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    Verdi dal Torino al Como: l’attaccante riparte dalla Serie B con Fabregas

    L’attaccante è stato ceduto a titolo definitivo. Nella scorsa stagione Verdi ha giocato con il Verona totalizzando 5 gol in 25 presenze.
    Verdi al Como, il comunicato del Torino
    La conclusione dell’operazione in uscita è stata confermata dal club granata attraverso un comunicato ufficiale: “Il Torino Football Club comunica di aver ceduto al Como 1907, a titolo definitivo, il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Simone Verdi. Tutto il Torino saluta con affetto Simone e gli augura le migliori soddisfazioni nel proseguimento della sua carriera”.

    Verdi saluta la Serie A: da quanto non giocava in B
    Verdi non giocava più in Serie B dal 2014 dove aveva militato dal 2011 in poi con le maglie di Torino, ChievoVerona ed Empoli. Dopo aver girato in prestito negli scorsi anni dando un contributo decisivo alla miracolosa salvezza della Salernitana l’obiettivo, ora, sarà quello di centrare la promozione in riva al lago di Como con una società che non vuole porsi limiti: come dimostrato dall’acquisto di Verdi. LEGGI TUTTO

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    Toro punito dalle punizioni: perché?

    TORINO – Il Torino non segna un gol su punizione direttamente battuta in porta dal 21 maggio del 2017, 5 anni e mezzo fa. Genoa-Torino 2-1. Gol di Ljajic. Il serbo era uno specialista dei piazzati, dalla sua partenza si è aperto un buco nero. Un dato statistico fin stupefacente, che si può spiegare anche con motivazioni “strutturali”, al di là dei singoli episodi e di dinamiche sfortunate (vedi ad esempio il quasi gol firmato appunto su punizione da Rodriguez in questo campionato contro l’Inter, con parata semimiracolosa di Handanovic in extremis: ma solo per restare all’ultima occasione più eclatante, perché l’elenco potrebbe essere lungo). E tra le motivazioni “strutturali” possiamo innanzi tutto citare l’assenza o quasi di specialisti: l’ultimo in potenza poteva essere Verdi, transitato però a Torino in un grigiore sostanziale, tra numerose panchine e prestazioni raramente brillanti.

    Quanto era furbo “Ferro”

    Inoltre la squadra granata (e questa era una caratteristica tipica di Belotti, in particolare) negli ultimi anni faticava a prendersi punizioni dal limite: il suo modo di giocare lo portava a cercare di resistere a ogni costi ai falli, buttarsi non era certo un suo marchio di fabbrica. E certe furbizie alla Ferrante, tanto per fare un altro esempio in ottica granata, si sono viste raramente: “Ferro” era straordinario per conquistare falletti sul limite e poi a trasformare le punizioni, che ben sapeva battere. Il 20 dicembre 2020 Verdi aveva segnato da punizione in Torino-Bologna 1-1, ma fu più un harakiri del portiere dei felsinei Da Costa (capace di spedirsi il pallone alle spalle) che una rete “autonoma” del granata. Nella migliore delle ipotesi, l’eccezione che conferma la regola.       
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    Ex Toro e avversari: Verdi e Bonazzoli, pizza per due

    TORINO – (e.e.) Chiamatela la diplomazia della pizza. Salernitana-Verona finisce 2-1 nel recupero: roba da mandare in estasi i ragazzi di Nicola e i tifosi dell’Arechi; roba da mandare in depressione Cioffi e i suoi, un tantino in bilico e in crisi. Poi, alla fine, il gesto che spopola sul web: Simone Verdi e Federico Bonazzoli, due ex attaccanti del Torino, la scorsa stagione protagonisti assieme della salvezza della Salernitana, adesso su sponde opposte, si ritrovano nel tunnel degli spogliatoi, seduti, a condividere la pizza post partita. Avversari sì, ma con rispetto. E amici sempre.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, ciao ciao Zaza-Verdi. Ultimo sprint per Praet

    TORINO – Ultime ore di mercato e anche il Toro di Ivan Juric cerca i colpi conclusivi. Alessandro Baretti dalla redazione ci illustra tutte le mosse dei granata: «Intanto, Simone Zaza e il club si salutano: è ufficiale la rescissione del contratto. Tra l’attaccante e l’ambiente non è mai scoccata la scintilla, ma è stato un investimento notevole. Lo vogliono in Serie B Benevento e Bari, in Spagna hanno buoni ricordi di lui. Anche Simone Verdi è in partenza: destinazione Verona». E il Toro cerca di piazzare ancora il botto: «Ore caldissime per Dennis Praet. Il Leicester cerca Boga dell’Atalanta, potrebbe aprire la porta per il ritorno del belga sotto la Mole. Il tempo stringe anche per il centrocampista: in ballo Tameze e Makengo ma… costano». LEGGI TUTTO

