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    Agnelli torna dalla sua Juve: è guarito dal Covid

    Il presidente della Juve, Andrea Agnelli, è guarito dal Covid. Risultato positivo la scorsa settimana, e per questo motivo costretto a rinunciare ad assistere alla Supercoppa a San Siro contro l’Inter, il numero uno bianconero, regolarmente vaccinato e asintomatico, si è negativizzato. Lo si apprende da fonti vicine al club, che al momento ha il solo Aaron Ramsey positivo nel gruppo squadra.Guarda la galleryJuve, caccia alla punta: ecco i possibili colpi last minute LEGGI TUTTO

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    Juve, quasi completato l'aumento di capitale da 400 milioni

    TORINO – In dirittura d’arrivo il completamento dell’aumento di capitale da 400 milioni di euro della Juventus. Il club  bianconero fa sapere che, “a seguito della vendita nel corso della prima seduta di Borsa del 20 dicembre 2021 di tutti i rimanenti 109.700.640 diritti di opzione non esercitati durante il periodo di offerta in opzione, sono state sottoscritte 80.204.733 azioni ordinarie di nuova emissione Juventus rivenienti dall’esercizio di 89.116.370 Diritti Inoptati. Tenuto conto che durante il periodo di offerta in opzione sono state sottoscritte 1.098.496.206 Nuove Azioni, risultano pertanto complessivamente sottoscritte 1.178.700.939 Nuove Azioni, pari al 98,45% delle Nuove Azioni offerte nel contesto dell’aumento di capitale in opzione, per un controvalore complessivo pari a Euro 393.686.113,63. Le 18.525.843 Nuove Azioni non sottoscritte a seguito dell’offerta in Borsa saranno acquistate entro il 28 dicembre 2021 dal consorzio di garanzia, composto da Goldman Sachs International, J.P. Morgan AG, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. e UniCredit Corporate & Investment Banking, ai sensi del contratto di garanzia stipulato con Juventus in data 22 novembre 2021”. LEGGI TUTTO

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    Agnelli rassicura tutta la Juve: “Restiamo uniti”

    TORINO – Con i giocatori aveva già parlato, il presidente Andrea Agnelli. Lo aveva fatto sabato, come raccontato poco dopo in conferenza stampa da Massimiliano Allegri («Il presidente ha fatto un bellissimo discorso: l’ambiente è tranquillo, è la società che penserà a tutto»). Con lo stesso spirito, ieri, il numero uno bianconero ha ritenuto opportuno avere un confronto diretto anche con i dipendenti, con i presenti nel quartier generale della Continassa.

    Sereno

    Tutti chiamati a raccolta, tutti in piedi: 8-10 minuti in cui Agnelli (alla presenza anche di Allegri) ha guardato ciascuno negli occhi dimostrandosi tranquillo e sereno, sottolineando che la Juventus non ha nulla da temere e che ha operato nel rispetto delle norme. Ha rassicurato soprattutto gli ultimi arrivati nella famiglia Juventus, i più giovani, che avevano accolto le ultime notizie con più agitazione. A differenza, invece, di chi alla Juventus c’è già da un pezzo e ha fatto una certa abitudine agli attacchi, alle polemiche.

    Un discorso in linea, insomma, con il comunicato diramato dalla società sabato scorso: «Juventus sta collaborando con gli inquirenti e con la Consob e confida di chiarire ogni aspetto di interesse degli stessi, ritenendo di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformità ai principi contabili e in linea con la prassi internazionale della football industry e le condizioni di mercato».

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    Juve, 282 milioni di plusvalenze sospette. Al vaglio i rapporti con Ronaldo

