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    La lenta rinascita del nuovo Donnarumma

    “Dietro Gigio c’è uno bravo quanto lui”, disse Berlusconi. Poi per Plizzari è iniziato un calvario di prestiti, errori, retrocessioni. Ma ora sta tornando a ruggire: c’e ancora vita a 22 anni… Un’oasi (bianco) azzurra. Per ricostruirsi un futuro che stava sfuggendo di mano. Fino a perdersi il presente. Alessandro Plizzari è ripartito dal Pescara, in Serie C, dove non era mai sceso nella sua precocissima carriera. Ma anche da Pescara, intesa come città e stadio, lì dove il tecnico dell’Under 21 Paolo Nicolato gli ha messo addosso qualche giorno fa una maglia da titolare importantissima. Nell’amichevole contro l’Inghilterra, di fronte a gente da Premier, il titolare è stato lui che gioca in Serie C. Poi il permesso, concordato, di lasciare il gruppo e tornare al club: troppo importante per il Pescara il big match di Foggia, poi stravinto (4-0) senza grandi pensieri per il numero uno. Partita a senso unico, ci hanno pensato i compagni a tenergli lontano il pallone. Questa, in breve, è la cronaca degli ultimi giorni vissuti da un ragazzo che gioca da una vita. Ma che, alla resa dei conti, ha soltanto 22 anni. Uno in meno di Gigio Donnarumma, per intenderci. Ed è proprio inserendo queste coordinate che la macchina del tempo torna a uno snodo essenziale. LEGGI TUTTO

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    L’Inter sì che ama l’Italia: i nerazzurri sprecano più energie degli altri per la nazionale

    In una sosta del campionato caratterizzata da ripetuti forfait, Acerbi, Barella, Bastoni e Dimarco hanno guidato l’Italia alla doppia vittoria. E il confronto del minutaggio col resto delle altre squadre…”Bisognerebbe amare un po’ di più la Nazionale”, diceva il c.t. Roberto Mancini alla vigilia della partita contro l’Ungheria. Tra quelli che già la amano ci sono i rappresentanti della sua ex squadra, l’Inter. LEGGI TUTTO

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    Viscidi: “Troppa tattica nelle giovanili, i ragazzi italiani così si appiattiscono”

    Il coordinatore delle giovanili azzurre: “Abbiamo ottimi giovani ma ci mancano quelli che fanno la differenza, gli togliamo l’iniziativa individuale. La fuga verso l’estero mi porta a due considerazioni…” “Non me li appiattite, non voglio ritrovarmeli a vent’anni che sanno fare solo la sponda”. Maurizio Viscidi, coordinatore delle giovanili azzurre, parla con noi subito dopo aver dato dettami agli allenatori delle Under su come allenare gli attaccanti del futuro. LEGGI TUTTO

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    Zaniolo ascolti Mancini. E non disperda il suo talento

    Per Nicolò si parla solo di trasferimenti, contratti, ingaggio da raddoppiare. Invece sarebbe ora di recuperare il tempo perduto e diventare decisivo col club e in NazionaleCaro Nicolò ascolti Roberto Mancini. Se anche il c.t. della Nazionale che per primo ne evidenziò il talento convocandolo in Nazionale quando non aveva disputato una partita in A, gli manda un avviso chiaro, forse è il caso che Zaniolo si fermi un attimo a riflettere. Nell’intervista al nostro Andrea Elefante, il tecnico azzurro riavvolge il nastro dei ricordi dell’Europeo vinto l’11 luglio scorso  ma guarda anche  al futuro e ai giovani talenti chiamati a crescere. Tra questi c’è Zaniolo,  al centro di una trattativa di mercato ancora non decollata tra Roma e Juve. LEGGI TUTTO

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    Ahn, 20 anni dopo quel dannato gol: “La mia Corea meritava. E agli italiani dico: non odiatemi più”

    Il 18 giugno 2002 gli azzurri venivano eliminati dal Mondiale grazie al colpo di testa dell’attaccante del Perugia: “Gaucci mi cacciò, disse che avevo rovinato il calcio italiano. Ma per me la Serie A fu un’esperienza fantastica. Moreno? Può aver sbagliato, però…” Un rigore parato da Buffon al 5’, il golden gol decisivo al 117’. “Sono passato dall’inferno al paradiso nella stessa partita”. La carriera di Ahn Jung-hwan ha una data di svolta precisa: 18 giugno 2002. Salta più in alto di Maldini e di testa condanna l’Italia nell’ottavo di finale Mondiale più discusso di sempre. La corsa sfrenata dell’attaccante coreano, allora del Perugia, è l’ultimo ricordo di campo che abbiamo. LEGGI TUTTO

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    Era muratore, ha scalato sei categorie in sei anni: chi è Gatti, il deb azzurro della Juve

    Classe 1998, cresciuto nel settore giovanile dell’Alessandria, è stato ingaggiato dai bianconeri a gennaio e lasciato in Serie B al Frosinone fino al termine della stagioneL’ingaggio a gennaio da parte della Juventus, l’ottima stagione col Frosinone in Serie B, la convocazione in Nazionale e ora persino il debutto in azzurro da titolare, niente meno che contro l’Inghilterra. Con l’esordio di Wolverhampton Federico Gatti ha chiuso una stagione da incorniciare. LEGGI TUTTO

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    Chiellini e l'addio alla Nazionale: si sta chiudendo l'era dei difensori “all'italiana”

    Il bianconero è l’ultimo rappresentante di una vecchia scuola fatta marcature toste e asfissianti sostituite ora dall’impostazione di gioco imposta dal guardiolismo. Ma è davvero un bene? E così Giorgio Chiellini ha annunciato il suo addio alla Nazionale: tra due mesi giocherà l’ultima partita, contro l’Argentina, e poi saluterà. Un antipasto, è probabile, della decisione – ancora più difficile e sofferta – di lasciare la Juve. LEGGI TUTTO

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    Carnevali: “Scamacca ora è solido e ha un gran tiro, certamente non tremerà”

    L’a.d. del Sassuolo conosce bene il centravanti: “Non è perfetto, può ancora migliorare e deve poter sbagliare”Al Sassuolo non staccano mai le macchine, produzione continua. Alla vigilia del debutto da titolari azzurri della coppia Raspadori-Scamacca, gli Under 18 verdeneri hanno sconfitto 3-0 l’Atalanta nel derby dei vivai virtuosi, conquistando la finale del Torneo di Viareggio. Dietro alle stelle di Dionisi, che brillano in campionato, sono già pronte le prossime. LEGGI TUTTO