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    Zaniolo, pugno duro Roma: resta ma è fuori dal progetto

    ROMA – La rottura tra la Roma e Nicolò Zaniolo è ormai insanabile. Salvo clamorose novità dell’ultim’ora il calciatore rimarrà al club giallorosso da separato in caso. Dopo il rifiuto di partire per la trasferta di La Spezia e la mancata partecipazione all’allenamento del martedì seguente, si è praticamente consumata la rottura definitiva. L’ex Inter ha chiesto di essere ceduto ma ha anche rifiutato la proposta del Bournemouth, unico club che fin qui ha presentato un’offerta ufficiale. Il Milan dapprima si è interessato ma dopo ha desistito. La situazione, dunque, è quella di un Zaniolo che sarà costretto a rimanere nella Capitale contro la propria volontà.
    Zaniolo e la Roma, la decisione dei Friedkin
    Dopo le minacce ricevute in mattinata, Nicolò ha lasciato Roma per tornare a La Spezia. L’atteggiamento del giocatore non è affatto piaciuto ai Friedkin che hanno così deciso di tirarlo fuori dal progetto tecnico del club e nei prossimi giorni potrebbero anche arrivare ulteriori sanzioni disciplinari. L’addio potrebbe arrivare quindi in estate, a patto però che la società acquirente metta sul piatto quanto chiesto dalla Roma. Insomma, i giallorossi non hanno intenzione di svendere il calciatore. LEGGI TUTTO

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    Zaniolo, duro striscione dei tifosi Roma: “M… senza onore”

    ROMA – Settimana turbolenta in casa Roma con la vicenda che ha visto protagonista Nicolò Zaniolo: il giocatore ha rifiutato il trasferimento in Premier League con il Bournemouth, malgrado l’accordo tra i club, e con il Milan fuori dai giochi l’azzurro resterà da separato in casa con i giallorossi. Josè Mourinho ha liquidato la questione nella conferenza stampa della vigilia e anche i tifosi romanisti hanno scaricato il giocatore: “Zaniolo traditore, merda senza onore” è ciò che si legge su uno striscione affisso sul ponte di via degli Annibaldi, vicino al Colosseo. Zaniolo chiaramente non è stato convocato per il big match a Napoli e la Roma che nei prossimi giorni prenderà provvedimenti disciplinari nei confronti del calciatore. LEGGI TUTTO

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    Zaniolo, prima offerta ufficiale del Bournemouth. Ora il Milan…

    Il futuro di Nicolò Zaniolo è sempre più lontano da Roma, e forse anche dall’Italia. Il club giallorosso ha infatti ricevuto la prima offerta ufficiale per il classe 1999 dal Bournemouth, attualmente in zona retrocessione in Premier League. Il club inglese ha messo sul piatto 30 milioni di euro più bonus, aggiungendo anche una percentuale del 10% sull’eventuale rivendita del giocatore.
    Zaniolo, la situazione con il Milan
    Nel caso in cui la Roma dovesse accettare la proposta del Bournemouth, la scelta definitiva spetterebbe ovviamente a Zaniolo, sui cui c’è anche il Milan di Pioli (che ha già l’accordo con il giocatore). Dopo il primo contatto con il club giallorosso, i rossoneri hanno chiesto 24 ore di tempo per capire se sia possibile raggiungere le condizioni richieste dalla squadra di Mourinho e avvicinarsi alla cifra di 30 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Zaniolo-Dragusin, alta tensione: faccia a faccia durante Roma-Genoa

    ROMA – Roma-Genoa è anche Zaniolo contro Dragusin. I due, infatti, dopo un episodio controverso in avvio nel match degli ottavi di finale di Coppa Italia, si sono beccati per tutto il resto della partita, con il giallorosso piuttosto nervoso per il trattamento riservatogli dal difensore ex Juventus. Tra sbracciate, tackle ed entrate al limite, il clima è diventato incandescente e i due sono arrivati faccia a faccia. Il talento giallorosso ha protestato ampiamente con il direttore di gara Feliciani, manifestando le proprie rimostranze anche nel tunnel degli spogliatoi tra primo e secondo tempo. Una sfida nella sfida, insomma.  LEGGI TUTTO

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    Roma, tris alla Viterbese aspettando il Bologna