    “Juve-Cristiano Ronaldo, si cerca un possibile documento”
    Una “carta famosa che non deve esistere teoricamente”. Si tratta, secondo quanto si è appreso, di una scrittura privata relativa ai rapporti economici fra la Juventus e Cristiano Ronaldo che la Guardia di Finanza, su indicazione della procura di Torino, ha ricevuto l’incarico di cercare e recuperare. L’esistenza del documento, sempre secondo quanto si è appreso, è stata ipotizzata per via del contenuto di una conversazione intercettata dagli inquirenti.
    “La Juve è una macchina ingolfata”
    La Juventus paragonata a una “macchina ingolfata” a causa di investimenti oltre le previsioni di budget e di altre operazioni poco accurate, tra cui gli stipendi eccessivi. E lo scenario che stanno disegnando gli inquirenti della procura di Torino nell’inchiesta che ieri ha portato la Guardia di Finanza a perquisire le sedi della società. Nel corso dell’indagine sono state svolte intercettazioni telefoniche.
    “La Juve ha mascherato perdite di esercizio”
    Con il sistema delle plusvalenze sulla compravendita di calciatori la Juventus ha generato un “ricavo di natura meramente contabile e in ultima analisi fittizio” mascherando perdite di esercizio: 39 milioni anziché 171 milioni nel 2019, 89 milioni anziché 209 milioni nel 2000, 209 milioni anziché 240 milioni nel 2021. Questa in sintesi è l’ipotesi su cui stanno lavorando la procura di Torino e la Guardia di Finanza con l’operazione ‘Prisma’, l’indagine che ieri ha portato a una serie di perquisizioni nelle sedi della società bianconera.
    “Ecco le operazioni fraudolente nel bilancio della Juve”
    “Sin dai primi accertamenti sono emersi indizi precisi e concordanti per ritenere che i valori sottesi ai trasferimenti in questione non siano stati oggetto di una fisiologica trattativa di mercato ma che si sia di fronte a operazioni sganciate da valori reali di mercato, preordinate e attestanti ricavi meramente ‘contabili’ in ultima istanza fittizi”. È quanto scritto nel decreto di perquisizione disposto dalla Procura di Torino, nell’ambito dell’inchiesta nei confronti del club bianconero che vede indagati, fra gli altri, il presidente Andrea Agnelli, il suo vice Pavel Nedved e l’ex responsabile dell’area sportiva Fabio Paratici. “Da ciò – continua il decreto – conseguono evidenti ricadute in tema di bilancio e di rappresentanze veritiere e corrette, della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società”. Infatti “le operazioni descritte, nel momento in cui consentono la registrazione per intero del ricavo nell’esercizio in corso e la ‘spalmatura’ dei costi negli esercizi successivi, determinano un miglioramento fraudolento degli indici di bilancio, in particolare della voce del conto economico denominata ‘altri ricavi e proventi-plusvalenza da cessione diritti pluriennali prestazione calciatori’ e della voce dello stato patrimoniale ‘diritti pluriennali delle prestazioni dei calciatori'”.
    “Plusvalenze, Paratici l’artefice. Ma Agnelli era consapevole”
    “Fabio Paratici, ex Chief football officer della Juventus, è l’artefice della pianificazione preventiva delle plusvalenze, ma il Cda della società bianconera, e in primis il presidente Andrea Agnelli, era ben consapevole della sua condotta”: questa, per ora, è l’ipotesi su cui stanno lavorando la procura di Torino e la Guardia di Finanza nell’inchiesta sui conti del club. Gli inquirenti si sono avvalsi di numerose intercettazioni telefoniche, dalle quali si ricava che negli ambienti della Juventus era chiaro che le difficoltà non derivavano soltanto dall’emergenza sanitaria: in una conversazione si sente dire “sì ma non era solo il Covid e questo lo sappiamo bene”. In un’altra si sente dire: “Fabio, dovevi fa’ le plusvalenze e facevi le plusvalenze”.
    “Aké-Tongya e Marques-Pereira operazioni a specchio”. E su Rovella…
    L’acquisto dall’Olympique Marsiglia del ventenne Marley Akè per 8 milioni di euro, in cambio della cessione alla stessa cifra di Franco Tongya, 19enne nato a Torino da genitori camerunensi e cresciuto nel vivaio della Juventus. È una delle cosiddette operazioni “a specchio” finite nel mirino della procura di Torino, che ha indagato i vertici del club bianconero. Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti sono finite pure numerose cessioni di giovani calciatori dell’Under 23 “con corrispettivi rilevanti e fuori range” rispetto a calciatori del medesimo livello e categoria. È il caso dell’acquisto dal Barcellona di Alejandro Marques Mendez, attaccante spagnolo ventenne ora in prestito al club spagnolo CD Mirandés, per 8,2 milioni di euro, in cambio del centrocampista brasiliano 23enne Matheus Pereira valutato 8 milioni di euro. Nel mirino degli inquirenti anche le cessioni e le acquisizioni effettuate in prossimità della scadenza contrattuale, come nel caso dell’acquisto per 18 milioni di euro di Nicolò Rovella dal Genoa, con contestuale cessione allo stesso Genoa di Manolo Portanova per 10 milioni e di Elia Petrelli per 8 milioni.
    Juve, si indaga anche sulle cessioni di Romero e Demiral all’Atalanta
    C’è anche una scrittura privata attestante la sussistenza di un “obbligo non federale” a carico dell’Atalanta, nell’ambito della doppia operazione di trasferimento dei calciatori Merih Demiral e Christian Romero, tra le carte che la Guardia di Finanza ha ricevuto l’incarico di cercare e recuperare. E’ quanto emerge dall’inchiesta della procura di Torino sui conti della Juventus. LEGGI TUTTO

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    Juve, il ricordo di Umberto Agnelli sui social

    Juve, il ricordo di Umberto Agnelli
    Per questo motivo il club bianconero ha voluto ricordare sui social il vecchio patron scomparso il 27 maggio 2004, con un pensiero su Twitter: “1 novembre 1934. Oggi nasceva Umberto Agnelli”. Sarebbe stato il suo compleanno, la Juve lo ha ricordato con un messaggio d’auguri. LEGGI TUTTO

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    As: “Agnelli e Perez a Barcellona per rilanciare la Superlega”

    BARCELLONA (Spagna) – Florentino Perez, presidente del Real Madrid, e Gianni Agnelli, numero uno della Juventus, sono stati avvistati a Barcellona, dove incontreranno oggi pomeriggio Juan Laporta, presidente del Barça, per rilanciare la Superlega. Lo scrive As, sottolineando come il summit avverrà alla vigilia della sfida tra Barcellona e Juve in programma domani al Camp Nou. Sembra ormai certo che la Uefa non si atterrà alla sentenza del tribunale di Madrid, che ha chiesto di fermare il procedimento della confederazione europea contro i 12 club fondatori della Superlega. LEGGI TUTTO