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    Juve, rinviata l'assemblea degli azionisti

    TORINO – L’assemblea degli azionisti della Juventus avrebbe dovuto tenersi mercoledì 23 novembre, ma c’è stato un rinvio: come da comunicazione ufficiale del club bianconero del presidente Andrea Agnelli, l’assemblea è stata spostata, con data fissata a martedì 27 dicembre.

    Il comunicato della società

    «In data odierna, Juventus Football Club S.p.A. (“Juventus” o la “Società”) ha pubblicato situazioni economico-patrimoniali pro-forma per ottemperare alla Delibera Consob del 19 ottobre 2022 assunta ai sensi dell’art. 154-ter, comma 7, del D. Lgs. 58/1998 (il “TUF”). Al fine di assicurare massima trasparenza e tempi congrui agli azionisti per esaminare la predetta informativa, il Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi in data odierna, ha deliberato di posticipare l’Assemblea degli Azionisti, precedentemente prevista per il 23 novembre 2022, al 27 dicembre 2022. Le informazioni richieste da Consob ai sensi dell’art. 114, comma 5, del TUF1 saranno pubblicate in tempo utile prima dell’Assemblea degli Azionisti, in linea con la tempistica di pubblicazione dell’informativa pre-assembleare ai sensi di legge. L’avviso di convocazione verrà pubblicato, nei termini di legge e di regolamento, in versione integrale, presso la sede sociale, presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato “1Info” (www.1info.it) e sul sito internet della Società (www.juventus.com), all’interno della sezione “Investitori”, nonché per estratto sul quotidiano “Il Sole 24 Ore”.  Alla luce di quanto sopra, il calendario finanziario si intende modificato con l’indicazione del giorno 27 dicembre 2022 quale data dell’Assemblea relativa all’approvazione del bilancio d’esercizio al 30 giugno 2022, in luogo del 23 novembre 2022.  
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    Juve, Allegri si gioca il futuro in 5 atti

    TORINO- Parola d’ordine: unità. Il presidente Andrea Agnelli ha convocato tutti i dipendenti bianconeri per rassicurare e tranquillizzare in merito agli sviluppi dell’inchiesta prisma. Così come il tecnico Massimiliano Allegri, sul lato sportivo, è al lavoro per ricreare compattezza in un gruppo che pareva essersi ritrovato dopo il ritiro post ko con il Maccabi Haifa ma che poi è crollato malamente contro il Benfica. Quanto di buon fatto, rischia ora di esser gettato a mare in caso di nuova figuraccia a Lecce.

    Esami

    Allegri si gioca molto. La linea della società resta ferma in merito alla volontà di non cambiare guida tecnica in corsa, ma la pazienza ha un limite e – soprattutto – si rischia di compromettere anche il campionato, con nuovi ko. Restano 5 partite (4 in campionato e una in Champions) prima della sosta per i mondiali. Cinque partite in cui Allegri può rinsaldare la propria posizione oppure comprometterla. LEGGI TUTTO

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    La Juve e l'inchiesta Prisma: Agnelli convoca tutti i dipendenti

    TORINO – Ha convocato tutti i dipendenti per chiarire la posizione della Juventus dopo le ultime vicissitudini giudiziarie: così ha deciso il presidente Andrea Agnelli in queste ore in cui il club è alle prese non solamente con una profonda crisi sportiva, ma anche con tutte le implicazioni derivanti dalla chiusura dell’inchiesta Prisma che era stata aperta dalla Procura di Torino per far luce sul caso delle plusvalenze e del congelamento degli stipendi in epoca Covid. Chiarissimo il messaggio del numero 1 della Juve. In soldoni: stiamo uniti, la correttezza del club non è mai stata in discussione.Sullo stesso argomentoInchiesta Juve, chiuse le indagini: notifica ai componenti del CdaJuventus

    Tutti presenti, tutti uniti

    Agnelli ha chiamato a sé anche tutta l’area tecnica della Juventus, quindi Massimiliano Allegri e il suo staff, l’area tecnica del settore giovanile bianconero al completo, il direttore sportivo Federico Cherubini e gli altri dirigenti, più gli avvocati del club. È stata fatta chiarezza sullo stato dell’arte, in particolare su tutte le motivazioni alla base della certezza, più volte confermata da Agnelli, che la Juventus ha fatto tutto quello che doveva fare, rispettando le regole, come ribadito a più riprese da quando è stata comunicata la chiusura delle indagini. Tutti uniti, insomma, per il bene della Juve.

