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    Liga, il Barcellona vola a quota 50: 2-1 in casa del Betis

    SIVIGLIA (Spagna) – Vince in trasferta il Barcellona, che espugna il Benito Villamarín di Siviglia con il risultato di 2-1. Continua la maledizione dei padroni di casa, che non riescono a battere in questo stadio i blaugrana addirittura dal 2008. Ne approfitta la squadra di Xavi, che si prende tre punti e vola a quota 50, momentaneamente a +8 sul Real Madrid (che giocherà domani con il Valencia).
    Raphinha e Lewandowski per il Barcellona
    Altra prova di forza dei catalani (che chiudono il girone d’andata con 16 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta), che si portano sul 2-0 nella ripresa con i gol di Raphinha e di Lewandowski (rispettivamente al 65′ e all’80’), permettendo al Betis di accorciare le distanze con un’autorete di Koundé all’85’. Nel finale forcing dei padroni di casa, che però non riescono a trovare la via del pareggio. LEGGI TUTTO

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    Liga, il Barcellona vince ancora: col Girona decide Pedri

    Nono risultato ulti consecutivo per il Barcellona – 15ª vittoria in 18 partite di campionato – che supera 1-0 il Girona e vola a 47 punti in classifica, a +6 dai rivali del Real Madrid (unica squadra fin qui in grado di battere i catalani in questa Liga grazie al 3-1 dello scorso 16 ottobre) impegnati nel big match contro la Real Sociedad in questo turno (gara in programma domenica alle 21 al Santiago Bernabeu). Xavi perde Dembélé, costretto a lasciare il campo a Pedri dopo appena 26′ per infortunio. Nel finale di primo tempo si riscaldano gli animi, con il direttore di gara Ruiz costretto ad ammonire Ansu Fati, Castellanos e Pedri (anche Gavi, piuttosto nervoso oggi, a inizio ripresa). La gara di sblocca al 60′, con Pedri che, sfruttando un’incredibile papera di Gazzaniga, non può far altro che spingere la sfera in fondo al sacco da zero metri. Poco dopo pareggia Arnau Martinez ma il guardalinee annulla per chiara posizione di fuorigioco. A 4′ dalla fine Ivan Martin, tutto solo al centro dell’area, sbaglia clamorosamente calciando largo. Pur soffrendo, il Barcellona la porta a casa: all’Estadio Municipal de Montilivi la decide Pedri.
    Girona-Barcellona 0-1: tabellino e statistiche
    Liga, il Cadice batte 2-0 il Maiorca: subito esordio per Escalante
    Nell’altra gara il Cadice ha battuto 2-0 il Maiorca. Succede tutto nel primo tempo, con i padroni di casa che chiudono i giochi già dopo 38′: al 10′ la sblocca Bongonda, mentre il raddoppio è ad opera di Fernandez. Subito esordio per l’ex Lazio e Cremonese Escalante, arrivato al club spagnolo qualche giorno fa e spedito immediatamente in campo dal tecnico Sergio a inizio ripresa al posto del Choco Lozano. Vittoria importantissima per il Cadice che, in attesa delle altre partite, fa un gran balzo in avanti e abbandona la penultima piazza. Ottavo ko in campionato, invece, per la formazione del messicano Aguirre che rimane a quota 25 punti, a metà classifica.
    Cadice-Maiorca 2-0: tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Copa del Rey, Kessie trascina il Barcellona. Ceballos salva il Real Madrid

    CEUTA (Spagna) – Si concludono gli ottavi di finale della Copa del Rey con il Barcellona che domina per 5-0 a casa del Ceuta (club di terza divisione), exclave spagnola in Marocco a un’ora e mezza di macchina da Tangeri. Protagonista del match l’ex Milan Frank Kessie, suoi entrambi gli assist per le reti di Raphinha (41′) e Lewandowski (50′) più la rete personale per il poker al 77′. Mentre di Ansu Fati il gol del 3-0 (70′) con Lewandowski che firma la doppietta al 90′.
    Ceballos salva Ancellotti: Real vince 3-2 in rimonta
    Anche il Real Madrid accede ai quarti di finale della coppa e lo ha fatto in rimonta per 3-2 a casa del Villarreal. I padroni di casa indirizzano subito la partita dopo 4′ di gioco con la rete di Capoue e trovano al 42′ il raddoppio con Chukwuenze con entrambi i gol assistiti da Moreno. Nella ripresa entra in campo un altro Real Madrid: Vinicius Jr. riaccende le speranze dei Blancos (57′) che si concretizzano al 69′ con il pareggio di Militao. L’uomo qualificazione è Daniel Ceballos che all’86’, su assist di Asensio, trova il gol del 3-2!
    Villarreal-Real Madrid 2-3, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Barcellona, il figlio di una leggenda in prova nel vivaio: l’avete riconosciuto?

