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    Vlahovic si prende la Juve: il gesto e la frase ai tifosi a fine partita

    Un’estate al centro del mercato. No, non è un titolo di un film, ma soltanto come ha trascorso Dusan Vlahovic gli ultimi mesi. L’attaccante della Juve sembrava ormai a un passo dall’addio, finito nella lista dei sacrificabili per “sistemare i conti”, con il club bianconero pronto a sostituirlo con Romeu Lukaku. Una mossa che però sin da subito ha trovato ostacoli: da quelli economici (il mancato accordo col Chelsea sul prezzo del serbo), l’opposizione dei tifosi juventini che hanno bocciato lo scambio e infine lo stesso Vlahovic che più volte, soprattutto tramite social, ha rivendicato la voglia di essere il numero 9 della Juve. LEGGI TUTTO

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    Lukaku-Vlahovic: il mercato della Juve tra logica, favola e costi

    È andata a finire nel modo più coerente con il progetto di rilancio della Juventus che, salvo cataclismi mercatiferi, si tiene Dusan Vlahovic e Federico Chiesa, 23 e 25 anni. Romelu Lukaku finisce in modo piuttosto clamoroso alla Roma che mette a segno un grandissimo colpo, perché il valore tecnico del belga (al netto dell’incognita atletica) non si discute e sembra il centravanti ideale per il calcio di José Mourinho. In fondo lo sarebbe stato anche per la Juventus, almeno nell’immediato, ma i suoi trent’anni stonavano con il piano di una società che vuole e deve svecchiare la rosa e alleggerire i costi. Forse chi non esce bene da questa vicenda, almeno sulla carta, è l’Inter che, perso Lukaku, ha rimediato con i più modesti Arnautovic e Sanchez, ma le strade del campo sono infinite e agosto propizia spesso previsioni imprudenti. LEGGI TUTTO

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    Pagelle Juve: Cambiaso top, Vlahovic allontana Lukaku, Chiesa da biliardo

    La Serie A 2022/23 della Juventus inizia nel migliore dei modi. La squadra di Allegri è tornata a volare, superando in trasferta l’Udinese per 3-0: Chiesa, Vlahovic (su rigore) e Rabiot a segno. Una risposta diretta a Napoli e Inter: compatta, aggressiva e tosta, la Juve travolge la formazione di Sottil e manda subito un messaggio alle rivali scudetto. LEGGI TUTTO

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    Udinese-Juve 0-3: la festa di Allegri la firmano Chiesa, Vlahovic e Rabiot

    Attenti a quei due. Se Federico Chiesa e Dusan Vlahovic dovessero superare indenni le colonne d’ercole del calciomercato e le trappole dei bilanci da sistemare, la Juventus si troverebbe già in casa una coppia d’attacco da Scudetto. Il numero 7, già incensato da Allegri come arrivato “con una gamba diversa” a questa stagione, sembra essere ritornato ai livelli pre crociato e aver travasato la sofferenza di tanti mesi nel serbatoio del cinismo che un fuoriclasse deve tenere sempre pieno; al numero 9, glaciale su rigore che di fatto chiude subito la partita, sembra aver fatto molto bene tutta la messa in discussione e il balletto Lukaku: prestazione da protagonista, dentro la partita, e doppietta negata solo da un fuorigioco di un compagno di squadra. Ah, poi c’è la costante Rabiot, ma quella nella matematica allegriana era già considerata come inevitabile.

    Chiesa spietato, Vlahovic sigilla, Rabiot puntuale

    Novità Udinese rispetto all’anno scorso: Kabasele nel terzetto difensivo, Ebosele ed Elanga sugli esterni e Zarraga al posto di Samardzic, che Pozzo ha confermato essere sul mercato. Anche la Juventus cambia le fasce: Weah e Cambiaso facce ed energie nuove per Allegri che si gode il vantaggio dopo neanche due minuti, Vlahovic ruba palla sulla trequarti e innesca Chiesa, destro a incrociare che fredda spietato Silvestri. Esultanza col dito indice alzato e l’urlo “una, una”, come a dire mi basta un pallone per decidere, ricordando Cristiano Ronaldo a Cardiff dopo aver firmato l’1-0 al primo pallone toccato, firma sul regalo Champions al Real Madrid contro i bianconeri. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic 9 della Juve: gol all’Udinese, esultanza uguale a quella col Real

    UDINE – Il tandem d’attacco lanciato da Max Allegri per l’esordio in campionato contro l’Udinese funziona alla perfezione: prima il vantaggio firmato da Chiesa, poi il raddoppio su rigore di Vlahovic per il raddoppio. Il duo si trova a meraviglia e nel giro di 20′ riesce a segnare due reti che colpiscono duramente i friulani di Sottil, in comune per Chiesa e Vlahovic anche due festeggiamenti con messaggi chiari per tutto l’ambiente.
    Prima la grinta di Chiesa nel rivolgersi ai tifosi, poi il gesto di Vlahovic che con il mercato ancora aperto ha voluto ulteriormente chiarire quale è la sua intenzione: restare alla Juve. Dopo la trasformazione senza esitazioni alle spalle di Silvestri, Vlahovic ha infatti rispolverato un esultanza già fatta vedere in estate durante la tourneé negli Stati Uniti.
    Vlahovic a segno, esultanza come contro il Real
    Anche contro l’Udinese Vlahovic ha voluto esultare mostrare la sua maglia numero 9 a tutti i tifosi della Juventus. Nel match con il Real Madrid l’attaccante di Allegri aveva fatto lo stesso gesto dopo la rete del 3-1 definitivo, l’intenzione è sempre la stesa con un chiaro segnale per questi ultimi giorni di mercato. “Sono io il centravanti della Juve, sono io il numero 9”, questo sembra essere sempre il pensiero di Vlahovic che ha attraversato l’intera estate con l’ombra di Lukaku nella trattativa per lo scambio con il Chelsea. Ora è arrivato anche il primo gol in campionato e il serbo non vuole più avere dubbi sul futuro a Torino. LEGGI TUTTO

