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    Torino, Vlasic punta? È andata bene una volta…

    TORINO – Per la quarta volta in campionato Juric piazza Vlasic attaccante centrale. E, ancora una volta, emerge lampante la forzatura: il croato rende decisamente meglio se può partire dalla corsia, preferibilmente dalla sinistra. Metterlo in mezzo si porta dietro una duplice problematica: in fascia si perde lo smalto dell’ex West Ham, per avere al centro un giocatore disponibile al sacrificio, che prende botte senza fiatare, ma che non ha movimenti e intuizioni da centravanti. La partita contro il Verona lo ha ribadito: in caso di necessità, cioè a fronte della contemporanea indisponibilità di Pellegri e Sanabria la soluzione può essere proposta per mancanza di alternative, ma se uno dei due è disponibile perché togliere al Toro la spinta in fascia di Vlasic? In mezzo si avrebbe un attaccante poco prolifico, ma almeno il croato sarebbe mantenuto nella posizione che più gli è congeniale. L’esperimento, come detto, è già andato in scena in quattro occasioni, prendendo in esame soltanto le formazioni titolari e non considerando gli accorgimenti a gara in corso. Il battesimo di Vlasic attaccante centrale è datato 17 settembre. La partita, in casa, è contro il Sassuolo che nel finale beffa i granata con Alvarez (al 93’). Pellegri e Sanabria sono disponibili, ma entrano al 13’ della ripresa per Radonjic e Seck, inizialmente titolari assieme allo stesso Vlasic.Guarda la galleryLukic fatica, applausi Miranchuk: le pagelle del Torino

    L’eccezione che conferma la regola

    Juric ci riprova nel derby del 15 ottobre. Sanabria è out per un affaticamento muscolare, ma Pellegri è disponibile: la scelta tuttavia cade sul tridente schierato ieri e composto da Miranchuk (col Verona in gol con un tiro da fuori area, una rarità, nel Toro: in A l’ultimo a segnare con una conclusione dalla lunga distanza era stato Brekalo, il 22 novembre 2021 nel successo interno contro l’Udinese), Vlasic e Radonjic. L’azzurro under 21 subentra, per il serbo, al 25’ della ripresa. Quattro minuti prima che Vlahovic realizzi il gol decisivo per i bianconeri.  C’è poi l’eccezione che conferma la regola: anche contro la Samp, nella penultima del 2022 prima della sosta per il Mondiale (è il 9 novembre), il Toro si schiera al via con Miranchuk, Vlasic e Radonjic. I granata hanno un approccio molle alla gara, ma sfidano una Samp in grande difficoltà tecnica e soprattutto mentale: contro i blucerchiati finisce 2-0, e le reti sono proprio di Radonjic e Vlasic. Ed è forse proprio l’esito della gara contro i liguri a indurre Juric a ritentare la stessa via anche contro il Verona. Ora, in attesa che il mercato porti il centravanti che possa rinforzare il reparto – i nomi più caldi sono quelli di Shomurodov e Cheddira -, le scelte con Pellegri infortunato sono minime: a Salerno, a meno che Juric non si incaponisca con Vlasic in mezzo, probabile si torni alla soluzione classica: Miranchuk a destra, Vlasic a sinistra e Sanabria centravanti. Con Radonjic pronto a subentrare.

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    Juric: “Avanti col Toro? Così si può”

    TORINO – Torna a parlare dopo la lunga sosta Juric: e parla di tutto. Non solo del Verona, l’avversario di domani. Ma anche di singoli giocatori, futuro, contratto, ambizioni e prospettive. Partiamo dal rinnovo, che è uno dei discorsi che maggiormente interessano i tifosi. «In questi diciotto mesi abbiamo tutti fatto un lavoro strepitoso, anche dal punto di vista economico: abbassato il monte ingaggi e l’età media, guadagnato dal mercato e migliorato la situazione della rosa. Vedo positivo il fatto che la società abbia investito e migliorato il Filadelfia. Ora è il club che deve decidere se fare passi avanti, perché restare sul posto non basta. Io penso che ci siano alcune cose da migliorare: se siamo tutti d’accordo sarebbe bello proseguire insieme il discorso. Io ho delle idee su cosa c’è da perfezionare sul campo e anche dove come società dobbiamo migliorare». Juric, dunque, apre spiragli importanti, fondamentali. Avanti con gli altri argomenti caldi. «Vlasic per me è indispensabile perché sa fare tutto, anche la prima punta in caso di necessità. Non è un campione, ma un giocatore strepitoso. Lukic resterà con noi. È un giocatore importante, uno che non tira mai indietro il piede. Da lui mi aspetto mesi da grande protagonista. Sono soddisfatto di aver lavorato nell’ultimo periodo con tanti ragazzi della Primavera. Sono tutti cresciuti: Gineitis, per esempio, adesso fa parte della rosa della prima squadra. Tipo intelligente, mi piace. Ed è l’unico mancino che abbiamo. Sanabria non si vende e anche per domani è a disposizione. Per ora restano pure Seck e Bayeye. Dico che con due acquisti di spessore questo Toro diventa competitivo ai massimi livelli. E adesso pensiamo al Verona, tre punti per noi fondamentali».  LEGGI TUTTO