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    Torino, allo sprint per il ritorno di Praet. Verdi al Verona

    TORINO – E’ tutto apparecchiato per il ritorno di Dennis Praet al Toro. Il Leicester ha aperto al prestito con obbligo di riscatto fissato a circa 8,5 milioni. Era la mossa attesa dai dirigenti granata e dal giocatore, andato in pressing sugli inglesi nelle ultime settimane. Troppo forte la voglia di tornare a lavorare con Ivan Juric che lo considera fondamentale. Tra i “nominati” dell’ultima ora anche Tameze e Chergui, francese del Paris FC. Inoltre, il Toro sta lavorando anche sulle uscite: Simone Verdi, dopo la corte dei turchi, si avvicina proprio al Verona. Simone Zaza, invece, può risolvere il contratto. LEGGI TUTTO

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    Nicola porta mezzo Toro alla Salernitana. E il mercato in entrata resta fermo

    TORINO – Tanti esuberi al Toro e per ora nessun arrivo. Con tutti i big che se ne sono andati o se ne stanno andando: Pobega di ritorno al Milan, Belotti e Bremer in cerca di una squadra, Praet, Brekalo e Pjaca non riscattati, così come Mandragora. La situazione è paurosamente di stallo. Il tutto nonostante l’impegno di Davide Vagnati che si sta muovendo senza soldi in attesa di poter disporre del tesoretto Bremer. A proposito: tra gli addii c’è anche quello di Ansaldi, visto che per limiti d’età la società non gli ha prolungato il contratto. L’argentino, però, sta per trovare squadra. Lo vuole Nicola alla Salernitana e il club campano è disposto a fargli un contratto annuale. Il tecnico lo conosce bene e sa quello che può dargli. La curiosità è che il club del proprietario Danilo Iervolino sta pensando al Toro per rinforzare la sua squadra. Naturalmente su consiglio di Nicola. Infatti sta trattando Verdi, Izzo e Zaza. E se verranno presi, con Ansaldi, sarebbero quattro giocatori. A parte l’esterno argentino, per gli altri tre c’è il problema dell’ingaggio: se accetteranno una riduzione e una spalmatura ci sono buone possibilità che l’operazione vada in porto. Significherebbe vedere praticamente metà Toro alla Salernitana, ma questa opzione è più che mai concreta. Il primo sarà Ansaldi quasi sicuramente, poi vedremo cosa decideranno di fare gli altri. L’apripista argentino è comunque importante. E dalle tre cessioni i granata (quelli del Toro) potrebbero incassare dai 12 ai 15 milioni. Per Urbano Cairo non sarebbe male. LEGGI TUTTO

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    Izzo, Verdi e Zaza: il risparmio è di 15 milioni

    TORINO – Non solo Bremer: gran parte del tesoretto per finanziare le operazioni in entrata arriverà dalla cessione del brasiliano sul quale è in pole l’Inter e dalla partenza del quale i granata non incasseranno meno di 30 milioni, ma pure altri sono i giocatori per il quali il dt granata Vagnati sta cercando squadra. Anche solo per risparmiare sull’ingaggio. E questo il caso di Izzo, ma soprattutto di Verdi e Zaza. Se il difensore potrà anche rimanere, per quanto più probabile resta in questa fase la sua partenza, per i due attaccanti il tempo nel Toro è scaduto: nel complesso, ipotizzando l’uscita di tutti e tre, al lordo Cairo andrebbe a risparmiare quasi 15 milioni di euro per gli ingaggi (Verdi e Zaza sono a scadenza nel 2023, Izzo nel ’24).Verdi e Zaza potrebbero ritrovarsi nella Salernitana, detto che per il centravanti ci sono anche ipotesi spagnole (si passa dal Maiorca per arrivare a Cadice ed Espanyol), mentre Izzo intriga il Parma, come la Samp e gli stessi campani. Da dove potrebbe arrivare il terzino destro Pasquale Mazzocchi, ultimo nome tra gli esterni entrato nel taccuino di Vagnati. Questo mentre tornando alle uscite è in piedi il derby ligure tra Spezia e Samp per Linetty. Voci su un tiepido interesse della Fiorentina per Milinkovic-Savic, in uscita da un Torino che per il ruolo di portiere ha deciso per la prossima stagione di mettere in concorrenza Berisha e Gabriel. Per il brasiliano ex del Lecce, dopo l’accordo trovato nei giorni scorsi, non dovrebbero esserci problemi al momento delle firme. LEGGI TUTTO

