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    Miranchuk-Radonjic-Vlasic per rilanciare il Toro: perché Juric ha fatto questa scelta

    TORINO – Pellegri non ce la fa per il riacutizzarsi del dolore alla caviglia, Sanabria non al top va in panchina. E allora, contro la Sampdoria, Juric punta sul tridente composto da trequartisti: Miranchuk, Radonjic e Vlasic finto nove. Situazione che aveva già sperimentato nel derby perso con la Juve. Karamoh che a Bologna aveva sostituito Pellegri non offre garanzie. Da segnalare la conferma di Singo e l’inserimento dal primo minuto di Vojvoda al posto di Lazaro. In difesa Zima dall’inizio per Djidji e Rodriguez per Buongiorno. Anche senza una punta vera il tecnico spera in questo modo di trovare i gol per battere la Sampdoria e dare un segnale forte alla classifica granata dopo l’imprevista sconfitta di Bologna. LEGGI TUTTO

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    Mondiali Qatar 2022, Croazia: Vlasic e altri 3 “italiani” tra i 26 convocati di Dalic

    ZAGABRIA (CROAZIA) – Il commissario tecnico della Croazia, Zlatko Dalic, ha diramato la lista dei 26 convocati per i Mondiali del Qatar. Nel suo elenco quattro i giocatori che militano nelle squadre italiane. Si tratta di Martin Erlic (Sassuolo), Marcelo Brozovic (Inter), Mario Pasalic (Atalanta) e Nikola Vlasic (Torino). I vice campioni del mondo croati (nel 2018 in Russia la sconfitta nella finale contro la Francia di Deschamps) sono inseriti nel gruppo F con Marocco (23 novembre), Canada (27 novembre) e Belgio (1 dicembre). LEGGI TUTTO

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    Torino: la nuova chance per Radonjic

    TORINO – Nel turnover che Juric ha deciso di attuare per il turno infrasettimanale troverà spazio Nemanja Radonjic, che il tecnico intende schierare al posto di Vlasic, apparso affaticato domenica a Bologna: comprensibilmente, considerato che il croato – dopo l’esordio all’inizio del secondo tempo contro il Monza – ha giocato tutte le partite di campionato e non è mai stato sostituito fino all’altro ieri al Dall’Ara. Radonjic, dopo diverse partite da titolare, è finito in panchina con il ritorno di Miranchuk e nelle ultime sei giornate soltanto nel derby è partito dall’inizio: contro il Milan non è neppure stato utilizzato. Insomma, il trequartista serbo ha una grande voglia di rilancio, di riprendersi quegli spazi che ha avuto all’inizio della stagione scatenando l’entusiasmo del popolo granata per alcuni numeri sulla fascia. Poi si è un po’ smarrito: domani sera al Grande Torino è dunque ghiotta l’opportunità per rilanciarsi e dimostrare a Juric che può essere un’ottima alternativa a Vlasic e Miranchuk e non soltanto un degno rincalzo.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, Vlasic preconvocato nella Croazia

    TORINO – In definitiva in Qatar ci potrebbero andare entrambi, chi ha scelto il Toro per rilanciarsi, e chi dal club granata ha deciso di andarsene non ritenendolo adeguato alle proprie ambizioni. Zlatko Dalic, ct della Croazia, ha diramato l’elenco dei 34 preconvocati per il Mondiale di Qatar 2022 dal quale usciranno i 26 che prenderanno parte alla rassegna internazionale: lista nella quale compare sia il nome di Josip Brekalo – poco impiegato nel Wolfsburg dove ha fatto ritorno – che quello Nikola Vlasic, leader tecnico del Toro di Juric.

    Gli altri quattro “italiani”

    Tra i croati che giocano in Italia lo stesso Dalic ha preconvocato pure i difensori Pongracic (Lecce) ed Erlic (Sassuolo), nonché i centrocampisti Brozovic (Inter) e Pasalic (Atalanta). In Qatar la Croazia se la vedrà inizialmente nel girone formato da Belgio, Canada e Marocco.
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    Il Toro si scopre grande contro il Milan: così si svolta