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    Torino, a Monza test superato con Vlasic mondiale

    INVIATO A MONZA – All’U-Power Stadium il tecnico granata Ivan Juric schiera la formazione titolare, con la sola eccezione di Nikola Vlasic inizialmente lasciato in panchina perché tornato a lavorare assieme ai compagni soltanto ieri (ha goduto di qualche giorno supplementare di vacanza dopo il terzo posto ottenuto al Mondiale con la Croazia). Al posto di Vlasic – che risulterà esplosivo all’ingresso in campo con una doppietta – dall’inizio c’è Radonjic, con Miranchuk a destra e Sanabria terminale offensivo. Pellegri, fermo per una lesione al bicipite femorale della coscia destra, ne avrà per un mese (sul mercato caldo Shomurodov, con NZola e Cheddira).

    Torino, in difesa leader Schuurs

    Granata in pieno controllo della gara fin dalle prime battute. E senza doversi dannare troppo, visto che l’opposizione del Monza è tendenzialmente vacanziera. Dopo l’esperimento contro la Cremonese, con Ilkhan e Gineitis centrocampisti titolari, a Monza la regia torna nei piedi di Lukic e Ricci. Schuurs è il leader della difesa (a inizio ripresa esce per far posto Zima), questa volta con Djidji e Rodriguez ai suoi lati.

    Monza, che errore Marlon: Vojvoda show

    La rete del vantaggio per il Toro arriva con merito, ma è pure figlia di un errore macroscopico dei monzesi: il pressing granata mette apprensione, ma Marlon avrebbe potuto controllare un pallone che invece gioca per Di Gregorio, preso in contrattempo e infilato dal retropassaggio del brasiliano. Bellissima l’azione del raddoppio, iniziata da una splendida intuizione di Milinkovic-Savic che trova Radonjic libero sulla destra, e finalizzata da Vojvoda con un destro a giro dopo l’assist dello stesso attaccante serbo. Una ripartenza confortante, per il kosovaro che nell’ultima di campionato a Roma era stato sostituito dopo mezzora a causa di una serie di errori.

    Vlasic fa il pitbull

    Nella ripresa sale in cattedra il Pitbull, cioè Nikola Vlasic: entra al 16’ della ripresa per Sanabria e fa in tempo a segnare due reti. Al 21’ andando in pressione sul malcapitato Marlon per poi infilare Di Gregorio, nuovamente battuto dal croato al 23’ con un diagonale chirurgico. Poker granata sporcato dal rigore realizzato da Caprari e assegnato dall’arbitro Pairetto per un fallo di Gineitis su Rovella. Buon Toro in vista del Verona, Monza da registrare in vista della ripartenza del campionato.
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    Juric riabbraccia Vlasic: punto fermo del Torino

    TORINO – L’ultimo a essere sostituito in una partita del Toro, l’ultimo della rappresentanza granata a lasciare il Qatar. Nikola Vlasic da Spalato – città che ha dato i natali pure a Juric – si conferma nei panni del “pitbull”: una prima volta lo aveva così battezzato il tecnico croato, poi il soprannome era stato fatto proprio da Cairo. Domani sarà il giorno del ritorno al Fila anche per l’attaccante esterno della Croazia che Vagnati punta a riscattare dal West Ham: il diritto è fissato a 15 milioni, il giocatore ne vale attorno ai 25. Il riscatto costa caro, ma il disturbo sarebbe ampiamente ripagato.