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    Toro, c'è l'offerta per Verdi: la Salernitana ci sta riprovando

    TORINO – Il Toro si ritrova con un capitale parzialmente rivalutato. Urbano Cairo non può rientrare dei 23 milioni (compresi bonus) spesi per acquistare Simone Verdi dal Napoli il 2 settembre del 2019 ma dopo l’esaltante finale di stagione del giocatore a Salerno può sperare di rientrare di qualche milione. Perché il trequartista, adesso, ha un po’ di appeal in più. Potrebbe addirittura restare ancora in granata, ma se arriverà l’offerta giusta verrà dato via visto che a Torino non ha lasciato un buon ricordo nonostante negli anni ci siano stati più allenatori a guidarlo.  

    L’offerta della Salernitana

    Intanto si è fatta sotto la stessa Salernitana, come ha annunciato il direttore sportivo Walter Sabatini intervenuto a Liratv per parlare della storica salvezza ottenuta dal club campano nell’ultima giornata di campionato e, naturalmente, per parlare del futuro della Salernitana. Tra i tanti temi affrontati dal dirigente c’è stato quello relativo a Verdi. Il giocatore è arrivato a gennaio in prestito al club campano, rivelandosi nel tempo una pedina molto importante per raggiungere la salvezza, per poi adesso far ritorno al Toro: ricordiamo che con i campani ha realizzato sei reti in 18 presenze. Oltre ad assist e prestazioni spesso confortanti. «Per Verdi – spiega il dirigente campano – bisognerà parlare con lui e con il Torino. Nel 2023 gli scadrà il contratto, se ci venisse incontro sull’ingaggio lo terremo volentieri perché con noi ha sfoderato prestazioni importanti. E’ un talento smisurato, io voglio che non si perda e lo martello tutti i giorni per convincerlo ad accettare le nostre prospettive. Spesso lo insulto con affetto». Per la cronaca il trequartista percepisce uno stipendio attorno al milione e settecento mila euro a stagione ed è chiaro che a queste cifre sia difficile trovare una collocazione, non solo in Campania. L’ingaggio più alto della Salernitana è quello di Ribery che ha guadagnato un milione e mezzo ma, a differenza del granata, è arrivato a parametro zero e comunque difficilmente sarà confermato. Il discorso con la Salernitana è aperto. E tra l’altro nel discorso potrebbe inserirsi anche il Bologna che riabbraccerebbe volentieri il figliol prodigo. A questo punto, però, la Salernitana è in pole visto che il giocatore si è trovato bene ed è diventato un idolo dei tifosi. 

    Il Bologna su Izzo

    Lo stesso Bologna è intanto intenzionato a chiedere Armando Izzo che nell’ultimo scorcio di stagione granata è tornato su livelli molto alti. Il suo contratto scade nel 2024 e Davide Vagnati sarebbe disposto a confermarlo, ma ad una cifra più bassa rispetto a quella che percepisce in questo momento: il giocatore guadagna 1,7 milioni a stagione e per questo motivo nel mercato di gennaio il club granata non è riuscito a sistemarlo. Era il periodo in cui il giocatore era in crisi, però: tanti infortuni, pochi allenamenti e numerose panchine. Poi, come detto, c’è stata la svolta. E adesso è tornato ad avere mercato. 

    Zaza lontano dal Toro

    Chi lascerà sicuramente il Toro è Simone Zaza che ha concluso la peggior stagione della sua carriera. Evidentemente non è entrato in sintonia con Juric, fatto sta che non è mai riuscito a ritagliarsi uno spazio importante ed è quasi subito caduto nel dimenticatoio. Per lui stanno arrivando delle proposte dalla Spagna. Evidentemente ricordano ancora con piacere la sua esperienza al Valencia (19 reti in 53 presenze nella Liga): Cadice e Maiorca sono in questa fase i club più interessati. L’attaccante ha ancora un anno di contratto con il club granata ma è molto probabile che si trovi un accordo sulla rescissione. Considerando che Zaza guadagna 1,7 milioni a stagione, al lordo il Toro verrebbe a risparmiare quasi 3,4 milioni. E in questi tempi di magra non è affato poco. LEGGI TUTTO