    BARCELLONA (Spagna) – Una famiglia di fenomeni? Il tempo lo dirà. Su una cosa non ci sono dubbi: Ronaldinho verrà ricordato per sempre dai tifosi blaugrana e non solo per la Champions League e i due campionati di Liga (tra gli altri trofei) vinti con la maglia del Barcellona, ma anche e soprattutto come il calciatore che riportò il sorriso al Camp Nou dopo anni di crisi sia sportiva che istituzionale. Ed è per questa ragione che il periodo di prova che suo figlio, Joao Mendes de Assis Moreira, ha cominciato nei giorni scorsi alla Masia di Sant Joan Despí ha sollevato l’interesse e la curiosità del popolo culé che, per il momento, si deve accontentare di sapere che c’è una differenza tra lui e il padre: il diciassettenne Joao, infatti, è mancino. Arruolato dal Cruzeiro a 14 anni, l’erede di Dinho non ha rivelato subito, ai dirigenti della società brasiliana, le sue origini per non ricevere da loro nessun trattamento di favore e capire se aveva realmente le qualità per sfondare nel mondo del pallone. In Brasile ha funzionato e ora resta da capire se anche in Catalogna riuscirà convincere gli esigenti formatori della cantera blaugrana, una delle più importanti d’Europa e del mondo. LEGGI TUTTO

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    Barcagate, spuntano le chat contro Messi: “Nano pompato e topo di fogna”

    TORINO – Sono chat compromettenti, quelle interne dell’ex consiglio di amministrazione del Barcellona presieduto da Josep Maria Bartomeu, pubblicate in Spagna da “El Mundo”. I messaggi scambiati rivelano infatti un clima tutt’altro che disteso con i leader dello spogliatoio, che vengono più volte insultati duramente, con Messi e Piqué presi come bersaglio in modo particolare. In queste conversazioni WhatsApp, Román Gómez Ponti, allora capo dei servizi legali del Barça, è il più eloquente di tutti, ma partecipavano pure Bartomeu, Òscar Grau (ex amministratore delegato del club), Pancho Schroder (direttore finanziario), Javier Sobrino (direttore della Strategia e dell’Innovazione) e altri dirigenti come Jordi Moix, Oriol Tomàs e David Bellver.

    Le chat con gli insulti a Messi

    Il 31 gennaio 2021 in particolare, è il giorno in cui Gómez Pontí se la prese duramente con Messi per la fuga di notizie. E nella chat, tra l’altro, viene rivelato un presunto messaggio dell’argentino al presidente Laporta in cui gli dice durante la pandemia che può toccare lo stipendio di altri giocatori, ma non quello suo e dell’amico Luis Suárez : “Barto, davvero, non puoi essere una persona così buona con questo topo di fogna. La società gli ha dato tutto e lui si è dedicato a segnare una dittatura di acquisti, trasferimenti, rinnovi, sponsor solo per lui, ecc. Non potrò mai farlo, ma alle cifre del suo contratto vanno aggiunti Pinto, il rinnovo di Suárez e quello di Jordi Alba, o la commissione di rinnovo per Fati. E soprattutto l’accumulo di ricatti e maleducazione che il club e noi che lavoriamo abbiamo subito da questo nano pompato di ormoni che deve la vita al Barça… Ah! Ma quando le cose vanno male (pandemia) ti arriva il mitico WhatsApp: «Presidente, abbassi gli stipendi degli altri, ma non tocchi Luis e me». Speriamo che marcisca tra l’indifferenza della gente, che è la cosa peggiore che gli possa capitare”. “Sì”, concorda Grau. Bartomeu invece replica così: “Sono d’accordo su molte cose, ma prima il Barça e questo tipo di articoli danneggiano l’immagine del club”. LEGGI TUTTO

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    Liga, il Barcellona vince in casa dell'Atletico Madrid: +3 sul Real