    Mercato: manca Praet, Vagnati ci punta

    Vlasic nel Toro in campionato ne ha giocate 15 su 15, subentrando una volta – a Monza – e uscendo sempre in una sola occasione – col Bologna -: per il resto ha realizzato filotto pieno. Ergendosi anche a bomber principe dei granata: 4 gol. Tre reti consecutive a Cremonese, Atalanta e Lecce, una con la Samp prima del pari di Roma che avrebbe chiuso la prima parte della stagione in favore del Mondiale. Che Vlasic ha attraversato da protagonista: delle 48 totali con la Croazia (7 i gol) sei sono state disputate in Qatar. Ha perso soltanto la terza del girone contro il Belgio per infortunio, per il resto ha sempre preso parte alla cavalcata che ha portato i croati al terzo posto (al ko in semifinale contro l’Argentina ha fatto seguito il successo contro la sorpresa Marocco). Vlasic è la punta di diamante di un reparto granata dotato di altri due elementi di alto livello: Radonjic e Miranchuk. Manca il quarto: Vagnati resta forte su Praet del Leicester, una possibilità è sempre Rossi del Fenerbahce. E il 2 gennaio, data di apertura del mercato, si avvicina. Poi il 4 ci sarà la ripresa del campionato: se Vlasic mercoledì a Monza fosse risparmiato, in vista della gara interna contro il Verona, prima del 2023, sarà regolarmente in campo. Da pitbull qual è.
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    Vlasic mondiale con il Torino nel cuore. Riscatto dal West Ham?

    TORINO – Tra gli eroi che hanno portato la Croazia ai quarti dei Mondiali in Qatar c’è Nikola Vlasic. Il trequartista del Torino è stato perfetto dal dischetto contro il Giappone. Poi, la gioia per il passaggio del turno (ora c’è il Brasile) e il pensiero per i tifosi granata. Che lo fermano per strada in città e lo esaltano. Lui, in prestito, resta vago sul futuro: «Sono molto felice al Toro, vediamo quello che accadrà in estate, ma in questo momento voglio solo godermi la gioia e il divertimento di indossare quella maglia e pensare a vincere le partite per fare felici i granata». Per riscattarlo dal West Ham servono teoricamente 15 milioni, ma il club di Urbano Cairo chiede lo sconto. E sul croato adesso c’è anche un po’ di concorrenza. Di certo per Ivan Juric è l’unico al quale non rinuncerebbe mai. LEGGI TUTTO

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    Vlasic, un Mondiale anche per il Torino

    TORINO – Mercoledì, ore 11 italiane, tocca a lui, il giocatore granata più splendente e uno dei più importanti di questo mondiale qatariota: Vlasic con la Croazia affronterà il Marocco nella prima partita di qualificazione della sua nazionale nel girone. C’è molta attesa sul suo conto dopo la prima convincente parte di stagione nel campionato italiano. E pensare che solo un anno fa in Premier, nel West Ham, deludeva le aspettative e passava gran parte del suo tempo in panchina. Con il passaggio in granata, che lui stesso ha fortemente voluto, sollecitato in più occasioni dal connazionale Ivan Juric, le cose sono cambiate. Il trequartista croato è diventato un leader e in breve tempo è diventato indispensabile. Adesso il mondiale. E il Toro spera che lo faccia da protagonista, perché può valorizzare, non solo tecnicamente, il suo valore. A fine stagione per riscattarlo i granata dovranno versare al West Ham 15 milioni, ma già adesso il trequartista ne vale di più. E con un grande mondiale potrebbe aumentare il proprio valore. Chiaro che i granata a qul punto dovrebbero al più presto perfezionare l’accordo con gli inglesi, se possibile senza aspettare giugno.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Vlasic primo granata ai Mondiali

    Sarà Nikola Vlasic il primo granata a esordire in Qatar: per il Pitbull, come lo ha soprannominato Juric con l’avallo di Cairo, il 23 novembre quindi a metà della prossima settimana avrà ci sarà quale rivale il Marocco nella corsa agli ottavi di finale. Un obiettivo minimo, per la Croazia che nella passata edizione del Mondiale è arrivata in finale, superata all’ultimo atto solo dalla Francia. In Italia la partita andrà in onda alle ore 13 (nella medesima giornata alle 16 ci sarà Germania-Giappone, alle 19 Spagna-Costa Rica e alle 22 Belgio-Canada).

    Il girone fratricida

    Il giorno successivo andranno invece in scena le partite del girone G, uno tra i più competitivi e quello della sfida nella sfida tra Rodriguez e i serbi del Toro. Il difensore ha tagliato le 100 presenze con la Svizzera, mentre la Serbia poggia in porta su Milinkovic-Savic, ha in Lukic un riferimento di centrocampo e in Radonjic la scheggia impazzita in grado di accendere la manovra offensiva della squadra di Dragan Stojkovic. Questo il programma di giovedì 24: alle 13 via con Svizzera-Camerun, alle 16 in campo l’Uruguay contro la Corea del Sud, alle 19 la gara è Portogallo-Ghana, poi alle 22 l’esordio del Brasile proprio contro la Serbia del trio granata.
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