    TORINO – Meritatissima, prima vittoria contro un’avversaria di alto livello per il Torino di Ivan Juric in Serie A: superato il Milan grazie alle reti di Djidji e Miranchuk. Nella ripresa Messias accorcia, ma la rete del brasiliano è viziata da una netta spinta del medesimo ai danni di Buongiorno. Folle, nella circostanza, l’uscita di Milinkovic che lascia campo libero all’ex del Crotone. Circostanza che porta alle proteste di Juric – espulso da un Abisso gravemente insufficiente – con Paro cui tocca la complessa gestione dell’ultima frazione di gara: missione compiuta, per il vice del croato.
    Torino, il botto mancava dal 2021
    Curioso l’andamento del primo tempo: nei dieci minuti iniziali il Torino è in balia di un Milan che spreca una buona e una pazzesca chance con Leao, quindi i granata crescono e sono i rossoneri a uscire dalla partita smarrendo distanze e geometrie. La conseguenza sono i due gol che mettono avanti la squadra di Juric, cui va il grande merito di trovare quel paio di aggiustamenti che rimettono velocemente in carreggiata i granata. Che prima passano con Djidji – punizione di Lazaro e colpo di testa ad anticipare Gabbia dell’ivoriano – quindi raddoppiano con Miranchuk: lancio lunghissimo di Milinkovic, Pellegri costringe all’intervento maldestro lo stesso Gabbia che consegna a Vlasic, assist per il russo e 2-0. Gol che arrivano al 35’ e al 37’, cioè nell’arco di tempo – il quarto d’ora conclusivo della prima frazione – in cui il Toro segna di più (5 reti, fin qui). Ripresa con i granata in controllo fino a che Milinkovic non decide per un’uscita senza senso, favorendo Messias che si aiuta spingendo alle spalle Buongiorno. E’ il 22’, il Milan avrebbe tempo per recuperare ma la difesa del Torino, che pure cambia gli ammoniti Schuurs e Buongiorno con Zima e Rodriguez, tiene botta. Per trovare la precedente vittoria contro una big bisogna tornare al 18 aprile del 2021, al 3-1 alla Roma con Nicola allenatore. Toro che sale a quota 17 avvicinandosi all’Udinese, ottava della classe con 22 punti; Milan che resta a -6 dalla capolista Napoli.
    Udine e Grande Torino, non è un  caso
    Dopo il successo della Dacia Arena arrivano altri tre punti molto importanti per una squadra granata che, continuando di questo passo, avrà la possibilità di reinserirsi nella parte alta della classifica, continuando a sperare in una qualificazione alle prossime coppe europee. Notevole l’iniezione di autostima che si regala il Torino, trascinato da uno Schuurs monumentale, da un Ricci lucidissimo, un Vlasic unico e da un Pellegri che disputa una gara di grande sacrificio. Ora sì la storia può ripartire.

    Guarda la galleryDjijdji e Miranchuk segnano e il Torino fa festa: Milan battuto 2-1Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Toro: il maratoneta è Vlasic

    TORINO – Dopo un periodo di appannamento, coinciso con una flessione collettiva dei granata, domenica a Udine si è rivisto un Vlasic che, ritornato sulla sinistra dell’attacco, ha aggredito la partita con il piglio giusto. Suo, ad esempio, lo spunto che ha aperto l’Udinese sul gol di Aina: il croato è sceso sulla sinistra bruciando in velocità Perez, quindi ha toccato per Miranchuk che, a sua volta, ha messo il terzino nelle condizioni migliori per battere Silvestri.
    Vlasic 6° per passaggi chiave: 22
    Il croato non si è certo risparmiato, alla Dacia Arena, confermando di avere una resistenza che possiedono pochi compagni, nel Torino. Del quale è l’uomo che ha la media di chilometri percorsi più alta: 10,830 a partita. Ha scalzato Ricci, in precedenza tra i granata quello che più macinava metri, in media. Dal Toro si passa alla Serie A, per segnalare che Vlasic è tra i protagonisti del campionato in due specialità: è ottavo per tiri totali (28), e sesto per quelli nello specchio (11). Il leader è l’interista Lautaro (43 e 15). Il croato, inoltre, è sesto per passaggi chiave: 22. Qui, al vertice, c’è Deulofeu con 33.
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    Torino, quanto costano i pupilli: servono 27 milioni