    MADRID (Spagna) – La domenica della 16ª giornata della Liga si chiude al Wanda Metropolitano di Madrid con il Barcellona che batte per 1-0 l’Atletico di Simeone e si porta in testa alla Liga (31 punti) in solitaria. Match sbloccato dai blaugrana ad inizio partita sull’asse Gavi-Dembele: assist dello spagnolo e conclusione vincente francese per l’1-0 al 22′. Gli ospiti difendono il risultato fino alla fine con gli ultimi minuti molto nervosi che hanno visto espulsi (rosso diretto) Savic per l’Atletico e Torres per il Barcellona. LEGGI TUTTO

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    Barcellona, annuncio shock di Piqué: “Mi ritiro, ho realizzato tutti i miei sogni”

    BARCELLONA (Spagna) – Fulmine a ciel sereno in casa Barcellona. Con un messaggio pubblicato sui propri profili social Gerard Piqué ha annunciato ufficialmente il suo ritiro dal calcio giocato: “In questi mesi si è parlato molto di me, ma sono stato zitto, ma ora tocca a me parlare. Come sapete tutti, sono da sempre del Barcellona. Il calcio ha fatto parte della mia vita da sempre: ho sempre voluto essere un giocatore del Barça. Ultimamente ho pensato molto al piccolo Gerard, a cosa avrebbe pensato se gli avessero detto che avrebbe realizzato tutti i suoi sogni. Arrivare in prima squadra, vincere titoli, essere campione d’Europa, del Mondo. Che avrei giocato vicino ai migliori di sempre, che sarei stato capitano. Sono entrato nel Barcellona 25 anni fa, sono andato via e sono tornato. Il calcio mi ha dato tutto, il Barcellona mi ha dato tutto. I tifosi mi hanno dato tutto”.
    Piqué: “Contro l’Almeria la mia ultima partita al Camp Nou”
    Il difensore, dunque, ha anche reso noto che quella di sabato al Camp Nou contro l’Almeria sarà la sua ultima partita con la maglia blaugrana: “Ora che ho realizzato tutti i miei sogni, sento che è arrivato il momento di chiudere questo cerchio. Ho sempre detto che non avrei mai giocato in un altro club che non fosse il Barça. E così sarà. Questo sabato giocherò la mia ultima partita al Camp Nou. Sarò per sempre tifoso, trasmetterò l’amore per il club ai miei figli. E mi conoscete: prima o poi tornerò. Ci vediamo al Camp Nou. Visca el Barça sempre”.
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    Umtiti è ripartito, ma il Barcellona non crede in lui

    TORINO – Samuel Umtiti è tornato, ma non per il Barcellona. Il difensore centrale è stato girato in prestito gratuito al Lecce per un anno con pagamento dell’intero ingaggio (5 milioni di euro netti) a carico dei blaugrana: chiaro l’intento di cercare una squadra in cui consentire al francese di giocare con continuità per ritrovare forma e condizioni dopo gli anni travagliati in Catalogna. Un percorso talmente accidentato, il suo, che lo ha portato in rotta di collisione con i tifosi al punto che la sua presenza al Camp Nou è ormai impossibile a causa della contestazione “a prescindere” nei suoi confronti. In tempi normali non sarebbe neppure un problema troppo grande per il Barcellona che pagò al Lione, nel 2016, “solo” 25 milioni per Umtiti: cifre abbordabilissime, se non he ora la situazione è economicamente assai complessa e si dovrà cercare una soluzione.
    Laporta non ci punta
    Già, perché nonostante le ultime due confortanti presenze con il Lecce, a Barcellona non sembrano per nulla intenzionati a riportare a casa il difensore. Almeno così si legge sul sito spagnolo Fichajes.net che h rivelato una conversazione del presidente barcelonista, Joan Laporta, con un componente dell’Assemblea dei soci del club: «Non contiamo su di lui per il futuro, nessuno degli allenatori che abbiamo avuto ha considerato che potesse giocare, né ha dimostrato di poterlo fare quando ne ha avuto l’opportunità, quindi cercheremo di venderlo definitivamente». Difficile he il Lecce possa permettersi di tenere a titolo definitivo il difensore francese, ma chissà che il percorso nel Salento non possa davvero potare a sviluppi clamorosi. Di sicuro non sono andate perdute le lacrime che Umtiti aveva pianto al suo arrivo in Salento di fronte al calore dei tifosi: il calciatore si sta riunendo all’uomo.
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