    ROMA – Finisce 3-1 l’amichevole a porte chiuse giocata a Trigoria tra Roma e Viterbese. I giallorossi di José Mourinho chiudono con una vittoria il loro 2022 e mettono nel mirino il Bologna, avversario dei capitolini all’Olimpico il 4 gennaio alle 16.30 al ritorno in campo della Serie A. La prima frazione di gioco si chiude sul 2-0 con le reti di Pellegrini e Zaniolo. Nella ripresa Abraham firma il tris prima che Volpicelli segnasse il gol della bandiera per gli ospiti. Prima del fischio d’inizio un minuto di silenzio in onore di Pelé, scomparso giovedì all’età di 82 anni.
    Roma-Viterbese: Karsdorp in campo, per Dybala lavoro a parte
    Lo Special One ha riproposto dall’inizio la difesa a tre con Mancini, Smalling e Ibanez mentre nel finale ha regalato alcuni minuti a Karsdorp nonostante il muro contro muro. I legali dell’olandese, infatti, vogliono la cessione o le scuse del tecnico per poter far rimanere il loro assistito a Trigoria. La Roma, invece, da parte sua per il momento non intende fare marcia indietro e dopo aver multato il giocatore è disposta a lasciarlo partire nel mercato di gennaio solo a fronte di una cessione a titolo definitivo. Lavoro personalizzato per il neocampione del mondo Paulo Dybala, rientrato soltanto all’alba di giovedì nella Capitale, dopo i festeggiamenti in patria per il terzo titolo iridato dell’Albiceleste. La Joya scalda i motori in vista della gara contro il Bologna. LEGGI TUTTO

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    Roma salvata da Shomurodov in Giappone: in gol anche Zaniolo e Ibanez

    TOKYO (Giappone) – La Roma di José Mourinho evita in extremis la sconfitta al National Olympic Stadium di Tokyo con lo Yokohama F-Marinos nella seconda amichevole di preparazione in vista della ripresa del campionato, in programma il prossimo 3 gennaio. I padroni di casa sbloccano il risultato con Eduardo dopo appena 9′ e raddoppiano in chiusura di primo tempo grazie alla sfortunata autorete di Svilar. A tenere in vita i giallorossi ci pensa Zaniolo, subentrato a Matic durante l’intervallo, ma la sua rete siglata al 69′ è vanificata tre minuti più tardi da Matsubara. L’incredibile rimonta capitolina nel finale fissa il punteggio sul definitivo 3-3: accorcia Ibanez all’84’, pareggia Shomurodov – anche lui gettato nella mischia dallo Special One ad inizio secondo tempo al posto di uno spento Abraham – al 92′. LEGGI TUTTO

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    La Juve di oggi e di domani: summit tra Allegri e la dirigenza, ecco di cosa si parlerà

    TORINO – Undici juventini in giro sui campi di calcio di Doha e dintorni per il Mondiale, altri in vacanza, qualcuno che ha staccato solo per un attimo: Manuel Locatelli, per esempio, non ha preso voli diretti all’altra parte del mondo, si è semplicemente rilassato per un attimo con la sua dolce metà nell’attesa di un lieto evento da condividere e poi è filato dritto sui prati della Continassa e di Vinovo, per alternare allenamenti in solitaria a sedute in compagnia della Next Gen. E Massimiliano Allegri? Beh, il tecnico almeno una toccata e fuga nella sua Livorno se l’è concessa per poi lasciarsi andare a un mini-periodo di ferie. Tutto tranquillo? Mica tanto, ché questo è il tempo di riunirsi in conclave. Tema mercato, non noccioline. Caccia a un terzino, innanzitutto.
    Novità in corsia
    Detto che i contatti con la dirigenza bianconera sono pressoché quotidiani, Allegri e il ds Federico Cherubini assieme ai suoi più stretti collaboratori andranno dritti al sodo. Per la serie: il momento è quello che è, la Juve non può né vuole darsi a un investimento mostruoso come gli 80 milioni con bonus, promessi e pagati, alla Fiorentina per Dusan Vlahovic. Fatti due conti, insomma, la premessa è chiarissima e non cambia: c’è bisogno di un vice di Juan Cuadrado, che magari in prospettiva sostituisca il colombiano in scadenza di contratto a fine giugno 2023, fermo restando che anche Alex Sandro, altro “quasi svincolato”, è in odore di partenza. Dalla sede non si chiudono le porte a nuovi ingressi né per la corsia destra né per quella sinistra, ma è il caso di operare con il bilancino del farmacista perché sgarrare non si può. I nomi non mancano: vedi il danese Joakim Maehle, classe ’97, che l’Atalanta non regala ma neppure ipervaluta, o il 2000 ivoriano Wilfried Singo legato al Toro fino al 2024. Non esattamente un intoccabile, insomma. Più “stagionato” il ’95 spagnolo Alvaro Odriozola, anche lui tutt’altro che blindato al Real Madrid, molto meno lo è un quasi coetaneo di Singo: lo svedese Emil Holm, anni 22, futura plusvalenza garantita per lo Spezia.
    Non solo Wes in uscita
    Profili variegati, ma tutti – più o meno – a buon mercato e almeno uno di questi da considerare in entrata alla Continassa, visto che Allegri non ci sente: vuole, fortissimamente vuole, un terzino bravo in entrambe le fasi, comunque capace di spingere, sgusciare negli spazi, creare superiorità. Così come diventa prioritario, ma per giugno, l’ingaggio di un difensore centrale mancino: qualcuno ha sentito parlare del 2000 polacco Jakub Kiwior? Ma certamente, anche perché pure lui, gradito a tutti i top club di casa nostra, frutterà al club ligure un gustoso guadagno rispetto a quanto è stato pagato: due milioni e spiccioli. Un nome caldo nell’orbita juventina, impegnato al Mondiale, è quello del 2002 Josko Gvardiol: sarebbe lui il vero colpo a sensazione, ma potrebbe arrivare a Torino solo in cambio di una cessione eccellente. Ecco perché nel vertice imminente tra Allegri e gli uomini mercato bianconeri si faranno anche i nomi di chi, in caso di offerta interessante, può partire da subito, perfino a gennaio. L’indiziato numero 1 è chi può fruttare un buon introito, all’anagrafe Weston McKennie, ma attenzione alle manovre attorno ad Adrien Rabiot. Il francese non partirà ora, però il suo futuro può decidersi nell’arco delle prossime settimane. Nicolò Zaniolo e Sergej Milinkovic-Savic? Costano, tuttavia interessano parecchio, sempre di più, e anche nel loro caso c’è bisogno di cessioni corpose nonché di risparmi sugli ingaggi: Angel Di Maria e Leandro Paredes, in questo senso, son più fuori che dentro i piani Juve.
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    Roma, caso Zaniolo: Nicolò ci ricasca, Mourinho lo difende

