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    Messi nell'incubo, altro che Maradona… Rabiot, sei questo?

    Leo rischia di non uscire dall’unico buco nero della sua carriera. Adrien da non credere: ha fatto disperare gli juventini, ora vola ma il contratto scade. E Giroud eguaglia Henry come miglior marcatore nella storia della FranciaForse è per questo che amiamo il calcio. Perché può accadere che una squadra piena di campioni, incluso uno che ha vinto una valanga di trofei e sette Palloni d’oro, venga sconfitta al Mondiale da un’avversaria alla quale nessuno – proprio nessuno – dà credito: Arabia Saudita-Argentina 2-1. Una follia anche solo pensarlo. È successo, invece, e oggi certamente non sono i tifosi dell’Albiceleste a pensare che sì, è per questo che amiamo il calcio: adesso loro lo odiano, probabilmente. E come dire che hanno torto? Abbiamo forse provato sentimenti diversi, noi, quando la Macedonia del Nord… lasciamo perdere. LEGGI TUTTO

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    Fattore Mondiale sulla Serie A: perché averne tanti in Qatar può essere un vantaggio

    La Juve ha più giocatori impegnati in nazionale rispetto alle rivali. Un problema? Non necessariamente. Perché a gennaio… Non c’è dubbio che il Napoli abbia dominato questa prima parte di campionato, riuscendo a coniugare – in barba a tante discussioni – il bel gioco e i risultati. La sua è stata una marcia straordinaria che ha creato un divario netto con la concorrenza. I distacchi sono notevoli, sicuramente per qualche mancanza delle antagoniste ma anche e soprattutto perché Spalletti e i suoi sono stati capaci di infilare una serie di successi favolosa, con un ritmo che – se mantenuto – potrebbe portare la squadra azzurra a una cifra di punti impressionante. LEGGI TUTTO

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    Il Marocco e la pazza idea Brahim Diaz per sostituire Harit

    Il fantasista del Milan Brahim Diaz ai Mondiali? No, niente Spagna di Luis Enrique bensì il Marocco di Regragui, che sta pensando proprio al numero 10 rossonero, il quale possiede grazie alle origini del padre anche il passaporto marocchino.AL POSTO DI HARIT – Diaz conta solo una presenza con le Furie Rosse, in amichevole con la Lituania, ed è quindi convocabile dalla nazionale nordafricana. Nella giornata di ieri infatti Amine Harit del Marsiglia ha subito un grave infortunio, che lo terrà quindi fuori dalla rassegna iridata, e il Marocco cerca un sostituto. Già in passato c’era stato un avvicinamento che però non portò a nulla.IL COMUNICATO SU HARIT – “Amine Harit, infortunatosi durante la partita di domenica contro l’AS Monaco, ha riportato una distorsione al legamento crociato del ginocchio sinistro.  Sono in corso le visite mediche per offrirgli le cure più adeguate al suo infortunio. Il giocatore seguirà un protocollo di cura appropriato. L’Olympique Marsiglia augura ad Amine una pronta guarigione e spera di vederlo in campo il prima possibile”. LEGGI TUTTO

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    Leao sottotono, francesi a mille: gli effetti del Mondiale sulla Serie A

    Manca poco al via del torneo e in Serie A si vedono le conseguenze dell’imminente fischio di inizio: il milanista così come l’olandese Koopmeiners sembrano avere già la testa in Qatar, mentre Theo Hernandez, Giroud e Rabiot sono esaltati C’è chi sale e c’è chi scende. A un certo punto, ci si incontra tutti allo stesso piano, dove andrà in scena il Mondiale 2022. Ognuno ci arriva a modo suo. Magari sgommando, dopo un mese da protagonista sui campi di Serie A, oppure a rilento, per aver risparmiato benzina in vista degli impegni con la nazionale. Nulla di premeditato, sia chiaro: è solo che, a quanto pare, la “causa” convocazione può avere effetti indesiderati. Vedi l’ultimo Leao e ti fai due domande, perché il portoghese pare il cugino lontano del treno che all’inizio della stagione spaccava le difese avversarie. LEGGI TUTTO

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    Carica Deschamps: “Credo in Giroud: sa ciò che voglio, conta vincere”

    Il c.t. transalpino: “Rabiot porta equilibrio, Theo cross e tiro. L’Italia fuori? Non lo spiego, l’Europeo è stato però meritato”In Qatar Didier Deschamps si porta un po’ d’Italia, per difendere il titolo in un Mondiale atipico. A cominciare dall’assenza degli azzurri. “Un peccato – spiega il c.t. dei Bleus in esclusiva alla Gazzetta -, per me tutte le grandi nazioni dovrebbero esserci. Purtroppo non c’è l’Italia. So cosa vuol dire: l’ho vissuto due volte di fila da calciatore”. LEGGI TUTTO

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    Bidone a Firenze, centravanti del Brasile: cosa non abbiamo capito di Pedro

    Rispedito in patria a gennaio 2020 dopo quattro mesi e 59’ in campo, in patria è rinato e ora vale una fortuna. Storia di un bomber che forse la Serie A poteva aspettare… Nella lista dei 26 convocati dal c.t. brasiliano per il Qatar c’è un nome che – c’è da giurarci – avrà fatto fischiare le orecchie a più di un tifoso viola e non solo. Pedro Guilherme Abreu dos Santos, in arte solo Pedro, è il nome a sorpresa sfoderato da Tite in un elenco che comprende la bellezza di nove attaccanti, ma qualcuno a Firenze si sarà chiesto se si tratti dello stesso brasiliano passato quasi inavvertitamente dal Franchi tre anni fa per dare vita a uno dei flop più clamorosi nella recente storia della Fiorentina. LEGGI TUTTO