    Sullo stesso argomentoJuventus: cos’è la carta Ronaldo e come influisce sull’inchiesta per falso in bilancioJuventusIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Benfica-Juve: a Lisbona è arrivato Agnelli!

    LISBONA – Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, è arrivato a Lisbona per stare vicino alla squadra attesa dalla sfida più importante della stagione, quella che dovrà stabilire se la Juve sarà ancora meritevole di restare in corsa per la qualificazione agli ottavi di Champions League oppure se dovrà accontentarsi di retrocedere in Europa League, o peggio rischiare la totale uscita dalle Coppe. Il numero 1 del club bianconero è ora atteso al pranzo Uefa assieme alla delegazione del Benfica padrone di casa e poi si recherà in hotel per tastare gli umori del gruppo in vista di un match che non si può sbagliare. Appuntamento, infine, allo stadio Da Luz per la classica presenza a bordo campo nell’immediato prepartita. Per un giorno si pensa solamente al calcio, non alle vicissitudini giudiziarie del club. Curiosità: il pranzo Uefa non è previsto in un ristorante di Lisbona, ma fuori città. LEGGI TUTTO

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    Juve: Agnelli, Arrivabene, Nedved e Cherubini a bordo campo prima del derby

    Lo stato maggiore della Juve fa quadrato attorno alla squadra e ad Allegri prima del derby con il Toro. Il presidente Agnelli, il vice Nedved, l’ad Arrivabene e il ds Cherubini hanno assistito a bordocampo al riscaldamento della squadra. Il momento è senza dubbio delicato, dopo le sconfitte di Milano e Haifa, e la loro presenza prima dell’avvio di una gara così importante rappresenta uno stimolo ulteriore e una testimonianza di vicinanza a tecnico e calciatori. LEGGI TUTTO

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    Questa non è Juve

    Ci si aspettava una reazione da parte della Juventus, dopo il ko subito contro il Milan, e ad Haifa una reazione c’è stata. Non quella attesa, però. Contro il Maccabi la squadra di Allegri è scesa in campo sfiduciata, molle, disattenta, spenta, finendo battuta e raggiunta in una classifica che ora vede a rischio anche l’Europa League. Come se la sconfitta incassata a Milano avesse definitivamente sgretolato autostima, determinazione, entusiasmo, grinta, già di per sé apparse fragili e intermittenti in questo inizio di stagione. Finora, però, per quanto a sprazzi, spezzoni, momenti, una Juventus si era vista. Anche a San Siro, dove nei primi 20 minuti era stata superiore al Milan.Sullo stesso argomentoJuve, Capello: “Squadra demoralizzata, Vlahovic isolato”Juventus

    Ad Haifa la squadra bianconera è stata superiore al Maccabi per un minuto, il tempo di un lancio in profondità per Di Maria, fermato in area da Goldberg. Poi gli israeliani hanno preso possesso della partita mentre i giocatori bianconeri (ma in completo fucsia) arrivavano secondi su ogni pallone, sbagliavano la maggior parte dei passaggi e concedevano occasioni a ogni cross dalla trequarti. Tanto che, oltre alla doppietta segnata contro un’opposizione irrisoria da Atzili, il Maccabi avrebbe potuto aver realizzato almeno un altro paio di reti in un primo tempo in cui il terzo infortunio muscolare di Di Maria (sostituito da Milik) ha completato il quadro da incubo. Incubo da cui non sono bastati gli innesti di Locatelli e Kostic per Paredes e McKennie, né quelli successivi di Kean e Soulé, per svegliare la Juventus. Un accenno di reazione a inizio ripresa, qualche altro nel finale, ma nulla che abbia impensierito il Maccabi se non un rigore ingenuo quanto clamoroso di Cornud su Cuadrado non rilevato da Mateu Lahoz. Nulla di buono, più in generale: sul piano mentale, atletico, tecnico, tattico. Tanto che la «Fiducia assoluta» in Allegri dichiarata da Arrivabene prima della partita, e soprattutto ribadita con forza da Andrea Agnelli dopo, non potrà non essere messa in discussione senza una svolta. Il tecnico non è certo l’unico colpevole, ma la squadra vista ieri è sembrata non credere minimamente in se stessa, né in quello che faceva: o Allegri riesce a riprenderne le redini oppure un cambio di guida può diventare l’unica soluzione per evitare che l’incubo di Haifa si allunghi per tutta la stagione. Intanto la Juventus deve provare a uscirne nel derby di sabato.