    Ci sono primati di cui i calciatori farebbero a meno. E’ il caso di Nicolò Zaniolo che con il cartellino rosso di giovedì sera nei minuti finali di Roma-Betis diventa il secondo italiano ad aver collezionato il maggior numero di espulsioni (3) dal 2018 in poi. Un podio che condivide con il compagno di squadra Gianluca Mancini, sul gradino più alto e già a quota quattro, ma con una sostanziale differenza rispetto al centrale giallorosso perché le espulsioni di Zaniolo sono quasi sempre state figlie di isterismi e nervosismo. Un limite caratteriale che nei quattro anni di Roma e Serie A non è riuscito a smussare e che puntualmente si ripresenta come successo in Europa League, con la squadra che va sotto 2-1 a pochi minuti dalla fine della partita e Nicolò che perde le staffe subito dopo provando a scalciare da dietro Alex Moreno. Morale della favola: review al Var, cartellino rosso e ulteriore beffa data dal fatto che sarà costretto a saltare la gara decisiva del girone tra sette giorni a Siviglia. Sarà l’ottavo match saltato per squalifica da quando è arrivato in giallorosso, un trend che a Trigoria vogliono invertire visto che in 117 partite disputate con la Roma sono più le ammonizioni (34) delle reti (22). Nicolò, inoltre, è stato anche il giocatore offensivo più sanzionato in assoluto (9 gialli e due rossi, appunto), oltre quello a cui hanno fischiato più falli in totale (47).
    Precedenti e Nazionale
    Insomma, un rapporto spesso conflittuale e fatto di polemiche nei confronti dei direttori di gara che puntualmente costa caro al 22 giallorosso. Perché l’espulsione di giovedì è solo l’ultima di un problema con radici più profonde e che già nella passata stagione era sfociato in altre due espulsioni. La prima delle quali all’esordio con la Fiorentina il 22 agosto per colpa di un doppio giallo (il primo grave, il secondo per un fallo tattico che ha fatto discutere), mentre l’altra alla ventiquattresima contro il Genoa in circostanze simili a quelle di giovedì con il Betis. A pochi minuti dallo scadere, infatti, segna il gol dell’1-0 che avrebbe consegnato ai giallorossi la vittoria, salvo poi vederselo annullare dal Var per un pestone precedente di Abraham a un avversario. L’azione successiva è quella incriminata, con Zaniolo nervoso per la decisione arbitrale precedente che continua a contestare fin quando il direttore di gara non può esimersi dallo sventolargli davanti alla faccia il cartellino rosso. Gesti isterici, reazioni e atteggiamenti che non fanno bene a quello che potrebbe essere un potenziale crack del calcio italiano e che spesso gli sono costati anche delle critiche da parte del ct dell’Italia. Nell’ultima tornata di convocazioni azzurre, ad esempio, è rimasto escluso e nonostante Mancini non abbia fatto il nome di Nicolò, quando dice che «la porta della Nazionale è sempre aperta anche a chi si è comportato male, basta chiedere scusa», il riferimento è anche a Zaniolo. Mourinho dal canto suo continua a difenderlo, ribadendo come non sia un cattivo ragazzo. I limiti caratteriali, però, restano e stanno diventando un problema, sia per lui che per la sua Roma.
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