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    Lukaku, anche l’Al Hilal sfuma: preso Mitrovic dal Fulham per 50 milioni

    RIAD (Arabia Saudita) – Dopo cinque anni Aleksandar Mitrovic lascia il Fulham e cede alla ricca corte della Saudi Pro League. È infatti ufficiale il trasferimento all’Al Hilal del 28enne attaccante serbo, protagonista nell’ultima stagione del ritorno in Premier dei Cottagers con 43 gol segnati in 46 partite di Championship.
    Il club della capitale araba Riad risolve così il proprio ‘problema-attacco’, dopo aver tentato di convincere Romelu Lukaku, rientrato al Chelsea – dove è fuori dal progetto tecnico di Pochettino – al termine del prestito all’Inter.
    Neymar, stupore Al-Hilal: “È infortunato, non sappiamo quando giocherà”
    Vlahovic-Lukaku, il ‘ruolo’ di Mitrovic
    Per Lukaku, di fatto, decade un’altra opzione. In ballo, sullo sfondo, rimane l’opzione Juventus e quello scambio – necessariamente con lauto conguaglio in favore dei biaconeri – con Dusan Vlahovic, che intanto stasera partirà titolare alla Dacia Arena contro l’Udinese.
    Vlahovic a tutta, Lukaku nell’angolo e la Juve che sarà LEGGI TUTTO

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    Vlahovic a tutta, Lukaku nell’angolo e la Juve che sarà

    INVIATO A UDINE – Dunque alla fine, a Udine, c’è lui a guidare l’attacco della Juventus, Dusan Vlahovic. Il mercato non lo ha spostato dal centro del reparto offensivo bianconero e stasera proverà a bissare il debutto stagionale con gol che caratterizzò Juventus-Sassuolo nella prima giornata dello scorso campionato quando segnò una doppietta. Alla fine c’è ancora lui ma non è finita come tutti sanno perché se apre il campionato non chiude il mercato. O meglio non ancora.

    E così fino al primo settembre la possibilità di finire al Chelsea per Romelu Lukaku e soldi a favore della Juventus resta in vita. Il serbo a Torino sta bene e ha iniziato un lavoro non ancora completato ovvero confermarsi come un campione conclamato per cui già in questa prima sfida alla Dacia Arena cecherà di allontanare il fantasma di Big Rom e confermarsi bomber Juve. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic-Juve, due gol e tanti gesti: la frase, l’esultanza e l’uscita al 39′

    La famiglia Juventus è stata protagonista  dell’Open Day all’Allianz Stadium: l’appuntamento ha sostituito la classica amichevole estiva a Villar Perosa. Un modo per accogliere più persone, una festa sugli spalti e sul campo. Uno stadio gremito per incitare la squadra di Allegri e Dusan Vlahovic. Già, perché l’attaccante serbo è (ancora?) un giocatore bianconero e lo ha sottolineato con due gol.
    Al centro di alcune voci di mercato nella giornata di martedì è volato a Monaco di Baviera per un controllo medico sullo stato di guarigione della pubalgia e una volta tornato a Torino si è reso subito disponibile ed è stato scelto dall’allenatore tra i titolari per la sfida contro la Next Gen di Brambilla. 
    Vlahovic, doppietta e sostituzione: la partita
    L’Allianz Stadium non ha fatto mancare il suo supporto all’attaccante serbo con applausi, incitamenti e anche con cori all’indirizzo di Lukaku per sottolineare e far capire alla società quale sia la preferenza di buona parte dei tifosi. Vlahovic non ha perso tempo e in campo ha trovato due gol: il primo su calcio di rigore e il secondo su punizione con un mancino deviato alle spalle di Garofani. Se dopo la prima rete ha scambiato una frase con Alex Sandro con la mano davanti alla bocca, nel corso dela seconda esultanza (comunque contenuta) ha indicato i tifosi come per ringraziarli dell’affetto mostratogli. Al 39′, però, poco dopo il terzo gol bianconero firmato da Kean, è stato sostituito da Allegri per lasciar spazio a Kaio Jorge. All’uscita dal campo è andato in panchina con lo sguardo basso e lo sguardo cupo dopo aver dato il cinque a Landucci. Sui social i tifosi hanno commentato l’accaduto: c’è chi vi ha letto solo delusione per via del mercato (scambio con Lukaku col Chelsea) con il futuro che potrebbe essere lontanto da Torino e chi invece ha commentato sicuro: “Era l’ultimo ballo”.  LEGGI TUTTO