    Sullo stesso argomentoJuve, Capello: “Squadra demoralizzata, Vlahovic isolato”JuventusIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Agnelli, la lettera agli azionisti Juve e la promessa: “Ecco per cosa lavoriamo”

    TORINO – “Cari Azionisti, dopo l’inimmaginabile tempesta del Covid – oltre 7 miliardi di perdite cumulate nel comparto tra il 2019 e 2021- il bilancio 2021/2022 dovrebbe essere l’ultimo anno in cui registriamo impatti diretti dovuti alla pandemia (basti ricordare, a titolo di esempio, che lo scorso anno abbiamo avuto un tasso di utilizzo degli stadi inferiore al 70%). È stato dunque necessario dotare la società di una nuova roadmap, approvata dal Consiglio di Amministrazione nel giugno di quest’anno, col fine di garantire alla Juventus lo sviluppo mantenendo il riferimento alla performance sportiva”. È questo l’impegno preso dal presidente della Juventus Andrea Agnelli, contenuto nella lettera inviata agli azionisti e che accompagna il bilancio 2021-22. “La via del risanamento economico – prosegue il numero uno bianconero – è quindi già stata intrapresa dalla società, ma è un percorso a tappe molto impegnativo, che compare al termine delle tre stagioni contraddistinte dalla pandemia e passa attraverso momenti dolorosi”.  LEGGI TUTTO

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    Juve in crisi, venerdì il CdA del rilancio

    TORINO – Si terrà venerdì il Consiglio di Amministrazione della Juventus che approverà il bilancio 2021-22 con un rosso da circa 250 milioni di euro. Il documento contabile sarà poi sottoposto all’attenzione, e al voto, dell’assemblea dei soci, nella seconda metà di ottobre. Venerdì si conoscerà con precisione l’ammontare del passivo: finora la cifra è stata calcolata in base a quanto emerso dal bilancio semestrale di Exor, la cassaforte degli Agnelli-Elkann, azionisti di maggioranza del club bianconero, in cui la perdita per la Juventus si aggirava sui 132 milioni, da sommare alla prima semestrale chiusa al 31 dicembre 2021, quando il meno era di 119 milioni.
    EFFETTO COVID – Si tratta del quinto bilancio consecutivo che chiude in rosso per la società presieduta da Andrea Agnelli, in cui si sentono ancora gli effetti del Covid, con gli stadi soltanto parzialmente aperti, e gli alti costi di gestione dei giocatori, con le spese residue per Cristiano Ronaldo.
    INGAGGI E VALORE ROSA – L’obiettivo della società, che ha varato un piano di sostenibilità per abbattere i costi, è quello di ridurre le perdite del 50% nell’esercizio 2022-23 e di arrivare a un rosso accettabile l’anno successivo. In un anno la Juventus ha già risparmiato 20 milioni il monte ingaggio, passando da 178 a 158 milioni. La rosa attuale a disposizione di Massimiliano Allegri costa attualmente poco più di 278 milioni, in ribasso rispetto ai 311 milioni della passata stagione. Ciò non significa rinunciare ai top player: la Juventus continuerà a comprare campioni ma, parallelamente, ogni anno vuole inserire i migliori della Primavera e della Next Gen in prima squadra. talenti che non costano nulla perché cresciuti in casa e che hanno uno stipendio anche più abbordabile.
    CRISI SPORTIVA – Inevitabilmente il Cda affronterà anche il tema dei risultati sportivi con la crisi di risultati e appena due vittorie su nove partite ufficiali. Ma la panchina di Allegri, al momento, non è in bilico. Esonerare il tecnico livornese costerebbe un’ottantina di milioni, una cifra “folle” per l’ad Maurizio Arrivabene, l’uomo che deve far quadrare i conti.
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