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    Juve, rischio Chiesa e Rabiot. Prudenza Allegri: cosa filtra dall’allenamento

    TORINO – Di sicuro il Sassuolo in questa stagione non porta bene alla Juventus. All’andata in casa dei neroverdi la squadra bianconera è incappata nell’unica giornata storta (per usare un eufemismo) e nell’unica sconfitta. Anche per merito degli uomini di Dionisi, certo, ma è innegabile che i bianconeri ci misero molto del loro (e l’arbitro pure, vista la mancata espulsione di Berardi a inizio ripresa, inserita dal designatore Rocchi tra gli otto errori arbitrali del girone d’andata).
    Juve, il punto in vista del Sassuolo
    In attesa di vedere se martedì gli uomini di Allegri riscatteranno quel passo falso maldestro, neanche l’avvicinamento alla partita di ritorno è stato finora molto fortunato: le ammonizioni rimediate a Salerno hanno portato alla squalifica di Gatti e McKennie e Rabiot ha accusato un sovraccarico muscolare alla coscia destra che lo ha tenuto fuori dai convocati per il quarto di Coppa Italia con il Frosinone e lo ha costretto ad allenarsi a parte anche ieri. Questo per l’ultima settimana: sono da aggiungere i problemi di Chiesa per il colpo al ginocchio sinistro subito alla vigilia della sfida di Salerno e quelli alla tibia per Kean (peraltro in uscita). Insomma, Allegri rischia di trovarsi a dover affrontare i neroverdi senza diversi elementi importanti (ai quali sono sempre da aggiungere il lungodegente De Sciglio e i “lungosqualificati” Pogba e Fagioli). LEGGI TUTTO

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    Chiesa non convocato per Salernitana-Juve, ko al ginocchio: cosa è successo

    TORINO – Dopo il netto successo agli ottavi di Coppa Italia per 6-1 la Juventus affronta nuovamente la Salernitana ma questa volta in campionato in un match importante per restare in scia all’Inter capolista. La Vecchia Signora ha ufficializzato i convocati per la sfida di domenica sera dove Massimiliano Allegri non potrà contare su Cambiaso (autore del gol dell’1-1 in Coppa Italia), Alex Sandro, Moise Kean ma soprattutto Federico Chiesa.
    Juve, i convocati contro la Salernitana
    PORTIERI: Szczesny, Pinsoglio, Perin.
    DIFENSORI: Bremer, Gatti, Danilo, Rugani.
    CENTROCAMPISTI: Kostic, McKennie, Miretti, Weah, Rabiot, Nicolussi, Nonge.
    ATTACCANTI: Vlahovic, Milik, Yildiz, Iling Jr. LEGGI TUTTO

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    Giallo Vlahovic, messaggio a Chiesa e alla Juve: tifosi spiazzati

    Messaggi in codice, da decifrare, da capire. Quello di Dusan Vlahovic sui social è uno di questi. Il post scritto dopo il rigore lasciato a Chiesa e il pareggio contro il Genoa è di quelli da studiare per provare a dare una risposta al momento del serbo. Difficile pensare o ipotizzare cosa passi nella testa dell’attaccante, reduce da un altro errore sotto porta, semplice per uno con le sue qualità, ma che invece denota come, nonostante gli applausi e l’atteggiamento mostrati dopo il rigore sbagliato con il Monza, ci sia da lavorare per recuperare la consapevolezza del serbo.
    Dopo un inizio promettente, l’incantesimo si è inceppato alla doppietta contro la Lazio del 16 settembre. Nel mezzo un infortunio e il gol, pesantissimo, contro l’Inter ma da lui i tifosi si aspettano tanto di più ma anche qui ci sono le fazioni: chi a favore di Dusan e chi invece prende le parti di Allegri. La verità potrebbe stare nel mezzo, ma l’ultimo post spiazza tutti e divide ulteriormente.  LEGGI TUTTO