    TORINO – Tanti trequartisti, al Toro. E alcuni di questi dalla grande qualità. Ci riferiamo a Vlasic, Radonjic e Miranchuk. Ma non bisogna neppure dimenticare Demba Seck e Karamoh. Di questi, al momento, solo due sono di proprietà, tutti gli altri in prestito ma con diritto di riscatto. Del Toro sono già Demba Seck (pagato 4,5 milioni) e Karamok (1 milione). Si tratta di due ragazzi che in futuro possono fare il salto di qualità e per questo Ivan Juric ci sta lavorando con grande determinazione. E poi c’è Radonjic. In una conferenza stampa, fatta poco dopo la chiusura del mercato, Davide Vagnati ha annunciato (senza spiegare i motivi) che il serbo è già un giocatore del Toro. Probabilmente nel diritto di riscatto c’era una clausola che lo portava in granata dopo la prima partita ufficiale. Fatto sta che il diritto era di 2 milioni e che per il ds il giocatore è a tutti gli effetti granata.

    I riscatti di Vlasic e Miranchuk

    Diverso, invece, il discorso per gli altri due. A fine stagione, per riscattare definitivamente Vlasic, Cairo dovrà far partire un bonifico (destinazione West Ham) di 15 milioni. Una cifra consistente, certo, ma il nazionale croato in granata sta facendo molto bene. Sino ad oggi, infatti, in campionato ha già realizzato 3 gol ed è quasi sempre uno dei migliori. Elemento che tecnicamente è superiore alla media. Stesso discorso per Miranchuk anche se su di lui la cifra per il diritto di riscatto è leggermente inferiore a quella di Vlasic. Il russo può diventare tutto granata per 12 milioni. Insomma, per riscattare i due ci vorranno 27 milioni. Su questi tre giocatori (compreso Radonjic) il Toro punta molto visto che Juric li alterna con continuità e chiede loro di far compiere alla squadra il salto di qualità.
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    Torino, Vlasic è pronto a tutto. Anche a fare il finto 9

    TORINO – Genio e sregolatezza del Toro, l’uomo che può risolvere la partita in qualunque momento con un guizzo improvviso. Stiamo parlando di Nikola Vlasic, 25 anni, esterno croato, il giocatore che in questo momento con i suoi 3 gol (in 9 presenze) è il capocannoniere della squadra di Ivan Juric. Un elemento che andrà ai mondiali e che i granata hanno preso dal West Ham in estate con un diritto di riscatto a 15 milioni. Segno evidente che Ivan Juric punta molto sulle sue qualità per regalarsi e regalare ai tifosi granata quella soddisfazione che aspettano da tanto tempo: la vittoria contro la Juve.

    Vlasic è il giocatore granata più pericoloso in attacco

    Ed in effetti il trequartista croato si è inserito alla perfezione nel sistema di gioco granata, riesce a scappare dagli avversari e puntare deciso a rete con grande rapidità. Attenzione, però: con le possibili assenze di Sanabria e Pellegri il croato potrebbe anche essere impiegato in qualità di falso nove, più avanti del solito. Lui, Seck e Karamoh, infatti, sono gli unici che potrebbero ricoprire questo ruolo al momento scoperto se uno delle due punte non riuscirà a recuperare. Vlasic ha l’esperienza e le qualità giusta. Insomma, per una volta si potrebbe. Il problema è che il più delle volte fallisce delle occasioni d’oro che lui stesso si è costruito. I tre gol realizzati, infatti, potevano essere molti di più, più del doppio considerando le e palle gol buttate via. Questo, comunque, non toglie il fatto che è il giocatore granata più pericoloso perché non sai mai la giocata che ti tira fuori. Salta l’uomo sia con il piede destro sia con quello sinistro e, a differenza di tanti altri, sa anche “costruire” l’assist per il compagno più libero. Sotto l’aspetto fisico, poi, non ha problemi perché riesce a tenere il ritmo alto per tutta la partita e questa è una considerazione che per Juric è fondamentale…

    Guarda la galleryTorino-Juve, la probabile formazione di Juric

    Torino-Juve, Vlasic e Vlahovic possono fare la differenza

    Vlasic contro Vlahovic, già, i due più pericolosi? Potrebbero essere questi i giocatori del derby tanto atteso dai tifosi per pregustare il dolce sapore del riscatto dopo gli ultimi risultati negativi. Due giocatori che possono fare la differenza e i compagni lo sanno bene. Anche in questi giorni di duri allenamenti al Fila il trequartista croato si è mosso con grande voglia. Perché al Toro si trova bene e ha subito capito quanto sia importante questa partita.
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