mondiali contemporaneamente? O le federazioni scissioniste si limiterebbero a creare una loro “lega” creando un torneo? La minaccia, sotto questo profilo, è piuttosto inconsistente. Anche perché non tiene conto del volere dei giocatori che rischierebbero di non disputare più il Mondiale, aspirazione massima per ognuno di loro. La Fifa potrebbe raccoglierli in qualche modo? Magari contenendo loro di fondare nel loro Paese una federazione alternativa? E in tutto questo resta il fatto che i protagonisti, cioè i calciatori, li pagano i club.
    E ADESSO? – Quindi, cosa succederà? Infantino sta portando avanti il suo progetto (che si unisce a un profonda riforma del calendario internazionale) cercando di mettere tutti d’accordo. Non vuole, insomma, imporlo dall’alto di una maggioranza schiacciante in una assemblea generale. Su 211 federazioni affiliate alla Fifa, sembra che siano circa 180 quelle favorevoli al Mondiale ogni due anni. E così avete capito perché Infantino non sembra particolarmente nervoso. Anche se pure il Cio si dice «preoccupato». Effettivamente il Mondiale ogni due anni potrebbe assorbire attenzione, sponsor e risorse da altre manifestazioni globali, a partire dalle Olimpiadi. Ma la Fifa tira dritto. LEGGI TUTTO

  • in

    L'Uefa punisce l'Inghilterra per gli incidenti nella finale di Euro 2020

    La nazionale inglese dovrà giocare a porte chiuse la prossima partita casalinga nelle competizioni Uefa. Lo ha stabilito l’organo di controllo etico e disciplinare dell’Uefa, in seguito ai disordini che hanno preceduto la finale di Euro 2020 a Wembley, vinta dall’Italia sull’Inghilterra ai calci di rigore. La sfida tra azzurri e nazionale dei tre leoni dell’11 luglio scorso fu preceduta da violenza e disordini quando alcuni tifosi senza biglietto tentarono, anche riuscendoci, di superare i cordoni di sicurezza per entrare allo stadio. Il provvedimento dell’Uefa prevede una seconda partita a porte chiuse per l’In ghilterra, con sospensione condizionale di due anni, oltre a un’ammenda di 100mila euro.
    Il comunicato della Uefa
    “A seguito di un’indagine condotta da un Ispettore Etico e Disciplinare Uefa in merito agli incidenti verificatisi durante la partita finale di Uefa Euro 2020 tra le nazionali di Italia e Inghilterra giocata l’11 luglio 2021 allo stadio di Wembley, Londra, e il successivo procedimento disciplinare aperto contro la Federcalcio inglese, l’organo di controllo etico e disciplinare Uefa ha adottato oggi la seguente decisione: – Ordinare alla Federcalcio inglese di giocare le sue prossime due partite di competizioni Uefa come federazione ospitante a porte chiuse, la seconda delle quali è sospesa per un periodo di prova di due anni dalla data della presente decisione, per la mancanza di ordine e disciplina dentro e intorno allo stadio.- Multa alla Federcalcio inglese di 100.000 euro per la mancanza di ordine e disciplina all’interno e intorno allo stadio, per l’invasione del campo di gioco, per lancio di oggetti e per i disordini durante gli inni nazionali”. LEGGI TUTTO

  • in

    Nations League, Immobile ko: la Figc chiede di sostituirlo con Kean

    TORINO – È partita la richiesta ufficiale per sostituire Ciro Immobile con lo juventino Moise Bioty Kean. A inviarla all’Uefa è stata la Figc, allegando la documentazione relativa all’indisponibilità del laziale dopo l’infortunio muscolare accusato nel match di Europa League vinto dalla Lazio contro la Lokomotiv Mosca. Al suo posto il ct Mancini vuole avere a disposizione l’attaccante della Juve nelle finali di Nations League che l’Italia campione d’Europa ospiterà la settimana prossima tra Milano e Torino.
    Nations League, il programma delle finali
    Mercoledì (6 ottobre, ore 20.45) Italia e Spagna si affronteranno al ‘Meazza’ di Milano in una semifinale che è il replay di quella di Euro 2020, mentre giovedì 7 ottobre allo Juventus Stadium di Torino i campioni del mondo in carica della Francia se la vedranno nella seconda semifinale con il Belgio, numero uno del Ranking Fifa. La Nations League, vinta nella prima edizione dal Portogallo, verrà poi assegnata domenica sera a Milano, dopo che nel pomeriggio Torino avrà ospitato la finalina per il terzo posto. LEGGI TUTTO