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    Pagelle Juve: Chiesa assist e lampi, McKennie assaltatore, Nicolussi attento

    La Juve non trova la sesta vittoria consecutiva contro l’Inter prima in classifica, ma compie un passo avanti nel suo percorso di crescita. Finisce 1-1 all’Allianz: Vlahovic torna al gol dopo 71 giorni e fa esplodere lo stadio, ma l’Inter trova il pari dopo sei minuti con Lautaro Martinez, dopo che Thuram ha approfittato di una uscita sbagliata di Rugani. La squadra di Allegri sembra aver trovato una nuova consapevolezza, sempre puntando sul suo 3-5-2 e sulla sua compattezza, dimostrando di poter credere nello scudetto. LEGGI TUTTO

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    C’è un Chiesa nell’Italia e uno nella Juve? La realtà dice ben altro

    Questione di Fede: la Juventus domani ha in casa l’occasione di tornare in testa, ma non per una notte, come è successo anche di recente. Operazione sorpasso che ha un protagonista su tutti, il più atteso: Federico Chiesa. La Nazionale lo ha riportato alla Continassa rigenerato: non più riposato, ma più carico e determinato dopo due gol alla Macedonia del Nord e una prestazione top nella decisiva sfida con l’Ucraina in Germania. Spalletti lo ha esaltato nel 4-3-3, tanto da sollevare la questione, tra i tifosi bianconeri e non solo: come mai Chiesa in azzurro segna e incide mentre nella Juventus è a secco dal 23 settembre?
    La risposta su due piedi, così senza dati alla mano, è inevitabilmente collegata al sistema di gioco: il 4-3-3 che è la comfort zone dell’ex viola e che è pure l’abito tattico indossato dalla Nazionale. Ma in realtà la situazione è molto più complessa di così, perché le heatmap, i grafici che mostrano dove si muove un giocatore durante la partita, che fotografano le prestazioni di Chiesa con la Juventus e con la maglia azzurra sono sovrapponibili o quasi: Chiesa in versione trascinatore dell’Italia agisce nelle stesse zone di campo del Chiesa bianconero. LEGGI TUTTO

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    Chiesa e la challenge Juve: “Padoin! Quando stava al Cagliari…”

    Federico Chiesa si trova attualmente in gruppo con l’Italia per dare il meglio nelle prossime sfide valide per la qualificazione agli Europei del 2024. Il talento bianconero, in ogni caso, vuole farsi trovare pronto anche per il rientro in campo con la Juventus che il 26 novembre sarà impegnata nel big match contro l’Inter. Intanto, il club bianconero ha voluto postare sul proprio profilo Instagram uno spezzone di una challenge con il numero 7: il gioco consiste nell’indovinare il giocatore (o ex giocatore) della Juventus nascosto solo leggendo le squadre in cui ha militato. Si inizia con Chiellini, individuato subito da Chiesa: “Un grandissimo capitano che mi ha aiutato tanto nella crescita. È una leggenda”.
    Chiesa su Danilo, Padoin e Buffon
    Nessun problema anche con Danilo, di cui Federico ha voluto elogiare le doti da capitano: “Nello spogliatoio ci dà sempre una mano a far capire cosa significa davvero indossare questa maglia, far parte di questa società e famiglia”. I “problemi” arrivano con Padoin, che l’esterno riesce ad individuare solo scoprendo gli anni delle tappe della sua carriera: “Ha giocato nel Vicenza? Non lo sapevo. Mi fa ridere perchè quando ho giocato contro il Cagliari lo saltavo sempre… Scherzo, ho un grande rapporto con lui”. Troppo facile anche scoprire Buffon: “Lo conosco dai tempi del Parma, lui si ricorda bene di me perchè mi ha preso in braccio quando ero piccino. La prima volta che lo vidi iniziai a piangere. È stato un onore per me giocare con lui e vederlo ogni giorno”. LEGGI TUTTO